Pensione Anticipata flessibile (quota 103)
Viene riconosciuta la possibilità per l’anno 2024, di conseguire il diritto alla pensione anticipata con un’età di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
Ma per chi matura il diritto dal 1.1.2024 al 31.12.2024 ci sono alcune rilevanti modifiche normative, rispetto a chi ha maturato il diritto entro il 31.12.2023, che incidono sull’aspetto economico della prestazione. In particolare:
(comma 139):
- il calcolo della pensione sarà effettuato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal d.lgs. 180/1997 (calcolo già previsto per opzione donna)
- la pensione potrà essere erogata entro il tetto di un importo lordo mensile non superiore a 4 volte il trattamento minimo INPS, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto ai requisiti ordinari previsti per la pensione di vecchiaia
- si allungano le finestre di uscita (7 mesi per i lavoratori privati, 9 mesi per i pubblici dipendenti)
(comma 140):
Per chi matura il diritto, ma decide di non accedere alla prestazione, resta la possibilità come per il 2023, di beneficiare in busta paga di una somma pari all’aliquota contributiva a carico del lavoratore con conseguente esonero del relativo versamento da parte del datore di lavoro e mancato accredito contributivo su tale quota.
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