Le semplificazioni messe in campo dall’INPS per la presentazione delle domande
in questo articolo troverete esposte in maniera sintetica tutte novità messe in campo da INPS per agevolare le domande in via telematica per l’accesso alle prestazioni
in questo articolo troverete esposte in maniera sintetica tutte novità messe in campo da INPS per agevolare le domande in via telematica per l’accesso alle prestazioni
Quesito
Quesito sul dipendente X dell’unione XY nato il 02/09/1949 (65 anni di età il 2 settembre 2014) contributi al 02/09/2014 – anni 39.
L’amministrazione è obbligata a mandarlo in pensione al compimento dei 65 anni di età e quindi con decorrenza 03/09/2014?
Se si in base a quale riferimento legislativo?
Risposta al quesito
– dai dati forniti risulta che il dipendente in questione ha maturato il diritto a pensione (requisito anagrafico + requisito contributivo + quota), nonché l’accesso alla pensione (cosiddetta finestra) entro il 31.12.2011.
– La circolare della Funzione Pubblica n. 2 del 8/3/2012 ricorda che le nuove norme in materia di accesso alla pensione non hanno modificato il regime dei limiti di età previsti dagli ordinamenti dei diversi settori di appartenenza. Ne consegue che…. continua nell’area riservata.
Quesito
In un comune compreso tra 3000 e 5000 abitanti, per il Sindaco neo-eletto che sceglie l’aspettativa non retribuita come lavoratore dipendente dobbiamo versare all’INPS (cassa previdenziale di appartenenza in lavoro) i contributi in base all’ultima busta paga?
Risposta
L’art. 86, c. 1 del D. Lgs. 267/2000 stabilisce che “l’amministrazione locale prevede a proprio carico ….. il versamento degli oneri assistenziali, previdenziali ed assicurativi ai rispettivi istituti per i sindaci, ….. per gli
assessori dei comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti…… che siano collocati in aspettativa non retribuita”.
La suddetta disposizione, nel caso in cui l’eletto abbia richiesto aspettativa … continua nell’area riservata.
Il 09 maggio 2022 l’Aran e le parti sindacali hanno sottoscritto in via definitiva il testo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Comparto Funzioni Centrali, periodo 2019/2021.
Il contratto è relativo al triennio 2019/2021 e riguarda circa 225 mila statali tra dipendenti di ministeri, di agenzie fiscali e di enti pubblici non economici.
In materia di trattamento economico, il contratto riconosce - a decorrere dall’1/1/2021 – a ciascun dipendente un incremento stipendiale pari a circa 105 euro medi per 13 mensilità, includendo le ulteriori risorse che sono state da ultimo stanziate nella Legge di bilancio per il 2022 pari ad un ulteriore beneficio complessivo a regime di circa 20 euro medi al mese a persona.
Il contratto collettivo così firmato riconosce anche arretrati contrattuali medi, per il periodo 2019-2021, pari a circa 1.800 euro lordo IVC per dipendente.
Leggi qui il Comunicato Aran
L'INPS, con il messaggio Hermes 1449 del 31/03/2022, ha comunicato i coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni e dei redditi pensionabili e il coefficiente di rivalutazione per i montanti contributivi di cui alla legge n. 335/95, che dovranno essere utilizzati per il calcolo delle pensioni, con decorrenza dal 2022.
1) Il coefficiente di rivalutazione PIL relativo al 2021 è pari a 1,00.
2) Coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni da utilizzare per il calcolo delle pensioni, quota A e quota B, come da allegati.
L'INPS, con la circolare n° 43 del 22/03/2022, ha chiarito come applicare lo sconto contributivo previsto dalla Legge di Bilancio per il 2022 (Legge 234/21). Si tratta di una riduzione dello 0,8 per cento dell’aliquota di calcolo dei contributi previdenziali IVS a carico dei lavoratori.
Possono accedere al beneficio tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro sia pubblici che privati. La misura agevolata trova applicazione, nel periodo temporale fisso e appositamente predeterminato dalla norma (gennaio 2022/dicembre 2022), per tutti i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, purché venga rispettato il limite della retribuzione mensile, da intendersi come retribuzione imponibile ai fini previdenziali, di 2.692 euro.
L'agevolazione è applicabile ai rapporti di lavoro già in essere e a quelli che si costituiranno nel 2022.
Nella circolare sono dettate le istruzioni per gli enti datori di lavoro per quanto riguarda la compilazione dei flussi UniEmens, Lista PosPa, comprese le modalità di recupero degli arretrati.
A partire dal 2022, in virtù delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2022, il congedo di paternità obbligatorio e facoltativo per i lavoratori dipendenti diventa strutturale e quindi non ha più bisogno di essere rinnovato ogni anno.
Si tratta di un beneficio che consiste in 10 giorni di astensione dal lavoro, anche non continuativi, per i quali è riconosciuta un'indennità pari al 100 % della retribuzione.
Qui il comunicato stampa INPS del 18 marzo 2022.
L’INPS, con il Messaggio n. 1201 del 16/3/2022, ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, da presentare entro il 1° maggio 2022.
I lavoratori destinatari dei benefici previsti, possono conseguire la pensione nel 2023 con requisiti ridotti.
Ad esempio i lavoratori addetti alla cd. “linea catena” o i conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico collettivo (anche autisti di scuolabus) possono conseguire il diritto a pensione con almeno 35 anni di contributi, un’età minima di 61 anni e 7 mesi e una quota (somma di anzianità ed età) pari a 97,6
La domanda deve essere presentata telematicamente ed essere corredata dal Modello AP 45 da compilarsi a cura del datore di lavoro.
L'INPS, con la circolare n.38 del 08/03/2022, fornisce le istruzioni per l’applicazione delle norme relative alla PENSIONE QUOTA 102 introdotta dalla Legge di Bilancio per il 2022.
I requisiti per conseguire la pensione, da maturarsi entro il 31.12.2022, sono i seguenti: età anagrafica di almeno 64 anni e un’anzianità contributiva minima di 38 anni.
Da considerare inoltre il tempo che deve decorrere dalla maturazione del diritto al momento di pagamento della pensione (cd finestra) che è pari a 6 mesi per i lavoratori dipendenti da pubbliche amministrazioni e 3 mesi per i dipendenti di aziende private.
Per la scuola si applicano le disposizioni di cui all’art. 59, comma 9 della l. 449/97, (unica decorrenza della pensione dal 1/9).
Il diritto alla Pensione Quota 102, conseguito entro il 2022 può essere esercitato anche successivamente al 31.12.2022.Le norme già previste per la pensione Quota 100 sono state confermate anche per la Pensione Quota 102.
L'INPS, con la circolare n. 36 del 07/03/2022, ha chiarito che un lavoratore dipendente unito civilmente a un'altra persona può utilizzare i permessi previsti dall'articolo 33, comma 3, della legge 104/1992 o il congedo straordinario regolato dall'articolo 42, comma 5, del decreto legislativo 151/2001 anche per assistere parenti e affini di quest'ultimo e viceversa.
Si tratta di una sostanziale novità perché, a differenza di quanto avviene per i coniugi, inizialmente era stato previsto che la parte di un’unione civile potesse usufruire dei permessi di cui alla legge n. 104/1992 unicamente nel caso in cui prestasse assistenza all’altra parte dell’unione e non nel caso in cui l’assistenza fosse rivolta ad un parente dell’unito.
Successivamente, su espresso parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali viene sottolineata la necessità di modificare tale posizione, potendosi configurare altrimenti una discriminazione per orientamento sessuale. Pertanto, si attua il riconoscimento dei benefici in oggetto in favore dei parenti dell’altra parte dell’unione civile, con la sola esclusione dei conviventi di fatto che continueranno a poter fruire solo dei permessi e solo per assistere il convivente.
La Ragioneria dello Stato, una volta l'anno, pubblica un documento sulle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario.
Il rapporto emesso a settembre 2021 aveva inizialmente previsto un incremento di tre mesi della speranza di vita nel biennio 2025/26. Successivamente, però, l'ISTAT ha rilasciato nuove previsioni demografiche su base 2020, pertanto la Ragioneria dello Stato ha pubblicato una nota di aggiornamento sulle previsioni di accesso a pensione con requisiti che non dovrebbero prevedere alcun incremento per il biennio 2025/2026.
Anche si tratta di un dato non vincolante, risulta comunque importante per le ripercussioni immediate sui piani di uscita aziendali tramite isopensione o contratti di espansione.
L'INPS, con la circolare n. 185 del 14/12/2021, aveva comunicato l'avvio del nuovo processo di acquisizione dei dati giuridico-economici ai fini del calcolo del “TFR dipendenti pubblici” per la completa integrazione con la Posizione Assicurativa.
Il nuovo processo si articola in più fasi, a partire dalla predisposizione dell’“Ultimo miglio TFR” da parte dell’ente datore di lavoro nella funzione predisposta sull’applicativo “Nuova Passweb".
L'INPS, invita le amministrazioni ad utilizzare il nuovo processo di telematizzazione del TFR iniziando con la funzione di Ultimo Miglio TFR che può essere attivata su richiesta, scrivendo a NormeTfsTfrAsvPrevCompl-GDP@inps.it ed indicando nel testo della mail il Codice Fiscale e la denominazione della Amministrazione.
Accedendo alla banca dati, infatti, si visualizza il seguente messaggio:
L'INPS, con il messaggio n. 926 del 25/02/2022, ha comunicato le nuove modalità organizzative e procedurali per la gestione delle revisioni per gli invalidi civili allo scopo di velocizzare il procedimento mediante strumenti informatici e di renderlo meno gravoso per i soggetti interessati.
Pertanto, la nuova procedura si articola nei seguenti passaggi:
L'INPS, con il messaggio n. 883 del 23/02/2022, illustra i criteri applicativi della neutralizzazione dei periodi di contribuzione per disoccupazione che si collocano nelle ultime 260 settimane antecedenti la decorrenza della pensione.
Le indicazioni dell'Istituto fanno riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale n. 82 del 2017 che ha dichiarato la parziale illegittimità della legge n.287/1982 sulla base del principio che l’interessato ha diritto al ricalcolo del proprio trattamento pensionistico, senza la valutazione della contribuzione per disoccupazione che si collochi nell’ultimo quinquennio precedente la decorrenza della pensione, ove la neutralizzazione determini un importo più favorevole.
Resta fermo che l’interessato non può richiedere la neutralizzazione dei periodi di contribuzione ove questi siano necessari per il perfezionamento del diritto al trattamento pensionistico, nonché per la liquidazione di quest’ultimo alla relativa decorrenza. Qualora il periodo sia parzialmente necessario ai fini del diritto alla pensione, può essere escluso solo il periodo non necessario al perfezionamento del diritto stesso.
La ricostituzione del trattamenti pensionistico deve essere effettuata, a domanda dell' interessato, con effetto dall’originaria decorrenza della pensione.
L'INPS, con la circolare n. 28 del 18/02/2022, ha reso noto che, a decorrere dal 1° gennaio 2023, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici adeguati agli incrementi della speranza di vita non saranno ulteriormente incrementati come stabilito dal decreto del 27/10/2021 del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Pertanto, si riportano di seguito i requisiti di accesso per alcune tipologie di trattamento, adeguati agli incrementi della speranza di vita, valevoli per il biennio 2023/2024.
L'INPS, con il messaggio 773 del 16/02/2022, ha comunicato che a decorrere dal 21 febbraio 2022 verrà rilasciato sul sito istituzionale un nuovo servizio online chiamato "Sistema Unico Gestione IBAN" (SUGI) che permetterà al cittadino di inserire o modificare, direttamente oppure tramite Patronato, l'IBAN sul quale verrà accreditata la prestazione.
Il servizio SUGI, quindi, va ad integrare i gestionali di pagamento del TFR e del TFS della GDP: il cittadino, una volta ricevuta la comunicazione via e-mail o sms, dovrà inserire o modificare l'IBAN nella apposita sezione del SUGI al fine di consentire il completamento dell'iter di lavorazione della pratica TFS/TFR e l'erogazione della prestazione da parte dell'INPS entro i termini previsti per legge.
L'INPS, con la circolare n. 25 del 11/02/2022, ha comunicato le aliquote dovute per la contribuzione alla Gestione separata per l'anno 2022. Si riporta di seguito la tabella riassuntiva per le diverse tipologie:
In attesa della circolare Inps con le aliquote aggiornate al 2022 della Gestione separata, l’INPS potrebbe dare il via libera velocemente alla compilazione dei flussi uniemens con i valori del 2021. Successivamente si troverà una soluzione che sia «il meno onerosa possibile sia per le aziende, sia per l’istituto».
Nelle prossime settimane è prevista la pubblicazione di un decreto del Ministero dell’Economia riguardante le modalità di applicazione di alcune delle norme europee riguardanti i prodotti pensionistici individuali paneuropei (Pepp).
I Pepp riguardano la previdenza complementare e, con essi, una persona può portare la sua posizione previdenziale da uno Stato all’altro (naturalmente occorre ricordare che ciascun Paese ha regole differenti per quanto riguarda la tassazione della previdenza complementare).
Ieri, lunedì 7 febbraio, si sarebbe dovuto tenere il primo vero momento di verifica con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per per un confronto sulle pensioni.
L’appuntamento è saltato all'ultimo. Nell’ultimo round tecnico i sindacati hanno subito riproposto la loro opzione: possibilità di uscite anticipate a 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica.
E' previsto un nuovo incontro tecnico la prossima settimana prima della verifica politica.
La legge di Bilancio 2022, oltre ad aver posticipato il termine di scadenza del periodo di sperimentazione dell’APE sociale al 31 dicembre 2022, ha introdotto, per l’individuazione dei lavoratori che svolgono attività c.d. gravose, una nuova categoria: “Professori di scuola primaria, pre– primaria e professioni assimilate” (codice Istat 2.6.4).
Con Nota 3430 del 31 gennaio 2022 il Ministero dell'Istruzione ha fornito le indicazioni operative sulle cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2022, a seguito delle disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione quota 102 e pensione opzione donna.
Le relative istanze dovranno essere presentate, tramite il sistema Polis, dal 2 al 28 febbraio 2022, utilizzando le funzioni che saranno disponibili nell’ambito della sezione “Istanze Online”
del sito.
Rimane confermato, anche per i dirigenti scolastici, il termine finale del 28 febbraio 2022, per la presentazione delle domande di dimissioni volontarie e delle altre tipologie di accesso al
trattamento pensionistico, come già previsto dal D.M. n. 294 del 1° ottobre 2021.
Le modifiche all'Appendice B – ListaPosPA
Nell'elemento TipoServizio dell'inquadramentoLavPA vengono aggiornate le descrizioni dei codici 22, 23, 40, 41 e 55.
Viene inoltre aggiornata la descrizione del codice 38 di < CodiceCessazione > di < E0-PeriodoNelMese > e di < V1_PeriodoPrecedente >.
L'Istituto introduce inoltre il codice 26 e aggiorna la descrizione del 25 di < CodiceRecupero > di < RecuperoSgravi > di < GestionePensionistica > di < E0-PeriodoNelMese > e di < V1_PeriodoPrecedente >.
A seguito della Legge di Bilancio 2022, che ha posticipato il termine di scadenza del periodo di sperimentazione della c.d. APE sociale Inps al 31.01.2022; l'INPS con il messaggio 274/2022 , comunica che le domande per il riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale sono state riaperte a fare data dal 18 gennaio 2022
Il decreto Milleproroghe 2022 ha esteso al 31 marzo 2022 gli incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a dirigenti medici, veterinari, sanitari e al personale del ruolo sanitario del comparto Sanità e degli operatori sociosanitari collocati in quiescenza .
Con il messaggio 20 gennaio 2022, n. 298 l’INPS comunica che, sotto il profilo pensionistico, fino al 31 marzo 2022 i redditi percepiti a seguito di questi incarichi continuano a essere cumulabili con i trattamenti pensionistici, compresa la pensione “Quota 100”, ad eccezione dei trattamenti di pensione ai lavoratori precoci fino al compimento dei requisiti ordinari per la pensione anticipata, cioè fino alla maturazione di 41 anni e 10 mesi se donne, oppure 42 anni e 10 mesi se uomini.
Qualora si vari il proprio iban rispetto a quello indicato in domanda di pensione, per comunicare all’INPS le nuove coordinate bancarie occorre utilizzare il servizio online “Cambiare le coordinate di accredito della pensione”, che consente di modificare l’IBAN fornito in precedenza come riferimento per l’accredito pensione.
In merito alle possibilità di flessibilità in uscita sul tavolo arriva un’altra proposta.
Si propone di partire da una età minima (non ancora indicata), e poter uscire anticipatamente subendo una riduzione della quota retributiva della pensione (è stata indicata una possibile percentuale pari al 3% di riduzione per ogni anno di anticipo rispetto all’età legale che dovrebbe compensare il un numero maggiore di anni in cui viene percepita la pensione).
Con il messaggio 4748 del 31-12-2021, INPS comunica che, a partire dal 1° gennaio 2022, è disponibile sul sito internet dell’INPS, la procedura per la presentazione delle domande di assegno unico universale per i figli a carico.
La domanda per beneficiare dell’assegno è annuale e riguarda le mensilità comprese nel periodo tra il mese di marzo dell’anno in cui è presentata la domanda e il mese di febbraio dell’anno successivo.
Il messaggio indica, tra gli altri, i requisiti per beneficiare dell'assegno, la misura e la decorrenza dell'assegno, la compatibilità dell'assegno con altre prestazioni e le modalità di presentazione delle domande.
In merito a questo ultimo aspetto si specifica quanto segue: la domanda è presentata dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione e deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di aggiungere ulteriori figli per le nuove nascite che dovessero verificarsi in corso d’anno e ferma restando la necessità di aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per gli eventi sopravvenuti.
La domanda può essere presentata attraverso i seguenti canali:
La Legge di Bilancio 2022 ( L. n° 234 del 30/12/2021) all'art. 1, comma 134, ha reso strutturale sia la misura del congedo obbligatorio di paternità che era stato introdotto in via sperimentale dalla L. 92/2012, confermando i 10 giorni di periodo di fruizione già previsti per il 2021 dalla Legge di Bilancio 2021 ( L. n° 178 del 30/1220), sia il congedo facoltativo di paternità pari ad un giorno.
Entrambi i congedi sono fruibili dal padre lavoratore dipendente entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio.
Il congedo obbligatorio del padre si caratterizza per essere un diritto autonomo, quindi esso è fruibile in aggiunta ed indipendentemente dal diritto della madre al proprio periodo si astensione obbligatorio. Viceversa, quello facoltativo non si configura come un diritto autonomo in quanto può essere fruito soltanto in sostituzione della madre in relazione al congedo obbligatorio ad essa spettante.
Le modalità di presentazione della domanda sono indicate nella circolare INPS n° 40/2013. In linea di massima, se la prestazione è erogata da INPS la domanda va presentata direttamente all'Istituto previdenziale, se invece spetta al datore di lavoro anticipare le indennità, la comunicazione della fruizione del congedo va fatta a quest'ultimo.
L'INPS ha pubblicato il messaggio n. 169 del 13.01.2022, con le indicazioni in merito alla possibilità di accesso alla pensione cd. opzione donne.
Si è tenuto ieri il primo incontro tra Governo e Sindacati che ha segnato la ripartenza del cantiere pensioni e al quale ha partecipato, oltre al Ministro del Lavoro Orlando, anche il responsabile dell’Economia, Daniele Franco
Al centro del confronto 3 temi:
Il punto fermo, chiarito dal Premier Draghi, è che, in ogni caso, qualsiasi intervento correttivo della legge Fornero dovrà muoversi rigidamente all’interno del metodo contributivo e non dovrà mettere a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico nel medio e lungo periodo.
I prossimi passi dovrebbero essere: un tavolo tecnico giovedì 20 gennaio sui trattamenti previdenziali di giovani e donne ,ed un primo momento di verifica politica sull’andamento del confronto il 7 febbraio.
La Camera ha approvato in via definitiva il Disegno di Legge Bilancio 2022, consulta il sito orizzonte scuola (clicca qui per accedervi) per vedere tutte le novità per ilo personale della scuola!
Con Messaggio n. 4676 del 27.12.2021 INPS comunica che è stata rilasciata una nuova versione dell'applicativo "Comunicazione Cessazione TFS".
La circolare illustra le modifiche apportate a decorrere dal 27.12.2021
Di seguito le principali disposizioni in materia previdenziale contenute nel ddl di bilancio:
La manovra per il 2022 prevede per i padri lavoratori dipendenti la possibilità di fruire di dieci giornate di astensione dal lavoro retribuite al 100% e di un giorno di congedo facoltativo (quest’ultimo in sostituzione di un giorno di astensione obbligatoria della madre) di cui fruire entro i cinque mesi di età del figlio.
Si stabilizza, così, la misura del congedo obbligatorio per i lavoratori padri, che era stato già portato a 10 giorni, per quest’anno, dalla legge di Bilancio 2021 (la 178/2020).
Tra pochi giorni volgerà al termine l'esperienza Quota 100, la misura prevista dal dl 4/2019, che ha permesso a coloro che hanno maturato, entro il 31.12.2021, 38 anni di contributi e 62 anni di età di uscire dal mondo del lavoro (sarà possibile accedere alla quota 100, anche dopo il 01.01.2022, avendo comunque maturato i requisiti entro il 31.12.2021).
La misura, prevista per sostituire Quota 100, ha ricevuto il sì del Senato e prima di capodanno dovrebbe ricevere il via libera definitivo della Camera.
Tale misura prevede la possibilità di anticipare il pensionamento avendo maturato almeno 64 anni d’età e 38 di versamenti. E' la principale novità in tema di pensioni della manovra Draghi, manovra che prevede anche la proroga di un anno di Opzione donna e dell’Ape sociale in versione rafforzata.
Cantiere pensioni - apertura del Governo su tre capitoli: flessibilità in uscita, trattamenti di giovani e donne, e previdenza complementare.
Il Premier Draghi ha dato disponibilità a far ripartire i tavoli tecnici subito dopo le festività natalizie; tale apertura sembra condizionata alla possibilità di uscite anticipate a patto che rimangano nel solco del sistema contributivo.
La circolare INPS n. 185 del 14/12/2021 fornisce le istruzioni per l'avvio del nuovo processo di acquisizione dei dati giuridico - economici utili ai fini del calcolo del TFR dalla posizione assicurativa in New Passweb.
La procedura opera mediante l'utilizzo dei dati presenti in banca dati Passweb, alimentata dal flusso Uniemens - Lista PosPA.
Il processo si articola in più fasi, e si attiva attraverso l'inserimento su Nuova Passweb dell'"ultimo Miglio TFR" da parte degli Enti datori di lavoro (presso cui è avvenuta la cessazione del rapporto di lavoro).
L'ultimo miglio TFR dovrà essere compilato ad ogni cessazione, indipendente dalla presenza/assenza della discontinuità del servizio, e dovrà contenere le informazioni non previste nella denuncia mensile Lista PosPA e che, invece, risultano necessarie per l'erogazione del TFR.
Il Decreto Ministeriale del 17/11/2021 ha:
La legge di Bilancio 2020 (art 1 co. 478 legge 160/2019) ha chiarito che, a decorrere dal 01.01.2022, la rivalutazione delle pensioni avverrà secondo il metodo "a fasce" (tale meccanismo era vigente fino al 2012, ed è stato sospeso dal 2012 ad oggi). L'aumento previsto (pari all'1,7%) non verrà pertanto applicato in maniera integrale a tutte le pensioni (ma nella misura - a seconda della fascia di importo - pari al 100%, 90% e 75%)
La rivalutazione impatterrà inoltre sui valori soglia minimi per l'accesso alla pensione nel sistema contributivo (richiesto importo della pensione ≥ 1,5 volte l'assegno sociale per la pensione di vecchiaia, e ≥ 2,8 volte l'assegno sociale per la pensione anticipata)
In data 18/11/2021 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri l'"ASSEGNO UNICO".
L'assegno unico sostituisce:
L'accesso all'assegno è assicurato per ogni figlio a carico (disabile senza limiti di età, minore, maggiorenne fino ai 21 anni disoccupato, studente, tirocinante con reddito complessivo inferiore agli 8.000 €, o che svolga il servizio civile universale) sulla base di diversi criteri.
L'assegno è modulato sulla base della condizione economica del nucleo familiare (attraverso i criteri dell'ISEE).
La domanda per il riconoscimento dell'assegno è presentata a decorrere dal 1^ gennaio di ciascun anno per il periodo compreso tra il mese di marzo dell'anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell'anno successivo, in modalità telematica all'INPS ovvero presso i patronati.
Il 28 ottobre 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio per l'anno finanziario 2022.
In materia di pensioni, sono state introdotte le seguenti novità:
Tali novità non sono ancora definitive in quanto si tratta di un disegno di legge che deve superare il vaglio del parlamento che si dovrà pronunciare entro la fine dell'anno.
L'INPS, con il messaggio n° 3555 del 19/10/2021, ha annunciato che dal 20 ottobre 2021 ha reso disponibile un nuovo servizio per rendere più semplice ed efficace la procedura per richiedere la pensione di reversibilità.
In caso di cessazione di una pensione per decesso, l’Istituto proporrà sull’area MyINPS del coniuge avente causa la domanda precompilata di reversibilità, facilitando così il completamento del modulo per l'accesso a tale prestazione. Inoltre, nel caso in cui i contatti siano noti all’Istituto, l’utente sarà avvertito con sms della possibilità di usufruire della domanda precompilata presente nella sua area riservata.
Questo nuovo servizio, reso disponibile su tutto il territorio nazionale, ha lo scopo di ottimizzare i tempi di erogazione della prestazione.
L'ISTAT ha comunicato che il tasso medio del Prodotto Interno Lordo degli ultimi 5 anni è pari a - 0,000215 e, quindi, anche l'indice di rivalutazione dei montanti contributivi è negativo.
Il montante contributivo è pari al 33% delle retribuzioni del dipendente che vengono rivalutate ogni anno in funzione dell'indice PIL. Per le pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2022, i montanti contributivi fino al 31 dicembre 2020 non saranno rivalutati.
E' la seconda volta che si verifica una situazione simile, la prima nel 2015, in questi casi scatta la clausola di salvaguardia prevista dal dl n. 65/2015 convertito con legge n. 109/2015, che prevede che il tasso di rivalutazione del montante contributivo non possa essere negativo e quindi va utilizzato il valore 1.
Inoltre, il meccanismo di salvaguardia prevede che che la mancata svalutazione venga compensata con la prima rivalutazione utile. Pertanto, coloro che andranno in pensione nel 2022 non subiranno la svalutazione del montante contributivo accreditato al 31/12/2020.
Il Ministero dell'Istruzione, di concerto con l'INPS, con la circolare ministeriale n. 301421 del 1° ottobre 2021 ha fornito le indicazioni operative per le cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2022.
Il termine per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio per il personale docente, educativo e A.T.A è fissato al 31 ottobre 2021, mentre per i dirigenti scolastici è fissato al 28 febbraio 2022.
La domanda di cessazione va presentata utilizzando la procedura telematica POLIS "istanza online", accedendo al sito del Ministero dell'Istruzione.
Gli Ambiti territoriali provinciali del Ministero e le istituzioni scolastiche dovranno:
L’accertamento del diritto alla pensione sarà effettuato dalle sedi INPS entro il 20 aprile 2022.
Qui la tabella riepilogativa dei requisiti pensionistici per il 2022 e il Decreto ministeriale n° 294 del 1° ottobre 2021
La commissione sui lavori gravosi ha concluso una prima istruttoria che ha portato ad una proposta di ampliamento dell'elenco delle professioni particolarmente pesanti.
Lo scopo è quello di consentire a un numero più elevato di lavoratori di accedere a questo anticipo pensionistico, soprattutto nell'ottica di un 2022 in cui non ci sarà più la possibilità di andare in pensione con Quota 100.
L'elenco delle nuove professioni che consentirebbero di anticipare l'uscita a 63 anni è stato elaborato dall'Inail sulla base di criteri estremamente precisi, quali:
A titolo esemplificativo, alcuni dei nuovi lavori gravosi che rientrano nell' elenco appena stilato sono: bidelli, insegnanti delle elementari, macellai, panettieri, pasticceri, commessi, cassieri, benzinai, saldatori, tassisti etc.
Il 16 settembre 2021 è stato sottoscritto l'accordo che regolamenta l'adesione al Fondo Perseo Sirio tramite la modalità del silenzio assenso.
Tale accordo si applica al personale, assunto dopo il 1° Gennaio 2019, dei ministeri, delle regioni, delle autonomie locali, della sanità, degli enti pubblici non economici, dell’ENAC, del CNEL, delle università, degli enti di ricerca, delle agenzie fiscali.
In capo alle Pubbliche Amministrazioni gravano specifici obblighi di informazione al dipendente. Per tale motivo, l'ARAN ha predisposto:
Qui il comunicato dell'Aran
L'INPS, con il messaggio n° 3080 del 13/09/2021, ha comunicato di aver rilasciato un nuovo servizio per agevolare l'utenza nella valutazione della convenienza del riscatto del percorso di studi ai fini pensionistici.
Per accedere al servizio non occorrono particolari credenziali, è sufficiente collegarsi al sito INPS e seguire il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Riscatto Laurea - Simulatore”. Il servizio permette di simulare orientativamente il costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione e del beneficio pensionistico stimato a seguito del pagamento del riscatto.
Allo stato attuale, la simulazione è disponibile solo per gli inoccupati e per coloro che rientrano interamente nel sistema di calcolo contributivo della futura pensione.
In un secondo momento, sarà rilasciata una versione del servizio che integra anche il calcolo del riscatto con il criterio della riserva matematica per i soggetti che hanno periodi di riscatto e/o lavorativi collocati nel sistema di calcolo retributivo della futura pensione.
Clicca qui per accedere al servizio di Simulazione del Riscatto di laurea
L’Aran ha convocato per il prossimo 07.09.2021 alle ore 11,00 le Organizzazioni e Confederazioni sindacali rappresentative, per la prosecuzione della trattativa per il rinnovo del CCNL relativo al personale del Comparto Sanità triennio 2019-2021.
L'INPS, con il messaggio n° 2926 del 25/08/2021, ha previsto il termine del 30 settembre 2021 per la dismissione del PIN per tutta l'utenza.
Inizialmente tale termine era stato stabilito per i soli profili cittadino, mentre per coloro che accedono ai servizi online con profili diversi da quello di cittadino, cioè gli utenti che operano in qualità di intermediario, associazione di categoria, Pubblica Amministrazione, avvocato ecc.. la data di dismissione era stata anticipata al 1° settembre.
Tuttavia, a seguito delle numerose richieste pervenute e delle esigenze organizzative, l'INPS ha deciso di prorogare anche per questi profili la possibilità di usare il PIN fino al 30 settembre 2021.
La legge n. 112 del 30 luglio 2021 ha convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 8 giugno 2021, n. 79 recante misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori.
Cos'è l'assegno "ponte"? Leggi la news del 10/06/2021 sul nostro sito.
Rispetto al testo originale del dl 79/2021, la conversione ha introdotto delle novità circa la procedura di erogazione del beneficio economico ai genitori in particolare nei casi di assenza dei genitori; separazione legale; annullamento, scioglimento o cessazione del matrimonio e affidamento condiviso.
La legge di conversione è entrata in vigore l' 8 agosto 2021.
L’INPS, allo scopo di favorire il passaggio verso nuovi strumenti di autenticazione (SPID, CIE, CNS), già a partire dal 01/10/2020 non rilascia più nuovi PIN e alla data del 30 settembre 2021 saranno dismessi anche quelli già rilasciati dall’Istituto.
Con la circolare n. 127 del 12/08/2021, l’Istituto detta le istruzioni affinché il cittadino che sia impossibilitato ad utilizzare in autonomia i servizi on line INPS, possa delegare una persona di sua fiducia all’esercizio dei propri diritti.
La delega digitale è attivabile dal 16/08/2021 e la richiesta (Mod. AA08) può essere presentata dal delegante presso qualsiasi Sede INPS.
Modalità diverse sono previste per i tutori, curatori, amministratori di sostegno e minori (Mod. AA10), o per coloro che sono impossibilitati a recarsi presso INPS per motivi di salute (Mod. AA09).
Dal 20/8/2021 sono riaperti i termini di adesione alla Gestione Unitaria del Credito per i dipendenti e pensionati pubblici in precedenza non iscritti.
La facoltà di adesione è esercitabile in via telematica fino al 20/02/2022.
La Gestione Unitaria del Credito finanzia prestazioni di credito e Welfare (mutui e prestiti, prestazioni per non autosufficienti, soggiorni studio e soggiorni benessere ecc. VEDI BROCHURE INPS) e le prestazioni sono riservate a dipendenti e pensionati pubblici iscritti.
Il contributo a carico dell’iscritto è pari allo 0,35 dello stipendio e quello a carico del pensionato dello 0,15%. Una volta esercitata, l’adesione diviene irrevocabile.
Per maggiori informazioni vedi DM 12/05/2021 N. 110 (Regolamento di attuazione della L. 160/2019 art. 1 c. 483) e Messaggio INPS n. 2883 del 12/08/2021.
Il 27 luglio scorso si è tenuto il primo incontro tra il Ministro del Lavoro Orlando e i sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Il nodo cruciale della riforma pensioni è, ovviamente, determinare cosa succederà dopo Quota 100 che terminerà alla fine dell'anno e molto probabilmente non verrà prorogata.
I sindacati chiedono delle misure flessibili che sostituiscano il meccanismo ormai in scadenza, su questo punto fondamentale il dibattito è stato rimandato a settembre.
Proposte più concrete, invece, hanno riguardato l'Ape sociale. Attualmente questa misura viene rinnovata di anno in anno, mentre la proposta portata sul tavolo delle pensioni sarebbe di prorogarla fino al 2026 e di inserire nuove categorie di lavori gravosi che consentano di accedervi.
Il 3 agosto 2021 è stato sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale Quadro con cui l'Aran e le Confederazioni Sindacali hanno ufficialmente prorogato di un quinquennio il termine per l'opzione che permette ai dipendenti in regime di TFS di iscriversi ai fondi di previdenza complementare con contestuale passaggio al regime di TFR.
L'articolo unico del CCNQ recita quanto segue:
"1. Il termine previsto dall’art. 2, comma 3, dell’Accordo quadro nazionale in materia di trattamento di fine rapporto e di previdenza complementare per i dipendenti pubblici del 29 luglio 1999, prorogato al 31 dicembre 2020 dal CCNQ del 25 maggio 2016, è ulteriormente differito al 31 dicembre 2025."
Gli effetti del presente contratto decorrono dal 1° gennaio 2021.
Il 04 agosto 2021 ha avuto luogo l'incontro tra l'A.Ra.N (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e le Organizzazioni e Confederazioni sindacali rappresentative dell'Area delle Funzioni Locali.
Le parti hanno sottoscritto un accordo di interpretazione autentica dell'art. 41, comma 5 del CCNL dei segretari comunali e provinciali del 16.05.2001 per il quadriennio normativo 1998-2001 e per il biennio economico 1998-1999.
Con la suddetta clausola di interpretazione autentica si è stabilito che gli enti, nel rispetto sia delle risorse disponibili che della capacità di spesa, devono allineare il trattamento economico del Segretario alla retribuzione di posizione del dirigente indifferentemente se il rapporto di lavoro sia a tempo determinato o indeterminato, nel caso in cui la retribuzione di posizione del segretario sia stata determinata a seguito di regolare pesatura della posizione dirigenziale.
Il ministro del lavoro Andrea Orlando ha fissato per il prossimo 27 luglio il primo incontro per il confronto sul tema pensioni. Sono stati convocati anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil ed uno dei principali punti sarà decidere cosà accadrà nel 2022, considerato che Quota 100 terminerà il 31.12.2021 e molto probabilmente non sarà rinnovata.
L'obiettivo sarà quello di individuare una nuova forma di flessibilità che sostituisca Quota 100 con una particolare attenzione per quei soggetti che svolgono i cosiddetti lavori usuranti.
Nelle giurisdizioni di appello della Corte dei Conti si sta consolidando un orientamento che, come sostenuto dall'INPS, non riconosce l'applicabilità del calcolo retributivo ai dipendenti pubblici che non hanno effettivamente maturato il requisito dei 18 anni di anzianità contributiva entro il 31.12.1995.
Le ultime sentenze, infatti, hanno ribaltato il precedente orientamento di sezioni giurisdizionali regionali della stessa Corte che riconoscevano l'operatività del meccanismo di arrotondamento al mese superiore in presenza di un'anzianità tra i 16 e i 29 giorni. Pertanto, la giurisprudenza aveva esteso l'adozione del calcolo retributivo fino al 2011 anziché fino al 1995, anche a coloro a cui mancavano pochi giorni al compimento effettivo dei 18 anni di servizio.
L'orientamento più recente, invece, considera eccezionale la proroga dell'operatività del calcolo retributivo e ritiene tassativo il requisito minimo dei 18 anni al 31.12.1995.
Come è noto, la legge 335 del 1995 ha riformato le modalità di calcolo della pensione, introducendo il calcolo contributivo dal 1996. Pertanto, per coloro che non possono far valere contribuzione antecedentemente il 1.1.1996, il calcolo della pensione è interamente contributivo, mentre per coloro che possono far valere contribuzione precedente, il calcolo sarà misto: in parte retributivo e in parte contributivo.
La quota retributiva è calcolata fino al 31.12.2011 se l’anzianità contributiva maturata al 31.12.1995 è di almeno 18 anni (ex retributivo o Misto 2012) , nel caso sia inferiore la quota retributiva è calcolata solo fino al 31.12.1995 (Misto 1996).
In relazione al meccanismo di calcolo dell’anzianità maturata al 31.12.1995, che determina il sistema di calcolo della pensione, la giurisprudenza è stata altalenante. La questione riguardava il significato della locuzione “almeno 18 anni”. I recenti orientamenti della Corte dei Conti (Terza Sez. Appello n. 97 e 176 del 2019 e Seconda Sez Appello sent. 274/2019) hanno confermato l’operato di INPS (ex INPDAP), stabilendo che non possa essere operato alcun arrotondamento nel calcolo dell’anzianità contributiva maturata al 31.12.1995 e che pertanto la previsione legislativa “almeno 18 anni” significa che tale anzianità deve essere interamente maturata.
L'INPS, con il messaggio n. 2331 del 17/06/2021, ha comunicato la rivalutazione dei livelli di reddito familiare che viene fatta annualmente sulla base dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie con effetto dal 1° luglio.
Inoltre, il decreto legge n. 79 dell'8 giugno 2021 ha riconosciuto agli aventi diritto all'ANF (Assegno al Nucleo Familiare) una maggiorazione pari a 37,5 € per figlio nelle famiglie fino a due figli e di 55 € per figlio per le famiglie con almeno tre figli. I nuovi livello di reddito e le maggiorazioni incideranno sulla determinazione degli importi della prestazione che saranno calcolati dall'Istituto e resi disponibili ai datori di lavoro ed al cittadino.
Pertanto, al messaggio l'INPS ha allegato le tabelle relative all'adeguamento, con decorrenza 1° luglio 2021, dei livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei.
Lo Studio Naldi dal 1° Luglio al 31 Agosto 2021 effettuerà una chiusura anticipata il venerdì, seguendo il seguente orario 08:30- 13:30.
La chiusura per le ferie estive è prevista da Lunedì 9 Agosto a Venerdì 13 Agosto compresi.
Per emergenze scrivere a studio@studionaldi.com
Il 17 giugno 2021 si è tenuto un'incontro tra l'ARAN, il Fondo Perseo Sirio e le Amministrazioni centrali in relazione alla fase di attuazione dell'Ipotesi di accordo sottoscritta l'8 aprile 2021 che contempla un'importante innovazione in quanto si prevede la possibilità di aderire al fondo di previdenza complementare Perseo Sirio tramite il meccanismo del silenzio-assenso.
Al termine dell'incontro è stato istituito un apposito gruppo di lavoro al quale partecipa anche il Dipartimento della Funzione Pubblica, l'INPS, NoiPA ed altri soggetti ancora.
L'ipotesi di accordo non sarà applicabile fino a quando non si sarà compiuto l'iter dei controlli, da quel momento in poi le Amministrazioni dovranno adempiere ad una serie di obblighi di informazione nei confronti dei dipendenti. Pertanto, il gruppo di lavoro ha il compito di predisporre moduli e documentazione per offrire supporto alle Amministrazioni coinvolte e per agevolare un'adesione tacita il più possibile informata da parte dei dipendenti coinvolti.
Leggi il comunicato sul sito dell'Aran
In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto-Legge n. 79 dell'8 giugno 2021 con il quale è stata introdotta una misura definita "PONTE" perché dovrebbe aiutare le famiglie con figli minori in attesa che entri in vigore l'Assegno Unico Familiare.
L'Assegno unico e universale diventerà operativo solo a partire dal 2022 e comporterà la soppressione di una serie di misure di sostegno alle famiglie attualmente vigenti. Con l'istituzione di questo assegno temporaneo (sarà in vigore dal 1° Luglio al 31 Dicembre 2021) il Governo vuole aiutare quei nuclei familiari che sono esclusi dagli attuali bonus economici ma che in futuro potranno beneficiare dell'Assegno universale.
