Tempi di liquidazione TFS/TFR: in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale in merito alla legittimità

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Tempi di liquidazione del TFS/TFR: la dilazione della liquidazione nel pubblico impiego è legittima?
Attesa la pronuncia della Corte Costituzionale il 9 maggio

Come noto, a differenza dei lavoratori privati che percepiscono tutto il TFR al momento della cessazione del rapporto di lavoro, i lavoratori pubblici percepiscono il TFS o il TFR in tempi molto più lunghi (fino a 7 anni di ritardo), tempi che differiscono tra loro in ragione della causa di cessazione del rapporto di lavoro (ad esempio i lavoratori che cessano per dimissioni percepiranno la liquidazione dopo 24 mesi di blocco, mentre coloro che cessano per limiti di età dovranno attendere “solo” 12 mesi dalla data di cessazione).

La questione di legittimità, sulla quale si pronuncerà la Corte in settimana, è sorta poiché un dirigente della Polizia di Stato ha ricorso al TAR del Lazio chiedendo di vedersi riconosciuto il diritto a percepire il TFS senza dilazioni, né rateizzazioni e la liquidazione dello stesso oltre interessi e rivalutazione. 

Il TAR del Lazio, investito della questione, si è interrogato sulla compatibilità delle norme riguardanti i tempi di liquidazione del TFS/TFR per i pubblici dipendenti con l’art. 36 della Costituzione. In particolare il tribunale amministrativo ha rilevato che, se una retribuzione viene corrisposta con ampio ritardo, ha per il lavoratore un’utilità inferiore a quella corrisposta tempestivamente (il TFS/TFR viene erogato senza rivalutazioni e/o interessi).
Il TAR, con ordinanza n. 6223 del 17.05.2022, ha pertanto sospeso il giudizio e trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale affinché decida sulla questione di legittimità. 

La decisione della Corte è attesa per il 9 maggio.

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