Nel decreto sono indicati i requisiti per accedere all'assegno ed una tabella che riporta gli importi che variano a seconda del numero dei figli a carico. Entro il 30 giugno l'INPS provvederà a fornire dettagliate informazioni sulle modalità operative.
L'INPS con il Messaggio Hermes n. 1259 del 25/03/2021 ha diramato i nuovi coefficienti utilizzati per:
L'ISTAT, infatti, ha comunicato il tasso annuo di capitalizzazione per la rivalutazione dei montanti contributivi relativamente all'anno 2020. Tale tasso ha effetto per le pensioni da liquidare con decorrenza nel 2021. Pertanto, le pensioni che sono state liquidate dall'INPS prima dell'aggiornamento dei coefficienti di rivalutazione, dovranno essere riliquidate da INPS in via definitiva.
Consulta il Messaggio> Hermes_001259_2021
Consulta l'Allegato >coeff-Quota_A_e_B-Ago_e_ENPALS-2021
E' stato posto un quesito, da parte di un Comune, in merito alla possibilità di revoca delle dimissioni volontarie presentate da un proprio dipendente ai fini dell’accesso al pensionamento anticipato con “quota 100” (art. 4 dl 4/19 convertito dalla l. n. 26/19). Il comune ha preso atto delle dimissioni volontarie nel rispetto del periodo di 6 mesi di preavviso; in seguito, il dipendente ha chiesto di revocare le dimissioni; il Comune ha pertanto richiesto un parere in ordine alla possibilità di revoca delle dimissioni volontarie nella disciplina del rapporto di lavoro dipendente dalle pubbliche amministrazioni.
Si premette brevemente che nel nuovo sistema privatistico le dimissioni sono un atto unilaterale recettizio per la cui efficacia non si richiede alcuna accettazione da parte dell’amministrazione.
Le dimissioni sono pertanto efficaci dal momento in cui l’amministrazione ne viene a conoscenza, divenendo, con ciò, irrevocabili.
La Funzione Pubblica ha chiarito che: "il dipendente che ha formulato le dimissioni volontarie può presentare domanda di riammissione in servizio, residuando, in ogni caso, in capo all’amministrazione la valutazione circa l’accoglimento o meno della richiesta. La valutazione dell’amministrazione, pur nell’ampia discrezionalità ad essa riconosciuta, dovrà comunque essere motivata sulla base di criteri coerenti, al fine di evitare atti irragionevoli e disparità di trattamento".
A seguito di molti quesiti, l'INPS, con il Messaggio n. 1921 del 13/05/2021, chiarisce che il riscatto agevolato della laurea è una misura di tipo strutturale che proseguirà anche oltre il 2021.
La confusione in merito è stata generata dal fatto che nello stesso art. 20 del dl n. 4/2019, convertito dalla Legge 26/2019, siano previsti entrambi i seguenti due riscatti:
Il fatto di essere contenuti nel medesimo articolo di legge, correlato alla previsione di provvisorietà della “pace contributiva”, ha ingenerato dubbi in merito alla stabilità della misura del riscatto di laurea agevolato.
Inps chiarisce, pertanto, che soltanto la presentazione della domanda di riscatto c.d. pace contributiva è limitata, salvo proroga, al triennio 2019 – 2021.
L’accesso alla facoltà di riscatto dei corsi universitari di studi con le modalità cosiddette “agevolate”, è invece misura a regime attivabile, al perfezionamento delle condizioni prescritte, anche negli anni successivi.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha risposto al quesito rivolto da un’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona mediante parere del 4 marzo 2021, n. 14638.
Il parere della Funzione Pubblica conferma quanto già precedentemente espresso in materia di risoluzione unilaterale del rapporto e limiti di età dal dl 101/2013 convertito dalla l. 125/2013 e dalle circolari della Presidenza Consiglio dei ministri – Dipartimento Funzione Pubblica n 2/2012 e n. 2/2015.
Alla luce dell’attuale contesto normativo, il raggiungimento dei 65 anni per un lavoratore pubblico (escluse alcune categorie) rappresenta un primo momento nel quale l’Amministrazione Pubblica deve porre in essere delle verifiche e le conseguenti azioni.
- se al raggiungimento dei 65 anni, il dipendente ha conseguito, a qualsiasi titolo, un diritto a pensione esercitabile (e la relativa decorrenza), l’Amministrazione deve far cessare il rapporto di lavoro.
- qualora lo stesso invece, non abbia maturato i requisiti minimi, allora il rapporto di lavoro dovrà essere prolungato fino alla prima decorrenza utile a pensione, non oltre però il raggiungimento dei 70 anni di età (+ speranza di vita).
La legge di bilancio 2021 (art. 1 co. 350 l. 178/2020) ha stabilito che, anche per i lavoratori privati al pari dei dipendenti pubblici, il periodo di durata del contratto di lavoro a tempo parziale, che prevede che la prestazione lavorativa sia concentrata in determinati periodi, è riconosciuto utile per intero ai fini del raggiungimento dei requisiti di anzianità lavorativa per l’accesso al diritto alla pensione.
La circolare Inps n. 74 del 04/05/2021 fornisce indicazioni in merito alla nuova modalità di calcolo dell'anzianità contributiva e in relazione ai nuovi adempimenti del datore di lavoro
N.B.: si ricorda che per i lavoratori del settore pubblico era già prevista la valorizzazione del tempo non lavorato nei rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o ciclico, non si segnalano pertanto modifiche in tale settore.
Il primo appuntamento tra governo e parti sociali dovrebbe essere fissato entro la fine di maggio.
La discussione sembra destinata a vertere sui seguenti punti:
L'INPS, con la circolare n°70 del 26/04/2021, detta le istruzioni relative agli effetti pensionistici per i pensionati ai quali sono stati conferiti incarichi per far fronte alla peculiare situazione di emergenza sanitaria. Gli effetti sono diversi a seconda del tipo di pensione e dell'incarico svolto, in sintesi si stabilisce:
Infine, per gli incarichi conferiti ai percettori di pensione di inabilità, rimangono ferme le norme in materia di incompatibilità e incumulabilità con i Redditi da Lavoro dipendente o autonomo.
L'INPS, con il Messaggio n° 1650 del 22/04/2021, ha annunciato una nuova funzionalità che, nell'ambito della procedura "CIC", consente di creare un nuovo tipo di verbale di revisione: il verbale con Timbro Digitale.
Nella sostanza, si tratta di una copia del verbale di invalidità già scaduto che riporta, però, una nuova scadenza per la revisione e la descrizione in calce dei membri della Commissione che lo hanno redatto.
La nuova funzionalità è operativa soltanto per le posizioni di revisione presenti nella procedura "CIC" e la Commissione medica può decidere se a) prorogare la data di revisione scaduta, b) annullare la revisione rendendo il verbale quindi definitivo oppure c) inserire l'esonero D.M. 2007 bloccando così qualsiasi futuro accertamento su quella posizione.
Il nuovo verbale con Timbro Digitale sarà inviato al cittadino, di fatto, sostituendo il precedente già scaduto.
Aran e organizzazioni sindacali hanno sottoscritto l'Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree per il periodo contrattuale 2019-2021.
Con il Messaggio n. 1559 del 15/04/2021, l'INPS ha comunicato che le attestazioni fiscali dei versamenti effettuati nel 2020 per gli oneri da riscatto, ricongiunzione o rendita sono visualizzabili e stampabili nel Portale dei Pagamenti sul sito www.inps.it.
Si precisa che le attestazioni fiscali relative ai versamenti effettuati in forma rateale dagli Enti datori di lavoro pubblici per conto dei dipendenti ex INPDAP non sono presenti sul Portale dei Pagamenti, in quanto tali Enti agiscono come sostituti d'imposta e, pertanto, operano la deduzione fiscale alla fonte. Tuttavia, è possibile visualizzare i versamenti effettuati accedendo al sito dell'INPS e seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Gestione dipendenti pubblici: servizi per Lavoratori e Pensionati” > “Accedi” > “Servizi GDP” > per “Area Tematica” > “Contributi e Versamenti” > “Consultazione” > “Versamenti Consultazione”.
Eventuali discordanze di importi tra ciò che viene attestato e ciò che è stato versato possono essere risolte chiedendo la rettifica del documento.
Per le Ricongiunzioni e le richieste di computo che devono essere definite dalle Amministrazioni Statali (cd. pratiche ante subentro, in quanto presentate in data anteriore a quella in cui l'INPS è subentrato nella definizione delle istanze) , l'INPS ha predisposto , in Banca Dati New PassWeb, una apposita procedura che ha lo scopo di semplificare lo scambio di informazioni tra l'Amministrazione e l'INPS.
Per le Ricongiunzioni ex art. 5 e 6 della L. 29/1979 e per i Computi dei periodi di servizio ex art. 11 e 12 del D.P.R. n. 1092/1973, per i quali è richiesta la preventiva acquisizione della certificazione delle contribuzioni versate nell'AGO, infatti, è stato implementato un flusso telematico di scambio tra l'Amministrazione e l'INPS nella Banca Dati PassWeb.
L'INPS, con il Messaggio n° 1532 del 14/04/2021, ha spiegato che l'operatore dell'Amministrazione, una volta conclusa la fase istruttoria di valutazione della preventiva regolarità della domanda di ricongiunzione o riscatto, deve inserire nell'applicativo PassWeb la richiesta di certificazione (Mod. TRC.01/bis per le Ricongiunzioni e Modello CER per i Computi) che sarà ricevuta da un operatore INPS, elaborata e restituita in modello PDF attraverso il medesimo canale con cui è pervenuta la richiesta.
In allegato al Messaggio, l'INPS fornisce un manuale operativo contenente le istruzioni (vedi qui: Inserimento Richiesta TRC-CER) per eseguire l'operazione di richiesta da parte dell'Amministrazione competente a definire le c.d. pratiche ante subentro.
L'INPS, con la circolare n. 63 del 14/04/2021, ha dettato le istruzioni per la comunicazione dei congedi Covid ex art. 2 del DL n. 30/2021 al punto 10.4:
Altri Codici per i Congedi Covid-19 sono stati indicati dall'Istituto nelle Circolari: 1) Circolare n. 45 del 25/03/2020- Punto 8.2 e Punto 8.4 e 2) Circolare n. 116 del 02/10/2020- Punto 5.3 e Punto 5.4
Il cd. Decreto Semplificazioni (dl n. 76/2020 convertito, con modificazioni, dalla L. n. 120/2020 ) ha introdotto novità significative in tema di definizione dei procedimenti amministrativi, andando a modificare la legge sul Procedimento Amministrativo (L. n. 241/1990).
L'INPS, di conseguenza, ha adottato un nuovo Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi e ha illustrato le novità più significative nella circolare n. 55 del 08/04/2021.
Il Regolamento disciplina la durata dei procedimenti per i quali sono stati stabiliti termini diversi da quello ordinario di 30 giorni previsto dalla L. n. 241/1990. Nella Tabella A allegata al Regolamento (clicca qui per consultare la TABELLA TERMINI x procedimento) , sono riportate le differenti scadenze a seconda del tipo di procedimento.
Di seguito si riportano i termini per alcuni tipi di Pensione.
(Qui puoi consultare il testo del regolamento Circolare_numero_55_del_08-04-2021_Allegato_n_1).
L'accordo di recesso del Regno Unito e dell'Irlanda del Nord dall'Unione Europea è entrato in vigore il 1° Febbraio 2020, tuttavia è stato previsto un periodo di transizione (scaduto il 31 Dicembre 2020) durante il quale continuava ad essere applicato il diritto dell'Unione Europea in materia di sicurezza sociale.
In data 24 Dicembre 2020, le Parti interessate hanno siglato un accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione (Trade and Cooperation Agreement o TCA) con il quale si stabilisce che i rapporti tra gli Stati membri e il Regno Unito in ambito di sicurezza sociale sono disciplinati dal Protocollo sul coordinamento della sicurezza sociale (Protocol on social security coordination oPSSC) e dall’Allegato SSC-7 che regola l'applicazione del medesimo Protocollo.
Il TCA, tuttavia, non è stato ancora ratificato perché deve essere prima esaminato dal Consiglio Europeo e dal Parlamento Europeo. Nelle more di questi controlli, le Parti hanno deciso di applicare provvisoriamente l'accordo dal 1° Gennaio 2021 al 30 Aprile 2021.
L'INPS, pertanto, ha pubblicato la circolare INPS n. 53 del 06/04/2021 per fornire le istruzioni operative in materia di prestazioni pensionistiche in applicazione dell'accordo nella versione attualmente vigente.
Per quanto riguarda la "Totalizzazione dei periodi", ai sensi dell’articolo SSC.7 del PSSC continuano ad applicarsi le disposizioni in materia di totalizzazione internazionale per l’accertamento del diritto e il calcolo delle prestazioni pensionistiche italiane, anche con riferimento a periodi assicurativi, fatti o situazioni successivi alla data del 31 dicembre 2020.
La circolare INPS n. 54 del 6/4/2021 richiama i requisiti richiesti per poter esercitare l’opzione per il sistema contributivo e ricorda che la stessa può essere esercitata nel corso della vita lavorativa o contestualmente alla domanda di pensione.
In caso di opzione per la liquidazione della pensione con le regole del sistema contributivo, ovvero contestualmente alla domanda di "opzione donna" o di computo in Gestione separata (art. 3 DM 282/96), l’onere di riscatto, per effetto dell’esercizio della facoltà di opzione, può essere effettuato con il calcolo a percentuale anche se i periodi da riscattare si collocano anteriormente al 1.1.1996.
Tale disposizione si applica a tutte le tipologie di riscatto quali
L'8 aprile 2021 è stata sottoscritta l'ipotesi di accordo sulla regolamentazione del cd. "Silenzio-Assenso", che consiste in una modalità di adesione tacita al Fondo Perseo Sirio introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205 del 27 Dicembre 2017) all'art. 1, comma 157.
L’accordo è stato sottoscritto nella forma di Ipotesi, pertanto sarà efficace solo dopo il completamento dell’iter dei controlli previsto per i contratti collettivi di lavoro sottoscritti dall’Aran.
Gli effetti dell'accordo decorreranno dal giorno successivo alla sottoscrizione e si applicheranno ai lavoratori assunti a tempo indeterminato successivamente al 1° Gennaio 2019.
Nel testo dell'ipotesi si prevede quanto segue:
Al momento della firma del contratto individuale, l'Ente dovrà fornire al lavoratore una informativa chiara e specifica sull'adesione tacita e sui relativi termini. A decorrere da questa data, infatti, il lavoratore avrà sei mesi di tempo per:
1)iscriversi al Fondo manifestando espressamente la propria volontà
2)comunicare all'ente la propria volontà di non aderire
Se non esprimerà alcuna volontà, decorso il termine scatterà l'adesione tacita. Verrà comunque garantito il Diritto di Recesso: il lavoratore disporrà di ulteriori 30 gg per recedere senza costi e senza obbligo di motivazione.
Una disciplina particolare è dettata per i lavoratori assunti dopo il 1° Gennaio 2019 ma prima dell'entrata in vigore di questo accordo. In questo caso, l'Ente avrà 60 gg di tempo dalla sottoscrizione dell'accordo di cui sopra per dare adeguata comunicazione informata ai lavoratori interessati dell'adesione tacita e dei relativi termini.
Dalla data di ricezione di tale comunicazione informativa, anche per questa categoria di lavoratori scatterà il termine di 6 mesi e la possibilità di esercitare il Diritto di Recesso.
Leggi il comunicato sul sito web dell'ARAN.
Il nostro ufficio resterà chiuso nel pomeriggio di venerdì 2 aprile e nella giornata di lunedì 5 aprile.
Torneremo operativi martedì 6 aprile.
Nella giornata di oggi, 30 Marzo 2021, è prevista l'approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge delega n. 1892 che introduce una nuova misura di sostegno alla natalità: l'assegno unico familiare.
Si tratta di un beneficio economico mensile, sotto forma di credito di imposta o assegno, che viene definito
L'ammontare dell'assegno sarà modulato sulla base dell'indicatore ISEE (vige il criterio della progressività) e dell'età dei figli a carico. Sono previste maggiorazioni in caso di figli con disabilità e per i figli successivi al secondo.
Il Governo dovrà emanare, entro 12 mesi dall'entrata in vigore della legge delega, i necessari decreti legislativi di attuazione per rendere effettivo il nuovo sistema di welfare.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha già annunciato l'intenzione dell'esecutivo di erogare l'assegno a partire dal 1° Luglio 2021.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell'area funzioni locali- Triennio 2016-2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 74 del 26/03/2021.
Da questa data inizia a decorrere il termine di 30 giorni entro cui provvedere alla riliquidazione della pensione per miglioramenti contrattuali al fine di evitare una eventuale azione di rivalsa nei confronti degli enti datori di lavoro per interessi relativi a ritardato pagamento della prestazione (cfr nota operativa ex INPDAP n. 22 del 01/06/2005 e circolare ex INPDAP n. 33 del 27/05/2004 che prevedono il termine di 30 giorni dalla pubblicazione del CCNL).
Infatti, l'art. 55 nella sezione "Dirigenti", l'art. 88 nella sezione "Dirigenti amministrativi, tecnici e professionali" e l'art. 108 nella sezione "Segretari comunali e provinciali" disciplinano gli effetti dei nuovi trattamenti economici stabilendo che gli incrementi previsti dal CCNL si applicano, alle scadenze e negli importi previsti, anche al personale cessato dal servizio con diritto a pensione nell'arco di vigenza contrattuale.
Dovranno, pertanto, essere riliquidate le pensioni di tutti coloro che sono cessati con diritto a pensione dal 02.01.2016 al 31.12.2018.
Le istruzioni operative dell'INPS per la procedura di riliquidazione sono contenute nella Circolare n. 26 del 13/02/2019 al punto 5.
L'INPS ha pubblicato il messaggio n. 1276 del 25/03/2021 per dare indicazioni sulla fruibilità del congedo COVID-19 in attesa del rilascio della procedura informatizzata per l'invio telematico delle domande.
I requisiti per richiedere il congedo parentale ex DL 30/2021 sono sintetizzati qui.
Per quanto riguarda l'arco temporale di riferimento, i suddetti congedi possono essere fruiti per periodi compresi tra il 13 Marzo 2021, giorno di entrata in vigore della norma, e il 30 Giugno 2021. Eventuali congedi parentali fruiti dal 1° Gennaio 2021 al 12 Marzo 2021 potranno, invece, essere convertiti nel congedo COVID-19 semplicemente presentando la relativa domanda telematica non appena sarà disponibile la procedura informatizzata di presentazione delle domande.
L'Istituto informa che, nell'attesa dell'adeguamento delle necessarie procedure amministrative ed informatiche, è già possibile fruire del congedo facendo richiesta al proprio datore di lavoro, successivamente la stessa verrà regolarizzata presentando apposita domanda telematica al nuovo sistema.
L’INPS ha realizzato un nuovo e unico punto di accesso on line per la presentazione delle domande di riscatto e di ricongiunzione ai fini pensionistici, utilizzabile sia dagli iscritti alla Gestione Pubblica, che a quella Privata.
Con circolare n. 46 del 22.3.2021 vengono fornite informazioni sulle funzionalità dell’applicativo e sulle modalità di utilizzo. Il servizio è disponibile sul sito www.inps.it attraverso il seguente percorso: Prestazioni e servizi>Servizi>Portale riscatto-ricongiunzioni.
L’utente compilerà le diverse sezioni, indicando la tipologia di riscatto o di ricongiunzione, i periodi chiesti a riscatto e potrà allegare documentazione.
E’ prevista la possibilità di simulazione dell’onere di riscatto della laurea per i periodi da riscattare che si collocano nel sistema contributivo, mentre per i periodi che si collocano nel sistema retributivo tale possibilità è prevista solo per gli iscritti nel Fondo Lavoratori Dipendenti e nelle Gestioni Speciali INPS (ART, COMM, CD/CM).
Oggi entra in vigore il Decreto-legge n. 41 del 22 Marzo 2021, denominato Decreto "Sostegni" perché contiene diversi interventi volti a contenere l'impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate per fronteggiare l'emergenza da COVID-19.
Le principali misure hanno riguardato:
-Cassa Integrazione Guadagni: viene garantita fino al 30 Giugno 2021 , senza contributo addizionale, la CIGO COVID per ulteriori 13 settimane. Dal 1° Luglio si tornerà al pagamento del contributo addizionale ma con l'azzeramento del contatore ore. Fino al 31 Dicembre 2021, invece, vengono finanziate ulteriori 28 settimane per la CIG in deroga mentre per la CISOA ulteriori 120 giorni.
E' prevista una semplificazione nella procedura di invio dei dati all'INPS attraverso l'utilizzo del flusso UNIEMENS-CIG.
-Blocco Licenziamenti: per le imprese che possono fruire della CIGO il blocco dei licenziamenti per motivi economici opera fino al 30 giugno 2021, per tutte le altre imprese fino al 31 ottobre 2021. Si confermano le possibilità di derogare al divieto in caso di: 1) cessazione definitiva dell'attività 2) fallimento 3) accordo sindacale con incentivi all'esodo volontario.
-NASPI: viene eliminato il requisito delle 30 giornate di effettivo lavoro nei 12 mesi precedenti ai fini della concessione del beneficio.
-Lavoratori Fragili: viene rinnovata fino al 30 Giugno 2021 l'equiparazione dell'assenza dal servizio al ricovero ospedaliero per i dipendenti pubblici e privati in condizione di fragilità. Il periodo di assenza non viene computato nel periodo di comporto.
- Contratti a termine: viene ulteriormente prorogata, fino al 31 Dicembre 2021, la possibilità di rinnovo o proroga di contratti a termine senza causali.
-Certificazione Unica: viene prorogato al 31 Marzo 2021 il termine per la trasmissione in modalità telematica della Certificazione Unica all'Agenzia delle Entrate. La dichiarazione precompilata sarà messa a disposizione dei cittadini il 10 Maggio 2021.
-Indennità Onnicomprensiva: viene previsto il rinnovo dell'indennità per i lavoratori del turismo, degli stabilimenti termali, stagionali e dello spettacolo. E' stata finanziata un'indennità anche per i lavoratori dello sport.
Le domande di accredito figurativo per cariche elettive e sindacali devono essere presentate - a pena di decadenza - entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello nel corso del quale abbia avuto inizio o sia stata protratta l’aspettativa.
Per l’anno 2019 la domanda doveva quindi essere presentata entro il 30 settembre 2020.
Il Dl 183/2020 (Milleproroghe), convertito nella Legge 21/2021 ha differito , per l’anno 2019 i termini al 31.12.2020.
Con Messaggio n. 1168 del 19/03/2021 , l’INPS ha disposto il riesame delle domande presentate entro l’anno 2020, riferite all’anno 2019, pervenute oltre la scadenza del 30 settembre.
Per gli iscritti alla Gestione Pubblica il riesame di tali casistiche sarà effettuato dall’Area Riscatti e ricongiunzioni della Direzione Centrale.
L'INPS, con il messaggio n. 1169 del 19/03/2021, ha dettato le istruzioni operative per la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti per i lavoratori che maturano i requisiti agevolati per l'accesso alla pensione dal 1° Gennaio 2022 al 31 Dicembre 2022.
In virtù di quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2017 (L. 232/2016) i requisiti di accesso al pensionamento anticipato sono quelli vigenti alla data del 31 Dicembre 2016, ai quali non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita fino al 31 Dicembre 2026.
Il messaggio richiama i requisiti anagrafici e di anzianità contributiva necessari per accedere al beneficio, la modalità telematica ed il termine di presentazione della domanda.
La scadenza per richiedere il beneficio è molto importante perché la presentazione della domande oltre il termine prescritto del 1° Maggio 2021 comporta un differimento mensile (annuale nel caso del comparto scuola) della decorrenza del trattamento pensionistico anticipato.
L'anticipo del TFS e del TFR si inserisce nel quadro di iniziative governative volte a colmare la disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati rispetto alle tempistiche ed alle modalità di percezione del Trattamento di fine servizio comunque denominato. I dipendenti pubblici in quiescenza, infatti, devono attendere di solito tra i 12 e i 24 mesi prima che l'INPS eroghi quanto dovuto, a differenza dei dipendenti privati che percepiscono tale trattamento entro poche settimane dalla data di pensionamento e in un’unica soluzione.
La misura ha lo scopo di abbreviare i tempi di attesa attraverso l'anticipazione da parte delle banche che aderiscono alla convenzione di una quota delle somme che l'Ente Erogatore deve versare al lavoratore a seguito del pensionamento. Tuttavia, il meccanismo dell'anticipo, introdotto dal Dl. n. 4 del 2019, ha avuto difficoltà a decollare a causa della scarsa adesione da parte degli Istituti di credito, in particolare delle grandi banche. Qui si può consultare l'elenco delle Banche aderenti.
Novità degli ultimi giorni è l'adesione da parte del primo grande player finanziario: UniCredit.
Tutte le info relative all'Anticipo sono disponibili sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Il dl. n. 30 del 13 Marzo 2021 ha rinnovato una serie di misure, già sperimentate nel 2020, per aiutare le famiglie : i congedi straordinari per genitori lavoratori dipendenti ed il bonus baby sitting per autonomi, personale sanitario e forze dell'ordine.
Il decreto legge contempla gli aiuti alle famiglie per le seguenti ipotesi: nei casi di sospensione della didattica in presenza, di infezione da Covid-19 oppure di quarantena del figlio convivente minore. A seconda dell'età del minore vengono previste diverse misure.
Se le ipotesi citate riguardano figli minori di anni 16, un genitore, alternativamente all'altro, ha diritto allo smart-working per tutta la durata, o parte di essa, della sospensione della didattica o dell'infezione o della quarantena del figlio.
Congedi per genitori:
Nel caso in cui la prestazione lavorativa non possa essere resa in modalità agile, invece, il genitore lavoratore dipendente, alternativamente all'altro, potrà astenersi dal lavoro nelle ipotesi sopra citate riguardanti il figlio convivente minore di 14 anni. Al medesimo beneficio potrà accedere anche il genitore di figli con disabilità in situazione di gravità ex L. 104/1992, indipendentemente dal requisito anagrafico, qualora venga disposta la chiusura delle scuole o dei centri diurni di carattere assistenziale.
Per i periodi di astensione è è riconosciuta un'indennità pari al 50% della retribuzione stessa ed i suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa.
Si può usufruire dei nuovi congedi Covid dal 13.03.2021, data di entrata in vigore del decreto legge, al 30.06.2021 con possibilità di estensione retroattiva. Infatti, eventuali congedi parentali utilizzati a partire dal 1° Gennaio 2021 possono essere convertiti a domanda nel nuovo congedo con diritto all'indennità.
In caso di figli conviventi di età compresa tra i 14 e i 16 anni, infine, uno dei genitori ha diritto ad astenersi dal lavoro senza retribuzione o indennità ma con diritto alla conservazione del posto e divieto di licenziamento.
In luogo del congedo, ai lavoratori iscritti alla gestione separata INPS, ai lavoratori autonomi, nonché al personale sanitario e delle forze dell'ordine è riconosciuta la corresponsione di uno o più bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo di 100 € settimanali, a patto che ricorrano le medesime condizioni richieste per i congedi.
Congedi e Bonus Baby Sitter sono da considerarsi misure alternative, pertanto se un genitore già fruisce del Bonus, l'altro non potrà richiedere il congedo. L'unica eccezione è prevista nel caso in cui il dipendente sia genitore anche di altri figli minori di 14 anni avuti da altri soggetti che non stiano fruendo delle medesime misure.
La circolare INPS n. 42 dell'11/03/2021 ha dettato le istruzioni amministrative in materia di diritto alla fruizione del congedo obbligatorio e facoltativo dei padri recependo le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020).
In particolare, il congedo obbligatorio, introdotto in via sperimentale dalla c.d. Riforma Fornero (L. 92/2012), viene prorogato in quanto si applica alle nascite e alle adozioni/affidamenti avvenuti nell'anno 2021 e ne viene ampliata la durata da 7 a 10 giorni. La fruizione deve avvenire, anche in maniera non continuativa, entro i 5 mesi di vita o dall'ingresso in famiglia o in Italia del minore.
Per quanto riguarda il congedo facoltativo invece, viene prorogata anche per l'anno 2021 la possibilità per il padre di fruire di un ulteriore giorno di congedo facoltativo, di concerto con la madre ed in sostituzione della stessa, relativamente al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest'ultima.
Infine, la Legge di Bilancio 2021 ha previsto un ampliamento della tutela in quanto consente la fruizione del congedo obbligatorio e facoltativo dei padri anche in caso di morte perinatale del figlio.
NB. la disciplina sui dipendenti padri non sarà applicabile ai lavoratori pubblici fino a quando non ci sarà l’approvazione da parte della Funzione Pubblica ex art. 1, comma 8 della L. 92/2012.
L'emergenza epidemiologica COVID-19 ha comportato la sospensione delle visite per l'accertamento sanitario degli stati di invalidità e disabilità, determinando così il dilatarsi dei tempi di attesa per il rinnovo dell'autorizzazione alla maggiorazione degli importi degli Assegni ai Nuclei Familiari(ANF).
L'INPS ha comunicato, con il messaggio n. 754/2021, che accoglierà provvisoriamente la domanda del lavoratore che abbia nel proprio nucleo familiare un componente minorenne inabile o un soggetto maggiorenne inabile a proficuo lavoro, nel caso in cui l'istanza venga presentata tra la data di scadenza del verbale rivedibile ed il completamento dell'accertamento sanitario.
Qualora all'esito della successiva revisione non venga confermato lo stato di inabilità del soggetto, la domanda di autorizzazione alla maggiorazione verrà rigettata.
La legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020) ha introdotto, in via sperimentale per il biennio 2021/2022, l'esonero contributivo per l'assunzione di donne lavoratrici nella misura del 100% nel limite massimo di importo pari a 6000 € annui.
La circolare INPS n° 32 del 22/02/2021 ha chiarito che le Pubbliche Amministrazioni sono escluse dall'applicazione del beneficio, specificando che i datori di lavoro che possono accedervi sono:
Sul versante delle lavoratrici, invece, deve trattarsi di donne che rientrano nella condizione di "svantaggiate" ex Art. 4 della L. 92/2012.
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la pubblicazione della Circolare n. 5/2021, ha dettato le modalità operative per la presentazione delle istanze dei cd. esodati, ovvero coloro che possono accedere al trattamento previdenziale con i requisiti antecedenti alla riforma Fornero.
Il nono intervento di salvaguardia, introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2021 (L. 178/2020), riguarda:
In particolare, i lavoratori che hanno fruito del congedo ex Art.42 d.lgs. 151/2001 dovranno presentare, oltre all'istanza, un apposito modello di dichiarazione sostitutiva di certificazione presso la sede dell'Ispettorato territoriale del Lavoro competente entro il 02 Marzo 2021.
Le domande possono essere trasmesse alle sedi competenti tramite PEC (qui l'elenco) o raccomandata con avviso di ricevimento.
Il CCNL Area Funzioni Locali per il trienno 2016-2018, all'art. 109, ha esteso la possibilità di aderire al Fondo Perseo Sirio anche ai Segretari Comunali e Provinciali.
Prossimamente sul sito www.fondoperseosirio.it verranno pubblicate apposite slide e simulazioni che consentiranno, sia a chi è ancora in Trattamento di Fine Servizio sia a chi è già assunto in regime di TFR, di poter valutare la convenienza in termini di Previdenza Complementare.
L'INPS, con il messaggio n° 515 del 05/02/2021, ha rilasciato la procedura per la compilazione e l'invio online delle domande di congedo straordinario a favore dei genitori lavoratori dipendenti.
Il congedo può essere fruito se viene disposta la sospensione della didattica in presenza
a) in caso di figli iscritti alle classi II e III media nelle cd. zone rosse
b) in caso di figli con disabilità in situazione di gravità iscritti a scuole di qualsiasi ordine e grado oppure di centri diurni assistenziali dei quali sia stata disposta la chiusura.
La domanda va presentata esclusivamente in via telematica e potrà riguardare anche periodi di astensione antecedenti alla data di presentazione, ma non anteriori al 9 novembre 2020.
Il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha annunciato l'avvio dei lavori della Commissione tecnica di studio per la classificazione dei lavori gravosi.
L'obiettivo principale della commissione è quello di valutare l'impatto sull'aspettativa di vita di talune condizioni di lavoro per meglio analizzare e studiare le risposte previdenziali più adatte a specifiche categorie professionali.
La Commissione è presieduta dal Ministro del Lavoro e prevede la partecipazione del MEF, del Ministero della Salute, di Istat, Inail, Inps, nonchè, naturalmente, dei rappresentanti delle parti sociali e di vari esperti.
Il dl n. 183/2020 fissa il termine dei lavori al 31 Dicembre 2021.
L'INPS ha fornito ai datori di lavori iscritti alla Gestione Pubblica le istruzioni per il conguaglio dei dati previdenziali ed assistenziali riferiti all'anno 2020.
Con la Circolare n. 6 del 15/01/2021 vengono confermate le modalità operative già adottate negli anni precedenti.
Le uniche novità riguardano:
Per l'anno 2020, infatti, il massimale è pari a € 103.055,00 (viene rivalutato ogni anno in base all'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati calcolato dall'ISTAT), mentre la fascia retributiva annua oltre la quale deve essere corrisposta l’aliquota dell’1% è pari a € 47.379,00, corrispondente a € 3.948,00 mensili, per dodici mensilità.
Il 17 dicembre 2020, Aran e sindacati rappresentativi hanno sottoscritto il CCNL per il triennio 2016-2018 che si applica a:
L'INPS, con il Messaggio n. 217 del 19.01.2021, fornisce le istruzioni operative in merito alla proroga dell'opzione donna introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020).
Nel messaggio si richiama la possibilità di accedere al suddetto trattamento pensionistico anticipato per le lavoratrici che abbiano perfezionato i requisiti - anzianità contributiva minima di 35 anni ed età anagrafica minima di 58 anni per le lavoratici dipendenti e di 59 anni per le autonome -entro il 31 dicembre 2020.
Il trattamento pensionistico, per coloro che abbiano maturato i predetti requisiti, può essere conseguito anche successivamente alla prima decorrenza utile.
Infine, l'INPS comunica che le domande di pensione sono state aggiornate e possono essere presentate con le consuete modalità.
L'ARAN e le Confederazioni Sindacali hanno sottoscritto l'accordo per la proroga del diritto di opzione per il passaggio da TFS a TFR per tutti i lavoratori già in servizio al 31.12.2000.
La proroga è finalizzata a consentire a chi si trova in regime di TFS di poter continuare ad esercitare l'opzione al TFR ed iscriversi ai fondi di previdenza complementare negoziali.
Il termine per effettuare l'opzione è quindi differito al 31 dicembre 2025.
L'INPS, con il messaggio n. 138 del 15/01/2021, ha introdotto un nuovo servizio per la sospensione e la revoca della prestazione economica riconosciuta in caso di invalidità.
Nel caso in cui, all'esito della visita di revisione, sia riconosciuta un'invalidità inferiore al 74% oppure la condizione di "non sordo" o "non cieco", viene disposta la sospensione e la successiva revoca definitiva dei benefici assistenziali, economici e non economici.
La novità consiste nel rilascio di un procedimento centralizzato automatico per la ricostituzione delle posizioni in caso di mancanza del requisito sanitario. Saranno fornite ulteriori indicazioni operative a riguardo.
Per il cittadino, invece, non vi saranno sostanziali differenze: continuerà a ricevere il provvedimento di revoca che comporta la definitiva estinzione del suo diritto.
L'emergenza epidemiologica legata al COVID-19 ha comportato la SOSPENSIONE delle visite per l'accertamento sanitario degli stati di invalidità e disabilità, dilatando così i tempi di attesa per il cittadino che presenta per la prima volta domanda dei benefici previsti per i portatori di handicap grave: permessi ai sensi della legge 104/1992, prolungamento del congedo parentale, riposi orari alternativi al congedo parentale e congedo straordinario.
La legge 11 agosto 2014, n. 114 ha stabilito che, nelle more dell'effettuazione delle visite di revisione per verbali di accertamento scaduti, i lavoratori disabili in situazione di gravità conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura.
La circolare INPS n. 127 del 2016 ha dato attuazione a tale norma riconoscendo la validità del verbale di accertamento nelle more dell'iter sanitario di revisione, permettendo così ai lavoratori già titolari dei benefici di fruire delle predette prestazioni, sulla base della considerazione che essi erano già stati autorizzati a fruirne da una precedente domanda amministrativa presentata prima della scadenza della validità del verbale.
In questo quadro normativo, rimanevano esclusi coloro che presentavano per la prima volta domanda per tali benefici, in quanto non ricorreva il requisito dei diritti già acquisiti.
Con riferimento a tale fattispecie, l'INPS è intervenuta con il messaggio n.93 del 13/01/2021 chiarendo che la domanda dei benefici da parte del lavoratore,che non risulti precedentemente autorizzato a tali prestazioni, sarà provvisoriamente accolta in attesa di conclusione dell'iter sanitario di revisione.
All'esito della revisione, se viene confermato lo stato di disabilità grave, la domanda verrà accolta con decorrenza retroattiva dalla data di effettiva presentazione dell'istanza; se invece la disabilità non venisse confermata, si procederà al recupero del beneficio fruito.
La circolare INPS n. 2 del 12/01/2021 fornisce istruzioni amministrative e, in particolare, i nuovi codici per l'invio delle denunce contributive per le seguenti tipologie di congedo
Al paragrafo 8.3 i codici per i datori di lavoro privati con lavoratori dipendenti iscritti alla Gestione pubblica.
Al paragrafo 8.4 i codici per le Amministrazioni pubbliche con dipendenti iscritti alle gestioni ex INPDAP.
Il messaggio INPS n. 62 del 08/01/2021, in materia di Ape Sociale, dà attuazione a quanto già previsto dalla legge di Bilancio (n. 178/2020).
La Legge di Bilancio non ha apportato modifiche alla normativa di riferimento, ha semplicemente prorogato il termine di scadenza del periodo di sperimentazione Ape Sociale al 31.12.2021.
Il messaggio comunica la riapertura delle domande per coloro che maturano i requisiti e le condizioni nel corso del 2021.
Possono naturalmente presentare domanda anche tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti, stante il permanere degli stessi, e che non hanno provveduto ad avanzare la relativa domanda.
Lo studio Naldi vi augura un sereno Natale ed un felice anno nuovo.
Si comunica che nelle giornate del 24 e del 31 Dicembre 2020 lo studio resterà aperto fino alle ore 13:00
L'Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 367 , ha ribadito che le indennità una tantum, percepite dai lavoratori dipendenti per "coprire" il periodo di vacanza contrattuale in attesa del rinnovo contrattuale, sono soggette a tassazione separata quali emolumenti arretrati.
Il TUIR, all'art. 17 comma 1 lett. b), prevede l'applicazione della tassazione separata nel caso di erogazione di "emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente riferibili ad anni precedenti, percepiti per effetto di leggi, di contratti collettivi, di sentenze o di atti amministrativi sopravvenuti o per altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti...".
I chiarimenti in una nota della Covip. Chi beneficia di una pensione anticipata dal primo pilastro (tra cui quota 100, pensione anticipata, opzione donna e pensione precoci) può chiedere al fondo pensione la rendita integrativa anticipata (c.d. Rita)
Ulteriori chiarimenti nella nota COVIP prot. n. 4209/2020, che è stata emessa in risposta ad alcuni quesiti pervenuti dagli iscritti.
Lo studio Naldi chiuderà da venerdì 7 agosto a domenica 23 agosto compresi.
Per urgenze inviare una mail a studio@studionaldi.com
Sembra ormai una certezza che Quota 100 rimanga in vigore, con le medesime regole, fino al termine della sperimentazione (dicembre 2021). Il viceministro Misiani ha recentemente dichiarato che Quota 100, nello scenario attuale, "diventerà un utile ammortizzatore per quanti, già negli ultimi mesi dell'anno, senza più un posto di lavoro si troveranno nelle condizioni di dover accettare comunque un pensionamento anticipato".
E' stato stimato infatti, che il numero di pensionamenti quota 100 inizialmente previsti per il 2020 e il 2021 potrebbero raddoppiare, proprio per la crisi del mercato del lavoro innescata dal Covid-19.
La scorsa settimana, in un seminario dell'Inps, sono state discusse le possibili ipotesi di flessibilità per il dopo quota 100, anche al fine di trovare soluzioni per chi, in un futuro prossimo, sarà titolare di una pensione interamente contributiva con alle spalle una carriera discontinua e redditi molto bassi.
E' stata raggiunta l’ipotesi di accordo per il rinnovo (dopo più di 10 anni) del contratto nazionale dei dirigenti delle Regioni ed Autonomie Locali, della Dirigenza PTA del Servizio Sanitario Nazionale e dei Segretari comunali e provinciali.
L’intesa è relativa al triennio 2016-2018 ed è stata sottoscritta all’Aran, dopo una trattativa svoltasi in video conferenza; prima della stipula definitiva sarà poi necessaria la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Si esaurisce così la tornata dei rinnovi 2016-2018 (con l'eccezione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che viene regolata da una specifica contrattazione, le cui trattative sono tuttora in corso).
E’ uscita la newsletter n. 4 di giugno 2020: “Al via l’anticipo del TFS/TFR per i pubblici dipendenti”
Nel mese di luglio 2020 l’INPS provvederà ad erogare la somma aggiuntiva, c.d. quattordicesima (art. 5 co. da 1 a 4, dl n. 81/2007, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 127/2007, come modificato dall’art. 1, co 187 l. n. 232/2016).
Quanto ai requisiti di accesso anagrafici e contributivi si rinvia alle circolari e ai messaggi pubblicati in materia e, da ultimo, al messaggio n. 2549 del 20 giugno 2017.
I requisiti reddituali per l’anno 2020 ed altri aspetti operativi vengono definiti dal messaggio INPS n. 2593/2020.
Il messaggio INPS n. 2584 del 24.06.2020 fornisce indicazioni operative per il riconoscimento della tutela previdenziale della malattia, in attuazione dell’articolo 26 del dl n. 18/2020, convertito, con modificazioni, dalla l n. 27/2020 (“Misure urgenti per la tutela del periodo di sorveglianza attiva dei lavoratori del settore privato”).
L'ambito di applicazione è quello della categoria dei lavoratori privati, l’articolo 26 è rivolto ai soli lavoratori dipendenti e dispone l’equiparazione della quarantena alla malattia ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento.
Il periodo al quale si fa riferimento è quello della quarantena con sorveglianza attiva o permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva e della quarantena precauzionale, viene previsto l’obbligo per il lavoratore di produrre idonea certificazione sanitaria.
Il comma 2 dell’articolo 26 dispone che per i lavoratori dei settori privato e pubblico in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992) o in possesso del riconoscimento di disabilità (art. 3, comma 1, della legge n. 104 del 1992), l’intero periodo di assenza dal servizio debitamente certificato, fino al termine del 31 luglio 2020, è equiparato a degenza ospedaliera (in questo caso la tutela è prevista in particolari situazioni).
A causa della diffusione del COVID-19 sono state introdotte misure straordinarie che permettono di conferire incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, ai seguenti soggetti cessati per pensionamento quota 100:
Non trova applicazione l'incumulabilità tra redditi da pensione e da lavoro autonomo a patto che di tratti di incarichi di durata massima di sei mesi e che si collochino entro il termine dello stato di emergenza,
La circolare INPS n. 74 del 22/06/2020 prevede le modalità operative relative alle misure introdotte dal dl n. 18/2020 così come convertito dalla l. n. 27/2020.
Aggiornate in Area Riservata le tabelle su: importi del trattamento minimo e dell' assegno sociale, massimale e minimale contributivo, limiti di reddito per il cumulo delle pensioni ai superstiti come da circolare INPS n. 147 del 11/12/2019.
L’incremento mensile sulla pensione per effetto della rivalutazione, che annualmente dovrebbe adeguare la pensione al costo della vita è, per l’anno 2020, molto contenuto.
E’ previsto infatti, sulla base dei dati ISTAT, un incremento dal 01/01/2020 pari al + 0,4% (Decreto Ministero Economia e Finanze 15/11/2019), salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo.
E’ stato confermato in via definitiva nella misura del 1,1%, l’aumento di perequazione automatica già attribuito alle pensioni in via provvisoria per l’anno 2019. Di conseguenza l’INPS non ha effettuato alcun conguaglio rispetto a quanto già corrisposto nel 2019. Nell’Area Riservata sono state aggiornate le tabelle sulla perequazione.
Potranno utilizzare la facoltà di accedere alla pensione, previa opzione per il calcolo contributivo, le lavoratrici che entro il 31.12.2019 abbiano maturato 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 anni se lavoratrici autonome).
L’indennità che accompagna alla pensione di vecchiaia alcune categorie di lavoratori con condizioni soggettive ritenute meritevoli di tutela dal legislatore (disoccupati che da almeno tre mesi hanno esaurito la prestazione per disoccupazione, lavoratori che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado con disabilità grave, lavoratori con invalidità almeno pari al 74%, e lavoratori che svolgono attività gravose) è stata prorogata di un anno, fino al 31.12.2020.
Nessuna proroga invece per APE VOLONTARIA E APE AZIENDALE.
Il 19 dicembre è stato sottoscritto il CCNL Area Sanità per il triennio 2016-2018 che riguarda circa 130.000 dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie confluiti nella nuova Area Dirigenziale della Sanità
Con decreto 5 novembre 2019, pubblicato sulla G.U. n. 267 del 14/11/2019 il Ministero dell'Economia, di concerto con quello del Lavoro, comunica che la variazione della speranza di vita è inferiore ad un mese, pertanto, a decorrere dal 01.01.2021 non scatterà l’incremento della speranza di vita precedentemente previsto per il biennio 2021-2022. Il requisito anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia rimarrà pertanto, anche per il biennio 2021-2022, il medesimo del biennio 2019-2020 (67 anni).
Con la circolare INPS n. 66 del 17.05.2019 sono stati stabiliti i nuovi livelli reddituali per il periodo 1° luglio 2019 – 30 giugno 2020 per la corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare.
La legge n. 153/88 stabilisce che i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, in misura pari alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall'ISTAT, intervenuta tra l'anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell'assegno e l'anno immediatamente precedente; la variazione percentuale dell'indice dei prezzi al consumo calcolata dall’ISTAT tra l'anno 2017 e l'anno 2018 è risultata pari a +1,1 per cento.
Sono stati pertanto rivalutati i livelli di reddito delle tabelle contenenti gli importi mensili degli assegni per il nucleo familiare, in vigore per il periodo 1° luglio 2019 – 30 giugno 2020 con il predetto indice.
In area riservata trovate le tabelle aggiornate!
Con il messaggio n. 1490 del 11.04.2019 l'Inps comunica che è possibile visualizzare e stampare le attestazioni fiscali dei versamenti effettuati nel 2018 per gli oneri da riscatto, ricongiunzione o rendita nel Portale dei Pagamenti del sito Inps.
Maggiori informazioni nel messaggio n. 1490 del 11.04.2019
L’articolo 42 del dlgs 151/2001 al comma 5 stabilisce la concessione del congedo straordinario per l’assistenza a familiari con disabilità grave ai sensi dell’art. 3 co. 3 l. 104/1992 e fissa un ordine di priorità tra gli aventi diritto al beneficio.
La sentenza della Corte Costituzionale n. 232 del 7 dicembre 2018 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 42, comma 5, del D.lgs n. 151/2001 “nella parte in cui non include nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo [...] il figlio che, al momento della presentazione della richiesta del congedo, ancora non conviva con il genitore in situazione di disabilità grave, ma che tale convivenza successivamente instauri.
Alla luce della suddetta sentenza hanno titolo a fruire del congedo straordinario per l’assistenza a familiari con disabilità grave, i lavoratori dipendenti secondo il seguente ordine di priorità, che degrada solo in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei primi:
Il richiedente, nella domanda, è tenuto a dichiarare che provvederà ad instaurare la convivenza con il familiare disabile in situazione di gravità entro l’inizio del periodo di congedo richiesto e a conservarla per tutta la durata dello stesso.
L'Inps con circolare n. 49 del 05/04/2019 fornisce istruzioni in merito.
Il senato, a due giorni dalla scadenza della conversione (prevista per il 29/03/2019) ieri ha completato la terza lettura del decreto e approvato il decreto legge su reddito di cittadinanza e pensioni quota 100 con 150 voti favorevoli, 107 contrari e 7 astenuti
A breve approfondimenti sul nuovo testo definitivo
Nell'area riservata al seguente link la sintesi di tutte le novità fiscali del 2019!
In data 20 marzo 2019, con voto di fiducia la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto che introduce reddito di cittadinanza e quota 100.
Il testo torna al Senato per essere convertito in legge entro il 29 marzo.
La legge di Bilancio 2019 (n. 145/2018), all'art 1 co. 440 ha definito che, nelle more della definizione dei CCNL e dei provvedimenti negoziali riguardanti il personale in regime di diritto pubblico relativi al triennio 2019-2021, a favore del personale amministrato da NoiPA verrà erogata l’indennità di vacanza contrattuale a partire dal mese di aprile ed aumentata a partire dal mese di luglio 2019.
Sempre al comma 440, alla lettera b) è prevista la corresponsione al personale (ex art. 2, co 2, dlgs 165/2001, dell'elemento perequativo una tantum con decorrenza dal 1° gennaio 2019 fino alla data di definitiva sottoscrizione dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2019/2021, che ne disciplinano il riassorbimento.
La funzione di “Quantificazione” ha per oggetto la certificazione del calcolo del TFS maturato alla data di cessazione dal servizio allo scopo di consentire la cessione, in parte o in tutto, dell’importo del TFS ad un cessionario.
Il calcolo fornito dalla funzione di “Simulazione”, invece, è puramente indicativo, non ha alcun valore di certificazione e, evidenzia Inps: "non costituisce per l’Istituto alcun impegno ai fini dell’erogazione di una eventuale prestazione".
Per maggiori informazioni si legga il messaggio INPS 1038/2019.
Con il messaggio 13 marzo 2019, n. 1033, l’Inps comunica che, a decorrere dal 1° aprile 2019 , all’interno del “Fascicolo previdenziale del cittadino”, sarà disponibile il prospetto di liquidazione del TFR, oltre a quello relativo al TFS già online. Il prospetto di liquidazione sarà reso disponibile insieme al pagamento della prestazione.
Gli iscritti alla gestione pubblica interessati (ai quali è stato/sarà erogato il tfs, nonché quelli a cui sarà erogato, a decorrere dal 1° aprile 2019 il tfr, potranno accedere al documento mediante l’utilizzo delle proprie credenziali).
Con il Messaggio n. 914 06-03-2019 l'INPS ha comunicato che, a decorrere dalle denunce trasmesse dal 15 giugno 2019, l’elemento V1 causale 2 non sarà più accettato e i periodi mai trasmessi dovranno essere comunicati con l’elemento V1 causale 5. La "nuova" funzione dell' elemento V1 causale 5 si pone in aggiunta a quella propria di “annulla e sostituisce” dei dati relativi ai periodi già trasmessi.
Il quadro V1 causale 5 sostituirà pertanto il quadro V1 causale 2 e servirà per comunicare periodi mai trasmessi, anche attraverso l’inserimento di questo elemento in un flusso “Ordinario”.
Per consentire l’aggiornamento del software comparirà un apposito messaggio di mancata possibilità di utilizzo della procedura in presenza di elementi V1 causale 2 per invii effettuati dal 15 giugno 2019.
Con 149 voti favorevoli, 110 contrari e 4 astensioni il Senato ha approvato, in prima lettura, il dl 4/2019 . La parola passa ora alla Camera.
Leggi la notizia completa sul sito del senato.
L'art. 18 del dl n. 4/2019 ha posticipato il periodo di sperimentazione dell’APE Sociale fino al 31 dicembre 2019.
Inps, con messaggio 29 gennaio 2019, n. 402, comunica, "in attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni, [...] la riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale".
Dal 29 gennaio 2019 possono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio dell’APE sociale tutte le persone che, nel corso del 2019, maturano i requisiti previsti dalla legge, ma anche coloro i quali abbiano maturato i requisiti negli anni precedenti ma non abbiano richiesto il beneficio.
Chi, al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio, sia già in possesso di tutti i requisiti, deve presentare contestualmente anche la domanda di APE sociale.
Entro il mese di febbraio devono essere effettuate le operazioni di conguaglio previdenziale relativi al 2018 dai datori di lavoro iscritti alla gestione pubblica.
L'INPS, con il messaggio n. 395 del 29/01/2019 illustra le modalità per la presentazione online
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019 è entrato in vigore martedi 29/01/2019.
Il "decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di Reddito di cittadinanza e di pensioni", varato una settimana fa dal Governo, ha raggiunto la sua stesura definitiva.
Il testo arriverà in giornata al Colle e verrà successivamente pubblicato in Gazzetta ufficiale
In mattinata è previsto un vertice tra il premier Conte e i due vice Salvini e Di Maio per sciogliere gli ultimi nodi prima dell'emanazione del decreto in materia di interventi pensionistici e reddito di cittadinanza.
I punti focali del dibattito riguardano innanzitutto la richiesta di inserimento di una clausola di monitoraggio mensile su Quota 100 e opzione donne da parte dei tecnici dell'Economia, che assicuri l'impegno preso in sede di Legge di Bilancio. Inoltre, come sappiamo , il maxi-emendamento alla manovra ha ridotto, per il 2019, la quota dedicata agli interventi pensionistici.
Questi due "filtri" potrebbero rallentare le decorrenze delle nuove pensione.
A seguire aggiornamenti
"La legge di bilancio parla di un monitoraggio trimestrale e limite di spesa, ma non è chiaro come verrà effettuato il controllo della spesa per renderla invalicabile" così Stefano Patriarca - ex consigliere economico a Palazzo Chigi - in merito a Quota 100.
Il Governo si è impegnato ad attivare delle clausole di salvaguardia per monitorare l'esecuzione delle misure pensionistico-previdenziali.
Al momento, nel disegno di legge, vi è solamente l'istituzione dei due fondi (per il 2019 6,7 miliardi per le misure pensionistiche e 9 miliardi per il reddito di cittadinanza) che rappresentano il tetto di spesa massima disponibile, ma non è indicato alcun tipo di clausola per monitorare la spesa; potrebbe quindi configurarsi un sistema di autorizzazione " a rubinetto" che garantirebbe certezza di spesa massima.
Il meccanismo di monitoraggio potrebbe essere quello delle graduatorie (come già sperimentato per l'accesso all'Ape Social).
Oggi la Commissione europea pubblicherà, come ogni anno, le opinioni di bilancio. Nell'aria si percepisce una grande preoccupazione per l’elevato debito pubblico italiano; nella sua audizione a Bruxelles il presidente dell’Eurogruppo ha dichiarato che «l’elevato debito pubblico italiano è per noi fonte di grande preoccupazione», tanto più che «è molto elevato alla luce di qualsiasi standard mondiale». Durante la discussione in parlamento a Bruxelles infatti il caso Italia è stato particolarmente dibattuto.
La Commissione europea dunque presenterà oggi le proprie opinioni di bilancio, la preoccupazione crescente è che Bruxelles ribadisca che la Finanziaria italiana non è in linea con il Patto di Stabilità, aprendo la porta ad una procedura per debito eccessivo contro l'Italia.
È presumibile che Bruxelles metterà l’accento anche sull'assenza di riforme economiche che promuovano la competitività e sostengano la produttività.
I benefici previdenziali derivanti dall’esposizione all’amianto previsti per i lavoratori di cui all’articolo 1, comma 117, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 - ex lavoratori occupati nelle imprese che hanno svolto attività di scoinbentazione e bonifica, affetti da patologia asbestocorrelata derivante da esposizione all’amianto - sono riconosciuti anche per gli anni 2019 e 2020 (effetto delle disposizioni di cui all’articolo 13-ter del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123).
Il beneficio della maggiorazione dell’anzianità assicurativa e contributiva, di cui all’articolo 1, comma 117, della legge n. 190 del 2014, trova applicazione anche per i trattamenti pensionistici aventi decorrenza nel corso degli anni 2019 e 2020.
Il 13 novembre a Palazzo Wedekind, a Roma, l'Inps ha presentato il progetto di sistemazione dell'estratto contributivo dei dipendenti pubblici.
Gli obiettivi dichiarati sono i seguenti: avere a disposizione un estratto contributivo consolidato e aggiornato, la possibilità da parte di Inps di erogare prestazioni sulla base dei dati presenti sul conto e la possibilità per i dipendenti pubblici di accedere al servizio "La mia Pensione Futura".
Con l’arrivo di quota 100, così come configurato dal governo nell'ipotesi di 62 anni di età e 38 minimi di contributi, il governo stima possano esserci 360mila candidati alla nuova pensione di anzianità, l’ufficio parlamentare di Bilancio (Upb), ha detto invece che i “quotisti” potrebbero arrivare fino a 437mila.
I nuovi pensionati di anzianità dovrebbero arrivare per il 60% dal settore privato e per il 40% dal pubblico impiego e lasceranno un vuoto soprattutto nel mercato del lavoro del Nord (fonte Il Sole 24Ore).
Ad oggi però, appare prematuro parlare del volume di una eventuale fuoriuscita quando esiste soltanto un disegno di legge di Bilancio che istituisce due fondi, uno per il reddito di cittadinanza e l'altro per finanziare i futuri provvedimenti di flessibilità pensionistica, con uno stanziamento (per il fondo "pensioni") di risorse pari a 6,7 miliardi di euro per il 2019, una cifra che a detta di molti viene ritenuta "sicuramente non sufficiente per mantenere le promesse del Governo".
Non è quindi presente in legge di Bilancio alcun dettaglio delle misure che riguardano le pensioni - a partire da Quota 100 - che saranno oggetto di un futuro provvedimento ad hoc. Non resta che attendere.
La prossima settimana la Cgil sosterrà un'iniziativa per fare il punto in vista della prossima legge di bilancio; oltre alla Cgil sono stati invitati Cisl e Uil, i Presidenti, gli Uffici di presidenza e i capigruppo delle commissioni Lavoro di Camera e Senato.
L'iniziativa si pone come obiettivo l'individuazione di una serie di proposte da presentare in autunno al Governo in vista dell'emanazione della Legge di Bilancio 2019.
Tra i temi trattati l'eventuale blocco della speranza di vita, una riflessione sulle possibilità di introduzione di quota 41 e quota 100, e ancora l'introduzione di misure per le future pensioni dei giovani e il problema della disparità di genere con la proposta di prevedere una contribuzione figurativa per i lavori di cura familiare.
“In una fase così delicata - afferma la Cgil - il tema della previdenza assume una rilevanza particolare. Per questo motivo, in coerenza con l'iniziativa avviata dal sindacato nella precedente legislatura, anche in questa fase la Cgil chiede di affrontare il tema di una vera riforma previdenziale, che superi strutturalmente l'impianto complessivo della Legge Fornero, sulla base della Piattaforma sindacale unitaria: “Riformare le pensioni dare lavoro ai giovani”, che rimane per noi la proposta su cui confrontarci”.
La prima perplessità rispetto alla cd. "Quota 100" riguarda il tetto di contribuzione figurativa di 2 o 3 anni per raggiungere la quota.
Infatti - scrive Pensioni Oggi - «il progetto sulla Quota 100, se accompagnato dalla revoca dell'Ape Social, rischia di colpire negativamente le categorie più deboli che a stento hanno beneficiato dell'accordo tra Governo e parti sindacali del settembre 2016».
Pensiamo ad esempio a chi è stato in Cassa Integrazione straordinaria, oppure a chi ha usufruito del congedo parentale durante il rapporto di lavoro o del congedo straordinario ai sensi della Legge 388/2000.
Allo stesso modo, una omogenizzazione del requisito contributivo potrebbe portare ad alcune storture,
Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl, ritiene che Quota 100 replichi «la stessa ingiustizia della Legge Fornero, quella secondo cui l’età pensionabile non deve dipendere dalla gravosità del lavoro. Ci sono professioni in cui non c’è nessun problema ad arrivare a 67 anni. Per altri, che fanno lavori usuranti, è ridicolo».
Il governo gialloverde vorrebbe la cancellazione dell'Ape Sociale, operazione che gli permetterebbe di recuperare oltre 600 milioni da riutilizzare a copertura di altri interventi.
Tra questi un intervento caro al governo leghista: l'opzione donna, ossia la possibilità di uscire con 57-58 anni di età e 35 di contributi con un ricalcolo integralmente contributivo dell'assegno.
Fonte: il Sole 24 Ore
Nel suo discorso programmatico, Giuseppe Conte non ha citato la Riforma Fornero, ma non vi è dubbio che questa rimanga al centro del percorso di attuazione del programma di Governo; sia il leader leghista Salvini : "Smonteremo la Fornero pezzo per pezzo", che il neoministro del Lavoro Di Maio:"La Legge Fornero va superata, introdurremo la Quota 100" hanno infatti ribadito il loro impegno ad "abolire " la Legge Fornero.
L'intervento su cui più si discute è l'introduzione della cd. "Quota 100" (ossia l'accesso alla pensione potendo vantare, tra contributi e età (con un minimo di 64 anni) il quoziente 100 (64 anni e 36 di contributi, 65 anni e 35 di contributi ecc.) con un tetto a 2 o 3 anni di contributi figurativi.
L 'interrogativo è se e quale tipo di penalizzazione in materia di calcolo accompagnerà il pensionamento anticipato, l' ipotesi presa in considerazione riguarda la possibilità di un ricalcolo contributivo a partire dal 1996 anche per coloro che al 31 dicembre 1995 potevano far valere 18 anni di contribuzione
Circolare INPS n. 80 del 6/6/2018 : Misura degli interessi di mora dal 15/5/2018
Il tasso degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo (anche sui debiti contributivi per effetto dell’art. 116, co 9 L. 388/2000) viene determinato annualmente. Con effetto dal 15/5/2018, con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, è stata disposta la riduzione al 3,01% in ragione annua.
Con Circolare dell'Agenzia delle Entrate è stata fissata la misura degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo ai sensi dell’articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.
Viene disposto che a decorrere dal 15 maggio 2018, gli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo sono determinati nella misura del 3,01 per cento in ragione annuale.
Si allega circolare dell'Agenzia delle Entrate
Dopo mesi di confronto tra Inps e Casse dei professionisti finalmente decollano le convenzioni operative per garantire la possibilità di cumulo gratuito, ieri l’Inps ha comunicato che sono stati sottoscritti dieci accordi da parte di altrettante Casse (sono 17 in totale). Si tratta di Enpam (Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e odontoiatri), Inarcassa (ingegneri ed architetti liberi professionisti), Enpapi (professione infermieristica), Enpaf (farmacisti), Enpav (veterinari), Enpap (psicologi), Eppi (periti industriali e periti industriali laureati), Cipag (geometri), Inpgi (giornalisti), Cassa forense e Cnpr (ragionieri e periti commerciali).
Nello stesso comunicato l'Inps afferma che questi accordi consentono di coprire oltre l’80% della platea potenzialmente interessata al cumulo gratuito dei contributi previdenziali con l’Inps.
Il punto di convergenza maggiore tra M5S e Lega è rimasto fino al termine dl confronto il superamento della Legge Fornero.
Si è parlato infatti del rispristino della pensione di anzianità con 41 anni e cinque mesi di contribuzione ed anche della cd. "Quota 100" con un'età minima di 64 anni.
Non verrebbero invece toccati altri pilastri della Legge Fornero: l'adeguamento dei requisiti dell'aspettativa di vita e l'innalzamento dell'età legale per la pensione di vecchiaia.
Parlare di abolizione , o anche di superamento della Legge Fornero, non è sicuramente semplice; pochi giorni fa Bankitalia, riferendosi alle ultime riforme pensionisriche le ha definite come uno dei punti di forza (da non smontare) della nostra finanza pubblica; l'Inps poi, per un ritorno della "pensione di anzianità", ha stimato una spesa aggiuntiva di 14-18 miliardi nei primi due anni di applicazione al netto dei risparmi per l'Ape sociale non più erogata.
Insomma, gli ostacoli (in primis le direttive dell'Unione Europea) ad una maggiore flessibilità pensionistica e ad un "superamento della Legge Fornero sono notevoli. Vedremo, una volta formatosi il governo, quali siano le reali possibilità di intervento rese possibili dai vincoli di Bilancio.
Riaprono i lavori sul nuovo contratto, al centro questa volta il rinnovo per i dirigenti pubblici, in particolare si riparte dai dirigenti appartenenti alle "Funzioni centrali" perché è il testo sui ministeriali a fare da apripista , da guida, per le materie comuni agli altri settori della PA.
Scade il 18 aprile il primo termine per presentare la domanda di Ape Volontaria per chi, avendo i requisiti, voglia ottenere gli arretrati, è possibile infatti richiedere l'Ape Volontaria a partire dal 1^ maggio 2017.
Ad 8 mesi di distanza dall'emanazione del Dpcm 150/2017 attuativo della Legge però ancora non si è perfezionata la convenzione con le singole banche che dovrebbero erogare i prestiti e dunque non si può partire con l'Ape.
Nei "bottoni" in evidenza troverete tutti gli aggiornamenti su APE SOCIAL e PRECOCI
Ricordiamo che il 31.03.2018 avremo la prima scadenza per la presentazione delle domande per accedere all'Ape sociale!
Nella notte è stata firmata dalle parti sociali l'"ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto funzioni locali triennio 2016-2018" .
Il testo porta, dopo quasi 10 anni, gli attesissimi adeguamenti contrattuali, e, insieme ad essi, significative modifiche ed aggiornamenti in merito a numerosi aspetti del rapporto di lavoro.
Aggiornamenti nei prossimi giorni!
PROROGATO DI UN ANNO IL DIVIETO ALLE PA DI STIPULARE CONTRATTI DI COLLABORAZIONE ETERODIRETTI ED ETEROORGANIZZATI.
Con il comma 1148 dell’art. 1 è prorogato al 1/1/2019 il divieto di cui all'articolo 7, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001 (Collaborazioni Coordinate e Continuative nella P.A.)
In particolare, a seguito della modifica l’articolo 22, comma 8, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 è il seguente: “Il divieto di cui all'articolo 7, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, come introdotto dal presente decreto, si applica a decorrere dal 1° gennaio 2019”.
Dal 1° marzo 2018 è ridotta a 5mila euro la soglia oltre la quale le amministrazioni pubbliche e le società a prevalente partecipazione pubblica prima di effettuare pagamenti devono verificare la presenza di debiti tributari.
Dal 1° luglio 2018 gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso gli impianti stradali di distribuzione da parte di soggetti Iva dovranno essere documentati con fattura elettronica.
FATTURA ELETTRONICA TRA PRIVATI E PER TUTTA LA FILIERA NEL QUADRO DEI CONTRATTI D’APPALTO DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE STIPULATI CON UNA PA
Dal 1° gennaio 2019, per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni, sono emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio.
Dal 1° luglio 2018 obbligo di fattura elettronica anche per le:
A fronte della soglia di 24.000 euro, il bonus spetta per un reddito complessivo pari a superiore a 24.600 euro. Il bonus decresce fino ad annullarsi in presenza di un reddito complessivo pari o superiore a 26.600.
Sono sterilizzati gli aumenti delle aliquote IVA per il 2018.
Come varieranno nel futuro:
Prevista la detrazione del 19% per le spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, fino a un massimo di 250 euro.
A partire dal 1° gennaio 2019, per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito complessivo per essere considerati fiscalmente a carico è elevato a 4mila euro.
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2017 la Legge di Bilancio 2018, il cui articolo 1 è suddiviso in 1181 commi, che contiene numerose disposizioni fiscali tra le quali:
Decreto MEF 13 dicembre 2017 – tasso d’interesse legale fissato a 0,3%
Con decorrenza dal 1° gennaio 2018, il saggio degli interessi legali in ragione d’anno è pari allo 0,3%, come stabilito dal decreto 13 dicembre 2017 del Ministro dell’economia e delle finanze.
Rinnovo dei contratti (co. 370-374)
Per quanto concerne il settore dell’amministrazione e del pubblico impiego, la legge determina gli oneri complessivi a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva nazionale per il pubblico impiego per il triennio 2016-2018, cui vengono destinate risorse pari a 300 milioni per il 2016, 900 milioni per il 2017 e 2.850 milioni dal 2018.
L'intesa siglata il 23 dicembre relativa all'accordo sul contratto nazionale per gli statali ed enti pubblici non economici, prevede un aumento di circa il 4,5% dello stipendio fisso, aumento che non tiene conto solo dell'inflazione, ma mira a recuperare, almeno in parte, gli otto anni di blocco contrattuale.
Per quanto riguarda gli arretrati arriverà nella prima busta paga utile (probabilmente quella di marzo 2018) l'una tantum che recupera gli effetti del rinnovo solo sul 2016 e 2017.
I risultati dell’accordo sul contratto nazionale si applicheranno alle oltre 240mila persone che lavorano in ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici «non economici» come l’Enac, l’Inps o il Cnel. L’intesa sarà seguita anche per gli altri comparti, dalla sanità alla scuola e agli enti locali.
Da gennaio 2018, si prevede che tutte le pensioni corrisposte dall’Inps, cosi come le rendite vitalizie Inail, vengano pagate ogni primo del mese. (comma 104 quater)
A regime la Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) ()
Si prevede per il 2018 la stabilizzazione e la semplificazione della Rendita integrativa temporanea anticipata c.d. RITA (co. 98 - 99).
In particolare, si prevede la possibilità che le prestazioni della previdenza complementare (ad esclusione di quelle a prestazione definita) siano erogate (totalmente o parzialmente) sotto forma di RITA ai lavoratori che
La finalità degli interventi in materia di APE (comma 162) è quella di estendere la possibilità di accesso a questi strumenti ad una platea più ampia di lavoratori
Per quanto riguarda l'APE volontaria
Per quanto riguarda l'APE sociale:
In primo luogo si modifica il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita (co. 82)
In secondo luogo (co 83) si dispone l’esclusione dall'adeguamento all'incremento della speranza di vita (pari a 5 mesi a decorrere dal 2019) per specifiche categorie di lavoratori (individuate dall’allegato B3) e per i lavoratori impegnati nelle cd. attività usuranti.
Il Senato ha approvato in via definitiva il 23 dicembre con il voto di fiducia (140 sono stati i voti favorevoli, 97 i contrari) la Legge di Bilancio 2018 (ex "legge di stabilità", prima ancora "legge finanziaria").
Tra le principali misure previste dal disegno di legge in materia preidenziale si segnalano:
Ed in materia di Pubblica Amministrazione
L'Inps, con circolare 186 del 21/12/2017 ha aggiornato i valori delle pensioni e degli imponibili per l'anno 2018 dopo due anni di "non rinnovi".
La percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle prestazioni previdenziali e assistenziali per l'anno 2014 è stata determinata, dal 1° gennaio 2015, nella misura definitiva pari a +0,2%, a fronte della misura provvisoria dello 0,3%. Pertanto, in sede di conguaglio di perequazione effettuato per il successivo anno 2016, il differenziale è risultato pari a -0,1.
Nessun conguaglio è stato effettuato rispetto a quanto corrisposto nell’anno 2017. Il recupero del conguaglio era stato differito al 2018. L’articolo 2 del Decreto del 20 novembre 2017 stabilisce che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2018 è determinata in misura pari a +1,1 dal 1° gennaio 2018, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l'anno successivo; dunque, dato che l’indice di rivalutazione provvisoria è risultato pari all’1,1%, il recupero può tornare ad essere effettuato senza impattare significativamente sui pensionati.
Nella Circolare 186/2017 l'Istituto comunica anche i valori delle pensioni e delle prestazioni assistenziali per effetto dell'adeguamento all'inflazione. Nel 2018 solo le pensioni di importo fino a tre volte il trattamento minimo otterranno l'incremento pieno dell'1,1%. Per le pensioni di importo superiore sarà riconosciuta una percentuale del predetto adeguamento.
Con il Messaggio HERMES n. 004939 del 07.12.2017 l'Inps ha comunicato il rilascio di aggiornamenti nell'applicativo "Nuova Passweb".
Quali sono le novità?
Chi sono i "caregiver"?
Con questo termine si indicano coloro i quali assistono e si prendono cura del coniuge, dell'unito civilmente, del convivente di fatto o di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, non sia autosufficiente, sia riconosciuto invalido o titolare di indennità di accompagnamento
In attesa di un riconoscimento formale del ruolo del "caregiver" il Governo vuole stanziare un fondo da 60 milioni di Euro da ripartirsi in tre anni.
Lunedì la proposta di Legge è stata votata dalla Commissione bilancio dello Stato che sta esaminando la manovra.
Le linee guida dovranno poi essere definite in uno specifico Disegno di Legge.
Ieri l'Istat ha confermato il dato di cui già da tempo si vociferava: la speranza di vita a 65 anni è salita, nel 2016, a 20 anni e 7 mesi, cinque mesi in più rispetto alla stima del 2013.
In base alla nuova speranza di vita sarà dunque riformulato l’adeguamento dei diversi requisiti di pensionamento che, a partire da gennaio 2019, porterano la vecchiaia a 67 anni sia per gli uomini sia per le donne, mentre per l’uscita anticipata si arriverà a 42 anni e tre mesi e un anno in più per gli uomini.
Rimangono dunque molto forti le spinte per sospendere il prossimo scatto fissato a gennaio 2019 da parte dei sindacati e di molti membri del parlamento.
E' in vigore da oggi il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 150 del 4 settembre 2017 di attuazione dell’Ape volontaria.
Un ulteriore passo avanti che però non rende ancora operativa l'Ape volontaria.
All'appello mancano infatti una serie di adempimenti: dagli accordi quadro tra i ministeri dell’Economia e del Lavoro e Abi e Ania, alla circolare Inps di attuazione.
Gli accordi quadro, che dovrebbero essere sottoscritti entro 30 giorni da oggi, riguarderanno prioritariamente le caratteristiche del finanziamento con rimborso ventennale e la polizza in caso di morte.Una volta sottoscritte le intese, dalle quali si capirà il reale costo dell’Ape, l’Inps dovrà dunque pubblicare la sua circolare e dare il via libera alla presentazione delle domande di certificazione del diritto.
Nel disegno di Legge approvato in data 16 ottobre si prevede di ampliare l'accesso all'Ape Social da parte delle donne tramite uno sconto contributivo per le donne che hanno avuto figli.
Lo sconto previsto è pari a 6 mesi per ogni figlio, con la previsione di un tetto massimo pari a 2 anni.
In data 16 ottobre il Consiglio dei Ministri ha adottato il disegno di Legge relativo al bilancio 2018 e a quello triennale 2018-2020.
Ecco le principali voci della manovra:
Rispetto alle "promesse" del Governo in materia di pensioni pochi gli interventi importanti.
La reazione dei Sindacati è stata molto dura.
Ad esempio Roberto Ghiselli: "Un mese fa avevamo consegnato al Governo le nostre proposte in materia previdenziale ed eravamo in attesa di risposte. Invece, nell’incontro di ieri (16 ottobre, ndr) il ministro del Lavoro Poletti [...] ha ribadito la posizione dell’esecutivo che avevamo già giudicato del tutto insufficiente, e anzi, su alcuni punti [...] ci sono stati addirittura dei passi indietro”.
Si è concluso il monitoraggio Inps su Ape e precoci, a tutti coloro che hanno inviato correttamente le domande entro il 15 luglio sono state inviate le risposte definitive, il 25 ottobre verranno invece presentati al Governo i risultati sugli ammessi 2017.
Nei giorni scorsi molti richiedenti, la cui domanda è stata rigettata, hanno lamentato una interpretazione da parte di INPS "eccessivamente restrittiva" nella valutazione delle domande di Ape e precoci, provocando così un eccessivo numero di domande rigettate.
Con la nota ufficiale del 13/10/17 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha espressamente richiesto ad Inps di procedere nella valutazione della domanda "senza applicare interpretazioni restrittive".
Ad ogni modo, si capiranno a fine mese i numeri effettivi dell'operazione.
Pubblicata in data odierna sul sito dell'INPS la Circolare n. 140 del 12/10/2017 sul cumulo dei contributi.
A brevissimo la newsletter!
Con il messaggio 4 ottobre 2017, n. 3821 INPS riporta il valore dei tassi relativi alla cessione del quinto della pensione.
Si tratta del valore dei tassi da applicare nel periodo 1° ottobre - 31 dicembre 2017 e le conseguenti variazioni dei tassi soglia del Tasso Annuo Effettivo Globale.
Che cos'è la cessione del quinto della pensione?
E' un prestito che il pensionato può ottenere da un istituto di credito e rimborsare attraverso un addebito automatico che l'INPS effettua sulla sua pensione.
Il prelievo non può superare il 20% dell'importo mensile della pensione.
Il Cumulo dei periodi assicurativi tra le gestioni Inps e le casse professionali si concretizza in un compromesso per la ripartizione dei costi.
La Circolare attuativa dell'Inps è ora al vaglio del Ministero del Lavoro; questa prevede che il cumulo sia limitato ai soli fini del diritto e non ai fini della misura del trattamento pensionistico.
La quota di competenza delle Casse sarebbe, infatti, liquidata solo al perfezionamento dei requisiti anagrafici e contributivi previsti dal regolamento professionale.
Una garanzia richiesta dalle Casse per sbloccare il decollo della misura che è ormai da molti mesi bloccata.
APE SOCIALE E PENSIONE DI VECCHIAIA
Il raggiungimento del requisito anagrafico previsto per l’accesso alla pensione di vecchiaia costituisce la scadenza naturale dell'Ape sociale; in questo caso il pagamento dell'indennità cesserà automaticamente e l'interessato dovrà produrre domanda di pensione di vecchiaia per non restare con un vuoto economico.
L'ape sociale sarà comunque erogata per coprire i successivi adeguamenti alla speranza di vita che dovrebbero scattare a partire dal 2019.
APE SOCIALE E PENSIONE ANTICIPATA
In questo caso non possiamo parlare di decadenza automatica, infatti, qualora vengano maturati i requisiti per la pensione anticipata, l'ape sociale continuerà ad essere erogata fino a quando il soggetto non abbia presentato la relativa domanda ed abbia conseguito il trattamento stesso.
Che requisiti occorronno per accedere ad Ape Volontaria?
La vera incognita rimangono i costi, non sono ancora stati pubblicati i tassi di interesse da applicare nè il premio assicurativo in caso di premorienza.
Dal testo del DPCM, che dovrebbe uscire in Gazzetta ufficiale nei prossimi giorni, è evidenziato come non saranno accolte le richieste di coloro che, nonostante vantino un'anzianità contributiva almeno pari a 20 anni, che abbiano compiuto 63 anni e che maturino il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi, abbiano degli insoluti.
E' specificato come, al momento della richiesta, il richiedente debba "dichiarare, sotto la sua responsabilità" di
Ancora qualche giorno di attesa per la risposta del Governo circa la mancata attuazione del cumulo dei periodi per i soggetti che hanno contribuzione presso le casse professionali.
L'interrogazione era stata prevista per il 21 Settembre ma l'Ufficio di Presidenza l'ha spostata al prossimo 28 Settembre.
I calcoli sulla portata finanziaria delle richieste sindacali sono ancora in corso.
Le principali richieste dei sindacati riguardano il blocco dell'aumento della speranza di vita e lo sconto sulla contribuzione per le madri lavoratrici.
Le valutazioni «puntuali» arriveranno dopo il varo della Nadef e il G7 del Lavoro, il 29 e 30 settembre. Ma qualche indicazione comincia a circolare.
Riportiamo i dati del Sole 24 Ore:
...Sospendere temporaneamente l’adeguamento automatico dei requisiti di pensionamento all’aspettativa di vita, mantenendo il livello attuale di 66 anni e 7 mesi per la vecchiaia e a 42 anni e 10 mesi per l’anticipo (41 e 10 mesi per le donne) fino al 2021 potrebbe costare fino a 5 miliardi cumulati tra il 2019 e il 2020. Invece riconoscere un bonus di un anno per ogni figlio per consentire un ritiro più flessibile a tutte le lavoratrici innescherebbe una maggiore spesa per 1-1,2 miliardi l’anno nei primi tre anni di applicazione, per arrivare a una maggiore spesa a regime di 2,5 miliardi nei primi dieci anni...
Il cumulo gratuito dei contributi previsto dalla Legge di Bilancio 2017 ad oggi è ancora in stallo per quanto riguarda il cumulo dei periodi non coincidenti per i professionisti.
A tal proposito, per stimolare una soluzione, sono partite le interrogazioni parlamentari al Ministro Poletti.
Si spera di poter giungere ad una soluzione in tempi rapidi.
CGIL CISL e UIL hanno redatto una proposta unificata in merito a diverse misure da attuare per dare seguito a quel famoso "verbale di sintesi" del 28/09/2016, dal quale sono nate Ape social, ape volontaria, cumulo dei contributi ecc., dal quale però non sono mai scaturite le norme di attuazione della cd "Fase 2".
Di seguito le esigenze principali individuate dai 3 sindacati:
Documenti: testo integrale proposta CGIL CISL e UIL
Ieri i segretari generali di UIL e Uila -Carmelo Barbagallo e Stefano Mantegazza- hanno depositato in Corte di Cassazione una richiesta per l´avvio di una raccolta firme per la presentazione di due proposte di legge di iniziativa popolare, l'obiettivo è quello di raggiungere le 100mila firme per la presentazione dei provvedimenti in Parlamento.
La prima proposta: si intende modificare la Naspi, e si mira contestualmente ad estendere l'APE Sociale verso alcune categorie di soggetti rimasti esclusi dalla misura.
La seconda proposta: riguarda il sostegno alla genitorialità, all´occupazione femminile e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per madri e padri.
Il DPCM relativo all'Ape volontaria si trova, al momento, al vaglio della Corte dei Conti.
Da quando il provvedimento entrertà in vigore sono previsti 30 giorni per stipulare gli accordi con banche ed assicurazioni, a quel punto dovrà essere stipulato un accordo di servizio con l'INPS, il qualè infatti rappresenta l'interlocutore unico col cittadino che, una volta scelti società creditizia e assicurativa avrà rapporti solo con l'Inps.
Considerando tutte le incombenze che rimangono ancora da espletare in merito al decreto, una possibile data dalla quale far scattare l'operazione potrebbe essere inizio dicembre.
La Legge 15 marzo 2017, n. 33, delega il Governo ad emanare norme relative al contrasto della povertà e al riordino delle prestazioni assistenziali.
Nella riunione del 29/08/2017, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della legge.
Il decreto introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il Reddito di Inclusione (ReI), quale misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Il decreto riordina le prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto alla povertà e rafforza il coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali, per garantire i livelli essenziali delle prestazioni in tutto il territorio nazionale. Per maggiori informazioni continua la lettura...
Con il messaggio Inps 3499 dell' 8/09/2017 vengono fornite indicazioni affinché l’istruttoria delle domande di accredito dei contributi figurativi per periodi di aspettativa fruita per incarichi politici o sindacali segua modalità uniformi e conformi alla normativa.
Al tavolo di oggi l'anticipo pensionistico per le donne; la proposto del governo prevede uno sconto di 6 mesi per ogni figlio per un massimo di due anni; i sindacati rilanciano affermando che (Maurizio Petriccioli-Cisl) "Se riconosciamo il valore sociale della maternità è difficile limitare l’anticipo pensionistico alle sole donne rientranti nell’Ape sociale, occorre estenderlo a tutte [...] Inoltre lo “sconto” deve essere maggiore».
I sindacati proporranno dunque un anticipo di un anno per ogni figlio per uno sconto massimo pari a tre anni.
Ulteriore richiesta dei sindacati è quella di «valorizzare il lavoro di cura prestato dalle donne riconoscendo un bonus [...] Per definire la platea, si può far riferimento a chi usufruisce della legge 104».
Per il presidente dell’Inps si tratta di una misura strutturalmente sbagliata, secondo Boeri infatti "bisogna affrontare il problema di fondo, la mancanza di potere contrattuale delle donne".
La necessità evidenziata da tempo, e confermata dal numero di richieste arrivate fino ad ora da parte delle donne (che non supera il 29%), è quella di rendere più accessibile l'Ape social alle donne, le quali faticano a raggiungere il requisito contribuitivo di 30 e 36 anni.
La prima proposta del governo prevede uno sconto contributivo di sei mesi per ogni figlio, fino ad un massimo di 2 anni.
È stata questa la soluzione proposta in sede di incontro con i sindacati, i quali hanno ritenuto però questo intervento "troppo timido" e chiedono misure più robuste, che siano in grado di riconoscere in maniera effettiva il lavoro di cura.
Cgil, Cisl e Uil presenteranno una loro controproposta nel prossimo incontro del 13 settembre che sarà valutata dal Governo.
In che cosa consiste la RITA?
Si tratta della possibilità, in caso di cassazione del rapporto di lavoro (per qualsiasi ragione), di ricevere in tutto o in parte il capitale che si è accumulato presso fondi di previdenza complementare, e di utilizzarlo per accompagnare il richiedente fino al conseguimento del requisito di accesso alla pensione (cioè sino ai 66 anni e 7 mesi di età).
Quali sono i requisiti richiesti?
I requisiti richiesti sono i medesimi dell'Ape volontaria- salvo l'ulteriore requisito della cessazione del rapporto di lavoro.
Come si può utilizzare?
Si può decidere di utilizzare la Rita a prescindere dall'adesione all'Ape volontaria, quindi si potrà optare solo per l'utilizzo di Rita oppure mixare questo strumento con l'ape volontaria.
Quali vantaggi e svantaggi rispetto all'ape volontaria?
La Rita non comporta alcuna penalità sulla pensione: il reddito ponte consiste infatti nel capitale messo da parte dal lavoratore in una forma di previdenza complementare.
Quindi, da una parte il lavoratore non dovrà chiedere un prestito, dall'altro consumerà però parzialmente o totalmente il capitale accumulato sul fondo integrativo che si sarebbe ritrovato una volta maturata la pensione.
Anche per l'accesso all'Ape volontaria avremo una doppia domanda ad Inps, di cui la prima è finalizzata all'accertamento dei requisiti mentre la seconda rappresenta la domanda vera e propria di accesso all'anticipo pensionistico.
Le tappe per ottenere l'Ape volontaria saranno quindi le seguenti:
La procedura dovrebbe partire entro il mese di ottobre a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il DPCM e chiuse le convenzioni con il sistema bancario ed assicurativo in cui saranno fissati i tassi e i costi per la stipula della polizza assicurativa contro il rischio premorienza.
Requisiti:
Importo dell’APE:
Nel DPCM sono inoltre indicate una serie di cause di incompatibilità che potranno determinare la mancata certificazione INPS del diritto all’Ape volontaria (pignoramenti in corso, esposizioni creditizie scadute…)
A breve la newsletter su APE VOLONTARIA
Ieri il Premier Gentiloni ha firmato il decreto sull’APE VOLONTARIA.
La Corte dei Conti dovrà provvedere alla registrazione e quindi il DPCM sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Entro un mese dalla pubblicazione sulla GU dovranno essere stipulati gli accordi quadro con ABI ( Associazione Bancaria Italiana) per definire il tasso di interesse da corrispondere sul finanziamento, e con ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicurative) per definire il premio assicurativo del rischio di premorienza)
Conseguentemente l’INPS pubblicherà la circolare operativa.
Di fatto il decreto non sarà quindi immediatamente operativo, ma si dovrà attendere presumibilmente il mese di ottobre.
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato questa mattina il Dpcm sull'Ape volontaria.
Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio, pubblicato su Twitter con foto della firma.
Maggiori informazioni e approfondimenti a breve.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 175 del 28 luglio 2017, è stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 luglio 2017, che dispone la proroga per la presentazione telematica delle dichiarazioni dei redditi, dell’Irap e del modello 770 al 31 ottobre 2017.
Con Circolare n. 115 del 19 luglio 2017 l’INPS ha disposto l’incremento con decorrenza dal 1° luglio 2017 dello 0,51% dell’aliquota contributiva alla Gestione Separata per i soli soggetti non iscritti ad altre forme pensionistiche.
Pertanto, a partire dal 1° luglio 2017, le aliquote contributive previste per collaboratori e autonomi occasionali sono:
24% |
33,23% |
per coloro che sono soggetti ad altre forme pensionistiche. |
per coloro che non sono soggetti ad altre forme pensionistiche. L’aliquota fino al 30/6/2017 era fissata al 32,72%. |
La ripartizione rimane quella precedentemente prevista: 1/3 a carico del collaboratore e 2/3 a carico committente .
MODELLO DI VERSAMENTO |
NUOVI CODICE TRIBUTO |
F24EP
|
622E |
F24 |
6043 |
I nuovi codici tributo sostituiscono i precedenti 6099 e 619E che restano comunque attivi per effettuare le altre tipologie di versamento per i quali sono attualmente utilizzati.
Con Risoluzione n. 91/E del 14 luglio 2017, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha istituito due appositi codici tributo per il versamento dell’IVA dovuta sugli acquisti intracomunitari da parte degli enti pubblici e privati, compresi i consorzi, le associazioni o altre organizzazioni senza personalità giuridica e le società semplici che non svolgono attività commerciali (cd. “Enti non commerciali”), che hanno l’obbligo di presentare apposita dichiarazione su modello INTRA 12.
Tale dichiarazione deve essere presentata entro il secondo mese successivo a quello in cui sono registrati gli acquisti intracomunitari, esclusivamente in via telematica.
L’imposta deve essere versata, cumulativamente, per tutti gli acquisti registrati nel mese, entro lo stesso termine previsto per la presentazione del modello INTRA-12, utilizzando:
a) il modello F24 ordinario per gli enti non commerciali “privati”;
b) il modello F24 EP per gli enti non commerciali “pubblici”.
Il MEF, in data 26 luglio 2017 ha pubblicato gli elenchi definitivi delle società controllate o quotate soggette alla disciplina dello Split payment.
Non è stato pubblicato l'elenco delle Pubbliche Amministrazioni soggette a Split payment, in quanto tali soggetti coincidono con le Pubbliche Amministrazioni destinatarie della fattura elettronica obbligatoria ai sensi dell'art. 1 comma 209 e ss. della L. 244/2007.
Ieri, giovedì 27 luglio, si è riaperto il confronto tra Governo e sindacati in tema di pensioni.
Sul tavolo non solo la revisione degli interventi messi in atto fino ad oggi ma anche e soprattutto la trattazione di temi della c.d. Fase 2.
E’ innanzitutto importante sottolineare quanto l’urgenza di questi interventi sia significativa affinché queste misure possano essere inserite nella prossima Legge di Bilancio, ma anche in virtù della fine della legislatura.
Gli argomenti sul tavolo sono numerosi, ecco i più discussi...
A decorrere dall’1/7/2017, l’ambito applicativo dello split payment è esteso includendo il meccanismo in esame ai lavoratori autonomi e ad altri soggetti (Pubbliche Amministrazioni e altre società).
Con il DM 13/7/2017 è stata modificata l’individuazione delle Pubbliche Amministrazioni tenute all’applicazione dello split payment disponendo che, a tal fine, va fatto riferimento ai soggetti per i quali è previsto l’obbligo di fatturazione elettronica.
Sul sito Internet del MEF sono disponibili gli elenchi aggiornati dei soggetti destinatari del meccanismo in esame, non ancora definitivi.
E' stata approvata alla camera la legge Richetti, legge con cui il trattamento pensionistico di deputati e senatori viene equiparato a quello dei dipendenti pubblici.
Ricordiamo che già nel 2012 erano stati aboliti i vitalizi, per cui i trattamenti pensionistici per i parlamentari in carica dall'attuale legislatura sono già calcolati con il conmtributivo, con l'entrata in vigore di questa legge tutti i parlamentari (anche passati) percepiranno le pensioni come tutti gli altri lavoratori a 66 anni e 7 mesi, secondo le norme della legge Fornero.
Damiano ha esternato le sue perplessità in merito a questa legge, con particolare riferimento alla possibilità, da scongiurare, che la suddetta possa fungere da precedente per un ricalcolo non solo dei vitalizi degli ex parlamentari ma anche della pensione di coloro che hanno maturato la pensione con le norme pre-Fornero che prevedevano il calcolo retributivo.
A partire dal 1° giugno molte novità previste da Covip per aderire al fondo pensione.
Nella circolare del Fondo il punto sulle principali novità.
Al fine di recepire le novità che accompagnano la nuova complessiva disciplina in materia di raccolta delle
adesioni, è modificato anche lo schema di Modulo di adesione, a partire dal 01.06.2017 non potranno essere accettati moduli che non siano quelli nuovi indicati dalla circolare, pena l’invalidità dell’adesione.
La prima serie di aggiustamenti all'Ape sociale potrebbe riguardare il versante donne: innanzitutto si discute sulla possibilità di ridurre il requisito contributivo (che è pari a 30 anni) di 3 anni, portandolo così, per le sole donne, a 27 anni.
In secondo luogo si cercano soluzioni per valorizzare i periodi che sono stati prestati (in particolar modo dalle donne) per la cura dei familiari.
Il riscontro nei confronti di questa misura è stato estremamente positivo, complessivamente sono state presentate oltre 66mila istanze, entro la scadenza del 15 luglio, prevista per coloro che maturano i requisiti al 31 dicembre di quest’anno; questo successo ha portato all'idea di poter rendere l'Ape Sociale una misura strutturale, superando quindi il carattere sperimentale della misura.
Giovedì prossimo, 27 luglio 2017, si terrà un incontro tra governo e sindacati in cui verrà ripresa la discussione sulla "Fase 2" della previdenza.
I principali temi trattati saranno la pensione contributiva di garanzia per i giovani, il riconoscimento prevideniale dei periodi di cura prestati dalle donne e la revisione del meccanismo automatico di innalzamento della pensione.
Dopo l'estate invece, partirà il lavoro sulle misure previste dalla Legge di Bilancio ossia Ape volontario, Ape aziendale e Rita.
Pubblicate sul sito dell'Inps le FAQ in materia di Ape Sociale che si riferiscono a quesiti di carattere generale quali:
Per il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, la possibilità di accedere all'Ape Sociale dovrebbe essere garantita anche ai disoccupati che non hanno fruito degli ammortizzatori sociali, per mancanza dei requisiti richiesti o per non aver prodotto la domanda di disoccupazione nei tempi previsti dalla legge e ai disoccupati a seguito della scadenza dei contratti a termine.
Più in generale la proposta di Damiano è di garantire l'Ape a più persone possibile, da qui la proposta di aprire un tavolo di confronto per ampliare il perimetro di accesso agli anticipi ai lavoratori attualmente esclusi.
Punto centrale nella politica di Cesare Damiano, l'abbattimento del meccanismo automatico dell'aumento della speranza di vita sarà uno dei punti centrali della ripresa del confronto sulla fase due della riforma della previdenza.
Le ipotesi che ad oggi si profilano escludono uno stop generalizzato per tutti i lavoratori, così come chiede la parte sindacale.
La questione diventa ancor più gravosa per le donne, considerando anche la chiusura dell'opzione donna e la difficoltà delle stesse di conseguire l'APE sociale dai 63 anni, a causa dell'alto contributivo richiesto (30 anni); un requisito che la fragile e discontinua attività lavorativa delle donne rende difficoltoso raggiungere.
La prossima fase di confronto sembra sarà quindi incentrata sull'elaborare meccanismi che agevolino l'uscita soprattutto delle lavoratrici riducendo il gap previdenziale con gli uomini.
Oltre ad una proroga dell'opzione donna sembra si pensi ad abbassare il contributo per conseguire l'APE sociale, da 30 a 20 anni.
Un'ipotesi che sta prendendo piede è quella di sganciare il prossimo adeguamento alla speranza di vita perlomeno nei confronti degli addetti alle mansioni gravose (quelle undici categorie di mestieri coniate dall'ultima legge di bilancio)
Con Dlgs 40 del 6 marzo 2017 sono state emanate le norme relative alla revisione del servizio civile nazionale e alla istituzione del servizio civile universale, individuando i settori di intervento, l’organizzazione e le attività, il ruolo degli enti ed operatori, il finanziamento e il controllo sulle attività svolte .
Possono presentare domanda i cittadini che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non superato il ventottesimo anno. Si può accedere al servizio tramite bando pubblico di selezione.
Il servizio può svolgersi in Italia o all’estero, ha una durata non inferiore a otto mesi e non superiore a 12.
Il contratto instaurato non è assimilabile ad alcuna forma di rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato.
Gli importi corrisposti durante il servizio sono esenti da imposte e non sono imponibili ai fini previdenziali.
La circolare INPS N. 108 del 6/7/2017 detta le istruzioni in merito alla possibilità di riscatto ai fini pensionistici del periodo (in tutto o in parte) di servizio civile universale.
Con Messaggio INPS n. 2884 sono state fornite alcune precisazioni e chiarimenti in ordine alla presentazione on line delle domande di accesso all’APE SOCIAL e alla pensione con i requisiti ridotti per i c.d. PRECOCI
Viene indicato ad esempio, che la documentazione richiesta obbligatoriamente dai DPCM può essere presentata anche in un momento successivo all'invio della domanda, con una integrazione alla stessa, senza pertanto modificare il protocollo e l’ora di ricezione della domanda di accesso ai benefici.
Dal 1/1/2019 dovrebbe scattare un ulteriore incremento della speranza di vita (4 mesi secondo la Relazione Tecnica allegata al DL 201/2011, 5 mesi secondo le più attuali previsioni) che allungherebbe del corrispondente periodo la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata.
Gli adeguamenti dovrebbero scattare dunque a partire dal 01.01.2019 e poi ogni due anni, mentre fino ad ora gli incrementi sono stati triennali.
Tutto il mondo della politica ha avvertito la necessità di rallentare, se non di bloccare, questo meccanismo automatico, da Damiano a Sacconi il fronte è comune.
L'ipotesi di un blocco nel breve periodo è altamente improbabile; fra le diverse proposte di revisione del meccanismo in questione c’è quella di allungare l’adeguamento (ad esempio cinque anni) oppure quella di evitare lo scatto del 2019.
La questione è al centro dei dibattitti da alcune settimane, con i sindacati e una parte di maggiornaza (in particolare Cesare Damiano) che chiedono la cancellazione di questo meccanismo automatico.
L'ipotesi della cancellazione sembra, ad oggi, ancora lontana, mentre si pensano delle alternative per ammorbidire il meccanismo, ad esempio aumentando l'età in maniera più moderata oppure prevedendo uno scatto ogni tre anni anziché ogni due.
Ad ogni modo la decisione andrà formalizzata a fine anno, e da qui ad allora le ipotesi sul banco non mancheranno.
E' uscita la Circolare n. 103/2017 con la quale INPS dà via libera al cumulo per i lavoratori appartenenti al sistema contributivo puro oppure optanti per la liquidazione della pensione con tale sistema, parliamo quindi del cumulo previsto dal Dlgs 184/1997 - da non confondere con il cumulo introdotto dalla 228/2018 e ampliato dall'ultima legge di bilancio.
A seguire newsletter
Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una lettera alla presidenza del Consiglio per riaprire il confronto sulla cd. Fase 2 della previdenza in vista della Legge di Bilancio 2018. In particolare i temi da trattare sono quelli dell'aspettiva di vita, delle future pensioni dei giovani e il rilancio della previdenza complementare.
Così ha deciso la Corte di Cassazione, che chiarisce i criteri da seguire per decidere sull'assegno di divorzio; non più tenore di vita e divario economico , ma vale l'autosufficienza.
La Corte ha revocato così l'assegno di divorzio all'ex moglie diventata autosufficiente grazie alla pensione.
Oggi la ripresa del confronto sui nuovi contratti per i pubblici dipendenti, si tratta di una convocazione confederale, che non rappresenta quindi l'avvio del tavolo operativo ma è comunque un un primo passo di ripresa dopo una lunga fase di stallo.
L'obiettivo da raggiungere è quello indicato nell'intesa del 30 novembre ossia l'aumento medio di 85 € a regime, ricordando però le difficoltà connesse al raggiungimento di tale obiettivo, in special modo il rischio di perdere, con l'aumento contrattuale, il bonus di 80 €.
Al seguente Link, sul sito dell'Inps le prime indicazioni per fare domanda di Ape Sociale e beneficio per lavoratori precoci
Anche per i cd. lavoratori precoci da oggi è possibile fare domanda di accesso alla pensione anticipata, sono stati infatti pubblicati in Gazzetta Ufficiale il Dpcm 87 del 23/05/17 e sul sito dell'Inps la relativa circolare n. 99 del 16/06/17.
E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (serie generale n^ 138 del 16/06/17) il Dpcm n. 88 del 23/05/2017, reperibile sul sito dell'Inps anche la Circolare 100 del 16/06/2017 che detta le "prime istruzioni" in materia di Ape Sociale.
La pubblicazione del decreto su Ape Social dovrebbe avvenire in Gazzetta ufficiale giovedì - o al massimo venerdì, subito dopo è attesa la Circolare dell'Inps che, a quanto dice l'Istituto stesso, è già pronta per essere pubblicata.
Solo a quel punto gli "stimati 60mila" potranno fare domanda.
...Aggiornamenti a breve...
L'onorevole Maria Luisa Gnecchi (Pd), con una interrogazione parlamentare, chiede la possibilità di estendere l'isopensione all'opzione donna, alla totalizzazione e al cumulo.
L'isopensione permette alle aziende con più di 15 dipendenti di stipulare accordi con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e collocare anticipatamente in quiescenza i lavoratori a cui mancano non più di 4 anni dal raggiungimento della pensione di vecchiaia o della pensione anticipata al fine di incentivare l'esodo dei lavoratori più prossimi al trattamento di pensione.
La proposta parlamentare chiede l'estensione di questo istituto anche alle lavoratrici che utilizzano l'opzione donna, la totalizzazione nazionale e il cumulo dei periodi assicurativi.
Oggi pomeriggio si terrà l’incontro per la presentazione ufficiale della Direttiva Madia sui contratti statali e sullo sblocco degli aumenti contrattuali per i dipendenti pubblici della PA, dopo otto anni di congelamento.
La questione più spinosa rimane sicuramente l'armonizzazione del "bonus Renzi con l'aumento degli "85 € medi", aumento che potrebbe far perdere ad una platea ampia di lavoratori il bonus, renendo sterile l'aumento contrattuale. La soluzione tecnica individuata sarebbe quella di prevedere nello stipendio un "elemento retributivo distinto dallo stipendio", una sorta di indennizzo da perdita del bonus.
Il testo della direttiva (vedi la bozza della direttiva) dovrà rivedere anche capitoli importanti della parte normativa: dai permessi orari al welfare aziendale, all'adeguamento alle previsioni del Jobs Act...
Pubblicati ieri in Gazzetta Ufficiale, entreranno in vigore il 22 giugno 2017 i due decreti in materia di pubblico impiego:
La repubblica di Croazia è diventata Stato membro dell’Unione europea dal 1° luglio 2013; con la Decisione del Consiglio dell’Unione europea dell’8 novembre 2016, dal 1° gennaio 2017 è stata estesa alla Croazia l'applicazione ell'Accordo sulla libera circolazione delle persone (Accordo CH-UE) e dell’Accordo SEE.
In riferimento alla totalizzazione dei periodi assicurativi (circolare n. 109/2013, punto 7) questa è possibile oltre che per i rapporti tra la Svizzera e i 27 Stati dell’Unione europea, anche per quelli tra la Svizzera e la Croazia. Le persone che rientrano nell’ambito di applicazione dell’Accordo CH–UE possono avvalersi delle norme comunitarie di sicurezza sociale, perché richiamate dall’Accordo, e possono, pertanto, totalizzare i periodi fatti valere in uno o più degli Stati membri e in Svizzera.
Inoltre, per effetto dell’applicazione dell’Accordo CH-UE, è possibile totalizzare anche i periodi fatti valere in Stati terzi legati, sia all’Italia che alla Svizzera, da Accordi di sicurezza sociale che prevedono la totalizzazione dei periodi di assicurazione ai fini pensionistici (cd. “totalizzazione multipla”).
E’ utile precisare che in questo caso (totalizzazione multipla), in applicazione delle disposizioni degli Accordi bilaterali richiamati sopra, può essere effettuata solo se presente, nel caso della Convenzione italo-croata, anche contribuzione maturata in Croazia e, nel caso dell’Accordo italo-svizzero, anche contribuzione maturata in Svizzera.
Si ritiene opportuno ricordare, infine, che l’Accordo CH-UE non si applica ai cittadini degli Stati terzi (vedi circolare n. 51 del 15 marzo 2011).
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Da diverso tempo si vociferava di una possibile circolare "al vaglio di INPS"sulla prescrizione, mercoledì 31 maggio 2017 è uscita.
La circolare INPS n. 94 ha una tale portata innovativa per la contribuzione pensionistica dovuta alla gestione pubblica che "le disposizioni fornite nella circolare si applicano a far data dal 1 gennaio 2018".
Per quanto riguarda il contenuto della stessa (così ampio e complesso) si rimanda a successiva newsletter
Ieri il Presidente del Consiglio Gentiloni ha apposto la propria firma sui Dpcm che disciplinano Ape Social e l'anticipo per i lavoratori precoci, decreti che saranno operativi il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Le novità apportate dai decreti rispetto alle norme della Legge di Bilancio sono minime.
In particolare segnaliamo i termini:
Entro queste date i richiedenti dovranno avere soltanto alcuni dei requisiti previsti , mentre gli altri (in buona sostanza l'età anagrafica e contributiva) possono essere maturati entro la fine dell'anno.
Un aspetto che potrebbe creare difficoltà è la previsione di una doppia domanda da parte del cittadino ad Inps per accedere ad Ape sociale, una per la certificazione dei requisiti e successivamente la domanda vera e propria di Ape.
Per tutte le specifiche in arrivo una newsletter
Ecco i prossimi corsi organizzati da Training in collaborazione con Studio naldi
20 giugno 2017
LA DICHIARAZIONE DEI SOSTITUTI D’IMPOSTA E LE ALTRE NOVITÀ FISCALI INTRODOTTE DAL DL N. 50/2017
Il percorso formativo, con taglio prevalentemente pratico-operativo, analizza il Modello 770, che da quest’anno è unico: i modelli, semplificato e ordinario, si sono fusi in un’unica dichiarazione.
Il corso esamina i quadri del Modello 770 utilizzati dagli enti pubblici e le novità introdotte dal DL. N. 50/2017, con particolare riferimento all’allargamento dello Split Payment.
metà giugno ( data da fissare non appena escono i decreti)
PREVIDENZA: NOVITA' LEGGE DI BILANCIO 2017
Il corso in esame analizza le novità previste dalla Legge di Bilancio 2017 e dai decreti attuativi.
Partendo dall’analisi dell’anticipo pensionistico, si analizzeremo approfonditamente le possibilità di riunione dei contributi, simulando ipotesi di calcolo con cumulo, ricongiunzione e totalizzazione, confrontando i risultati dei tre istituti.
Si concluderà con un breve “ripasso” degli adempimenti obbligatori del datore di lavoro pubblico in merito alla risoluzione del rapporto di lavoro per limiti di età, servizio e invalidità.
Per maggiori info contattateci !
E' stata caricata sul sito una dispensa sulla cd. "Manovra correttiva 2017", ossia un'analisi del Dl 50/2017.
Per visualizzare la dispensa nell'area riservata clicca qui.
Si ricorda che si tratta di un testo provvisorio, non appena uscirà il il decreto attuativo o quando il DL 50/2017 sarà convertito in legge saranno forniti ulteriori aggiornamenti.
Con il messaggio n. 1894 del 05/05/2017, sono state date istruzioni operative in merito alle modalità di implementazione e sistemazione della posizione assicurativa dei periodi valorizzati dalle amministrazioni statali con provvedimenti ante-subentro.
Inps, con il messaggio n. 1947 del 10 maggio 2017, fornisce alcuni chiarimenti in merito all'indennità di maternità per lavoratrici autonome in regime contributivo agevolato ai sensi della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come modificata dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208.
Ieri il ministro Poletti, nel corso di question time alla Camera, ha affermato che i decreti attuativi sarebbero stati inviati "prevedibilmente" il giorno successivo (cioè oggi) al vaglio della Corte dei Conti.
Il Ministro ha assicurato inoltre che l'erogazione del beneficio sarà retrodatato al 1 maggio a prescindere dalla data delle domande presentate, il lavoratore avrà dunque diritto ai ratei pensionistici maturati tra la data di riconoscimento del beneficio che sarà comunicata in via definitiva dall'Inps nel mese di Ottobre e quella in cui ha maturato i requisiti per l'accesso ai predetti strumenti.
Stando alle dichiarazioni di Poletti anche il Dpcm sull'ape volontaria dovrebbe essere trasmesso nei prossimi giorni al Consiglio di Stato per l'acquisizione del relativo parere.
Con Circolare n. 84 del 5/05/2017 Inps detta le regole per la concessione dell'assegno familiare agli uniti civilmente, in particolare fornisce chiarimenti in merito:
Il riesame da parte del Parlamento della manovra bis, riapre la possibilità di apportare nuovi correttivi sui decreti in arrivo.
In tal senso si evidenzia la richiesta dei sindacati di ampliare ulteriormente la possibilità di accesso all’Ape agevolata e al pensionamento anticipato con 41 anni per chi abbia svolto lavori gravosi, la richiesta è quella di ampliare la franchigia da 12 a 24 mesi di non lavoro negli ultimi 7 anni, cioè il requisito richiesto diventerebbe quello di aver svolto mansioni gravose per 5 anni negli ultimi 7 di lavoro.
C'è la possibilita di ulteriori emendamenti da parte del governo anche a seguito dei rilievi da parte del Consiglio di Stato.
Inoltre ricordiamo che il governo non è in ritardo solamente sulla questione anticipo pensionistico, ma di fatto, allo stato attuale, manca anche un provvedimento che consenta il cumulo dei periodi assicurativi tra le gestioni della previdenza pubblica obbligatoria e le casse professionali.
Con il messaggio 1836 del 03/05/2017 Inps ha definito le modalità di compilazione della sezione ListaPosPA del flusso Uniemens in caso di maggiorazioni.
Come noto gli Enti datori di lavoro possono indicare anche le maggiorazioni connesse ad un determinato status del dipendente (vittima del terrorismo, di invalido, di lavoratore esposto all’amianto etc).
Si ricorda che le maggiorazioni, spettanti in relazione allo stato soggettivo dell’iscritto, non si configurano come un accreditamento di contributi sulla posizione assicurativa ma determinano una maggiorazione di anzianità rilevante solo all’atto della liquidazione del trattamento pensionistico, le stesse non dovranno più essere indicate in sede di denuncia e pertanto sarà inibito l’utilizzo da parte dell’ente datore di lavoro del codice relativo a quel tipo di maggiorazione.
In particolare, i codici che non devono essere più utilizzati sono:
14 Servizio in presenza di amianto-L.257/92, art.13 comma 8(1/2)
19 Lavorazione privo della vista-L.113/85, art.9 comma1- L.120/91, art.2(1/3)
42 Lavoratori sordomuti e invalidi (L.388/2000, art.80, art.63) 1/3
A seguire newsletter...
E' arrivato il via libero definito per la presentazione delle domande all'Inps per ricevere il cd. "bonus mamme".
La richiesta potrà essere fatta dalle mamme di bambini nati, adottati (purchè si sia in possesso di una sentenza definitiva) o affidati (affidamento preadottivo disposto con ordinanza) nell'anno 2017; ma anche dalle future mamme che nel 2017 hanno compito il settimo mese di gravidanza e sono entrate nell'ottavo.
Per le istruzioni operative su compilazione, termini della domanda e di pagamento del premio vedi la circolare INPS n. 78 del 28/04/2017
Con la cirolare n. 79 del 2/05/2017 Inps detta le regole di comportamento del lavoratore e del datore di lavoro in caso di riduzione del periodo di prognosi con conseguente ripresa anticipata dell'attività lavorativa.
Nel caso di guarigione anticipata, l’interessato è tenuto a richiedere una rettifica del certificato in corso. Inps comunica che "Poiché ciò non costituisce a tutt’oggi una prassi seguita dalla generalità dei lavoratori, si forniscono, di seguito, alcune indicazioni sulla base della normativa vigente" .
Il dipendente assente per malattia che intenda riprendere anticipatamente il lavoro rispetto alla prognosi originaria potrà essere riammesso in servizio solo in presenza di un certificato medico di rettifica, affinché questa venga considerata tempestiva non è sufficiente che essa sia effettuata prima del termine della prognosi originariamente certificata, deve intervenire invece prima della ripresa anticipata dell’attività lavorativa.
La rettifica della data di fine prognosi, a fronte di una guarigione anticipata, rappresenta quindi un adempimento obbligatorio da parte del lavoratore, sia nei confronti del datore di lavoro sia nei confronti di INPS.
Un comportamento inadempiente in questo senso "...crea evidenti difficoltà all’Inps...", il mancato tempestivo aggiornamento della prognosi può indurre l’Istituto a ritenere che l’evento di malattia sia ancora in corso e, quindi, ad effettuare ad esempio controlli. Nei casi di lavoratori aventi diritto al pagamento diretto della prestazione, emerge anche il rischio di erogazione di prestazioni non dovute, con conseguente necessità, per l’Istituto, di attivarsi per il recupero della quota non dovuta di prestazione.
Nei casi in cui emerga, a seguito di assenza a visita di controllo domiciliare e/o ambulatoriale, la mancata o tardiva comunicazione della ripresa anticipata dell’attività lavorativa, verranno applicate, nei confronti del lavoratore, le sanzioni già previste per i casi di assenza ingiustificata a visita di controllo, nella misura normativamente stabilita per tali fattispecie.
Dopo il Dpcm sull'Ape sociale è stato messo a punto dal governo il decreto relativo all'Ape volontaria, che è stato inviato ed è ora al vaglio del Consiglio di Stato.
Dopo che il decreto sarà stato approvato in via definitiva e registrato presso la Corte dei Conti, affinchè ne possa essere data attuazione, dovranno essere formalizzati gli accordi quadro con le banche e assicurazioni.
La strada è ancora lunga.
Sono state sollevate, praticamente da tutti i partiti, quattro interrogazioni parlamentari relative ad un possibile prosecuzione del regime sperimentale donna sino al 2018, così da consentire il pensionamento anticipato anche a lavoratrici nate dopo il 1958.
Le prime notizie arriveranno il 4 maggio, data in cui il Governo si troverà a rispondere in Commissione Lavoro presso il Senato.
Con il D.L. 50 del 24 aprile 2017, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, è stata confermata la previsione di una franchigia di 12 mesi che permette di allargare la platea di lavoratori impegnati in attività gravose che possono usufruire dell’uscita anticipata.
La legge di Bilancio 2017 aveva previsto la possibilità di usufruire dell'Ape sociale ai lavoratori dipendenti che svolgano una o più attività gravose da almeno 6 anni in via continuativa e un'anzianità contributiva di almeno 36 anni.
Con la modifica apportata dall'art 53 l'attività si considera continuativa "quando nei sei anni precedenti...non hanno subito interruzioni per un periodo complessivamente superiore a 12 mesi e a condizione che...siano state svolte nel settimo anno precedente per un periodo corrispondente a quello complessivo di interruzione".
L'art 53, al comma 1, modifica in sostanza l'arco temporale entro il quale maturare i 6 anni di attività faticose o pesanti, che prima corrispondeva ai 6 anni antecedenti la data di decorrenza, mentre ora viene "spalmato" su 7 anni precedenti la decorrenza dell'APE sociale.
La stessa modifica è stata apportata dal comma 2 dell'art 53 DL 50/2017 per quanto riguarda il pensionamento anticipato con 41 anni di contributi dei precoci che hanno svolto attività faticose o pesanti.
A seguire newsletter
L'INPS, con la circolare 74 del 21 aprile 2017, ha previsto, a partire dall' 01.01.2017, l'esclusione del reddito della casa di abitazione dal computo dei redditi ai fini della concessione delle prestazioni di invalidità civile, cecità e sordità.
Si tratta in realtà di una presa d'atto di un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato a partire dal 2002.
Ora al vaglio del consiglio di Stato il decreto firmato ieri dal premier Gentiloni recante norme sull'Ape social, primo fra i tre dpcm previsti per dare attuazione all'anticipo pensionistico.
Come sappiamo si tratta di un'indennità-ponte per coloro che si trovano in condizione di difficoltà e ai quali mancano massimo 3 anni e 7 mesi alla data di pensione.
L'Ape social sarà operativa in via sperimentale dal 1^ maggio 2017 al 31 dicembre 2018.
Per quanto riguarda i due decreti mancanti - nonostante i tecnici parlino di tempi brevi - entreranno in vigore con un sicuro slittamento rispetto alle tempistiche previste per l'entrata in vigore inizialmente fissata al 1 maggio 2017.
E' uscito il messaggio n. 1652 del 14.04.2017 in materia di lavoro accessorio.
Come noto l'articolo 1 del decreto legge 25/2017 ha disposto la soppressione della disciplina del lavoro accessorio (attraverso l'abrogazione degli articoli da 48 a 50 del D.Lgs. 81/2015 ), prevedendo un regime transitorio per i buoni lavoro:
Chi ha acquistato buoni lavoro entro il 17 marzo 2017 (data di entrata in vigore del decreto) potrà procedere all’utilizzo e alla comunicazione delle prestazioni lavorative, che dovranno essere svolte non oltre il termine ultimo del 31 dicembre 2017.
Non sarà possibile, invece, utilizzare voucher acquistati dopo il 17 marzo 2017, saranno rimborsati i versamenti effettuati con bollettino postale, bonifico, F24 e portale dei pagamenti per l'acquisto di voucher telematici effettuati dopo tale data (con successivo messaggio verranno fornite indicazioni per la gestione e le modalità dei rimborsi).
L'abrogazione dei buoni, a seguito di un ulteriore chiarimento da parte del Dicastero di Via Veneto, non si estende ai voucher per i servizi di baby-sitting che, quindi, potranno continuare ad essere erogati secondo le consuete modalità da parte dell'Inps.
Con la Circolare INPS n. 73 del 14 aprile 2017 vengono fornite le struzioni per il riconoscimento ai lavoratori non vedenti di benefici pensionistici nel sistema contributivo.
Per gli aspetti non innovati, si fa riferimento alla circolare INPS n. 173 del 1991.
E' stato avviato , in alcuni comuni lombardi e veneti, lo sblocco di quello che rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla dematerializzazione di documenti e procedure: la marca da bollo, che diventa digitale per i documenti rilasciati dalle Pa.
Inizialmente l’acquisto della marca sarà possibile solo dai siti delle Pa che offrono servizi per il rilascio di documenti elettronici aderenti a pagoPA, successivamente saranno attivate anche le procedure di pagamento presso gli intermediari abilitati.
La novità è stata comunicata ieri dall’agenzia delle Entrate insieme all’Agenzia per l’Italia digitale e InfoCamere.
Nell'augurarvi buone feste, vi ricordiamo che il nostro studio rimarrà chiuso nelle seguenti giornate:
Lunedì 17 aprile e lunedì 24 aprile.
Buone feste
Studio Naldi
A marzo il coefficiente per rivalutare le quote di Trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2016 è pari a 0,898430.
Con la sentenza 82/2017 la Corte Costituzionale analizza il caso di un lavoratore che ha già maturato i requisiti contributivi per la pensione e sta aspettando quindi il solo requisito anagrafico, ma percepisce contributi di disoccupazione negli ultimi 5 anni antecedenti la decorrenza della pensione; la Corte stabilisce l'illegittimità dell'art 3 co 8 l. 297/82 nella parte in cui non prevede per i soggetti di cui sopra la possibilità di avere una pensione non inferiore a quella che si otterrebbe scorporando il periodo non lavorato.
I suddetti periodi di disoccupazione possono essere quindi esclusi dalla base di calcolo della pensione qualora la loro inclusione ne riduca l'importo.
Il principio sotteso risulta oramai consolidato in giurisprudenza, si è ribadito più volte come ogni tipo di contribuzione sopravvenuta al maturare dell'anzianità contributiva debba essere esclusa dal calcolo qualora apporti un risultato meno favorevole per il pensionando (principio già enunciato in materia di contriuzione volontaria e figurativa per periodi di cassa integrazione salariale).
E' uscita la Circolare INPS n. 71 dell' 11/04/2017, avente ad oggetto disposizioni in materia di cumulo di periodi assicurativi maturati presso organizzazioni internazionali prestati nel territorio dell'Unione Europea e della Svizzera.
La circolare precisa che questi periodi possono essere cumulati con quelli maturarti in Italia al fine di conseguire la pensione di vecchiaia a condizione che si possano far valere in Italia almeno 52 settimane.
E' preclusa la possibilità di cumulo a coloro che, alla data della domanda, risultino già titolari di un trattamento pensionistico di qualunque tipo a carico di una delle gestioni previdenziali o di una delle organizzazioni internazionali.
La pensione italiana sarà calcolata sui soli periodi assicurativi maturati in Italia.
La domanda, da presentare al pensionamento, va inoltrata all’ente dove risulta da ultimo iscritto il lavoratore.
Nel caso in cui manchino una serie di garanzie e condizioni minime, la banca che garantisce l'anticipo finanziario potrà rigettare la domanda, facendo così decadere automaticamente la domanda di pensione già certificata.
Sembra che questo sia il contenuto di uno degli articoli del prossimo Dpcm che regolerà l'anticipo finanziario, Dpcm che dovrebbe essere inviato a breve al consiglio di Stato per l'istruttoria di rito.
Se per l'ape si è già parlato di un probabile differimento dell'entrata in vigore, pare che per la Rita non siano previsti ritardi; la Legge di Bilancio 2017 non ha infatti presvisto l'emanazione di alcun dpcm attuativo. Vero è però che la sussistenza dei requisiti e il conseguente accesso a Rita devono essere certificati da Inps e, a questo riguardo, resta da chiarire se vi sia necessità di emanare una circolare ministeriale prima di iniziare la suddetta certificazione.
Il consiglio dei Ministri ha dato il via al "Def" - documento di economia e finanza- che indica gli obiettivi economici dei prossimi anni.
e' stata approvata anche la cd. "manovrina"; ora entrambi i provedimenti saranno al vaglio del parlamento.
Per maggiori informazioni sui contenuti del Def vedi IL SOLE 24 ORE
Si parla di un possibile slittamento della pensione anticipata di due settimane .
Le ultime dichiarazioni di Marco Leonardi, cosigliere economico della presidenza del consiglio dei ministri, rivelano che "l'ape volontaria avrà tempi più lunghi a causa dei tempi dell'iter burocratico e da quelli che richiederà una piattaforma elettronica dove fare la richiesta".
Le ultime novità riguardano la pensione al netto della rata da restituire, che non potrà essere inferiore a 1,4 volte l'assegno previdenziale minimo, e la rata dell'ape o di eventuali altri prestiti che non dovrà superare il 30% della pensione.
Il limite massimo è stato inoltre articolato in 4 fasce :
Sembra tutto confermato invece per l'ape sociale.
LA PLATEA
I REQUISITI
LE RISORSE
Si è svolto ieri l'incontro tra il ministro Poletti e le delegazioni sindacali, al centro dell'incontro la cd fase due: in particolare la controversa questione delle pensioni future dei giovani; sempre in quest'ottica pare sia sul tavolo di lavoro una possibile revisione del meccanismo della speranza di vita e dei coefficienti di trasformazione delle pensioni contributive.
Oltre allo sviluppo della "fase due", si è colta l'occasione per fare il punto sui tanto attesi decreti, che sono ora al vaglio del Consiglio di Stato.
Nonostante le preoccupazioni dei sindacati, il ministro Poletti conferma la partenza dell'Ape il 1^ maggio.
Prossimo incontro previsto per il 4 maggio.
Già da tempo i sindacati avevano richiesto di allargare la platea di lavoratori impegnati in attività gravose che potessero usufruire dell'uscita anticipata.
Il requisito stabilito per l'accesso era quello di aver svolto attività gravose in modo continuativo per gli ultimi 6 anni sui 36 svolti, requisito piuttosto penalizzante , soprattutto per gli edili, che sono spesso costretti a periodi di disoccupazione.
Il compromesso a cui si è giunti ieri durante l'incontro tra esecutivo e sindacati, e che dovrà essere previsto da un decreto (probabilmente quello riguardante gli enti locali), è l'inserimento della franchigia: il diritto all'Ape sociale scatterà anche per coloro che abbiano svolto le attività gravose per sei anni sugli ultimi sette.
Le ultimissime novità in materia di Ape sono la possibilità da parte dell'interessato di poter, una volta fatta la richiesta di accesso all'ape, rinunciare entro due settimane; inoltre, sarà aperto il simulatore Inps che servirà a calcolare la convenienza o meno dell’Ape volontaria , consentirà inoltre ai lavoratori di verificare che il costo dell’anticipo non sfondi il tetto del 30% della loro pensione futura.
I tempi per varare i decreti e garantire l'uscita degli istituti a maggio sono ormai strettissimi, ieri si è svolto un nuovo incontro in vista delle convenzioni che conterranno il valore di costo complessivo del finanziamento. Bisogna considerare infatti che, oltre al decreto sull'Ape volontaria, dovranno essere varati anche quelli sull'Ape social e sui precoci social.
Prosegue inoltre il confronto con i sindacati sulla “fase due” : è previsto per oggi un incontro tecnico sul tema della riforma della pensione obbligatoria per i lavoratori (appertenenti al ciontributivo) con carriere discontinue.
Il COVIP - commissione di vigilanza sui fondi pensione- con circolare n. 1174 del 22/03/2017, ha reso le prime disposizioni in materia di "Rendita integrativa temporanea anticipata".
La conferma ancora una volta, che RITA troverà applicazione in via sperimentale già a partire dal 1^ maggio 2017.
Sembra confermata la già vociferata ipotesi di una graduatoria in base all'età per l'accesso all'Ape.
Il suddetto criterio di selezione si renderà necessario qualora si dovrà far fronte ad un eccesso di richieste con conseguente esaurimento dei fondi.
Già con la legge di bilancio si era stabilito che, in caso di domande in eccesso, la decorrenza dell’Ape sarebbe stata differita, con criteri di priorità da individuare con i decreti attuativi, che non dovrebbero tardare ad arrivare.
L’istruttoria tecnica sul dossier “riduzione costo del lavoro” va avanti, le ipotesi al vaglio sono diverse ma ad essere monitorata con una maggior attenzione è la previsione di una decontribuzione a favore del primo impiego, e, per gli under35, una formazione per agevolare nuovi inserimenti occupazionali nei casi di carriere discontinue.
Lo sgravio potrebbe durare tre anni ma la reale durata dipenderà dalle risorse effetivamente disponibili.
Un'ipotesi alternativa potrebbe essere quella di un taglio del cuneo su tutti i lavoratori, nuovi ma anche vecchi assunti.
Delle notizie sicure si avranno solo a ridosso della presentazione del Def di aprile; l'orientamento, che è stato ribadito più volte dal premier Gentiloni, è quello di mettere in campo un quadro di politiche economiche «che ci consenta di mantenere gli equilibri di bilancio e di razionalizzazione della spesa, e contemporaneamente accompagni e sostenga la crescita».
Due i decreti in arrivo: uno riguarda l'Ape volontaria e l'altro l'Ape sociale.
Il governo stringe dunque i tempi sui due tanto attesi decreti , il ministro del lavoro Poletti ha assicurato che il meccanismo dell'ape decollerà come previsto il 1^ maggio 2017.
Permangono ancora diversi punti da chiarire: come la definizione del Tan che dovrebbe essere pari al 2,75% mentre, il costo del premio assicurativo potrebbe superare il 29%; inoltre i tecnici stanno chiudendo la questione modulistica online alla quale si accederà tramite Spid personale, modulistica che servirà per richiedere la certificazione dei requisiti di accesso all'ape, la sottoscrizione del finanziamento assicurato, e la sigla sulla commissione di accesso al fondo di garanzia Mef -Inps.
Le domande per l'accesso dovranno essere presentate tra il 1^ maggio e il 30 giugno, a partire da questa data l'Inps farà partire un monitoraggio sulle domande presentate, questa fase si concluderà con una classifica delle domande per ordine d'età.I primi assegni verrano liquidati molto probabilmente a novembre (anche con gli arretrati).
I sindacati esprimo alcune perplessità e dissensi, specialmente in merito alla definizione "troppo rigida" delle platee, in particolare per i sindacati sarebbero da rivedere i criteri di accesso ai benefici per i lavoratori che hanno svolto mansioni gravose e inserire la possibilità di accesso ai lavoratori disoccupati a seguito della scadenza di un contratto a termine.
Perplessità di natura diversa nascono da uno studio condotto da SWG ricerche per conto di Fipac, la Federazione italiana dei pensionati delle attività commerciali, lo studio, condotto sui nati tra il 1951 e il 1953 (primi destinatari della sperimentazione) registra risultati deludenti: solo il 30% dei possibili beneficiari dell'Ape sembra interessato a servirsene, e il 6% è certo che si servirà del nuovo strumento.
I prossimi incontri (il primo è previsto per il 6 aprile) daranno il via alla cd. Fase 2 , si concentreranno dunque su due temi: la pensione contributiva di garanzia per i giovani e la questione dei fondi di previdenza complementare.
Certamente non può considerarsi completata la questione della flessibilità in uscita, su cui ci sarà ancora molto di cui parlare.
La commissione di Vigilanza sui fondi pensione-COVIP, ha emanato una circolare avente ad oggetto indicazioni operative relative alla RITA - Renditra integrativa temporanea:
attraverso questo strumento, i lavoratori potranno ricevere dal fondo pensione di appartenenza, esclusi quelli a prestazione definita, l’erogazione di una rendita temporanea decorrente dal momento dell’accettazione della richiesta fino al raggiungimento dei requisiti per l’accesso alle prestazioni dall’Inps. La Rita potrà essere erogata nei confronti dei lavoratori che maturano gli stessi requisiti richiesti per ricevere l’Ape. La prestazione consisterà nell’erogazione frazionata del montante accumulato, che potrà essere riscosso dal lavoratore in tutto o in parte a seconda delle decisioni intraprese.
L' Agenzia delle Entrate, in data 24 marzo 2017, ha emanato il comunicato stampa con cui esonera, a differenza di quanto affermato fino al giorno 23/3, le amministrazioni pubbliche e quelle autonome senza eccezioni, dallo Spesometro 2016.
I lavoratori precoci che quest’anno vogliono approfittare dell’uscita anticipata e i dipendenti o gli autonomi che vogliono accedere all’Ape sociale dovranno presentare la loro domanda all’Inps tra il 1° maggio e il 30 giugno. È quanto è emerso ieri dall'incontro tra i sindacati e i tecnici governativi.
Per il 2018 le domande dovranno essere presentare invece entro la fine del mese di marzo.
Il prossimo tavolo di confronto è fissato per giovedì 23 oltre che di Ape, saranno trattati anche i temi della “fase 2” .
E' stata aggiornata la sezione "Novità in materia fiscale" , troverai nuove dispense in materia fiscale: dalla modifica di alcune scadenze rilevanti per la Pa , alla reintroduzione del modello intra-2 (che è stato ripristinato) che deve essere trasmesso entro il 27.03.2017.
Tantissime anche le novità relative al Modello 770 per il 2017.
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E' uscito il messaggio INPS n. 1182 del 15.03.2017 in tema di "opzione donne", la suddetta circolare riafferma e ricalca le disposizioni previste dall'art 1 comma 222 l. 232/2016 (legge di bilancio), in altri termini, prevede che possano esercitare l'opzione donna le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015 non abbiano maturato il requisito anagrafico previsto dall'art 1 comma 222 l. 208/2015 ( 57 anni e 3 mesi per le dipendenti e 58 anni e 3 mesi per le autonome) solo per effetto degli incrementi della speranza di vita
Ne consegue che possono esercitare la facoltà in argomento le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015 abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni (per le gestioni esclusive dell’AGO 34 anni, 11 mesi e 16 giorni) e un’età anagrafica pari a 57 anni per le dipendenti e 58 anni per le autonome.
E' uscita la Circolare INPS n. 60 del 16 marzo 2017 ; la circolare in esame fornisce le prime istruzioni applicative dei casi di cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti da parte degli iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti, autonomi, alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima.
Viene rinviata la questione dei liberi professionisti; "con successiva circolare verranno diramate le istruzioni applicative delle disposizioni in argomento con riferimento ai casi di cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti anche presso le Casse professionali", le domande che sono già state presentate non saranno respinte ma tenute in apposita evidenza in attesa delle relative istruzioni.
A breve seguirà newsletter.
E' stato firmato ieri dal ministro Madia il Dpcm che sblocca i fondi per il rinnovo del contratto per gli statali.
Dopo l'ok dei ministri Madia e Padoan e del premier Gentiloni, manca ora la decisione finale della Corte dei Conti. Il provvedimento mette a disposizione la prima tranche di soldi che servono al rinnovo dei contratti, le risorse che ancora mancano per garantire aumenti medi di 85 euro lordi al mese saranno reperite con le prossime manovre finanziarie.
"Continuiamo nella tabella di marcia - ha detto Madia - rispettando tutti gli impegni presi con il sindacato fin dall'accordo del 30 novembre".
La Direzione Generale per le politiche previdenziali ed assicurative comunica che entro il 31 marzo 2017, a pena di decadenza, dovrà essere trasmessa la documentazione per beneficiare del rimborso dell'indennità di malattia per le aziende del trasporto pubblico locale, anno di competenza 2016.
Leggi la notizia sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
La legge di bilancio 2017 ha previsto la proroga dei congedi obbligatori per i padri lavoratori dipendenti per le nascite/adozioni e affidamenti avvenuti nel 2017.
Il congedo consiste nella possibilità di usufruire di due giorni, anche non continuativi, entro i cinque mesi di vita/di ingresso in famiglia o in Italia.
La disciplina applicabile è quella prevista dal decreto 22/12/2012 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Per le modalità di presentazione della domanda si richiama la Circolare Inps 40/2013.
I datori di lavoro devono comunicare le giornate di congedo attraverso il flusso Uniemens, secondo le indicazioni del messaggio Hermes n. 6499/2013
Il congedo facoltativo non è stato invece prorogato per l'anno 2017.
Fonte: Messaggio Inps n. 828/2017
Il numero di cosiddetti Spid (il pin unico che permette di accedere ai servizi della pubblica amministrazione) assegnati, da quando tutto è iniziato, circa un anno fa, corrisponde pressappoco alla metà rispetto a quelli previsti.
E' oramai quasi del tutto archiviata la possibilità di conversione delle vecchie credenziali (es pin Inps) in Spid, e questo non farà altro che frenare ulteriormente la -già scarsa- crescita.
Il decreto legislativo 67/2011 ha previsto per gli addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti di usufruire dell’accesso anticipato al pensionamento, il datore di lavoro è tenuto annualmente alla comunicazione.
Il termine per comunicare il monitoraggio dei lavori usuranti relativi al 2016 rimane fissato al 31 marzo.
Tra i lavori particolarmente usuranti:
- lavori in galleria e i lavori in cassoni ad aria compressa;
- lavori notturni;
- lavorazioni svolte da addetti alla cosiddetta “linea catena” di cui all’articolo 1, del Dlgs 67/2011;
- conducenti di veicoli, da almeno 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Il datore di lavoro (o l’intermediario abilitato ex lege 12/1979) deve compilare on line il modello Lav_Us sul sito del ministero del Lavoro.
Si è svolto ieri al ministero del Lavoro il tavolo tecnico sulla previdenza al quale hanno partecipato diversi economisti, incontro che ha visto come protagonisti il via libera al cumulo gratuito, la franchigia per i lavoratori impegnati in attività gravose e il ritiro anticipato dei precoci.
Ieri scadeva il termine di 60 giorni per varare i Decreti attuativi ma, nonostante non sia stato presentato alcun decreto, i tecnici non si sono mostrati preoccupati e hanno confermato l’obiettivo del debutto dell’Ape al 1° maggio.
Il prossimo incontro in materia previdenziale si terrà il 13 marzo, mentre il 9 si parlerà di lavoro e voucher.
In questi giorni proseguono anche i confronti tecnici al ministero dell’Economia cui partecipano anche esponenti dell’Inps.
Il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano rilancia il tema delle pensioni dei giovani e soprattutto l'urgenza di un'intervento a favore dei lavoratori (che hanno cominciato a lavorare dopo il 1996) che hanno carriere discontinue fatte di contratti a termine e voucher poiché coloro risentiranno pesantemente del passaggio al calcolo pienamente contributivo.
Damiano parla di pensione di cittadinanza affermando: “È prevista nella proposta di legge 2100 Gnecchi-Damiano: prevede che per tutti i lavoratori andati in pensione dal ’96 con il contributivo si assicuri un assegno base pari a quello sociale, circa 500 euro. Poi ciascun lavoratore aggiungerà i suoi contributi: ma questo assegno base è finanziato dalla fiscalità generale e in parte dalla stessa previdenza. È una misura di civiltà, si evita che ci sia un esercito di nuovi poveri, prendendo come standard di dignità un assegno di 1500 euro lordi e integrando la parte mancante a tale soglia. [...] Chi ha alle spalle una carriera fatta di contratti a termine, licenziamenti, voucher, stage, non avrà i contributi sufficienti per un assegno dignitoso. Le risorse si possono trovare anche modificando i meccanismi interni allo stesso sistema previdenziale. Ad esempio con il contributivo non esiste più l’integrazione al minimo: reinvestiamo quei miliardi per la pensione dei giovani di oggi.”
La Legge di bilancio 2017 ha previsto un premio nell'importo di 800 € riconosciuto alla nascita o alla adozione di un minore.
Il premio è corrisposto su domanda della futura madre al compimento del 7^ mese di gravidanza o all'atto di adozione.
Leggi la circolare n. 39 del 27/02/2017 per ulteriori specifiche.
E' previsto per oggi pomeriggio un tavolo tecnico di confronto con i sindacati sull’attuazione del “pacchetto previdenza”; si partirà da uno degli argomenti più caldi, l'Ape sociale, ed in particolare la previsione di una procedura semplificata i lavoratori impegnati in attività pesanti che vorranno accedere all’Ape social per anticipare il ritiro.
Questa semplificazione consiste in primo luogo in una dichiarazione del datore sulla tipologia del contratto e la mansione svolta, una sorta di certificazione che verrà poi confrontata con le banche dati Inps, Inail e ministero del Lavoro.
Come sappiamo questi lavoratori per raggiungere il requisito devono aver svolto un'attività pesante in via continuativa per almeno 6 anni, vengono previste delle "franchigie" per coloro che hanno cambiato ruolo solo per qualche mese negli ultimi anni di lavoro così da non perdere il requisito.
Oggi pomeriggio si partirà quindi da queste tematiche, analizzando poi il profilo di disoccupazione involontaria eleggibile per l’anticipo e sarà anche indicata l’attestazione dell’invalidità civile al 74% accertata e del non autosufficiente assistito.
E' stato presentato ieri il Bando Pubblico Progetto Home Care Premium Assistenza Domiciliare per i dipendenti e pensionati pubblici che contribuiscono alla gestione con lo 0,35% sulle retribuzioni dei lavoratori in servizio e con lo 0,15% versato su base volontaria dei pensionati oltre che dagli interessi su prestiti e mutui concessi agli iscritti.
Il progetto prevede l'assistenza domiciliare per le persone disabili e non autosufficienti, attraverso un contributo economico, graduato in funzione del bisogno del disabile, finalizzato all'attivazione di un rapporto di lavoro domestico con un assistente familiare (badante); questo contributo varia da un minimo mensile di 550 euro ad un massimo di 1.050 euro nei casi in cui il beneficiario abbia un gravissimo grado di invalidità.
Oltre al contributo economico per l'assistenza familiare il programma riconosce anche alcune prestazioni integrative erogate dalle aziende, strutture ospedaliere ed altri Enti pubblici socio-assistenziali competenti per territorio.
Il nuovo programma partirà il 1° luglio 2017 e si concluderà al 31 dicembre 2018 e avrà come obiettivo quello di coinvolgere circa 30.000 persone
La domanda potrà essere fatta (solo telematicamente) da oggi fino alla fine di marzo, mentre la graduatoria sarà pubblicata il 20 aprile
Riportiamo la news pubblicata in data 27/02/2017 in materia di CU2017
E’ da oggi disponibile, per tutti i cittadini che hanno come sostituto di imposta Inps, la Certificazione Unica 2017, relativa ai redditi percepiti nel 2016. Il modello è necessario per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Per ottenere la Certificazione Unica basta accedere con le proprie credenziali (SPID o codice fiscale e PIN o CNS) al servizio online Certificazione Unica 2017, accessibile dal Menu Servizi on line del portale web o tramite smarphone e tablet scaricando gratuitamente l’app Inps-Servizi Mobile.
Tramite il servizio è possibile visualizzare, scaricare e stampare il modello della Certificazione Unica 2017. Per i pensionati la Certificazione Unica 2017 è accessibile anche tramite il servizio Cedolino pensione e servizi collegati. Le certificazioni relative agli anni precedenti possono essere consultate e scaricate invece tramite il servizio Fascicolo Previdenziale del cittadino.
hi non fosse ancora in possesso delle credenziali per utilizzare i servizi Inps web e mobile può richiedere: le credenziali SPID agli identity provider certificati dall’AGID
oppure il codice PIN:
Accedi alla scheda informativa del servizio Certificazione Unica 2017
E' uscita la Circolare n. 38 del 27/02/2017 su Unioni Civili e convivenze di fatto.
La circolare analizza gli effetti sulla concessione dei permessi della legge 104/92 e del congedo straordinario ex art 42 dlgs 151/2001.
Vengono esaminate inoltre le modalità di presentazione della domanda.
Seguirà a breve newsletteres
Ricordando che la Certificazione Unica “CU 2017”, sarà da trasmettere all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo 2017 comunichiamo che sul nostro sito, nell'area riservata troverete tutti i materiali completi e aggiornati !
E' uscito il messaggio INPS n. 794 del 23-02-2017 avente ad oggetto: "Presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti entro il 1° marzo ed il 1°maggio 2017 per i lavoratori che maturano i requisiti agevolati per l’accesso al trattamento pensionistico rispettivamente entro il 31 dicembre 2017 e dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018. "
Il messaggio indica le specifiche tecniche per la presentazione delle domande
Riaperto ieri il confronto sul "pacchetto pensioni", l'obiettivo è chiaro, da una parte l'implementazione e la attuazione delle nuove flessibilità pensionistiche ma dall'altra anche la definizione delle nuove misure da adottare nella "fase 2" (previdenza integrativa, copertura dei giovani, carriere discontinue ecc...),e da inserire nella legge di Bilancio 2018.
I sindacati si ritengono molto soddisfatti dell'incontro tenutosi ieri, sia per i contenuti, sia per le tempistiche che appaiono estremamente serrate; si parla infatti di tre prossimi incontri fissati per l'1, il 9 e il 23 marzo, inoltre il ministro del Lavoro ha garantito che i provvedimenti attuativi saranno varati non oltre il 1° marzo e che il 1° maggio l’Anticipo pensionistico sarà utilizzabile.
I testi dei provvedimenti sono sostanzialmente pronti anche se rimangono ancora insoluti la definizione del primo tasso fisso d’ingresso e del premio assicurativo per l’anticipo finanziario dell’Ape volontaria, il cui costo complessivo non dovrà far sfondare al futuro pensionato la soglia del 30% dell’assegno Inps a regime.
Ieri il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha bocciato il bilancio preventivo per il 2017, la previsione è quella di chiudere il 2017 con un patrimonio netto negativo per 7,8 miliardi; il Civ ha motivato la propria decisione adducendo una «carenze di risposte da parte dell’Istituto» su punti rilevanti come «i crediti contributivi e il patrimonio immobiliare, già oggetto di osservazione del Collegio del sindaci e del ministero del Lavoro».
A seguito di questa bocciatura è scattata la procedura di valutazione dei due ministeri vigilanti, Lavoro e Economia, che ora hanno sessanta giorni per esaminare tutti i documenti ed approvare il bilancio.
E' stato approvato il provvedimento del Ministero del Lavoro che annulla di fatto la trattenuta dello 0,1% sugli importi di pensione (0,1% che sarebbe dovuto essere trattenuto in base alla differenza tra inflazione prevista ed effettiva del 2014). Sarà quindi, per la seconda volta, ritardata di un anno, a inizio 2018.
Nel 2007 quasi l’80% dei lavoratori dipendenti non ha optato per la previdenza complementare per non lasciare il vecchio Tfr.
A distanza di dieci anni il test di convenienza operato da Il Sole 24 Ore e Consultique, mostra che, chi ha mantenuto il Tfr in azienda ha ottenuto performance inferiori rispetto a chi ha aderito alla previdenza complementare.
Dieci anni non sono sufficienti a determinare l’arco temporale della vita lavorativa di un individuo, tuttavia, prendendo a riferimento il suddetto periodo, i fondi categoria hanno ottenuto un +44%, anche grazie ai contributi aggiuntivi del datore e del lavoratore.
Fonte: il Sole 24 Ore
Sul cumulo previdenziale gratuito per i professionisti è ancora tutto da chiarire, i primi passi sono stati fatti con un incontro tra il ministero del Lavoro e l’Adepp (l’associazione che rappresenta le Casse di previdenza dei professionisti) e dalla Cassa forense che, con la circolare 1, fornisce le prime, parziali, indicazioni.
RICONGIUNZIONI
E' stato chiarito che per i soggetti che hanno periodi di ricongiunzione (legge 45/1990) in corso e che stanno pagando le relative rate, la restituzione di quanto versato non è possibile, non c’è quindi la possibilità di recesso. La mancata prosecuzione del pagamento delle somme derivanti dai provvedimenti di ricongiunzione in corso comporterà la decadenza della domanda.
E' stata pubblicata l'ultima bozza del nuovo Testo unico sulla riforma del pubblico impiego.
La nuova disciplina regola i rapporti di lavoro dei dipendenti dello Stato, delle regioni, degli enti locali e di tutte le altre istituzioni pubbliche.
Clicca qui per consultare l'ultima versione del documento
Fonte: il resto del Carlino
Con la Circolare n. 30 del 07/02/2017 Inps comunica che, tenuto conto della variazione negativa dei prezzi al consumo per il 2016, gli oneri di ricongiunzione possono essere versati ratealmente senza applicazione di interessi.
Si ricorda che, in base all’art.2 co. 3 legge 45/1990, il pagamento dell’onere di ricongiunzione, per i liberi professionisti, può essere effettuato ratealmente con la maggiorazione di un interesse annuo calcolato in base all'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Ogni anno INPS fornisce i coefficienti da utilizzare per i piani di ammortamento degli oneri di ricongiunzione relativi alle domande presentate nel corso dell’anno medesimo.
Tenuto conto che il tasso di variazione medio annuo dell'indice dei prezzi al consumo accertato dall'ISTAT per il 2016 risulta pari a -0,1%, non può essere determinata alcuna maggiorazione, pertanto gli oneri di ricongiunzione relativi a domande presentate nel 2017, non saranno gravati dall’applicazione di interessi.
Non ci sarà nessuna restituzione dello 0,1% sulle pensioni incassate nel 2015 in virtù del differenziale tra inflazione programmata ed effettiva per quell’anno .
Il governo ha così mantenuto la promessa fatta dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il quale ha depositato in commissione Affari costituzionali al Senato l’emendamento al Dl Milleproroghe per cancellare il prelievo sugli assegni che sarebbe scattato in marzo.
La norma previdenziale era rimasta in sospeso per problemi di copertura, lo stop verrà messo in votazione martedì pomeriggio a Palazzo Madama.
Confermata la ripresa del confronto con i sindacati dopo l'approvazione della legge di bilancio in vista dell'attuazione dei provvedimenti varati.
Il primo appuntamento in programma tra il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil è stato fissato per il prossimo 21 febbraio . La riunione - si legge in una nota del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - "è finalizzata a riprendere il confronto sui temi previdenziali e a fare il punto sull'attuazione dei provvedimenti avviati con l'ultima legge di Bilancio".
«Cgil, Cisl e Uil chiedono una proroga della data limite per la presentazione della domanda di accesso all’ottava salvaguardia per gli esodati»
É quanto si legge in una lettera inviata dai segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Poletti e al Presidente dell´INPS Boeri in occasione della conclusione dei lavori parlamentari sul Dl Milleproroghe.
I tre dirigenti sindacali spiegano come la procedura necessaria per il corretto invio delle domande sia stata resa pienamente operativa dal 1° febbraio, riducendo il tempo utile per la presentazione della domanda.
«Tale proroga si rende necessaria per poter garantire l'accesso alla misura di salvaguardia in considerazione del fatto che oltre il termine del 1° marzo (2 marzo) il diritto decadrà»
Il nuovo cumulo previsto dalla Legge di Bilancio 2017 potrebbe rappresentare una scelta vantaggiosa per un lavoratore che avesse invece già optato per la totalizzazione o si fosse avvalso di una ricongiunzione (onerosa).
E' stata così prevista la possibilità di fare marcia indietro e dare la possibilità al lavoratore di richiedere il recesso della ricongiunzione e il riconoscimento del rimborso di quanto versato, ma solo nel caso in cui non sia stato effettuato il pagamento integrale.
La richiesta deve avvenire entro il 2017, mentre la restituzione viene effettuata a decorrere dal dodicesimo mese successivo alla richiesta di rimborso, in quattro rate annuali senza interessi.
La richiesta non è in ogni caso possibile qualora l'interessato abbia già ottenuto la liquidazione della pensione.
Per la totalizzazione la richiesta potrà essere fatta sempre a patto che il procedimento non si sia già concluso.
Fonte: Corriere economia
La ministra Marianna Madia ha emanato la direttiva n. 1/2017, con cui si richiama l’attenzione delle pubbliche amministrazioni e dei singoli dipendenti nella propria attività di erogazione dei servizi alla collettività, sulla necessità di assumere azioni positive, comportamenti collaborativi o comunque di non adottare atti che ostacolino le esigenze di allattamento.
Con la Circolare n. 20 del 31/01/2017 Inps fornisce chiarimenti e precisazioni sulle operazioni di conguaglio previdenziale 2016 per i datori di lavoro iscritti alla gestione dipendenti pubblici.
Nella circolare in oggetto vengono specificati i termini per le operazioni di conguaglio:
Il coefficiente di trasformazione delle pensioni ai superstiti di lavoratori deceduti con età inferiore a quella per accedere a pensione è oggi quello relativo all’età di 57 anni.
Il tribunale di Udine ha sollevato questione di legittimità davanti alla Corte Costituzionale per violazione dei principi di ragionevolezza e adeguatezza, «nella parte in cui non prevede, per il calcolo della pensione ai superstiti di assicurati deceduti anteriormente ai 57 anni d’età, l’attualizzazione del coefficiente di trasformazione ai nuovi limiti d’età pensionabile in vigore».
I 57 anni rappresentavano infatti il limite minimo per il pensionamento nel 1995, mentre ora tale livello è stato innalzato. Il giudice rimettente ha ritenuto quindi che il il coefficiente risultasse penalizzante; e che, per riequilibrare la situazione si dovrebbe utilizzare quello previsto per l’attuale età minima pensionabile per il trattamento di vecchiaia.
La Corte, con la sentenza 23/2017, ha dichiarato invece non fondata la questione di legittimità costituzionale affermando che così facendo si assimilerebbero situazioni diverse, dato che la pensione di reversibilità viene riconosciuta anche in assenza di un diritto del lavoratore e si «vanificherebbe la logica premiale che presiede all'attribuzione di un coefficiente di trasformazione più cospicuo a chi rimanga in servizio per un periodo più lungo» e si uniformerebbe verso l’alto in modo indiscriminato il trattamento riconosciuto ai superstiti.
Come sappiamo, la Legge di bilancio ha dato la possibilità ai lavoratori di cumulare gratuitamente anche gli spezzoni contributivi relativi alle casse dei professionisti.
Ora, però, le casse iniziano a fare i conti sulla sostenibilità di questo cumulo, la legge di bilancio non ha infatti considerato l’impatto sui bilanci delle Casse private, che potrebbero essere chiamate a pagare assegni pensionistici in anticipo rispetto ai regolamenti interni o ad applicare criteri di calcolo più vantaggiosi per il pensionato.
L'impatto finanziario non è facile da prevedere e dipenderà da tanti fattori, quali ad esempio il numero degli interessati e dalle regole seguite da ogni Cassa; senza tener conto che ci sono ancora diversi dubbi interpretativi generati dalla lettura della norma.
Leggi la Circolare n. 19 del 31/01/2017 denominata: "Determinazione per l'anno 2017 del limite minimo di retribuzione giornaliera ed aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza ed assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti".
A brevissimo una newsletter con tutte le novità
E' uscita la Circolare n. 11 del 26/01/2017 recante "Nuove disposizioni in materia di salvaguardia pensionistica (cd. ottava salvaguardia)".
Ulteriori indicazioni tecniche nel Messaggio 289 del 20/01/2017
Ricordiamo che i lavoratori interessati devono, a pena di decadenza, presentare istanza di accesso al beneficio entro il 2 marzo 2017.
E' uscita la Circolare n. 10 del 24/01/2017 titolata "Nuovi criteri per l’accertamento dell’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e del conseguente sistema pensionistico da adottare per la liquidazione delle pensioni della Gestione esclusiva e del Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo e del Fondo Pensione Sportivi Professionisti (FPLS e FPSP) " per far valere periodi assicurativi maturati presso altre forme assicurative obbligatorie.
A breve seguirà newsletter
Che cos'è la busta arancione?
E' uno strumento che consente di avere un quadro della propria situazione contributiva aggiornata e una previsione della futura pensione.
La busta punta a formare nel cittadino una forte consapevolezza sui temi previdenziali.
Per chi ha potrà accedere all’Ape, la busta conterrà anche le specifiche sull’anticipo, e l’invito a richiedere le credenziali per accedere ai servizi online dell’Inps.
Per chi ha invece le credenziali Spid verrà inviata una email con l’invito ad accedere al sito.
A partire da febbraio 150mila “buste arancioni” e 135mila email verranno spedite dall’Inps alla platea dei potenziali utilizzatori dell’anticipo pensionistico (Ape).
Secondo Boeri ci sarà una forte richiesta di accesso all'Ape, «dopo anni in cui i requisiti (per il pensionamento) erano stati inaspriti e al termine di una crisi molto profonda per l’economia italiana - dichiara il Presidente dell'Inps - è presumibile ci sarà una fortissima pressione per poter utilizzare i margini di flessibilità...».
«La manovra pensionistica contenuta nella legge di bilancio 2017 scarica gli oneri sulle generazioni future. E se si dice che il debito implicito è qualcosa che non ha valore allora si sta implicitamente dicendo che in futuro si taglieranno le pensioni».
Il presidente dell'Inps ha criticato fortemente la riforma pensionistica prevista dalla Legge di Bilancio, sia sul fronte politico che su quello sindacale.
I punti evidenziati da Boeri sono in particolare due; il primo sarebbe la mancanza di equità, la riforma non eliminerebbe infatti, a detta del Presidente di Inps le «differenze di trattamento macroscopiche anche nell’ambito di una stessa generazione».
L'altro punto sui cui insiste Tito Boeri è la mancanza di una corretta valutazione sul debito implicito, «quella fatta è stata una valutazione sull'impatto della spesa pensionistica nel breve e medio termine, ossia nell’arco di dieci anni, ma così non si va a guardare oltre il 2026, mentre sarebbe importante farlo...».
La replica governativa è arrivata in serata, mentre chi ha chiesto un chiarimento ministeriale è stato Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro del Senato. «Boeri ipotizza un pesante debito implicito nei provvedimenti previdenziali contenuti nella legge di bilancio. Diventa a questo punto necessaria una risposta motivata dei ministeri del Lavoro e dell’Economia anche alla luce del negoziato in corso con la Commissione Europea».
«Stupito dai rilievi di Boeri» si è detto il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.
La ragioneria generale dello Stato ha censito, come ogni anno, l'universo della Pubblica Amministrazione.
I dati (aggiornati al 2015 ma relativamente ad alcuni comparti c'è anche un'anticipazione sulla tendenza del 2106) ci dicono che:
- il numero complessivo dei dipendenti pubblici continua a calare
- l'età media continua a crescere sfiorando i 50 anni
- le retribuzioni medie dal 2007 al 2015 sono cresciute del 7,8 % mentre l'inflazione che si è cumulata negli stessi anni è pari al 13,5%
A seguito di questi dati è stata dura la reazione dei sindacati che hanno chiesto in particolar modo lo sblocco dei turn-over
Si pensa alla possibilità di rinviare l'attivazione del pacchetto pensioni di sei mesi (dalla data prevista di fine maggio a fine anno).
Gli occhi sono maggiormente puntati sulla cd "quattordicesima"; il bonus dovrebbe partire da luglio e costare 800.000.000 € allo Stato.
Ricordiamo che la misura è per tutti e non tiene conto dell'isee, questo aspetto è stato molto dibattuto e ora, oltre all'ipotesi rinvio tout court, si pensa di rimodulare l'aumento per fasce , trasformandolo in mensile.
A causa dell'andamento nullo dell'inflazione certificato lo scorso novembre dal decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze, rimangono sostanzialmente invariati l'importo ed i limiti di reddito per conseguire le prestazioni sociali, stessa cosa per l'assegno mensile e per la pensione di inabilità civile. Anche i limiti di reddito per il diritto alle pensioni in favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti, sono rimasti invariati.
Tra le novità di quest'anno INPS ricorda che viene meno il contributo di solidarietà (ex articolo 1, commi 486 e 487, della legge 27 dicembre 2013 n.147) imposto ai cd "assegni d'oro", ossia quei trattamenti complessivamente superiori a quattordici volte il trattamento minimo .
Ai fini del prelievo del contributo viene preso a riferimento il trattamento pensionistico complessivo lordo per l'anno considerato.
Il contributo è stato applicato dal 1/01/2014 al 31/12/2016, sui trattamenti pensionistici corrisposti esclusivamente da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie .
L'INPS, con Circolare n. 8 del 17/01/2017, titolata "Rinnovo delle pensioni e delle prestazioni assistenziali per l'anno 2017", ha fissato il recupero del conguaglio di perequazione dell'anno 2015.
Ricordiamo la questione in breve:
Nel 2014 è stato adottato un indice di rivalutazione provvisorio dello 0,3%, quello definitivo è risultato però pari allo 0,2% . Il 1° gennaio 2016 sarebbe dovuto scattare quindi il recupero pari allo 0,1%, ma l’articolo 1, co. 288 della legge 208/2015 ha stabilito il rinvio di un anno del conguaglio negativo, che si sarebbe dovuto applicare ad inizio del 2016, in vista di un recupero dell’inflazione nel 2017 pari allo 0,1% , recupero che però non c’è stato.
L'inflazione previsionale 2017, rispetto al 2016 è pari a zero.
Dato che il Decreto Milleproroghe non ha provveduto a sospendere il recupero del differenziale INPS comunica che : "il recupero del differenziale negativo pari allo 0,1 per cento, relativamente ai ratei corrisposti nel 2015, viene effettuato in massimo 4 rate, dalla mensilità di aprile 2017, con il limite minimo di 1 € per ciascuna rata. Gli importi inferiori ad 1 € vengono recuperati in un'unica rata."
Nonostante la circolare suddetta, restano dubbi sull'effettività di questo recupero, infatti ieri il Ministro del Lavoro Poletti ha comunicato di aver preparato un emendamento al Milleproroghe per estendere al 2017 la norma che ha sospeso il recupero nel 2016. L'emendamento dovrà poi essere approvato in parlamento.
L'agenzia delle Entrate ha pubblicato nel proprio sito le certificazioni uniche ordinaria e sintetica, nonché il modello 770/17 che i sostituti di imposta dovranno utilizzare quest'anno. La nuova modulistica è disponibile in formato definitivo.
Ricordiamo che il termine per la consegna ai lavoratori della CU è il 31 marzo mentre la trasmissione telematica resta fissata al 7 marzo.
Il Governo sta pensando da diversi giorni all'ipotesi di emanare un provvedimento volto a modificare e migliorare alcune novità introdotte dalla recente Legge di Bilancio; uno dei capitoli coinvolti è quello delle pensioni.
In particolare le ipotesi in esame riguardano la possibilità di introdurre correttivi che consentano di allargare l’accesso all’Ape social.
Sempre in materia di Ape Social ci sarebbe un'ipotesi di inclusione dei lavoratori in esubero dell’impianto Ilva di Taranto.
Sul cumulo gratuito l’intenzione sarebbe quella di estenderne l’utilizzo anche per conseguire i requisiti di accesso a “opzione donna”.
Quale sarà l'esito di queste proposte lo scopriremo a breve, in quanto il Governo dovrà emanare i decreti attuativi (in particolare quelli riguardanti l'Ape) nel brevissimo tempo.
Fonte: il Sole 24 Ore
Legge di Bilancio 2017, all'articolo 1. co. 165 , fissa, per i professionisti con partita iva iscritti in via esclusiva alla gestione separata , l'aliquota contributiva in misura pari al 25%.
In questo modo non solo si è deciso di congelare l'aumento che sarebbe dovuto scattare da quest'anno, passando da un'aliquota del 27% ad una pari al 29%; ma si è fatta scendere la percentuale dell'aliquotadi due punti percentuali attenuando così gli oneri contributivi dei professionisti iscritti alla gestione separata.
La Legge di Bilancio 2017, al fine di favorire l’occupazione giovanile, ha introdotto un bonus contributivo legato all’alternanza scuola-lavoro.
DESTINATARI
E' previsto l’esonero contributivo a favore dei datori di lavoro privati che assumono, ( dal 1/01/2017 al 31/12/2018) a tempo indeterminato, studenti che abbiano svolto attività di alternanza scuola-lavoro o, in alternativa, periodi di apprendistato presso l’azienda stessa (esclusi i contratti di lavoro domestico e quelli degli operai in agricoltura).
L'INCENTIVO
Il bonus consiste nell’esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche e con esclusione dei premi e contributi Inail) nel limite massimo di 3.250 euro su base annua, per un massimo di 36 mesi.
Dopo l’ampliamento dei contribuenti che potranno verificare attraverso un documento unico la propria posizione previdenziale - con la circolare 4/17 dell’11 gennaio - l’Inps ha fornito nuove indicazioni relative all'Estratto conto integrato e alla sua consultazione da parte del cittadino.
Cos'è l'E.C.I?
L’estratto conto integrato (E.C.I.) ha l'obiettivo di informare i cittadini sulla loro storia previdenziale attraverso un documento che riassume la posizione contributiva e tutti i periodi previdenziali riconosciuti dagli enti e dalle gestioni presso cui sono stati iscritti.
Nella circolare 4/17 l’Inps ricorda che l’estratto conto integrato ha valore informativo e non certificativo e, definendo le modalità di consultazione dello stesso, chiarisce che l’accesso è consentito ai cittadini in possesso di credenziali Spid o di Pin dispositivo rilasciato dall’Istituto, all’interno del fascicolo previdenziale del cittadino, nella sezione “Posizione assicurativa/Estratto Conto Integrato”.
Il servizio, oltre che per i lavoratori interessati è disponibile anche per i patronati, i quali vi accederanno con le proprie credenziali.
Tutti gli interessati potranno richiedere l’assistenza del Contact center per informazioni di primo livello sulle procedure da seguire per ricevere supporto nell’utilizzo del servizio e per l’inoltro delle segnalazioni e delle richieste di sistemazione.
Il monitoraggio effettuato da Inps sui flussi di pensionamento ha mostrato come, nel 2016, siano entrate in pagamento oltre 126 mila pensioni in meno rispetto all'anno precedente. Le nuove pensioni liquidate da Inps sono diminuite del 22,19% rispetto al 2015. A causare il netto calo dei flussi di pensionamento l’adeguamento dell'aspettativa di vita (4 mesi nel 2016) e l’aumento dei requisiti per la vecchiaia delle lavoratrici (18 mesi per le dipendenti e 12 per le autonome).
A causa di queste "nuove regole" si è determinato l’aumento di quasi un anno dell’età media alla decorrenza della nuova pensione, passando ai 66,5 anni, contro i 65,8 dell’anno prima.
La Circolare n. 5 dell' 11/01/17 ha ad oggetto: "Consolidamento della banca dati delle posizioni assicurative dei dipendenti pubblici – Attività propedeutiche al passaggio in SIN2 delle posizioni degli iscritti del comparto scuola".
Con la suddetta circolare Inps comunica che i prossimi Lotti di lavorazione comprenderanno le posizioni degli iscritti alla Cassa Stato e fornisce indicazioni circa le attività da intraprendere in previsione del prossimo passaggio sul nuovo sistema in particolare dei dipendenti del settore Scuola del Ministero Istruzione, Università e Ricerca.
Inps definisce inoltre un Calendario delle lavorazioni:
Per quanto riguarda il Lotto3, ai fini dei piani di attività, le lavorazioni verranno considerate chiuse al 31/12/2016.
Il prossimo Lotto4 di posizioni da lavorare sarà reso disponibile a gennaio 2017.
Per quanto riguarda il termine del 31/12/2016 indicato in Circolare 148/2014 per modificare i dati delle posizioni assicurative per periodi retributivi precedenti al 1° gennaio 2012, esso costituisce una indicazione operativa per le Sedi INPS legata al cronoprogramma, superato, previsto nella stessa Circolare.
La definizione dei termini prescrizionali per i versamenti contributivi di Enti e Amministrazioni datori di lavoro pubblici è demandata ad una apposita circolare in materia, sottoposta all’approvazione dei Ministeri Vigilanti.
La Corte Costituzionale ha bocciato il quesito referendario, proposto dalla Cgil, sull’articolo 18; l'obiettivo era quello di modificare le norme sui licenziamenti previsti dal Jobs act e di ripristinare quindi la reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo estendendo la suddetta tutela ai dipendenti di aziende con più di 5 addetti (precedentemente previsto per le aziende con più di 15 dipendenti).
Sono stati ritenuti ammissibili, invece, gli altri due quesiti; il primo sulla responsabilità solidale di committente e appaltatore e il secondo sulla cancellazione dei voucher o buoni lavoro, la Cgil vorrebbe abrogarli, cancellando quindi tutte le regole in vigore sul lavoro accessorio. L'esecutivo ha manifestato invece l’intenzione di revisionare lo strumento, l'obiettivo sarebbe quello di ricondurre i voucher alla loro funzione originale, ovvero dare copertura previdenziale e assicurativa alle attività occasionali combattendo il lavoro nero.
Sugli ultimi due quesiti si andrà a votare in una domenica compresa tra il 16 aprile e l’11 giugno, salvo interventi del Parlamento oppure nel caso di scioglimento anticipato.
Rimanendo in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi e delle circolari, ieri, sul sito Inps, l'Istituto ha riepilogato le principali novità della legge di bilancio 2017 in tema previdenziale.
Per quanto riguarda l’Ape volontaria, viene precisato che il prestito ottenuto quale anticipo rispetto alla data di effettivo pensionamento, sarà restituito in 260 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta su ciascun rateo pensionistico, inclusa quindi la tredicesima .
In materia di Ape sociale viene precisato che l’accesso al beneficio è comunque subordinato alla cessazione di qualunque attività lavorativa anche autonoma.
L’indennità viene corrisposta per 12 rate annuali fino al raggiungimento del primo diritto a pensione. La prestazione è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata soltanto nel caso in cui i relativi redditi non superino gli 8mila euro annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di 4.800 euro annui..
I precoci che svolgono determinate mansioni, accedono ai benefici per i lavoratori precoci con 41 anni di contributi. Tale requisito risentirà degli adeguamenti legati alla speranza di vita. Gli incrementi non saranno, invece, applicati agli addetti a lavori usuranti fino a tutto il 2026. Per quest’ultima categoria è stata abrogata la finestra mobile.
Fonte. il Sole24Ore
Entro il 2 marzo è atteso il primo decreto della presidenza del consiglio dei ministri contenente l'attuazione dell'ape volontario; sono attesi ben 6 decreti attuativi del pacchetto pensioni entro la primavera, e, nel frattempo, l'esecutivo dovrà dare avvio alla "Fase2" del confronto sulle pensioni, tra gli argomenti in previsione una riforma del sistema di calcolo contributivo ed interventi sulla previdenza complementare.
La negoziazione tra governo e sindacati riparte martedì 10 gennaio, quando Aran e sindacati si troveranno faccia a faccia.
Gli argomenti da affrontare saranno numerosi, in primis l'aumento medio degli 85 € ( il governo si è per ora impegnato a fare in modo che gli aumenti non vadano ad influire sul "bonus Renzi"); la revisione della legge Brunetta sul pubblico impiego, l'obiettivo principale è quello di affidare più spazio alla contrattazione e meno alla legge e infine la ricerca di un'intesa sulle prerogative sindacali, ricerca da calibrare sul nuovo assetto della Pa, divisa ora in 4 comparti anziché gli 11 tradizionali.
Una nota del Sindacato dei pensionati dalla Cgil chiede a Palazzo Chigi di intervenire per congelare il conguaglio negativo una tantum sugli assegni nel 2017.
La questione in breve:
Nel 2014 è stato adottato un indice di rivalutazione provvisorio dello 0,3%, quello definitivo è risultato però pari allo 0,2% . Il 1° gennaio 2016 sarebbe dovuto scattare quindi il recupero pari allo 0,1%, ma l'articolo 1, co. 288 della legge 208/2015 ha stabilito il rinvio di un anno del conguaglio negativo, che si sarebbe dovuto applicare ad inizio del 2016, in vista di un recupero dell'inflazione nel 2017 , recupero che però non c'è stato; pertanto, salvo interventi normativi di rinvio, i pensionati dovranno restituire con un prelievo una tantum tra i 16 e 20 euro (per pensioni lorde mensili tra i 1.400 e i 3.000 euro).
I sindacati chiedono quindi un intervento da parte del governo per evitare la penalizzazione delle pensioni.
Il decreto di fine anno: Dl 244/2016 è stato pubblicato in GU e prevede almeno 103 proroghe.
Tra le norme in materia di lavoro e previdenza ricordiamo la conferma, anche per il 2017, del pagamento di pensioni, indennità di accompagnamento e vitalizi al primo giorno di ciascun mese o quello successivo se festivo o non "bancabile" (solo il mese di gennaio fa eccezione, con la possibilità per il cittadino di incassare l'assegno dal 3 gennaio).
Inoltre, in deroga al Jobs Act , è confermata la proroga di un anno dei contratti in essere per 40000 lavoratori precari della Pubblica Amministrazione.
E' stata pubblicata la Circolare del Ministero del Lavoro numero 41 del 29/12/2016 per la presentazione delle istanze di accesso per i lavoratori interessati all'ottava salvaguardia.
Da oggi i lavoratori che intendono fruire dei benefici recati dai commi 212 e ss. della legge 232/2016 possono presentare istanza di accesso alle Direzioni Territoriali del Ministero del Lavoro per verificare il rispetto dei requisiti richiesti.
I lavoratori che si riconoscono nei profili di tutela individuati dalla circolare in questione in questione avranno 60 giorni di tempo a partire da oggi per presentare istanza di accesso: cioè sino al 2 marzo 2017. A pena di decadenza.
I lavoratori ricompresi profili di tutela non regolati dalla predetta Circolare dovranno invece presentare istanza di accesso direttamente all'Inps.
A breve una newsletter con tutte le novità sull'ottava salvaguardia!
La Legge di Bilancio prevede da quest'anno l’esenzione IRPEF completa per le pensioni dirette, indirette e di reversibilità erogate nei confronti delle vittime del dovere (ex articolo 1, co. 563 della legge 266/2005) e loro superstiti.
L'articolo appena citato recita, infatti, che a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge, ai trattamenti pensionistici spettanti alle vittime del dovere e ai loro familiari superstiti, [...] si applicano i benefìci fiscali di cui all’articolo 2, commi 5 e 6, della legge 23 novembre 1998, n. 407, e dell’articolo 3, comma 2, della legge 3 agosto 2004, n. 206, in materia di esenzione dall’imposta sui redditi.
Si rimane in attesa di ulteriori indicazioni da parte dell'Inps.
A inizio anno il nuovo governo dovrà rendere esecutivo l'accordo del 30 novembre siglato da governo Renzi e sindacati, e, in particolare, dovrà sciogliere il nodo degli aumenti in busta paga; tra i principali problemi legati a questo tema troviamo sicuramente la questione del bonus Renzi.
Il calendario delle trattative si aprirà il prossimo 10 gennaio.
Fonte. il Messaggero
Con la circolare 152 del 18 agosto del 2015 sono state illustrate le novità sul congedo parentale fruito in modalità oraria.
La Circolare 230 del 29 dicembre 2016 ha integrato la circolare 152 e illustrato le innovazioni apportate al flusso UniEmens.
Con Messaggio hermes n. 5268 del 29.12.2016 viene individuato in dettaglio il valore dei tassi da applicarsi nel periodo 1° gennaio – 31 marzo 2017 dei prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto dello stipendio e della pensione.
Il messaggio n. 4973 del 06/12/2016 fissava la decorrenza per la compilazione dei flussi delle denunce retributive e contributive individuali UNIEMENS – Flussi di regolarizzazione, al giorno 03/01/2017. Con Messaggio n. 5274 del 30.12.2016 INPS fissa la nuova decorrenza al giorno 01/02/2017.
Con la Circolare 228 del 29 dicembre 2016 Inps disciplina l’applicazione del regime telematico per la presentazione delle domande di riscatto di periodi contributivi nelle gestioni dei dipendenti privati.
Fino al 31.03.2017 le domande potranno essere presentate con la modalità telematica oppure con le modalità consuete. La modalità telematica di presentazione della domanda diventerà invece esclusiva a partire dal 1^ aprile 2017.
Nell'augurarvi un buon natale e un felice anno nuovo vi ricordiamo che il nostro studio rimarrà aperto per tutto il periodo natalizio.
Buone Feste!
Studio Naldi
Nel mese di gennaio 2017, i pagamenti di trattamenti pensionistici, di assegni, pensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché delle rendite vitalizie dell'INAIL, saranno effettuati il secondo giorno bancabile, la rata sarà quindi erogata da Poste e banche il 3 gennaio 2017.
Messaggio INPS 5171 del 21.12.2016
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 118 del 21 maggio 2016 è stata pubblicata la legge n. 76 del 20 maggio 2016 , entrata in vigore il 5 giugno 2016, recante disposizioni in materia di “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”.
A decorrere dal 5 giugno 2016, ai fini del riconoscimento del diritto alle prestazioni pensionistiche e previdenziali (es. pensione ai superstiti, integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, successione iure proprio, successione legittima, etc.) e dell’applicazione delle disposizioni che le disciplinano, il componente dell’unione civile è equiparato al coniuge.
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I chiarimenti del Ministero del Lavoro nella circolare INPS n. 196 del 11/11/2016
Con la conversione in legge del D.L. 193 del 22/10/2016 hanno trovato conferma diversi emendamenti.
Leggi la circolare n. 9 dello STUDIO PINIeASSOCIATI per scoprire le principali novità in materia fiscale.
Sono stati approvati dalla V Commissione di Bilancio alcuni importanti emendamenti tra cui quello sul cumulo dei periodi assicurativi e sull'estensione dell'opzione donna.
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Clicca qui per leggere il testo approvato.
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E' stata aggiornata la modulistica relativa alla richiesta del PIN dispositivo per il cittadino - Modulo MV35, contenute nel messaggio 4590 del 16 novembre 2016.
Non è più ammessa la presentazione della richiesta di PIN da parte di un delegato del richiedente.
In caso di impossibilità a recarsi in sede per richiedere il PIN devono essere utilizzate la procedura online o quella del Contact center.
Il messaggio contiene specifiche disposizioni per i casi di richiesta PIN da parte del tutore o amministratore di sostegno di persona in tutto o in parte incapace e del genitore di un minore.
L'INPS avverte che venerdì 25 novembre potrebbero verificarsi rallentamenti nell'erogazione dei servizi INPS a causa di uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie.
La Corte di cassazione con sent. 22936/2016 ha affrontato il caso di un lavoratore privato a part-time verticale al quale l'INPS aveva riconosciuto utili ai fini pensionistici solo i periodi effettivamente lavorati.
L’Inps, con una circolare del 1986, aveva definito che fosse necessario un minimale settimanale ai fini dell'accredito contributivo, requisito che diviene impossibile raggiungere non lavorati in caso di part time ciclico.
La Corte ha ribadito che ai fini dell’anzianità contributiva un anno di lavoro part-time verticale vale come quello full-time.
La motivazione si basa sull'applicazione del principio di non discriminazione secondo cui il dipendente part-time non deve ricevere un trattamento meno favorevole rispetto ai dipendenti a tempo pieno.
Se non si riconosce l'intero periodo a livello contributivo si crea un gap che svantaggia il lavoratore, sia rispetto ai dipendenti full-time, sia nei confronti dei part-time “orizzontali”.
Con l’approvazione del D.L. 22 ottobre 2016, n. 193 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2016 viene data la possibilità ai contribuenti con carichi iscritti a ruolo negli anni dal 2000 al 2015, affidati agli Agenti della riscossione, tra cui Equitalia, di definire gli importi debitori in via agevolata.
Leggi la CIRCOLARE 8 dello Studio PINIeASSOCIATI per saperne di più.
Il testo della Finanziaria è stato inviato alla Commissione europea ieri in serata.
Ora la Commissione dovrà valutare il suddetto testo, qualora questo si discostasse troppo dagli obiettivi e dagli impegni europei, la commissione lo respingerà d'emblée entro due settimane e prenderà contatto con il governo italiano; in caso contrario formulerà una valutazione più compiuta intorno a metà novembre.
Sabato 15 ottobre 2016, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, si è riunito il Consiglio dei Ministri.
Lo stesso ha approvato il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019.
La manovra comprende il disegno di legge suddetto e un decreto legge che contiene misure di particolare urgenza (tra cui l’avvio del processo di chiusura di Equitalia).
Leggi il Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 136 del 15 ottobre 2016
Che cos'è l' "Ape Social"? E' uno strumento di natura assistenziale (e non previdenziale) con cui si intende garantire un prestito ponte fino alla pensione ad una serie di soggetti che presentano determinati requisiti, si tratta quindi di un anticipo a costo zero per il lavoratore.
Tre delle categorie ammesse al prestito-ponte agevolato fino a 3 anni e sette mesi per raggiungere la pensione sono state fissate nel verbale del 28 settembre: disoccupati senza più ammortizzatore sociale, lavoratori invalidi e lavoratori con carichi familiari pesanti.
Rimane ancora da definire, prima dell’incontro con i sindacati di venerdì, il quarto canale, quello dei lavoratori esposti ad attività “gravose”.
Restano fermi i requisiti di età e contribuzione previsti per le altre tipologie di anticipo pensionistico.
Il confronto per definire l’elenco dei lavori gravosi che saranno ammessi al prestito-ponte è ancora aperto, soprattutto con la Ragioneria generale dello Stato, anche perché le risorse disponibili oscillano attorno ai 500 milioni e serviranno per finanziare l’Ape nelle sue tre forme; il cumulo gratuito dei periodi contributivi e le semplificazioni per precoci e usuranti.
Poche risorse, da calibrare.
Fonte: Il Sole24Ore
Con Circolare emanata dalla Direzione Organizzazione, il Comune di Torino riconosce ai suoi dipendenti conviventi o in unione civile il diritto ai permessi retribuiti e ai benefici previsti dalla legge 104/92 (fino ad oggi garantiti ai soli coniugi e ai parenti o affini fino al secondo grado).
Ricordiamo che, con la Sentenza 213/2016, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art 33 comma 3 della Legge 104/1992 nella parte in cui non include il convivente more uxorio ai soggetti legittimati a fruire del permesso mensile retribuito per l’assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità: coniuge, parente o affine entro il secondo grado (leggi la newsletter per tutti gli approfondimenti).
La ratio seguita dal Comune è stata quella di applicare quanto previsto dalla suddetta sentenza non solo ai conviventi ma anche ai componenti delle unioni civili.
C'è da ricordare che la Legge Cirinnà, che ha riconosciuto l'istituto delle unioni civili, è arrivata dopo il quesito posto dalla consulta e non previsto nella sentenza.
La direzione Organizzazione del Comune chiarisce di aver inviato richiesta di chiarimenti al Dipartimento della Funzione pubblica e all’Inps, in particolare rispetto alla immediata operatività della norma per gli “uniti” civilmente, o alla necessità di ulteriori provvedimenti dell'Esecutivo.
La circolare prevede inoltre la possibilità per gli uniti civilmente di usufruire del congedo “matrimoniale” e dei diversi permessi (lutto in caso di decesso, per grave infermità del coniuge e congedo per motivi familiari).
Attesa sabato la Legge di Bilancio: prevista una detrazione fiscale per le aziende che finanzieranno la flessibilità pensionistica dei dipendenti più anziani attraverso l’Ape.
L’ipotesi è quella di prevedere una facilitazione fiscale per l’anticipo, in modo da abbassare i costi per lavoratori e aziende.
Secondo Poletti dovrebbe essere proprio il fattore costo a rendere più appetibile il turnover attraverso l’Ape piuttosto che attraverso l’articolo 4 della legge Fornero.
Con le nuove misure sulla flessibilità in uscita il Governo punta, nel primo anno, a circa centomila pensionamenti anticipati, o uscite anticipate dal mercato del lavoro grazie all’Ape; e al riconoscimento della 14esima mensilità a una platea di 1,2 milioni di pensionati .
Il “pacchetto previdenza” della legge di Bilancio 2017 verrà chiuso a breve, un nuovo incontro tra governo e sindacati si terrà probabilmente giovedì, incontro in cui si discuterà di tutti quei dettagli tecnico-operativi che ancora devono essere puntualizzati, ma si parlerà soprattutto della quantificazione delle risorse che la Ragioneria generale dello Stato metterà a disposizione.
Il nuovo insieme di misure si affiancherà a quanto via via previsto dalle riforme precedenti.
Fonte: Il Sole24Ore
Secondo la Corte di cassazione (sentenza 20056/2016) la normativa applicabile ai casi di licenziamento, di cui sia stata dichiarata l’illegittimità nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico, è l’articolo 18 della legge 300/1970 nella sua formulazione anteriore alle modifiche introdotte dalla legge 92/2012, articolo che prevedeva la sanzione reintegratoria come unico strumento di rimedio a fronte di un licenziamento illegittimo.
Secondo la Corte (che in questa materia si è espressa in maniera altalenante) non è applicabile quindi l'art 18 così come novellato dall’articolo 1 della legge 92/2012, in forza del quale la tutela reintegratoria, a seconda che il giudice abbia accertato la sussistenza o la insussistenza del fatto alla base del licenziamento, può risultare alternativa alla tutela risarcitoria in ipotesi di recesso datoriale illegittimo.
La Corte, nella motivazione della sentenza, rileva un'obiettiva diversità tra il lavoro privato e il lavoro pubblico, sebbene contrattualizzato, e afferma che "sul piano degli strumenti di tutela, forme di riparazione economica, quali, ad esempio, il risarcimento del danno o le indennità riconosciute dalla disciplina privatistica in favore del lavoratore ingiustificatamente licenziato, non possono rappresentare, nel settore pubblico, strumenti efficaci di tutela degli interessi collettivi lesi da atti illegittimi ..."
La Corte, consapevole che tale interpretazione comporta il permanere di una duplicità di normative, ciascuna applicabile a seconda della diversa natura dei rapporti di lavoro coinvolti, respinge ogni sospetto di incostituzionalità.
Temporaneamente sospesa, per un problema tecnico, la procedura di dimissioni online.
Fino al ripristino della stessa, questa è la procedura da seguire:
Compilare il modello disponibile sul sito www.cliclavoro.gov.it e trasmetterlo scegliendo una delle seguenti modalità operative:
La Corte di Cassazione, con la sentenza-n-19774-del-2016, ha affermato che la risoluzione del rapporto di lavoro, a seguito di accertamento medico per inabilità assoluta e permanente al proficuo lavoro, costituisce licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
La forma di recesso del datore di lavoro anche nell'ambito della pubblica amministrazione è costituita dall'atto di licenziamento.
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Possibile apertura di un'ottava salvaguardia per i cd. esodati.
Ricordiamo che gli esodati sono lavoratori che avevano raggiunto accordi con l’azienda per lasciare il posto di lavoro in anticipo, ma che, per l'improvviso innalzamento dei requisiti pensionistici stabilito dalla riforma Forneno, rischiavano di trovarsi senza pensione, stipendio, o senza ammortizzatori sociali.
Le sette salvaguardie precedenti hanno consentito a 128mila esodati di accedere alla pensione secondo le regole "pre-Fornero".
Questa ottava salvaguardia sarebbe voluta sia dai sindacati che dal parlamento, in commissione Lavoro alla Camera è infatti depositato un Ddl a firma Damiano-Gnecchi che riguarderebbe i lavoratori in mobilità con accordi precedenti al 31 dicembre 2011, che maturino i requisiti previdenziali ante-Fornero entro 36 mesi, ed una platea di lavoratori (prosecutori volontari della contribuzione, lavoratori in congedo per assistere disabili) che maturano i requisiti entro 24 mesi.
L’operazione sarebbe sostanzialmente a “costo zero” per le finanze pubbliche, in quanto erano state già stanziate risorse che sono rimaste in parte non utilizzate; Nannicini aggiunge che «nella legge di Bilancio si tireranno le fila e senz’altro ci sarà un intervento che usa le risorse che ci sono per andare incontro a quelle platee [...] ma prima di fare promesse serve capire la platea aggiuntiva».
Fonte:il Sole24Ore
Governo e sindacati hanno firmato un verbale condiviso sugli interventi da attuare nel sistema pensionistico.
Verbale che prevede una divisione dei lavori in due fasi:
Fase 1: riguarda le misure su cui c'è stata convergenza e verranno adottate con Legge di Bilancio:
Fase 2: riguarda temi sui quali governo e sindacati si impegnano a proseguire il confronto e che verranno definiti nel corso del prossimo anno:
Leggi il verbale del 28 settembre 2016
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Con la Sentenza 213/2016 la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art 33 comma 3 della Legge 104/1992 nella parte in cui non include il convivente ai soggetti legittimati a fruire del permesso mensile retribuito per l’assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità (coniuge, parente o affine entro il secondo grado).
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Domani il faccia a faccia tra il ministro Giuliano Poletti, il sottosegretario a palazzo Chigi, Tommaso Nannicini, e i tre numeri uno sindacali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo; i quattro punti principali su cui i leader di Cgil, Cisl e Uil attendono una risposta da parte del governo in vista della presentazione della legge di Bilancio sono: l'indicazione esatta delle risorse a disposizione; maglie più ampie per l’uscita anticipata “a costo zero”, una soluzione per i lavoratori precoci e tempi certi per l’avvio delle politiche attive.
L'articolo 10 del dl 503/1992 introduce il divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo e dispone che i titolari di pensione sono tenuti a produrre all'ente erogatore della pensione la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo riferiti all'anno precedente.
In applicazione della suddetta disposizione i titolari di pensione con decorrenza compresa entro l'anno 2015, soggetti al divieto di cumulo parziale della pensione con i redditi da lavoro autonomo, per detto anno sono tenuti a dichiarare entro il 30 settembre 2016 i redditi da lavoro autonomo conseguiti nell'anno 2015.
Il messaggio Inps 3817/2016 fornisce chiarimenti in ordine all'individuazione dei pensionati tenuti alla comunicazione, alle modalità di presentazione della dichiarazione e al regime sanzionatorio.
Da oggi anche i pensionati già iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici possono utilizzare il servizio mobile per calcolare la quota massima cedibile della propria pensione (si tratta della possibilità da parte del pensionato di ottenere un prestito da un istituto di credito, prestito rimborsabile attraverso un addebito automatico che l'Inps effettua sulla sua pensione e che non può superare un quinto dell'importo mensile della pensione).
La quota viene calcolata in base all’imponibile pensionistico e può mutare a seguito delle variazioni mensili di quest’ultimo. Ai fini del calcolo l’imponibile pensionistico va considerato al netto delle trattenute fiscali e previdenziali nonché delle altre trattenute aventi natura prioritaria, tenuto inoltre conto della salvaguardia del limite del trattamento minimo della pensione.
Al servizio “Quota Cedibile Pensione” si può accedere con PIN dopo aver scaricato dagli store l’app INPS Servizi Mobile oppure accedendo con altri dispositivi fissi o mobili al sito mobile m.inps.it
Leggi la news sul sito Inps
Leggi la cessione del quinto della pensione sul sito Inps
Con sentenza n. 174 del 15 giugno 2016, pubblicata il 20 luglio 2016, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’ articolo 18, comma 5, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito dalla legge del 15 luglio 2011, n. 111 secondo il quale “Con effetto sulle pensioni decorrenti dal 1° gennaio 2012 l'aliquota percentuale della pensione a favore dei superstiti di assicurato e pensionato nell'ambito del regime dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme esclusive o sostitutive di detto regime, nonché della gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, è ridotta, nei casi in cui il matrimonio con il dante causa sia stato contratto ad età del medesimo superiori a settanta anni e la differenza di età tra i coniugi sia superiore a venti anni, del 10 per cento in ragione di ogni anno di matrimonio con il dante causa mancante rispetto al numero di 10. Nei casi di frazione di anno la predetta riduzione percentuale è proporzionalmente rideterminata. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano nei casi di presenza di figli di minore età, studenti, ovvero inabili. Resta fermo il regime di cumulabilità disciplinato dall'articolo 1, comma 41, della predetta legge n. 335 del 1995”.
La Corte ha quindi ritenuto fondata la questione di legittimità costituzionale della norma in argomento in riferimento agli articoli 3, 36 e 38 della Costituzione, in quanto ogni limitazione del diritto alla pensione di reversibilità deve rispettare i principi di uguaglianza, ragionevolezza e solidarietà, principio che sta alla base del trattamento pensionistico in esame.
Per effetto della sentenza n. 174 del 2016, l’articolo 18 di cui sopra cessa di trovare applicazione dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione senza travolgere le situazioni giuridiche divenute irrevocabili.
Leggi la circolare INPS 178 del 21.09.2016
APE VOLONTARIA
APE AZIENDALE
APE SOCIAL
Il tavolo di confronto sulle pensioni, che era originariamente in programma per oggi alle 11 e avrebbe dovuto concludere il lungo confronto iniziato il 24 maggio tra governo e sindacati, slitta al 27 settembre.
Questo slittamento serve a definire e ad approfondire gli ultimi temi da parte del governo soprattutto in merito alle risorse disponibili, anche perché oramai c'è convergenza sulla maggioranza dei temi, l'accordo sembra davvero vicino con Cisl e Uil (la Cgil ha sospeso il giudizio), Cisl e Uil inoltre premono perché si arrivi a un accordo da firmare, affinché il governo sia vincolato dagli impegni presi al tavolo.
Le risposte che devono arrivare da parte del governo riguardano principalmente due temi: l’uscita anticipata per i lavoratori precoci under 18 anni e la cosiddetta l’Ape “social”.
Fonte: il Sole24Ore
Dopo una lunga e controversa giurisprudenza in materia di errori nel calcolo della pensione da parte dell’Inps, e del datore di lavoro, la Cassazione, con la pronuncia 17417/2016, si è espressa in tema di pensione maggiorata per errore del datore di lavoro nella trasmissione dei dati all’Inps, e sulla conseguente responsabilità dell’Istituto e sull’eventuale possibilità di richiedere indietro quanto erroneamente versato.
La soluzione della Corte di Cassazione consiste nel ritenere non sussistente in capo all’Inps l’onere di vigilanza e controllo dei dati trasmessi dal datore di lavoro.
In conclusione:
A disposizione dei "bonus" per i pensionati ci sarà complessivamente un miliardo di euro.
Da fonti tecniche sarebbe trapelata la notizia che verrà riconosciuto un bonus contributivo ai lavoratori che hanno iniziato a versare contributi prima dei 16 anni.
Non è ancora chiaro quanti siano i mesi necessari (probabilmente 3) al riconoscimento del bonus che consentirebbe di raggiungere i 41 anni e 10 mesi di contribuzione totale dal 2017, in modo tale da garantire l’anticipo con un anno di sconto sugli altri lavoratori.
Non sono da escludere ulteriori novità al tavolo di domani.
Componeneti come la Uil e la Cisl vedrebbero di buon grado un’intesa sottoscritta come un protocollo così da “proteggere" i contenuti da eventuali modifiche parlamentari.
Fonte: il Sole24Ore
La Sentenza n. 18099/2016 della Cassazione ribadisce che la facoltà di cui all’art. 72 del Dl 112/2008 e successive modificazioni - facoltà che permette all'amministrazione di risolvere il rapporto di lavoro con il dipendente che ha maturato l’anzianità contributiva necessaria per il diritto alla pensione anticipata (nel 2016 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini ) - non può tenere conto solo dei requisiti soggettivi ed oggettivi. Per la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro è necessaria anche una idonea motivazione che tenga conto delle complessive ed effettive esigenze dell’amministrazione, considerando la struttura e le dimensioni, applicando i principi di buona fede, correttezza, imparzialità e buon andamento.
Il Dl 90/2014, all’art. 1 comma 5 ha previsto che la facoltà di risolvere il rapporto con il dipendente non necessita di ulteriori motivazioni quando siano stati individuati a priori i criteri applicativi, con atto generale di organizzazione interna sottoposto al visto degli organi di organizzazione interna.
La riforma dei dirigenti, approvata il 25 agosto in prima lettura e ora in attesa dei pareri (non vincolanti) di conferenza unificata, consiglio di Stato e parlamento, lancia un nuovo tentativo di rivoluzionare la busta paga dei dirigenti (una “rivoluzione”, che se sarà portata avanti, promette comunque di congelare per molti anni le parti fisse dello stipendio).
Il punto chiave sta nell'articolo 8, comma 2 del decreto, che fissa due principi: le voci variabili devono rappresentare almeno la metà dello stipendio complessivo, al netto di anzianità ed eventuali incarichi aggiuntivi, e il 30% va collegato ai «risultati». Nel caso dei dirigenti generali, cioè quelli che si trovano nelle caselle più alte della gerarchia pubblica, la quota variabile deve salire fino al 60% del totale, e quella legata ai risultati non può fermarsi sotto il 40 per cento.
Fonte: ilSole24Ore
Facendo un viaggio virtuale tra i regimi degli stati dell'Unione europea vediamo che sono 23 i Paesi (inclusa l’Italia) che attualmente consentono l’anticipo della pensione.
In Danimarca, Svezia, Irlanda, Olanda e Gran Bretagna invece al momento non esiste alcuna formula di questo tipo.
Con l’invecchiamento della popolazione, che minaccia la sostenibilità dei conti pubblici, la tendenza generale dei Paesi è però piuttosto quella di allungare la durata della vita lavorativa con una conseguente stretta dei requisiti per accedere alla pensione anticipata e, secondo le elaborazioni della Commissione Ue, queste tendenze sono destinate ad intensificarsi ancora, di pari passo con l’aumento dell’età pensionabile.
In 14 Paesi europei è prevista per chi si ritira prima dal lavoro una certa flessibilità, con una penalizzazione dell’assegno che subisce una decurtazione.
In 12 di essi, inoltre, è previsto contemporaneamente un bonus per restare al lavoro più a lungo.
Fonte: IlSole24Ore
Viene in luce l'ipotesi di riconoscere un mini-bonus ai lavoratori precoci (coloro che hanno iniziato ad avere una contribuzione continuativa prima dei 18 anni) affinché superino la soglia dei 41 anni necessaria per l’anticipo pensionistico (ne servono 42 e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne fino al 2018).
Si tratterebbe di una contribuzione figurativa a carico dello Stato per ogni anno di lavoro pieno in minore età, e verrebbe garantito solo ad alcune tipologie di addetti, per esempio a chi ha svolto lavori ordinari “quasi-usuranti”. Molto probabilmente verrà ulteriormente ristretta la platea di beneficiari introducendo un secondo filtro legato all'età anagrafica, questo perché vi sono costi troppo elevati per garantire a tutti un’uscita.
Giuliano Poletti ha infatti affermato che il tema in questione «è molto difficile da affrontare perché ha un livello di costo molto alto», e che «occorre fare i conti».
Dal ministro ieri è arrivata anche la conferma che ci sarà il nuovo ritocco della “no tax area”: «Va equiparata a quella dei lavoratori dipendenti» ha affermato augurandosi che si possa fare con la legge di Bilancio.
Il termine per trasmettere telematicamente il modello 770/16 relativo al reddito 2015 è previsto per giovedì 15 settembre .
Entro la stessa data sarà possibile procedere all’invio, senza sanzione, di quelle certificazioni uniche (Cu) di lavoratori autonomi non interessati dal 730 precompilato non ancora trasmesse.
In data posteriore al 15 settembre la dichiarazione potrà essere legittimamente trasmessa, avvalendosi del ravvedimento operoso (ex articolo 13 del Dlgs 472/97).
Se trasmesso entro il 14 dicembre (cioè trasmesso entro 90 giorni dalla prorogata scadenza del 15 luglio) il 770 non sarà considerato omesso.
Anche quest’anno sarà possibile spezzare in due l’invio del 770, uno per le ritenute di lavoro dipendente e assimilato e l’altro per quelle di lavoro autonomo.
Da quest’anno il 770 semplificato contiene solo i dati sulle ritenute versate (quadri ST ed SV), mentre i dati delle ritenute operate sono stati trasmessi tramite le Cu, perciò aziende e consulenti dovranno effettuare la consueta quadratura tra gli importi trattenuti e quelli versati al di fuori della dichiarazione, e quindi confrontando i dati certificati con le Cu con quelli dichiarati nel 770.
Nel confronto tecnico tra governo e sindacati previste forme di flessibilità per l'Ape.
Per saperne di più leggi l'articolo del Sole24Ore
Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Tommaso Nannicini: «Non ci sarà alcun aumento della spesa pensionistica a carico delle future generazioni - ha detto - l’obiettivo è la sostenibilità dei conti».
«La valutazione è positiva - sostiene Maurizio Petriccioli (Cisl) - c’è convergenza con il governo su un intervento di tipo previdenziale a sostegno delle pensioni basse e sull’Ape, resta da sciogliere il nodo dei lavoratori precoci, ma confido che si possa trovare una soluzione».
I sindacati chiedono che chi ha iniziato a lavorare tra i 14 e i 18 anni, possa avere un bonus contributivo per uscire con 41 anni di contributi.
Anche Domenico Proietti (Uil) esprime un «giudizio positivo» sull’andamento del tavolo: «Stiamo facendo un ultimo sforzo per sciogliere i due ultimi nodi».
Sospende il giudizio Vera Lamonica (Cgil), la confederazione di Corso d’Italia in un comunicato «esprime preoccupazione per lo svuotamento di un intervento sul tema del lavoro precoce».
In vista dell’incontro finale del 21 settembre, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si è detto «ottimista» su un esito positivo del confronto con i sindacati.
Ieri nuove conferme sul “pacchetto previdenziale” che entrerà nella legge di Bilancio.
La prima conferma riguarda l'Ape, che sarà per tutti i lavoratori, compresi gli autonomi, con i requisiti contributivi per la vecchiaia e almeno 63 anni di età dal 2017.
Per il prossimo biennio la misura avrà natura sperimentale. Il finanziamento privato dell’Ape sarà bancario con assicurazione in caso di pre-morienza, ma chi ha una posizione pensionistica complementare potrà accedere a una Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita) per finanziare in tutto o in parte l’anticipo.
Ulteriore conferma riguarda le 14esime: verranno aumentate quelle già in pagamento e, con un’estensione della soglia minima da 750 a 1.000 euro, verrà estesa di 1,2 milioni la platea dei beneficiari.
Sul fronte parlamentare sembra rafforzarsi l’ipotesi di un’ottava salvaguardia per gli esodati non riconosciuti nelle sette in corso.
Il prossimo incontro politico è fissato per mercoledì 21 settembre, con l’obiettivo di sciogliere i nodi ancora esistenti e arrivare ad un’intesa sulle misure da inserire nella prossima manovra.
Con il pacchetto pensioni che il governo sta preparando per la prossima legge di Bilancio arriverà una nuova forma di flessibilità: la Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita) consentirà di percepire una rendita in anticipo rispetto alla pensione obbligatoria a lavoratori senza contratto con 63 anni di età e almeno 20 di contributi contando su una tassazione sostitutiva più leggera per coloro che hanno un’iscrizione di più lungo corso a un fondo pensione integrativo. In particolare l’ipotesi è di uno sgravio dello 0,3% per ogni anno di iscrizione a un fondo superiore a 15 anni, con una tassazione sostitutiva che può scendere fino al 9%
«Per incrementare il Cantiere sociale, nella prossima legge di Stabilità - ha detto Matteo Renzi - provvederemo ad una misura di equità sulle pensioni minime e metteremo nuove risorse sul contrasto alla povertà».
L’ipotesi che continua ad essere indicata come più probabile è quella di un’estensione della platea di pensionati che attualmente prende la “quattordicesima” Inps (somma aggiuntiva).
L’operazione potrebbe consistere nell’aumento a 2 volte il minimo del limite di reddito per incassare l’assegno extra, in questo modo otterrebbero il beneficio altri 1,15 milioni di pensionati.
Nel complesso le risorse da stanziare per le misure previdenziali dovrebbero aggirarsi sui 2 miliardi, con 5-600 milioni destinati al finanziamento dell’Ape.
Crescono le adesioni alla previdenza complementare. Nei primi sei mesi dell’anno gli iscritti hanno sfondato la soglia dei 7,5 milioni di lavoratori, facendo segnare un incremento del +3,9%.
A dare la spinta alle adesioni ai fondi negoziali è stato il Fondo Prevedi, dei lavoratori edili dell’industria e dell’artigianato; ma anche il Fondo Perseo Sirio, cui aderiscono i lavoratori pubblici e del comparto Sanità, "ha registrato un incremento significativo delle adesioni" fa sapere la Covip.
Queste le proposte che dovrebbero essere inserite nella nuova Legge di Stabilità
RICONGIUNZIONI
Oggi chi ha versato i contributi previdenziali in più gestioni può ricongiungerli con una operazione che comporta oneri anche ingenti per il lavoratore, i governo sta valutando la possibilità di rendere gratuita questa operazione, sia per il trattamento di vecchiaia che per quello anticipato.
PRECOCI
La cancellazione della pensione di anzianità e l’adeguamento dei minimi contributivi e anagrafici introdotti nel 2012 hanno penalizzato i lavoratori precoci, ciè coloro che hanno iniziato
l’attività lavorativa prima dei 18 anni. L’intervento allo studio prevede il riconoscimento di un bonus sui contributi di 3 o 4 mesi per ogni anno di lavoro svolto da minorenni.
NO TAX AREA
Per aumentare le risorse a vantaggio dei pensionati meno abbienti potrebbe essere allargato il bacino della no tax area, in cui oggi rientrano i pensionati under 75 e con reddito fino a
7.750 e quelli più anziani con assegni annuali non superiori a 8mila euro. Già quest’anno, con la legge di Stabilità 2016, si è ampliata la no tax area dei pensionati.
QUATTORDICESIME
Per i pensionati con più di 64 anni che hanno un reddito inferiore a una determinata soglia, attualmente viene riconosciuto un importo aggiuntivo della pensione, la cosiddetta
quattordicesima. Due le opzioni prese in considerazione per agevolare questa categoria: aumentare l’importo del reddito di riferimento o incrementare il valore delle quattordicesime.
USURANTI
Per chi svolge attività particolarmente pesanti o lavora di notte (cosiddette "usuranti”), è possibile andare in pensione con il sistema delle “quote”, i paletti da rispettare però sono tali da
disincentivare questa soluzione. Il governo dovrebbe renderne più facile l’accesso.
APE
L’anticipo pensionistico (Ape) dovrebbe essere finanziato con un prestito, erogato dalle banche e restituito dall'interessato in 20 anni. Il taglio sulla pensione determinato dalla rata del prestito da restituire dovrebbe essere attutito tramite detrazioni per le persone più in difficoltà, essere a carico delle aziende in caso di pensionamenti per ristrutturazione e incidere di più per chi uscirà volontariamente dal mondo del lavoro.
Sul tavolo : Anticipo pensionistico, semplificazioni per lavoratori impegnati in attività usuranti e per quelli che hanno iniziato prima dei diciotto anni, nuove regole per valorizzare senza costo i contributi accumulati in gestioni differenti ; tutte queste le riforme a cui sta lavorando il governo e che dovrebbero approdare nella prossima legge di Stabilità per rendere più flessibile il sistema previdenziale dopo la riforma del 2011. Si tratta però di trovare un difficile equilibrio tra allentamento dei requisiti e relativi costi cercando di effettuare una stima attendibile delle persone che utilizzeranno queste vie d’uscita per determinare gli oneri complessivi dell’operazione.
È stato pubblicato sulla G.U. n.176 del 29 luglio 2016 il D.P.C.M. 26 luglio 2016, che differisce al 15 settembre 2016 il termine per la presentazione in via telematica della dichiarazione 770/2016 relativa all'anno 2015.
Con Messaggio n. 3284 del 3/8/2016, l’INPS comunica che invierà agli Enti Datori di Lavoro il file excel con l’elenco degli ulteriori dipendenti per i quali è disponibile l’estratto conto contributivo, nonché la lettera esplicativa dell’operazione, con la richiesta di inoltrare ai dipendenti interessati la comunicazione della disponibilità on line dell’estratto contributivo.
A seguito delle sentenze del Consiglio di Stato nn. 838, 841 e 842 del 2016, è stato modificato, con l’articolo 2 sexies del decreto legge in oggetto, il calcolo dell’ISEE dei nuclei familiari con componenti con disabilità. In particolare:
1) sono stati esclusi dal reddito ISEE i trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità;
2) sono state sostituite le spese (articolo 4, comma 4 lettere b), c) e d) del DPCM n. 159 del 2013) e le franchigie per i componenti disabili con una maggiorazione della scala di equivalenza dello 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente.
anche la domanda di riconoscimento ai fini pensionistici del servizio militare deve essere presentata on line.
Ricongiunzioni gratuite per tutti anche per andare in pensione anticipata. Riconoscimento di un bonus contributivo di 4 o 6 mesi l’anno per i lavoratori “precoci”. Cancellazione delle “finestre” e degli altri vincoli normativi che ostacolano l’accesso al pensionamento anticipato ai lavoratori usuranti.
Sono queste le misure previdenziali che accompagneranno il debutto dell’Ape (anticipo pensionistico), ovvero la nuova flessibilità generalizzata per il pensionamento basata su un prestito-ponte bancario da rimborsare anche con il beneficio di una detrazione.
Presentato il disegno di legge per l’ottava salvaguardia”
Si legge nella presentazione del disegno di legge: “…Questa salvaguardia deve essere la definitiva: le prime sette hanno sempre posto come limite per il diritto la decorrenza del trattamento pensionistico, procedendo di anno in anno. La presente proposta di legge dà priorità al momento in cui si è realizzata la condizione che costituisce il diritto alla salvaguardia: tutto deve fare riferimento al 2011, la verifica delle situazioni deve essere quindi legata all’evento...”
I requisiti pensionistici dovranno essere maturati entro il 31.12.2019, ancorché la decorrenza del trattamento pensionistico sia successivo a tale data.
Vedi il Disegno di legge 3893 del 10 giugno 2016
Sulla base di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa che vede coinvolti i servizi sociali dei Comuni, Centri per l’impiego, scuole, servizi sanitari, viene prevista l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni disagiate nelle quali sono presenti minorenni, figli disabili e donne in stato di gravidanza.
Il Comune riceve le domande dei cittadini ed effettua le verifiche anagrafiche e il rispetto dei progetti
L’INPS riceve le domande dai Comuni i ed effettua le verifiche sulla situazione socio economica.
Il Gestore dei Servizi assicura la distribuzione delle carte prepagate.
Leggi il decreto Ministeriale del 26/5/2016
Leggi la circolare INPS n. 133 del 19/7/2016
Depositata il 13 luglio 2016 la sentenza n. 173/2016 con la quale la Corte Costituzionale ha preso in esame le censure formulate e relative al “contributo di solidarietà sulle pensioni di importo più elevato (da 14 volte a 30 volte il trattamento minimo INPS) che è stato introdotto dal legislatore per il triennio 2014-2016.
La Corte ha ritenuto che il contributo sulle pensioni d’oro può ritenersi misura consentita al legislatore ove la stessa operi entro i limiti della ragionevolezza, di affidamento e della tutela previdenziale (artt. 3 e 38 Cost.) e configurarsi quindi come misura improntata effettivamente alla solidarietà previdenziale, essere imposta dalla crisi contingente del sistema, (strumento utilizzato come misura una tantum) presentarsi come prelievo sostenibile, incidere sulle pensioni più elevate e rispettare il principio di proporzionalità.
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che limitava la pensione di reversibilità quando il coniuge deceduto aveva contratto matrimonio ad un’età superiore a 70 anni e il coniuge superstite era più giovane di almeno vent’anni.
La ratio della norma impugnata risiede nella presunzione che i matrimoni contratti in età avanzata di uno dei coniugi e con una rilevante differenza di età fra gli stessi, traggano origine dall’intento di frodare la legge, ma si tratta di una presunzione connotata in termini assoluti che preclude ogni prova contraria.
La Corte ha ribadito che ogni limitazione al diritto della pensione di reversibilità deve rispettare i principi di eguaglianza e di ragionevolezza e il principio di solidarietà e non deve interferire con le scelte di vita dei singoli, espressione di libertà fondamentali.
Leggi la Sentenza n. 174 depositata il 14 luglio 2016
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 5 comma 8 del DL 95/2012 convertito con modificazioni nella Legge 135/2012 nella parte in cui dispone che le ferie, i riposi e i permessi spettanti al personale delle pubbliche amministrazioni sono obbligatoriamente fruiti secondo quanto previsto dai rispettivi ordinamenti e non danno luogo in nessun caso alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi. La prassi (INPS, Ragioneria dello Stato e Funzione Pubblica) ha di fatto stabilito che il divieto posto dalla norma non opera in quei casi di estinzione del rapporto di lavoro che non chiamano in causa la volontà del lavoratore e la capacità organizzativa del datore di lavoro.
Con Messaggio n. 3020 del 11/7/2016 l’INPS fornisce chiarimenti ed istruzioni in relazione agli adempimenti del datore di lavoro per la regolarizzazione contributiva, nel caso in cui l’applicazione del massimale contributivo per i dipendenti iscritti alla Gestione Pubblica non sia stata gestita correttamente. Il datore di lavoro è tenuto a reinviare le denunce e a procedere alla eventuale regolarizzazione dei contributi non versati.
IL DIES A QUO DAL QUALE FARE DECORRERE I TERMINI PER LA REGOLARIZZAZIONE (tre mesi) VIENE CALCOLATO DALLA DATA DI PUBBLICAZIONE DEL MESSAGGIO INPS (11/7/2016)
Giovedì 7 luglio 2016, presso la Camera dei Deputati, si è tenuta la presentazione del XV Rapporto annuale dell’Inps.
La Relazione è stata svolta dal Presidente dell'Istituto Tito Boeri. Dai dati relativi all’aumento della spesa pensionistica, all’analisi dei disagi di una “generazione di mezzo (50-65 anni) che aspetta con ansia misure che potrebbero alleggerire il proprio carico di lavoro consentendo una uscita anticipata verso la pensione.. questi alcuni degli argomenti trattati.
Con la circolare n. 127 dell’8 luglio 2016 L’INPS fornisce istruzioni operative in merito all’applicazione dell’’art. 25, commi 4 e 6-bis, del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni nella legge n. 114 dell’11 agosto 2014 che ha introdotto semplificazioni per i soggetti con disabilità grave, prorogando gli effetti del verbale rivedibile fino al completamento dell’iter di revisione ai fini dei permessi e congedi riconosciuti ai lavoratori dipendenti in caso di disabilità grave.
Con Messaggio n. 3068 del 13/7/2016 l’INPS comunica che è stata definita la nuova versione degli esempi di compilazione della denuncia mensile “ListaPosPa” per i dipendenti iscritti alla Gestione Pubblica, ai fini del riconoscimento della contribuzione figurativa nel caso di eventi particolari quali la maternità e assistenza al bambino, congedo parentale con retribuzione ridotta, senza retribuzione o usufruito ad ore.
Sono stati corretti alcuni refusi della versione precedente e sono stati aggiunti ulteriori esempi di compilazione.
Allegata al messaggio INPS la nuova versione 2.0 “Istruzioni ListaPosPa” corretta ed integrata.
Aggiornati da ISTAT gli indici dei prezzi per adeguare il Trattamento di fine rapporto, gli affitti, assegni dovuti al coniuge separato.
Periodo di riferimento: Giugno 2016.
Oggi alle 10 è prevista una Conferenza Stampa alla Camera dei Deputati per la presentazione della petizione a sostegno del DDL 857 (che ha raccolto oltre 50.000 firme) che prevede, fra le ipotesi, il pensionamento con 41 anni di contribuzione, indipendentemente dall’età anagrafica.
Dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016, la legge 147/2013 ha previsto un contributo di solidarietà sulle pensioni di importo superiore a 14 volte il trattamento minimo (oltre 91.000 euro).
La Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi che contestavano la costituzionalità del provvedimento, ritenendo legittimo tale prelievo.
Torneremo sull’argomento non appena si conosceranno le motivazioni della sentenza.
Dal 13 luglio entreranno in vigore le norme del Dlgs 20 giugno 2016, n. 116, pubblicate martedì sulla «Gazzetta Ufficiale», che modificano l’articolo. 55 quater del Testo unico del pubblico impiego (Dlgs 165/2001), allo scopo di combattere il fenomeno della falsa attestazione della presenza in ufficio da parte dei dipendenti pubblici.
Si ha falsa attestazione della presenza quando il dipendente faccia risultare in maniera fraudolenta di essere in servizio, oppure tragga in inganno l'amministrazione circa l'orario di lavoro effettivamente svolto.
Se la falsa attestazione della presenza viene accertata in flagranza, oppure mediante l'utilizzo di strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze, l'Amministrazione deve disporre immediatamente - e comunque entro 48 ore dalla conoscenza del fatto – e con provvedimento motivato la sospensione cautelare del dipendente, senza necessità di ascoltarlo preventivamente.
Il superamento di tale termine non determina inefficacia della sospensione e non comporta la decadenza dall'azione.
La legge punisce anche i dirigenti e i responsabili dell'ufficio che, avendo conosciuto l'illecito, non si siano attivati prontamente per applicare la nuova procedura: tale omissione costituisce illecito disciplinare punibile con il licenziamento, e deve essere comunicata all'autorità giudiziaria ai fini dell'accertamento della sussistenza di eventuali reati.
Nell'incontro sono stati affrontati alcuni temi che riguardano chi è già in pensione come il meccanismo di rivalutazione della pensione, l'estensione della no tax Area al momento prevista fino a 8mila euro solo per i pensionati "over 75" e temi che riguardano i futuri pensionandi, come l'introduzione del meccanismo del prestito pensionistico (APE)
Messaggio INPS n. 2642 del 14/06/2016
Nell’incontro tra Aran e Confederazioni Sindacali del 25 maggio 2016 è stato sottoscritto definitivamente il Contratto Collettivo Nazionale Quadro, che era stato siglato il 15 gennaio 2016, per la proroga del termine in materia di trattamento di fine rapporto e di previdenza complementare per i dipendenti pubblici.
L’articolo unico dell’accordo, stabilisce che il termine precedentemente prorogato al 31 dicembre 2015, è ulteriormente differito al 31 dicembre 2020.
Restano fermi per l’anno 2016 i livelli reddituali contenuti nelle tabelle relative all'anno 2015 (circolare INPS n. 109/2015), relativi alla corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare, nonché i corrispondenti importi mensili della prestazione, da applicare dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017, alle diverse tipologie di nuclei familiari.
Con la circolare 90 del 26/05/2016 si forniscono la regolamentazione operativa e le istruzioni per la fruizione dei benefici introdotti dall’art. 1, comma 284, della legge 208/2015, a favore dei lavoratori dipendenti a tempo pieno ed indeterminato del settore privato che maturano il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018 e che concordano con il datore di lavoro la riduzione, in misura compresa tra il 40 e il 60 per cento, dell’orario del rapporto di lavoro.
A breve una Newsletter di approfondimento!
L’Inps, con la circolare n. 92 del 27 maggio 2016, comunica che "restano fermi per l’anno 2016 i livelli reddituali contenuti nelle tabelle relative all’anno 2015 (circolare INPS n. 109/2015), nonchè i corrispondenti importi mensili della prestazione, da applicare dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017, alle diverse tipologie di nuclei familiari."
Gli stessi livelli di reddito avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione.
A breve una Newsletter di approfondimento!
Nuovi diritti (e doveri) per le coppie omosessuali e anche per le coppie eterosessuali che scelgono di convivere. Nelle unioni civili, in materia previdenziale, se uno dei due partner muore l'altro ha diritto al Tfr e anche alla pensione di reversibilità.
La convivenza di fatto, invece, non dà diritto all'eredità legittima e alla pensione di reversibilità, ma il disegno di legge introduce anche i "contratti di convivenza" con i quali è possibile regolare i rapporti economici della coppia.
Renzi a "Porta a porta": un taglio tra l’1 e il 3% l’anno. Con la possibilità di arrivare eventualmente a quota 4% per gli assegni più elevati.
Tutto questo attraverso il decollo dell’Ape (Anticipo pensionistico) che renderà più flessibili le uscite verso la pensione degli “over 63”.
Fonte: il Sole 24 Ore
RICORDIAMO che INPS con propria Circolare del 29.4.2016 n. 71 , ha stabilito che a partire dal 9 maggio 2016, l’accesso ai Servizi Gestione Dipendenti Pubblici avverrà esclusivamente con il proprio PIN INPS personale.
Per saperne di più Leggi la newsletter n. 16 di maggio
Pensionioggi riassume in questo articolo le proposte in discussione in materia pensionistica:
CLICCA QUI per leggere l'articolo completo
Renzi: "La pensione anticipata si chiamerà "ape" e sarà prevista nella prossima Legge di stabilità"
CLICCA QUI per leggere l'articolo sul Sole 24 Ore
Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (www.cliclavoro.gov.it) in data 28 aprile 2016 sono state pubblicate le ultime FAQ in materia di procedura per le dimissioni telematiche
Il Ministero del Lavoro stabilisce che, per i lavoratori domestici, non si deve procedere né al sistema telematico né, alla procedura di convalida prevista dalla legge n. 92/2012.
Inoltre, la procedura telematica va effettuata anche per i rapporti di lavoro instaurati all’interno delle strutture di detenzione.
E’ uscita la circolare INPS 65 del 15/04/2016
Con la suddetta circolare l’Inps fornisce le istruzioni contabili riguardo il congedo indennizzato per le donne vittime di violenza di genere.
Si precisa che le istruzioni di cui alla circolare sono riferite alle lavoratrici del settore privato, sia per il pagamento delle indennità sia per gli aspetti correlati alla contribuzione figurativa.
Le lavoratrici del settore pubblico, alle quali l’indennità per il congedo in questione è corrisposta dall’Amministrazione di appartenenza sono contemplate per gli aspetti che riguardano la copertura figurativa dei periodi di congedo fruiti.
Le lavoratrici con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, sono contemplate solo ai fini del riconoscimento di un diritto alla sospensione del rapporto di collaborazione a cui non corrisponde però un diritto all’indennità.
Sul tavolo del pool di esperti della cabina di regia economica di Palazzo Chigi, 2-3 opzioni per rendere più flessibili le uscite verso la pensione.
La tempistica più probabile per l'eventuale decollo del piano resta quella della prossima legge di stabilità ma non è ancora del tutto esclusa la possibilità che possa essere annunciato prima dell'inizio dell'estate
Con il Decreto Ministeriale 15 dicembre 2015 è stato previsto che il dipendente che volesse dimettersi dovrebbe ricorrere sia alle credenziali di Cliclavoro, sia al codice Inps, invece, con la circolare 12/2016 lo stesso Ministero aveva fatto capire che era sufficiente solo il Pin Inps.
I consulenti del lavoro hanno nuovamente segnalato invece che per dimettersi utilizzando la nuova procedura online (obbligatoria dal 12 marzo) è necessario avere i codici identificativi di Cliclavoro oltre a quello dell’Inps.
Un'ulteriore incertezza che si aggiunge ai numerosi dubbi che i professionisti hanno messo in luce in questi giorni.
I lavoratori del pubblico impiego che hanno subito un contratto a tempo determinato illegittimo hanno diritto a un risarcimento “automatico”, di un valore che può oscillare da un minimo di 2,5 a un massimo di 12 mensilità a seconda dell’anzianità di servizio, del comportamento delle parti e degli altri criteri fissati dalle regole sul rapporto di lavoro.
Le Sezioni unite della Cassazione risolvono così, nella sentenza 5072/2016 la questione delle tutele per il pubblico impiego contro l’abuso dei contratti a termine.
La comunicazione delle dimissioni e della risoluzione consensuale genera già i primi errori e incertezze, il preavviso rappresenta una delle principali difficoltà.
Con la nuova pratica telematica, per il lavoratore è facile sbagliare il calcolo del periodo finale di permanenza in azienda.
In caso di errore è necessario revocare la comunicazione e ripetere la procedura.
Per evitare tutte queste incertezze su un elemento importante come la data effettiva di chiusura del rapporto di lavoro, sarebbe utile un chiarimento ministeriale dedicato alla gestione del preavviso nonché alle conseguenze in caso di omessa effettuazione della procedura da parte del dimissionario.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sul proprio sito, la versione dimostrativa della nuova procedura di dimissioni volontarie e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
Vedi il comunicato presente nel sito ministeriale.
Il lavoratore potrà scegliere tra due opzioni:
1) OPERARE AUTONOMAMENTE, inviando il nuovo modulo tramite il sito del Ministero del Lavoro. In questo caso è necessario munirsi del Pin INPS
2) RIVOLGERSI AD UN SOGGETTO ABILITATO (patronato, organizzazione sindacale, ente bilaterale, commissioni di certificazione) che avrà il compito di compilare i dati e inviarli al Ministero del Lavoro.
Entro 7 giorni dalla data di trasmissione del modulo di dimissioni o risoluzione consensuale il lavoratore ha facoltà di revocarle, sempre in via telematica.
«Entro la fine dell’anno con la legge di stabilità avremo la riforma delle pensioni che anticipa di quattro anni l’uscita dal lavoro a costo zero per le casse dello Stato».
Queste le parole di Cesare Damiano (Pd), Presidente della commissione Lavoro della Camera ed ex ministro del Welfare.
I principali punti dovrebbero consistere nel correggere gli errori della Legge Fornero, primo su tutti l’assenza di gradualità nel passaggio dal vecchio al nuovo regime.
Da domani ci sarà la possibilità per i cittadini maggiorenni e per le imprese di richiedere le credenziali con le quali connettersi ai servizi della pubblica amministrazione. Una sola username e una password consentiranno di accedere a tutta la Pa.
Per il momento i servizi disponibili sono 300, l’obiettivo è di arrivare nel giro di due anni a coprire l’intera Pa.
Per dimettersi secondo la nuova procedura online il dipendente non deve richiedere anche i codici di identificazione del sito Cliclavoro, in quanto è sufficiente avere il Pin dell’Inps.
La novità, confermata dal ministero del Lavoro, emerge guardando il video tutorial pubblicato sul sito del ministero.
Leggi il Sole 24 Ore del 11 marzo 2016 a pag 45
"In materia di pubblico impiego contrattualizzato, lo svolgimento di fatto di mansioni proprie di una qualifica superiore a quella di inquadramento formale comporta in ogni caso, in forza del disposto dell'art. 52, comma 5, d.lgs. del 30 marzo 2001, n. 165, il diritto alla retribuzione propria di detta qualifica superiore ¬ e tale diritto non è condizionato dalla sussistenza dei presupposti di legittimità di assegnazione delle mansioni, posto che una diversa interpretazione sarebbe contraria all'intento del legislatore di assicurare comunque al lavoratore una retribuzione proporzionata alla qualità del lavoro prestato, in ossequio al principio di cui all'art. 36 Cost".
E' questo, in estrema sintesi, il principio di diritto affermato dalla Sezione Lavoro della Corte di Cassazione con la Sentenza 18.02.2016 n. 3211.
Rivalutazione per l'anno 2016 della misura degli assegni e dei requisiti economici
La variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, è risultata, per il 2016, pari a - 0,1.
Con riferimento alle prestazioni previdenziali e assistenziali e ai parametri ad esse connessi, la percentuale di adeguamento non può essere inferiore a zero.
Pertanto restano fermi per l’anno 2016 la misura e i requisiti economici dell’assegno al nucleo familiare numeroso e dell’assegno di maternità del 2015.
La nuova procedura relativa alla comunicazione on-line delle dimissioni, obbligatoria dal 12 marzo 2016, non si applica ai dipendenti della Pubblica Amministrazione, ai recessi durante il periodo di Prova e ai lavoratori marittimi.
Lo precisa la circolare 12 del 4 marzo 2016 diffusa dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Il 12 marzo 2016 diventerà pienamente operativa la nuova procedura telematica per le dimissioni e la risoluzione consensuale dei rapporti di lavoro introdotta dal Dlgs 151/2015 che rende inefficaci tutte le dimissioni rassegnate senza l’utilizzo di un’apposita procedura telematica.
La norma è stata pensata al fine di contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco.
Vale per i dipendenti del settore privato eccetto:
• Lavoratrici madri (vale la disciplina tradizionale)
• Lavoro domestico
• Atti convalidati in sede protetta
• Risoluzioni consensuali sottoscritte nell'ambito della procedura di conciliazione preventiva
• Lavoro pubblico (dubbi interpretativi)
• Dimissioni rassegnate durante il periodo di prova (dubbi interpretativi)
Gli addetti ai lavori hanno evidenziato la complessità dell’adempimento nonché diversi dubbi e punti critici.
Circolare n. 45 del 29/02/2016
L’Inps ha pubblicato la circolare n. 45 del 29 febbraio 2016, con la quale fornisce le istruzioni per l’applicazione della normativa nella legge 28 dicembre 2015, n. 208
In particolare, la circolare informa circa:
• La proroga del termine di presentazione delle domande per i benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto.
• Il Regime sperimentale donna.
• La Riduzione percentuale della pensione anticipata prevista per i soggetti con età inferiore a 62 anni.
Circolare 40 del 23/02/2016
Con questa circolare si forniscono le indicazioni per la valorizzazione in denuncia dei congedi parentali con contribuzione figurativa ai fini pensionistici a carico dell’Istituto per le aziende e le amministrazioni pubbliche iscritte alla Gestione Dipendenti Pubblici.
Messaggio 940 INPS
INPS con Messaggio 940 comunica il proseguimento dell’inoltro delle comunicazioni individuali all’iscritto.
Le comunicazioni individuali vengono ora inoltrate a un primo contingente di circa 150mila iscritti compresi nel Lotto 2 e ai rispettivi datori di lavoro.
Con circolare n. 44 del 29 febbraio 2016, l'Inps ha fornito istruzioni in merito all'abrogazione da parte della legge di stabilità 2016 del regime di alternatività/incumulabilità tra la facoltà di riscatto del corso legale di laurea e la facoltà di riscatto dei periodi corrispondenti al congedo parentale fuori dal rapporto di lavoro (comma 2 dell’art. 14 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.503 e regolata dall’art.35, comma 5, del D.lgls.151/2001).
Con l’abrogazione della suddetta normativa è stata prevista perciò la facoltà di cumulare il riscatto dei periodi corrispondenti al congedo parentale collocati temporalmente al di fuori del rapporto di lavoro con il riscatto del corso legale di laurea.
Circolare n. 43 del 29/02/2016
Con effetto dal 1° dicembre 2015 è soppresso il Fondo integrativo dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e superstiti a favore del personale dipendente delle aziende private del gas, e a decorrere da tale data cessa ogni contribuzione al Fondo e non viene liquidata nessuna nuova prestazione.
Dalla medesima data viene istituita presso l'INPS la Gestione ad esaurimento del Fondo Gas che subentra nei rapporti attivi e passivi in capo al soppresso Fondo.
Il Consiglio di Stato, con tre sentenze depositate ieri, ha confermato quanto deciso dal Tar Lazio con altrettante pronunce, e cioè che le indennità di accompagnamento erogate ai disabili non devono essere considerati reddito per il calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
I giudici scrivono che le indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie non servono a remunerare alcunché ma a compensare un’oggettiva situazione d’inabilità che provoca in sé e per sé disagi e diminuzione di capacità reddituale. L’Isee non può definire reddito.
Pagina 40 sole 24 ore del 1/03/2016
Nannicini : «cercheremo di affrontare» questo tema«nella prossima legge di stabilità»
Si giocherà quindi con la prossima legge di stabilità la partita sulle uscite flessibili, con penalizzazioni, verso il pensionamento.
Nannicini ripete che sulle reversibilità «non c’è mai stato nulla, è la tipica tempesta in un bicchier d’acqua».
Matteo Renzi rimarca: è stata scritta «una balla».
Fonte "il Sole 24 ore"
Giovedì 25 febbraio l'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato con 173 voti favorevoli e 71 contrari il maxiemendamento recante regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze di fatto, sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia.
A presto tutte le novità in materia previdenziale.
Con la circolare 40 del 23/02/2016 l'INPS fornisce indicazioni relative alla valorizzazione in denuncia dei congedi parentali ad ore con contribuzione figurativa ai fini pensionistici a carico dell’Istituto per le aziende e le amministrazioni pubbliche iscritte alla Gestione Dipendenti Pubblici.
Con successivo messaggio saranno aggiornati ed integrati gli esempi di compilazione della ListaPosPA di cui al Messaggio n. 3284 del 14/05/2015.
Ci si avvia verso l'intesa tra Pd e Ncd sul Ddl Cirinnà.
Nella trattativa di queste ore i punti ancora aperti sono il cognome del compagno/a e la pensione di reversibilità.
Via libera da parte dell'Aran alla possibilità di articolare in «parti speciali» i quattro comparti che
rappresenteranno la nuova architettura del pubblico impiego.
Questa possibilità deve essere però limitata a «casi particolari», caratterizzati da «una
significativa rilevanza in termini numerici di addetti e amministrazioni» e da «una
spiccata specificità funzionale e professionale».
I quattro comparti saranno, in base alle trattative delle ultime settimane, sanità, scuola, poteri locali (in cui confluiranno i dirigenti amministrativi delle Asl) e poteri centrali.
Leggi il Sole 24 Ore a pagina 42
Associandosi al Fondo Perseo Sirio, pur possedendo un reddito superiore alla soglia che consenta di beneficiare del Bonus Renzi, permette di poter accedere ai vantaggi del decreto.
I contributi volontari versati per costruire la pensione con Fondo Perseo Sirio consentono infatti di abbattere il reddito imponibile per rientrare sotto la soglia prevista per beneficiare dell’incentivo o per ottenere un bonus fiscale maggiore.
Leggi l'articolo completo
E' uscito il Messaggio n. 721 del 17 febbraio 2016
Nell’ottica del miglioramento delle funzionalità nei servizi in linea sono state apportate delle implementazioni che consentiranno la visualizzazione, al soggetto giuridico vigente, dei dati degli Aziende/Amministrazioni/Enti in esso confluiti.
I servizi interessati a tale modifica sono:
- Visualizzazione note di debito (ECA, Sistemazioni Contributive, Benefici in sede di pensione)
- Visualizzazione versamenti ente
- Visualizzazione denunce contributive
Per saperne di più leggi il Messaggio n. 721
Il direttore generale dell’Inps ieri si è sospeso volontariamente dall’incarico. Lo stesso Cioffi ha appreso da alcuni articoli di stampa di essere indagato dalla procura di Nocera per abuso d’ufficio nell’ambito della gestione di una ispezione Inps presso Enel, azienda in cui ha lavorato come direttore del personale.
L’ispezione «ha evidenziato mancati versamenti per 40 milioni di euro. La decisione è motivata dalla volontà di assicurare la dovuta libertà di azione all’istituto e a me».
Leggi il sole 24 Ore a pag. 44
Il governo esclude un intervento sulle pensioni di reversibilità.
Sollevate polemiche dai sindacati dei pensionati sul disegno di legge delega sul contrasto alla povertà, che prevede la razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale e previdenziale, introducendo un principio d’accesso selettivo, regolato dalla condizione economica, misurata dall’indicatore Isee.
Nel testo definitivo uscito da Palazzo Chigi è stata aggiunta una precisazione: l’applicazione dei nuovi requisiti si applicherà a quanti richiedono la prestazione dopo la data di entrata in vigore dei Dlgs.
Le prestazioni per cui potrebbero profilarsi in futuro nuovi criteri d’accesso sono: pensioni di reversibilità, integrazioni al minimo, gli assegni sociali, maggiorazione sociale del minimo, assegni per il nucleo familiare con tre o più figli minori. Il Ddl delega è approdato alla Camera, in procinto di essere assegnato alle commissioni Lavoro e Affari sociali.
La normativa sulla "Trasparenza Amministrativa" (D.lgs n. 33/2013) obbliga le Pubbliche Amministrazioni a pubblicare on line sui siti istituzionali tutte le informazioni necessarie a consentire ai cittadini il controllo sull'attività dell'Amministrazione.
A distanza di quasi un triennio dall'entrata in vigore, questo strumento di prevenzione della corruzione comincia, seppur ancora timidamente, ad essere utilizzato dai cittadini che, in presenza di omissioni da parte delle P.A., possono procedere a segnalarli all'Autorità Nazionale Anticorruzione che, può procedere anche a sanzionare gli enti inadempienti.
Con comunicato dell'11 febbraio 2016, l'ANAC ha reso noto l'avvenuto aggiornamento della pagina con la rendicontazione periodica degli esiti dell’attività di vigilanza sulle segnalazioni istruite nel 2015 e dell’elenco dei provvedimenti d’ordine in materia di trasparenza “Vigilanza su segnalazioni”.
Fonte: Comunicato Anac del 11.2.2016
L’Inps ha pubblicato la circolare n. 29 del 11 febbraio 2016, con la quale informa che gli oneri di ricongiunzione dei periodi assicurativi ai fini previdenziali per i liberi professionisti, relativi a domande presentate nel corso del corrente anno 2016, in applicazione del terzo comma dell’art. 2 della Legge n. 45/1990, possono essere versati ratealmente senza applicazione di interessi per la rateizzazione.
L’art. 1 comma 277, legge di stabilità per il 2016 (legge 28 dicembre 2015 n 208) dispone che:
Ai lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno prestato la loro attività senza equipaggiamenti di protezione adeguati all'esposizione alle polveri di amianto, per l'intero periodo delle operazioni di bonifica dall'amianto poste in essere mediante sostituzione del tetto, sono riconosciuti, i benefici previdenziali per il periodo corrispondente alla medesima bonifica.
I benefici sono riconosciuti, su domanda da presentare alle strutture dell’istituto territorialmente competenti dell’INPS, non oltre il 29 febbraio 2016 a pena di decadenza.
Nell'istanza dovrà essere indicato il sito produttivo ed il periodo temporale di esposizione cui fa riferimento la norma.
Il messaggio n. 781 del 19/02/2016 rettifica il Messaggio 587 sostituendo le parole “29 febbraio 2016”con le parole “1° marzo 2016”.
Con l’entrata in vigore del d.lgs. n. 8/2016, dal 6 febbraio 2016 non è più
perseguibile penalmente chi non versa i contributi previdenziali, se tale
omissione non supera la soglia di 10.000 euro annui. L’omesso versamento è punito soltanto con una sanzione amministrativa pecuniaria, da individuarsi tra il minimo di 10.000 ed il massimo di 50.000 euro.
La suddetta norma ha efficacia retroattiva.
Leggi l’approfondimento nell'Area riservata
Si fa sempre più largo la proposta di rivisitazione del modello 770: l’obiettivo è quello di ridurre significativamente gli oneri da adempimento sostenuti da cittadini e imprese.
«C’è l’idea di andare verso la soppressione del 770 così come lo conosciamo oggi, snellendolo», ha detto ieri la direttrice delle Entrate, Rossella Orlandi.
L’ipotesi è quella di proporre al Governo un ulteriore pacchetto di semplificazioni «alleggerendo gli oneri attraverso l’eliminazione di campi e informazioni» nel modello 770
Leggi il Sole 24 0re pag 39 (sez. norme e tributi) dell'11 febbraio
Il software "F24 Enti Pubblici" è un prodotto che permette agli Enti Pubblici di compilare il relativo modello F24 ed inviare la rendicontazione relativa ai versamenti effettuati attraverso gli appositi canali di collegamento con Banca d’Italia.
Per la " preparazione" dei versamenti tramite Modello F24 gli Enti registrati a Fisconline devono installare l'applicazione FileInternet,i contribuenti registrati a Entratel, invece, devono utilizzare l’applicazione Entratel.
Entrambi i suddetti prodotti sono prelevabili dalle rispettive sezioni “Software” del sito.
La CU 2016 si sdoppia, è stato infatti previsto un duplice adempimento a carico dei sostituti d’imposta che, in pratica, avranno l’obbligo di predisporre due certificazioni:
Aumentano inoltre le informazioni da inserire su TFR e assistenza fiscale. Molte di queste informazioni non dovranno più essere inserite nel 770.
Leggi il Sole 24 Ore a pag. 19 (sez. Norme e tributi )
Il 1 febbraio 2016 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circolare con le indicazioni operative per il personale ispettivo.
Per quanto riguarda l’articolo 2 del decreto legislativo n. 81/2015, viene prevista l’applicazione della “disciplina del rapporto di lavoro subordinato” nell’ipotesi di rapporti di collaborazione che si concretino in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e continuative, le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento “ai tempi e al luogo di lavoro“ (c.d. etero-organizzazione).
Premessa per avviare le trattative sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego è la riduzione a quattro dei 12 comparti in cui sono divisi oggi i dipendenti pubblici.
Il 3 febbraio L’Aran ha illustrato ai sindacati la proposta di accorpamento dei comparti che prevede:
• SCUOLA (scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale)
• SANITA’
• POTERI LOCALI (regioni, province, comuni e città metropolitane)
• POTERI NAZIONALI (comparti non inclusi nei precedenti, in discussione l’ipotesi di isolare la Presidenza del Consiglio)
La trattativa entra ora nella fase decisiva.
Fonte: pag. 38, norme e tributi, il Sole 24 Ore
Il 1 febbraio 2016 il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circolare con le indicazioni operative per il personale ispettivo. Per quanto riguarda l’articolo 2 del decreto legislativo n. 81/2015, viene prevista l’applicazione della “disciplina del rapporto di lavoro subordinato” nell’ipotesi di rapporti di collaborazione che si concretino in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e continuative, le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento “ai tempi e al luogo di lavoro“ (c.d. etero-organizzazione).
Leggi la circolare 3/2016 – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Premessa per avviare le trattative sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego è la riduzione a quattro dei 12 comparti in cui sono divisi oggi i dipendenti pubblici.
Il 3 febbraio L’Aran ha illustrato ai sindacati la proposta di accorpamento dei comparti che prevede:
La trattativa entra ora nella fase decisiva.
Fonte: pag. 38, norme e tributi, il Sole 24 Ore
Il Ddl di riordino dei rapporti di lavoro autonomo, rafforza le tutele (maternità congedo parentale, malattia) per professionisti e Partite IVA.
Sì alle collaborazioni coordinate e continuative considerate “genuine”
Leggi il Sole 24 ore del 28 gennaio 2016 a pag 8
Presentazione domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti entro il 1° marzo 2016 per i lavoratori che maturano i requisiti agevolati per l’accesso al trattamento pensionistico dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016. Decreto legislativo n. 67 del 2011, come modificato dalla legge n. 214 del 2011.
Con il Messaggio in oggetto, l’INPS detta le istruzioni per la presentazione delle domande di riconoscimento dei lavori particolarmente usuranti.
Vengono specificati i requisiti contributivi ed anagrafici per l’anno 2016, previsti per le diverse categorie di lavoratori interessati: lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, lavoratori addetti alla cosiddetta linea catena, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo e lavoratori notturni.
Determinazione per l'anno 2016 del limite minimo di retribuzione giornaliera ed aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza ed assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti.
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, rispondendo ad una interrogazione parlamentare sulla questione della ricongiunzione dei contributi ai fini di un’unica pensione, ha dichiarato "Permane la volontà del Ministro del Lavoro di cogliere tutte le iniziative normative che ci consentano di affrontare la situazione[…]proprio perché partiamo da una situazione che è oggettivo chiamare ingiusta".
L’INPS comunica di avere reso disponibili per la lavorazione in PassWeb le posizioni previdenziali di ulteriori 450.000 iscritti (terzo Lotto). L’INPS inoltre rende noto che nella sistemazione delle suddette posizioni sono coinvolti pienamente gli enti datori di lavoro che provvederanno alla sistemazione delle posizioni dei propri dipendenti prossimi al pensionamento al fine di consentire all’Istituto l’erogazione della prestazione spettante.
La circolare prosegue fornendo le indicazioni operative per la lavorazione del terzo lotto di posizioni, invitando inoltre gli enti a fornirsi quanto prima dell’abilitazione agli applicativi “PassWeb” e “Visualizzazione denunce contributive”.
A breve gli approfondimenti in Area riservata di Studio Naldi
Autoliquidazione INAIL: il termine scade il 16 febbraio e dichiarazione salari entro il 29 gennaio ’16
Il sole 24 ore pag. 26
Sul Sole 24 Ore di lunedì 25 gennaio la mappa dei trattamenti pensionistici con un’analisi della suddivisione territoriale e per tipologia di prestazioni.
In calo le pensioni di vecchiaia e di anzianità dal 2011. Poche le pensioni erogate dalla Gestione Separata INPS alla quale sono iscritti i lavoratori parasubordinati. L’importo medio delle prestazioni è di 161 euro mensili monitoraggio dei flussi di pensionamento diffuso da INPS
Il sole 24 ore pag. 2 e 3
Dopo la pubblicazione della Legge 28/12/2015 n. 208 (legge di Stabilità 2016), che ha esteso la facoltà di richiedere la pensione in regime sperimentale (art. 1 comma 9 L. 243/2004) a coloro che hanno maturato i requisiti previsti entro il 31.12.2015, anche se la decorrenza del trattamento pensionistico è successiva a tale data, l’INPS, con il messaggio del 22/1/2016, dà disposizione alle Sedi provinciali INPS di procedere alla lavorazione delle domande secondo le nuove disposizioni.
L’INPS si riserva di fornire ulteriori istruzioni con successiva circolare.
Riforma della Pubblica Amministrazione.
Primo sì del Consiglio dei Ministri a 11 provvedimenti attuativi della Riforma della Pubblica Amministrazione (Legge 124/2015).
E’ stato ripubblicato il testo della legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2016)», corredato delle relative note.
Sono disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate i modelli 2016 delle dichiarazioni 730, Iva, 770 e Certificazione Unica, corredati dalle relative istruzioni. Tra le principali novità 770 più snello grazie alla riduzione dei dati da inserire per i sostituti d'imposta e new-entry dello split payment nel modello Iva.
Variazione del saggio di interesse legale e sui riflessi sul calcolo delle somme aggiuntive per omesso o ritardato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Interessi legali sulle prestazioni pensionistiche.
la circolare fornisce chiarimenti e precisazioni sulle operazioni di conguaglio previdenziale 2015 per i datori di lavoro iscritti alla gestione dipendenti pubblici.
Il Fondo di Previdenza complementare Perseo Sirio rende noto che è stata sottoscritta l’ipotesi d’accordo di proroga del termine per esercitare l’opzione al TFR, a tutto l’anno 2020.
E’ stato inoltre confermato il “Bonus statale” per chi, aderendo al Fondo, sceglierà di trasformare il TFS in TFR.
Il decreto detta le disposizioni operative dell’assegno di disoccupazione (Asdi) ed è previsto per i lavoratori disoccupati che in precedenza hanno usufruito della Naspi entro il 31.12.2015 nella sua durata massima..
Vengono stabilite le modalità di percezione dell’assegno, il suo importo e le modalità di accesso, la sua durata, la compatibilità con l’attività lavorativa e le caratteristiche del progetto personalizzato che deve essere redatto dal competente servizio per l'impiego, in collaborazione con il richiedente.
Vedi i sottotitoli:
(Fonte Il Sole 24 ore – L’esperto risponde – pagg. 2 e 3)
L’INPS fornisce le prime istruzioni operative per l’applicazione delle disposizioni riguardanti i criteri di ammissione alla salvaguardia nonché la modalità e il termine di presentazione dell’istanza di accesso al beneficio.
Leggi la circolare Ministero del Lavoro e delle politiche sociali 31.12.2015, n. 36
Il Sole ritorna sulle nuove regole che disciplinano gli interpelli, già trattati il 5 gennaio scorso e riassunti sulle “News” di questo stesso sito.
Dallo scorso 1° gennaio 2016 sono operative le nuove regole che disciplinano le diverse forme di interpello che il contribuente può formulare all’amministrazione finanziaria per conoscere in anticipo (…) l’interpretazione di una norma tributaria. Con la pubblicazione del provvedimento direttoriale del 4 gennaio 2016, l’agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni operative sulle modalità di presentazione delle istanze di interpello, anche attraverso le caselle di posta elettronica certificata, nonché sugli uffici competenti a gestire l’istruttoria. Il medesimo provvedimento ha individuato inoltre le regole procedurali applicabili ai fini della regolarizzazione delle istanze carenti dei requisiti obbligatori ovvero di documentazione (..)
L’articolo prosegue e si sofferma sui seguenti argomenti:
L’articolo è completato da una interessante “tabella” riepilogativa
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 17)
Il pacchetto di riforma del lavoro pubblico si compone di tre tasselli fondamentali:
Tutto questo con il varo dei provvedimenti attuativi della legge Madia.
Sul delicato e dibattuto tema dell’articolo 18, per ora l’orientamento del Governo e del Ministro è quello di mantenere la tutela reale.
(Fonte: Il Sole 24 ore – pag. 8) L. 124/2015
Le amministrazioni pubbliche devono razionalizzare i processi di spesa per gli acquisti di beni e servizi, mediante la programmazione biennale e facendo ricorso agli strumenti messi a disposizione da Consip e dagli altri soggetti aggregatori. La legge di Stabilità 2016 introduce (comma 505) questo obbligo per forniture e servizi di valore unitario superiore a un milione di euro (rimane la facoltà di utilizzare la programmazione biennale per valori inferiori), prevedendo che i dati siano pubblicati e trasmessi al tavolo dei soggetti aggregatori, per consentire lo sviluppo di macro-processi di acquisto su base regionale, nonché stabilendo criteri molto rigorosi per acquisti al di fuori della programmazione.
L’articolo commenta i seguenti punti: “Il mercato elettronico” e “Il quadro delle deroghe”
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 30)
Nel 2016 e 2017 sarà possibile l’utilizzo integrale dei proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni (escluse quelle connesse agli abusi) per gli equilibri di parte corrente.
La legge di stabilità per il 2016 (a differenza di quanto aveva previsto dall’articolo 2, c. 8 della L. n. 244/2007 in base al quale fino a tutto il 2015 i Comuni potevano impiegare il 50% di questi proventi per finanziare spese correnti e il 25% per spese di manutenzione del patrimonio) eleva la quota destinabile alla parte corrente del bilancio al 100%, limitandone l’impiego alle sole spese di manutenzione del verde, delle strade e del patrimonio comunale e di progettazione delle opere pubbliche. Una soluzione dettata dall’esigenza di alleviare le difficoltà che gli enti incontreranno
nel quadrare i nuovi bilanci.
L’articolo commenta i seguenti punti: “Una serie di criticità” e “Anticipazione di tesoreria”
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 30)
Le amministrazioni pubbliche devono acquisire i beni e i servizi informatici di cui hanno bisogno attraverso Consip o mediante i soggetti aggregatori. La Stabilità 2016 contiene un’ampia serie di disposizioni finalizzate alla razionalizzazione dei processi di acquisto per le forniture e per l’ampio spettro di tipologie di prestazioni di servizi informatici. L’obbligo di ricorso ai soggetti aggregatori (comma 512) ha come presupposto un piano triennale per l’informatica predisposto dall’Agid e approvato con decreto, contenente per ciascuna amministrazione o categoria di amministrazioni (ad esempio Comuni, Camere di commercio, Asl eccetera) l’elenco dei beni e servizi informatici e di connettività e dei relativi costi, suddivisi in spese da sostenere per innovazione e per la gestione corrente.
L’articolo commenta i seguenti punti: “Ruolo dei soggetti aggregatori” e “Obiettivo risparmio”
La mancata osservanza delle disposizioni dei commi da 512 a 516 rileva ai fini della responsabilità disciplinare e per danno erariale
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 31)
Dal 2016 numerose modifiche ai tributi comunali. Si tratta generalmente di interventi di favore per i contribuenti, ma che al contempo tolgono spazio di manovra alla fiscalità locale, limitando sempre di più l’autonomia fiscale di Comuni.
L’articolo commenta i seguenti punti: “Le esenzioni”, “I comodati”, “Immobili a canone concordato” e “Mancati gettiti e compensazioni”
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 31)
Contratti, dopo 5 anni di stop riapre la stagione dei rinnovi
Sulla contrattazione decentrata tornano tetti e taglio del fondo
Possibile attribuire ai dirigenti compiti ulteriori oltre la «specialità»
L’assorbimento dalle province dribbla il limite al «turn over»
La limitazione nella possibilità di effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato conosce una deroga per l’assorbimento del personale in sovrannumero degli enti di area vasta. La Stabilità 2016, come nel 2015, prevede una corsia preferenziale per le assunzioni di questo personale, così da evitare che essi possano essere collocati in disponibilità e, se non riassorbiti entro il biennio successivo, vedersi risolto il rapporto di lavoro (…)
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pagg. 28 e 29)
Nel pacchetto di decreti attuativi della riforma della Pa atteso per il Consiglio dei ministri del 15 gennaio ci sarà anche il riordino dei servizi pubblici locali.
Insieme al nuovo testo unico che definirà gli «ambiti o bacini territoriali ottimali», per organizzare lo svolgimento di servizi contando su maggiori economie di scala e scopo, sarebbe confermato il riassetto delle società partecipate, atto che dovrebbe garantire il passaggio da circa 8mila a mille aziende pubbliche entro un anno e la già anticipata semplificazione della conferenza dei servizi. Confermati pure l’aggiornamento del Codice per l’amministrazione digitale (a gennaio parte la sperimentazione del Pin unico per accedere a tutti i servizi della Pa) e la semplificazione delle regole sulla trasparenza.
(…)
(Fonte: Il Sole 24 ore – pag. 7)
Scattano i rincari per la contribuzione dovuta alla Gestione separata Inps: la legge di stabilità 2016 ha disposto, infatti, il blocco degli aumenti per i soli lavoratori autonomi titolari di partita Iva, iscritti in via esclusiva alla gestione stessa e tenuti al pagamento dell’aliquota contributiva in misura piena e quindi anche al versamento della percentuale aggiuntiva dello 0,72% destinato al
finanziamento delle misure assistenziali.
Lo stop all’aumento non tocca, invece, le altre categorie di lavoratori per cui vige l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata: sale così di un punto l’aliquota pensionistica nei confronti degli iscritti alla gestione non titolari di posizione fiscale ai fini Iva quali i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co), gli associati in partecipazione che apportano attività lavorativa (quelli ancora in essere prima delle modifiche apportate dal Jobs Act) e, a specifiche condizioni, i lavoratori autonomi occasionali (quando il compenso supera la soglia dei 5.000 euro annui).
Titolari di pensione al 24%
Dal 1°gennaio 2016 è passata dal 23,50 al 24% anche l’aliquota contributiva pensionistica dovuta alla Gestione separata corrisposta dai lavoratori autonomi titolari di pensione o assicurati anche presso altre forme pensionistiche obbligatorie. Una situazione tipica può essere quella di un pensionato che presta consulenza, svolgendo quindi un’attività professionale per la quale non c’è obbligo o possibilità di iscrizione a casse di categoria.
(…)
Si ricorda che il committente – per applicare correttamente l'aliquota – deve acquisire dal collaboratore un’apposita dichiarazione sulla sua situazione contributiva (eventuale titolarità di pensioni o di ulteriori rapporti assicurativi).
Nel caso dei lavoratori autonomi occasionali, gli stessi devono comunicare tempestivamente ai committenti occasionali il superamento della soglia di esenzione e, solo per la prima volta, iscriversi alla Gestione, a meno che non si tratti di soggetti già iscritti.
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 37)
Attenzione: cambiano le regole per le istanze di interpello presentate ai sensi dello Statuto dei diritti del contribuente (Legge n. 212/2000). Il provvedimento del 4 gennaio 2016 - pdf, infatti, dà attuazione all’articolo 8 del Dlgs n. 156/2015 che ha operato una generale revisione della disciplina degli interpelli, affidando ad appositi provvedimenti dei direttori delle Agenzie fiscali la definizione delle regole procedurali.
Leggi le spiegazioni dell’Agenzia delle Entrate sulle nuove istanze di interpello
Leggi il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Prot. n. 27/2016
Tutti gli indirizzi di posta elettronica certificata dell’Agenzia
Possibilità di invio anche tramite Pec. (…). Le Direzioni regionali possono comunque inoltrare alla Direzione centrale competente le istanze ricevute nei casi di maggiore complessità o incertezza della soluzione. Sono tra le principali novità contenute nel provvedimento diffuso ieri dalle Entrate, che dà attuazione alle regole sugli interpelli previste dal Dlgs 156/2015 in vigore dallo scorso 1° gennaio.
(…)
Le istanze per la richiesta di chiarimenti relativi a tributi erariali (ossia quelli gestiti dall’Agenzia) dovrà essere indirizzata alle Direzioni regionali competenti in base al domicilio fiscale del soggetto che presenta la richiesta. (…)
I soggetti di rilevante dimensione (…), amministrazioni centrali dello Stato, enti pubblici a rilevanza nazionale (…), invece, dovranno inviare le istanze di interpello alla Direzione centrale
Normativa (…)
Soggetti residenti – modalità di presentazione dell’istanza.
(…) consegna a mano, spedizione postale con avviso di ricevimento, trasmissione tramite posta elettronica certificata (Pec).
L’Agenzia invierà le notificazioni e le comunicazioni ai contribuenti obbligati a dotarsi di un indirizzo Pec e a quelli che, pur non essendo obbligati, forniscono nell’istanza un indirizzo di posta
elettronica certificata, «preferibilmente attraverso tale canale».
Istanza d’interpello viene presentata a un ufficio o a un indirizzo diverso da quello competente.
La richiesta è automaticamente “reindirizzata” (e la data di ricezione sarà comunicata al contribuente). Il termine per la risposta inizia a decorrere dalla data di ricezione dell’istanza da parte dell’ufficio competente o dalla consegna dell’istanza all’indirizzo di posta elettronica corretto.
Per la Direzione Regionale Emilia Romagna l’indirizzo Pec è il seguente;
dr.emiliaromagna.gtpec@pce.agenziaentrate.it
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 39)
Interpelli privi dei requisiti obbligatori
La regolarizzazione delle suddette istanze di interpello deve essere eseguita entro trenta giorni dalla consegna o dalla ricezione dell’istanza ricevuta dall’Agenzia delle Entrate.
La mancata regolarizzazione nei trenta giorni successivi all’invito determina l’inammissibilità dell’interpello.
L’Ufficio richiederà sicuramente la regolarizzazione quando:
- manca l’indicazione del tipo di istanza per cui si procede, e cioè se si tratta di un interpello ordinario o qualificatorio, probatorio, antiabuso o disapplicativo;
- l’istanza non risulta sottoscritta con firma autografa o con firma digitale (se tramessa via posta elettronica certificata).
- il contribuente non ha indicato le precise disposizioni di cui chiede l’interpretazione, l’applicazione o la disapplicazione;
- il contribuente non ha indicato la soluzione proposta, il proprio domicilio ovvero i recapiti, anche telematici presso cui effettuare le comunicazioni (…).
Interpelli con documentazione carente
Il contribuente può integrare i documenti entro il termine massimo di un anno dalla richiesta dell’ufficio, decorso il quale l’interpello si intende rinunciato.
La risposta all’interpello deve essere comunque resa entro 60 giorni dalla ricezione della documentazione integrativa.
(…)
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 39)
Con messaggio 05.01.2016, n. 23 l’IINPS ha comunicato le modifiche, operative dal 01.01.2016, riguardanti i tassi da utilizzare per i prestiti con cessione del quinto della pensione
I Comuni e le Regioni possono continuare a utilizzare nel 2016 i resti derivanti dalle cessazioni del personale dell’ultimo triennio per dar corso ad assunzioni di nuovo personale? Possono effettuare assunzioni di dirigenti a tempo indeterminato? Che cosa avviene delle procedure di assunzione in corso? Municipi e Regioni sono obbligati, come le amministrazioni statali, a rendere indisponibili i posti di dirigente vacanti alla data dello scorso 15 ottobre? Sono questi i principali dubbi in materia di personale sollevati dalla legge di Stabilità, un provvedimento che si conferma di lettura assai difficile nella parte relativa alle modifiche apportate dal Parlamento e che rischia di sollevare il solito balletto di interpretazioni.
(…)
(Continua la lettura su Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 24)
(…) un giorno prima dell’entrata in vigore della legge di Stabilità 2016 il Ministero del Lavoro, con la circolare 36/2015 pubblicata il 31 dicembre, ha fornito le indicazioni per le procedure di sua competenza della settima salvaguardia.
La legge di Stabilità (commi da 265 a 270 dell’articolo 1), ha previsto un ulteriore intervento di tutela per i lavoratori che sono stati più penalizzati dalla riforma previdenziale di fine 2011, in quanto rimasti senza impiego e con la prospettiva della pensione posticipata di diversi anni per
effetto dell’innalzamento dei requisiti minimi.
(…) Al pari di quanto avvenuto in passato, il riconoscimento del diritto alla pensione con le vecchie regole (in questo caso la decorrenza deve maturare entro il 6 gennaio 2017) non è automatico, ma richiede che gli interessati presentino una formale domanda. Per alcune categorie la richiesta va indirizzata all’Inps, per altri alle direzioni territoriali del Lavoro.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 13)
Le sfide del 2016. La pubblica amministrazione e i tagli alla spesa fronti aperti del governo in attesa del via libera di Bruxelles sulle clausole di flessibilità, per la previdenza orizzonte più lungo
Riforma Pa, spending, pensioni: i nodi del dopo-stabilità
(…) quattro i nodi che il Governo dovrà sciogliere nel 2016: la piena attuazione della riforma della Pa targata Madia, i rinnovi dei contratti nel pubblico impiego, la prosecuzione del piano di spending review (…), e il perfezionamento della riforma Fornero sulle pensioni.
(…)
Partite non semplici, anche se almeno nel caso dell’attuazione della delega Madia il Governo è già quasi giunto al traguardo. Il primo blocco di decreti attuativi, inizialmente in agenda per la fine del dicembre 2015, dovrebbe vedere la luce al più tardi a metà gennaio.
Si dovrebbe partire con il piano di digitalizzazione della Pa, la nuova Conferenza dei servizi, la stretta sulle partecipate, la riorganizzazione dei servizi pubblici locali (…)
(…) Il Governo sembra già orientato a varare come ultimo decreto attuativo della delega Madia quello sulla riorganizzazione del pubblico impiego. Anche perché il confronto con i sindacati sul rinnovo dei contratti, che si svilupperà nei prossimi mesi, non potrà non toccare e nuove regole sull’organizzazione e la mobilità dei dipendenti pubblici previste dalla riforma della pubblica amministrazione. (…)
Una fetta consistente di questi decreti attuativi è destinata a diventare uno dei pilastri portanti della nuova fase di spending.
(…)
La “stabilità” ha di fatto lasciato in sospeso il nodo pensioni. Sono state infatti previste solo la settima salvaguardia degli esodati e la proroga di un anno della sperimentazione dell'opzione donna.
Di più il Parlamento non avrebbe potuto fare (…) il tema della flessibilità in uscito sarà affrontato nelle prossime settimane insieme a quello di un’eventuale stretta sugli assegni più alti per trovare preziose risorse.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 7)
È stata pubblicata sul sito istituzionale dell'INPS la circolare 31.12.2015, n. 210 con la quale l’Istituto illustra le Regole per la rivalutazione automatica delle pensioni per gli anni 2015 e 2016.
Comunica inoltre di aver provveduto ad effettuare le operazioni di rinnovo delle pensioni per l’anno 2016 finalizzate:
• ad attribuire la rivalutazione per l’anno 2015, in misura definitiva, e per l’anno 2016, in misura provvisoria, sulle pensioni e sulle prestazioni assistenziali;
• ad attribuire la rivalutazione definitiva sulle indennità degli invalidi civili, dei sordomuti, dei ciechi civili e sugli assegni accessori annessi alle pensioni privilegiate di 1° categoria concesse agli ex dipendenti civili e militari delle Amministrazioni Pubbliche;
• ad effettuare i conguagli relativi alle pensioni e alle ritenute erariali;
• ad attribuire in via provvisoria le prestazioni collegate al reddito, ove spettanti, ovvero ad applicare le trattenute di legge, sulla base delle ultime dichiarazioni rese dagli aventi titolo e registrate negli archivi informatici.
Leggi l’articolo su “Il Quotidiano della Pa”
Leggi l’articolo su Il Sole 24 ore del 2.01.2016 – Norme e tributi – pag. 11 “Le pensioni crescono solo grazie alla Consulta”
Il 22 dicembre 2015, l’ARAN, l’agenzia di rappresentanza delle Pubbliche Amministrazioni, ha convocato le confederazioni sindacali per avviare le procedure negoziali che consentono la proroga del termine del 31 dicembre 2015, relativa al diritto di optare per il TFR (art. 2, comma 3, accordo quadro nazionale 29 luglio 1999) e di usufruire del contributo aggiuntivo a carico dello Stato.
Si precisa che, nel periodo intercorrente tra la predetta scadenza e l’accordo di proroga, sarà possibile continuare la raccolta delle adesioni e il conseguente inoltro a Fondo Perseo Sirio e all’INPS. La proroga, la cui durata sarà decisa dalle parti negoziali, avrà, infatti, decorrenza dalla predetta scadenza, e perciò, non avrà soluzione di continuità.
L’INPS nel messaggio 29.12.2015, n. 7646 illustra le novità concernenti sia le modalità di pagamento in unica soluzione sia la fase eventuale di esonero dal versamento delle rate, nei casi di pagamento dilazionato.
Leggi il messaggio
Pensioni: aumentano i requisiti per «vecchiaia» e uscita anticipata
Leggi l’articolo
Nuove modalità di trasmissione al Ministero dell'economia e delle finanze, dei dati rilevanti ai fini dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Pubblicazione sul Suppl. Ordinario n. 71 alla G.U. Serie generale n. 302 del 30.12.2015
La legge di stabilità per il 2016 è stata pubblicata sul Suppl. Ordinario n. 70 alla G.U. Serie generale n. 302 del 30.12.2015.
La circolare riporta i chiarimenti e le precisazioni riguardanti le operazioni di conguaglio di fine anno per i datori di lavoro che utilizzano la dichiarazione contributiva UniEmens.
Gli argomenti trattati sono principalmente i seguenti: termini per l’effettuazione del conguaglio, massimale contributivo anno 2015, contributo aggiuntivo 1%...).
Nella circolare INPS 28.12.2015, n. 207 l'estensione della compatibilità e cumulabilità dei gettoni di presenza percepiti dai lavoratori per l’espletamento di cariche pubbliche elettive con l’indennità di mobilità. Tale disciplina si estende anche alle cariche pubbliche non elettive degli organi esecutivi delle regioni, province e comuni.
L’Istituto previdenziale sottolinea che la cumulabilità si attua nei limiti necessari a garantire la percezione di un reddito complessivo pari alla retribuzione percepita al momento del collocamento in mobilità e fornisce le istruzioni operative.
In particolare possono verificarsi le seguenti situazioni:
- totale incumulabilità con l’indennità di mobilità: può intervenire o al momento della definizione della domanda dell’indennità o nel corso della sua percezione. Nulla deve essere pagato a titolo di indennità di mobilità. Rimane fermo il diritto all’accredito della contribuzione figurativa conseguente all’indennità di mobilità;
- parziale cumulabilità con l’indennità di mobilità. In questi casi bisogna calcolare la quota mensile di incumulabilità e inserire quale recupero in conto mobilità la quota di incumulabilità in precedenza quantificata. Trattandosi di operazioni che dovrebbero ripetersi ogni mese l’istituto con la circolare, suggerisce di prevedere pagamenti semestrali o trimestrali, in base all’importo da pagare.
- totale cumulabilità con l’indennità di mobilità.
Per ampliare il bacino della precompilata l’Agenzia delle Entrate sta lavorando per fornire l’Unico Persone Fisiche precompilato che attingerà ai dati trasmessi alle Entrate per il 730. Da un lato, l’eventuale presenza di redditi da lavoro dipendente o di pensione che arriveranno attraverso il canale delle certificazioni uniche. Dall'altro, le spese per oneri deducibili e detraibili che dal prossimo anno si arricchiranno di nuove voci, soprattutto quelle per cure mediche e farmaci, polizze per la previdenza complementare, le spese per le tasse universitarie e quelle funebri. Nonché il bonus per ristrutturazioni e risparmio energetico.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore - Norme e tributi - pag. 45)
La legge di stabilità prevede che nei confronti dei lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini Iva, iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps e non pensionati, l’aliquota contributiva è confermata per il 2016 al 27 per cento. A questa percentuale si aggiunge l’aliquota dello 0,72% destinata al finanziamento delle misure assistenziali quali l’indennità di maternità e il trattamento economico in caso di malattia.
(…)
Ulteriori interventi a favore dei lavoratori autonomi dovrebbero intervenire con l’emanazione del disegno di legge collegato alla legge di stabilità, che dovrebbe disporre la sospensione degli obblighi contributivi in caso di malattia di gravità tale da impedire lo svolgimento della attività professionale per una durata superiore ai 60 giorni (…).
(Fonte Il Sole 24 ore - Norme e tributi - pag. 43)
Ampliamento dell’area reddituale che fruisce di un’esenzione fiscale (no tax area), portata da 7.500 a 7.750 euro per i pensionati con meno di 75 anni e da 7.750 a 8mila per i titolari di prestazioni con almeno 75 anni
L’intervento si inserisce nel contesto delle misure che il governo sta attuando per tutelare le
fasce sociali più deboli.
Per i pensionati con meno di 75 anni la detrazione (da rapportare al periodo di pensione nell’anno) passa da 1.725 euro (per un reddito complessivo sino a 7.500 euro) a 1.783 euro (per un reddito complessivo entro 7.750 euro). L’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può comunque essere inferiore a 690 euro.
Qualora il reddito complessivo superi 7.750 euro ma non 15mila, la nuova detrazione è pari a 1.255 euro, aumentata del prodotto tra 528 euro (valore pari a 470 euro sino al 2015) e l’importo corrispondente al rapporto tra 15mila euro, diminuito del reddito complessivo del contribuente e 7.250 euro.
(…)
Per i pensionati con almeno 75 anni di età la detrazione aumenta da 1.783 euro (fino a un reddito complessivo pari a 7.750 euro) a 1.880 euro (fino a un reddito complessivo di 8.000 euro). L’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può comunque essere inferiore a 713 euro. Nel caso di reddito complessivo superiore a 8mila euro ma non a 15mila euro, la detrazione spettante è pari a 1.297 euro, aumentata del prodotto tra 583 euro (valore pari a 486 euro sino al 2015) e l’importo corrispondente al rapporto tra 15mila diminuito del reddito complessivo e 7mila euro.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore - Norme e tributi - pag. 43)
(…)
L’ intervento che mitiga gli effetti negativi delle decurtazioni sulle pensioni anticipate conseguite prima dei 62 anni di età.
(…)
La svolta nella Stabilità
La legge di Stabilità 2016 sancisce che la sospensione delle penalità si applica anche ai trattamenti pensionistici con decorrenza negli anni 2012, 2013 e 2014, ma solo con riferimento ai ratei di pensione corrisposti dal 1° gennaio 2016 e quindi senza pagamento di arretrati. A legislazione invariata, dal 1° gennaio 2018 le penalità troveranno nuovamente applicazione se il lavoratore, al momento del pensionamento avrà meno di 62 anni, a prescindere dalla tipologia di contribuzione accreditata.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore - Norme e tributi - pag. 42)
Più tempo per poter accedere all’opzione donna, con la possibilità di un ulteriore ampliamento in futuro. Con il comma 281 della legge di Stabilità, infatti, è stato deciso che, entro il 2015, è necessario maturare i soli requisiti (35 anni di contributi e 57 o 58 anni e 3 mesi di età, se dipendenti o autonome) e non avere richiesto la pensione.
(…)
l’opzione donna prevede che l’assegno sia calcolato applicando il metodo contributivo, anche se alle interessate si dovrebbe applicare quello misto, per motivi anagrafici e contributivi.
(Fonte Il Sole 24 ore - Norme e tributi - pag. 42)
La legge di Stabilità interviene con tre provvedimenti differenti sull’indicizzazione delle pensioni. I primi due vogliono evitare la riduzione, anche temporanea, dell’importo degli assegni. Il terzo, cioè l’estensione fino al 2018 del meccanismo di perequazione introdotto dal governo Letta a fine 2013, determinerà una minor rivalutazione delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo.
Gli assegni non potranno diminuire (Legge stabilità per il 2016 -art. 1, c. 287)
Ogni anno l’importo degli assegni in pagamento viene aggiornato tenendo conto della variazione dell’indice dei prezzi nei dodici mesi precedenti. Il valore preso a riferimento è quello dei prezzi al consumo, senza tabacchi, per famiglie di operai e impiegati (Foi), calcolato dall’Istat.
(…) finora poiché i prezzi sono sempre aumentati di anno in anno, anche gli assegni sono cresciuti.
(…) la variazione dell’indice di riferimento può diventare negativa in una fase di deflazione (…)
(…)
(…) l’articolo 1, c. 287 della legge di Stabilità prevede che , d’ora in avanti anche a fronte di una variazione dei prezzi negativa, l’indicizzazione delle prestazioni previdenziali e assistenziali non potrà essere inferiore a zero.
Conguaglio negativo rimandato (Legge stabilità per il 2016 -art. 1, c. 288)
Il secondo provvedimento ha invece effetto temporaneo e serve per rimandare di un anno il conguaglio negativo che si avrebbe sulla rata di gennaio 2016 derivante dal fatto che finora sulle pensioni 2015 si è applicata una rivalutazione 2014 provvisoria dello 0,3% mentre quella definitiva è dello 0,2 per cento.
Dunque con il prossimo assegno dovrebbe essere restituita una minima parte di quanto ricevuto nel corso di quest’anno (su base nazionale, 230 milioni di euro al lordo del prelievo fiscale).
Tenuto conto, però, che il prossimo gennaio le pensioni non cresceranno in quanto il tasso provvisorio è pari a 0,0%, si è deciso di rimandare il conguaglio per tutelare in particolare gli importi inferiori a tre volte il minimo
(…)
Rivalutazione meno vantaggiosa
(…) nel 2017 e 2018 si dovrà fare i conti con gli effetti del terzo provvedimento sull’indicizzazione delle pensioni. Infatti in base all’articolo 1, comma 286, il sistema di indicizzazione introdotto con la legge di Stabilità 2014 (la 147/2013) verrà prorogato per altri due anni.
Infine (…) una precisazione riguardante il limite massimo della base contributiva e pensionabile per chi è soggetto al sistema contributivo (quindi chi ha iniziato a versare dal 1996). A conferma di un’interpretazione contenuta nella circolare Inps 42/2009 si stabilisce che tale tetto non si applica ai lavoratori che richiedono l’accredito di periodi ante 1996.
(Fonte Il Sole 24 ore - Norme e tributi - pag. 42)
(…) nel 2016 la stretta sull’età di accesso alla pensione e sull’importo dell’assegno calcolato con il metodo contributivo. La manovra ha limitato gli interventi sul settore solo ad aspetti marginali per quanto riguarda l’età di uscita e dunque l’anno prossimo debutterà non solo il gradino previsto dalla legge Fornero per la pensione di vecchiaia delle donne ma anche l’aumento di 4 mesi per tutti legato alla speranza di vita e la revisione periodica dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo prevista dalla riforma Dini del 1995.
(…)
Nel 2016 scatteranno anche i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo previsti dalla riforma Dini a partire dal 1996 (revisione finora triennale e dal 2019 biennale). La sola quota contributiva dell’importo pensionistico quindi a parità di età di uscita risulterà più bassa perché sarà moltiplicata per un coefficiente inferiore (tenendo conto delle revisioni di questi anni dal 96 a oggi l’importo della pensione calcolato con il contributivo è diminuito del 13%)
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore - pag. 3)
L’agenda del 2016 in 135 «voci»
(…)
Il Sole ha selezionato 135 “appuntamenti” e “modifiche” con decorrenza dal 2016 indicandone le fonti.
Si elenca, qui di seguito, ciò che si ritiene di maggior interesse per gli enti della Pa e, in particolare, per gli uffici del personale.
Delega in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Testo unico per il pubblico impiego
L’attuazione della riforma Madia, su cui il Governo sta lavorando, si dovrebbe tradurre in un nuovo testo unico del pubblico impiego, chiamato a fissare le nuove regole del rapporto di lavoro nella Pa. Il punto più controverso è quello dei procedimenti disciplinari, sintetizzato dall’applicazione o meno delle riforme dell’articolo 18 anche ai lavoratori pubblici. La Cassazione (sentenza 24157) ha appena stabilito che la riforma della legge Fornero (che nel 2012 ha tolto la reintegra automatica salvo casi rari) si applica anche alla Pa, per il rimando interno presente nell’attuale testo unico (D. Lgs. 165/2001) e lo stesso ragionamento si può estendere anche al Jobs Act.
Il ministro Madia ha spiegato che la riforma cancellerà il problema (L. 124/2015, articolo 17)
Rinnovo per gli statali
Il 2016 sarà l’anno del rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici, dopo sette anni di blocco. La manovra ha messo in campo risorse per 300 milioni, che riguardano tutte le pubbliche amministrazioni con l’eccezione di Regioni ed enti locali che pagano i rinnovi con risorse proprie. (…) per far ripartire i contratti bisogna ridurre a 4 da 12 i comparti in cui è oggi divisa la Pa, come prevede la riforma Brunetta finora rimasta congelata insieme ai rinnovi (Corte costituzionale, sentenza 178/2015)
Più tardi in «vecchiaia»
Tenendo conto degli adeguamenti alle speranza di vita, dal 2016 salgono i requisiti per la pensione di vecchiaia. Per i lavoratori dipendenti dei settori privato e pubblico, per le lavoratrici del pubblico e per gli autonomi, saranno necessari 66 anni e 7 mesi di età. Per le lavoratrici dipendenti del privato, ci vorranno 65 anni e 7 mesi; per le autonome 66 anni e 1 mese. Il requisito contributivo, è di 20 anni per tutti.(L. 214/2011)
Anticipo «posticipato»
Dal 2016 aumentano anche i requisiti per accedere alla pensione anticipata (ex pensione di anzianità). Per i lavoratori dipendenti del settore privato e del settore pubblico, per i lavoratori autonomi, sarà necessario essere in possesso di 42 anni e 10 mesi di contribuzione. Per quanto concerne le donne, sia del pubblico che privato e per le autonome, il requisito è di 41 anni e 10 mesi di contribuzione (L. 214/2011)
Rivista l’opzione donna
Si potrà andare in pensione, con l’opzione donna, anche se i requisiti siano maturati entro il 31 dicembre 2015 e la decorrenza della pensione sia successiva a tale data. La legge di Stabilità 2016, ha previsto che la facoltà di opzione è estesa anche alle lavoratrici che maturano i requisiti, adeguati agli incrementi della speranza di vita, entro il 31 dicembre 2015, ancorché la decorrenza del trattamento pensionistico sia successiva a tale data (Legge di Stabilità 2016)
Assegno sociale a 65 anni e 7 mesi
Più alti i requisiti per accedere all’assegno sociale: nel 2016 il requisito sale da 65 e 3 mesi a 65 anni e 7 mesi (Legge 214/2011)
«No tax area» a 8mila euro
Anticipo al 2016 della no-tax area estesa: da 7.500 a 8mila euro per gli over 75 e da 7.500 a 7.750 per chi non supera i 75 anni. Inoltre anche se la variazione dei prezzi utilizzata per la rivalutazione degli importi previdenziali sarà negativa, gli assegni non potranno diminuire (Legge di Stabilità 2016)
Danno biologico rivalutato
Dal 2016 gli indennizzi Inail per il danno biologico saranno rivalutati automaticamente per adeguarsi alle variazioni dei prezzi al consumo (Legge di Stabilità 2016)
Premi Inail meno costosi
Per il 2016 sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro per ridurre il costo a carico delle imprese legato alle assicurazioni obbligatorie dei dipendenti contro gli infortuni sul lavoro. Lo sconto sui premi sarà pari al 16,61% - dal 15,38% del 2015 - (Legge di Stabilità 2014; Dm 30 sett. 2015)
Gestione separata al 27%
Per gli autonomi titolari di una posizione fiscale ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, iscritti alla gestione separata di cui alla legge 335/1995, che non risultano essere iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né risultano essere pensionati, l’aliquota contributiva pari al 27% viene mantenuta anche per 2016 (Legge di Stabilità 2016)
Volontari assicurati
Viene introdotto un fondo per i costi sostenuti dall’Inail relativi alla copertura assicurativa (infortuni e malattie) dei soggetti beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito, dei detenuti e degli stranieri coinvolti in attività di volontariato in favore dei Comuni e degli enti locali. In collaborazione con organizzazioni di volontariato e altri soggetti del terzo settore, i Comuni pubblicizzeranno le attività volontaristiche (Legge di stabilità 2016).
Riformata la cooperazione
La legge 49/87 va definitivamente in soffitta dal 1° gennaio 2016. La nuova legge sulla cooperazione internazionale entra pertanto a pieno regime pur in attesa dell’insediamento del nuovo direttore dell’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo atteso per inizio gennaio. Ancora da formalizzare le regole di iscrizione a un elenco (sui soggetti non profit della cooperazione allo sviluppo) che verrà creato sostituendo quello precedente che definiva le Ong (Legge 125/14)
All’Anpal le politiche attive
Parte il 1° gennaio la nuova agenzia pubblica che si occuperà di governare il sistema delle politiche attive: l’Anpal coordinerà la gestione della Naspi, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili, nonché degli strumenti di attivazione dei lavoratori disoccupati, con particolare riferimento ai beneficiari di prestazioni di sostegno del reddito collegate alla cessazione del rapporto di lavoro. Inoltre determinerà le modalità operative e l’ammontare dell’assegno di ricollocazione e di altre forme di coinvolgimento dei lavoratori privi di occupazione (Dlgs 150/2015)
Puntualità online
Entro il 31 gennaio pubblicazione sul sito dell’amministrazione dell’indicatore di tempestività dei pagamenti sui tempi medi di pagamento dell’ente nel 2015 (D. Lgs 33 /2013, articolo 33)
Anticorruzione negli uffici
Entro il 31 gennaio adozione del piano triennale per la prevenzione della corruzione. Entro questa data deve essere completato l’aggiornamento annuale. La mancata adozione fa scattare la responsabilità del
dirigente (L.190/2012,art.1)
(Fonte Il Sole 24 ore - pag. da 2 a 6)
Insieme alla tradizionale proroga natalizia per la riforma della riscossione, dal decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri arriva per gli enti locali il rinvio di un anno degli obblighi di gestione associata di tutte le funzioni fondamentali nei Comuni fino a 5mila abitanti (…).
Sulla riscossione, invece, il decreto stabilisce la solita proroga di sei mesi, durante i quali Equitalia continuerà a occuparsi dei tributi locali (…) ancora una volta non sembra esservi spazio sufficiente per un intervento che, oltre a ridefinire il panorama dei soggetti attivi nella raccolta dei tributi locali, dovrà rivedere anche gli strumenti della riscossione, a partire dall’ingiunzione.
(Fonte Il Sole 24 ore - Norme e tributi - pag. 39)
Arrivano le prime istruzioni relative alla dichiarazione dei redditi precompilata del 2016: ieri l’agenzia delle Entrate ha emanato il provvedimento (n. 164081) sulla comunicazione dei dati dei bonifici con cui sono stati pagati i lavori in casa. Dal prossimo anno le informazioni dovranno essere trasmesse in un’unica soluzione (e non più in due) entro il 28 febbraio (29, visto che nel 2016 la data cade di domenica).
(…)
La comunicazione interessa le banche attraverso le quali i contribuenti hanno effettuato i pagamenti (con bonifico) delle spese sostenute per le ristrutturazioni immobiliari e i lavori di efficientamento energetico degli edifici.
(…)
La trasmissione dei dati entro il 29 febbraio permetterà all’Agenzia di inserire nella dichiarazione precompilata i dati relativi al bonus che spetta ai contribuenti, compresi quelli che hanno avviato i lavori nel 2015.
É però probabile che nel 730 precompilato non compariranno i dati relativi a mobili ed elettrodomestici pagati con carte di credito o bancomat (…).
Con un altro provvedimento di ieri (n. 164058) le Entrate hanno introdotto una comunicazione ad hoc per i versamenti effettuati nel 2015 ai fondi pensione e alle assicurazioni ai fini della previdenza complementare che permetterà al fisco di ottenere i dati da inserire nella precompilata.
(…)
Sempre in tema di dichiarazione dei redditi precompilata, sono state pubblicate ieri anche le bozze delle specifiche tecniche per la trasmissione delle comunicazioni (…) dei dati relativi alle spese sanitarie, alla previdenza complementare, alle spese universitarie e alle spese funebri. Anche queste informazioni, infatti, saranno automaticamente inserite dalle Entrate nel modello 730/2016 (…).
(Fonte Il Sole 24 ore - Norme e tributi - pag. 38)
Le donne possono andare in pensione con “l’opzione contributivo” a 57 o 58 anni e 3 mesi di età (se dipendenti o autonome) se maturano il diritto entro la fine dell’anno, mentre finora era necessario maturare la decorrenza. Ciò significa allungare il periodo utile per sfruttare l’opzione di 12-18 mesi. Inoltre a livello generale è stato stabilito che d’ora in avanti, anche se la variazione dei prezzi a cui è collegata la rivalutazione degli assegni previdenziali, dovesse essere negativa, gli assegni non potranno diminuire
(Fonte Il Sole 24 ore - pag. 8)
Il 16.12.2015 è stata inserita su questo stesso sito, ultime news, la notizia riguardante la riduzione del tasso legale di interesse dallo 0,5% allo 0,2% e il relativo decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Ieri INPS ha divulgato la circolare 205/2015 ove pone in evidenza che la riduzione dell’interesse legale ha effetti:
Sul portale del federalismo fiscale l’applicativo per la «gestione dell’addizionale regionale all’Irpef», creato da Sogei con l’obiettivo di facilitare la trasmissione dei dati sull’addizionale regionale e la verifica da parte di intermediari, centri di assistenza fiscale e sostituti d’imposta. In pratica, le Regioni dovranno utilizzare questo portale per comunicare i propri ritocchi alle aliquote e tutti i dati rilevanti individuati nella tabella allegata al Dm del 3 aprile scorso.
A disciplinare le novità è un decreto ministeriale, pubblicato ieri dal dipartimento Finanze.
Le Regioni hanno tempo fino al 31 gennaio per trasmettere i dati, che il dipartimento Finanze provvederà a verificare e pubblicare entro sette giorni lavorativi dal loro inserimento da parte delle Regioni.
Va ricordato tuttavia che nel 2016 anche le Regioni incorrono nel divieto di aumenti previsto per tutto il fisco locale dalla manovra appena approvata in via definitiva.
Sfuggono al blocco gli incrementi automatici per le amministrazioni in extradeficit sanitario e quelli per finanziare la restituzione delle anticipazioni sblocca-debiti
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 48)
Leggi il Decreto 18.12.2015 del Direttore generale delle finanze
Leggi il comunicato del Ministero delle Finanze del 22.12.2015
Con la manovra 2016 i Comuni abbandonano il Patto di stabilità in nome del nuovo pareggio di bilancio «temperato», che impone alle amministrazioni locali di chiudere i bilanci in pareggio nel saldo finale di competenza. (…).
(…) blocco degli aumenti tributari nel 2016 che riguarda anche l’addizionale Irpef e la tassa di occupazione di suolo pubblico. Escluse dal blocco la Tari, sui rifiuti, che è collegata ai costi del servizio e gli enti in pre-dissesto. Sul personale, i Comuni sono coinvolti nella stretta del turn over, possibile al 25%, con eccezioni per consentire la ricollocazione del personale in soprannumero nelle Province. Aggiornati gli obblighi sugli acquisti centralizzati
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 3)
La stabilità 2016 è legge. Il Senato ha votato ieri la fiducia posta dal Governo.
Con circolare 23.12.2015, n. 34 il Ministero del lavoro ha emanato i primi chiarimenti e indicazioni operative riguardanti il D. Lgs. n. 150/2015, con particolare riferimento allo stato di disoccupazione, alla condizione di non occupazione e all’applicazione delle norme del Capo II del suddetto decreto legislativo “Principi generali e comuni in materia di politiche attive del lavoro”, al collocamento dei disabili di cui alla legge n. 68/1999.
Nella circolare, con riferimento allo Stato di disoccupazione, il Dicastero ne precisa in primo luogo la nozione dalla quale emerge che i requisiti per trovarsi in detto stato sono due:
Con circolare 23.12.2015, n. 90 l’INAIL ha comunicato la riduzione dell’interesse legale a decorrere dal 01.01.2016. In allegato tabella con le variazioni degli interessi legali dal 01.01.1997.
Leggi l’articolo sul sito INAIL
Leggi l’allegato alla circolare con la variazione degli interessi legali dal 01.01.1997 in poi
INAIL - Abolizione registro infortuni. Rilascio “Cruscotto infortuni”. Definizione delle modalità telematiche di fruizione del servizio.
Con circolare 23.12.2015, n. 92 l’INAIL ricorda che, in una logica di semplificazione degli adempimenti complessivi a carico del datore di lavoro, il D. Lgs. n. 151/2015 all’articolo 21, c. 4 ha abolito l’obbligo della tenuta del registro infortuni e dell’applicazione delle relative disposizioni sanzionatorie, a decorrere dal novantesimo giorno successivo all’entrata in vigore del decreto stesso.
Con la semplificazione prevista dalla norma, è stata pertanto anticipata la soppressione dell’obbligo di tenuta del registro infortuni già stabilita dall’articolo 53, c. 6 del D. Lgs. 81/2008 e s.m., connessa all’emanazione del nuovo decreto interministeriale istitutivo del Sistema informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP)
Votazione attesa entro la serata sul testo arrivato dalla Camera e congelato dal governo.
E’ stata fissata nella misura del 16,61% la percentuale di riduzione da applicare alla rata anticipata dovuta per l'anno 2016.
I destinatari della riduzione sono individuati in maniera differente a seconda che le lavorazioni siano iniziate da oltre un biennio oppure da non oltre un biennio.
Leggi le istruzioni generali INAIL “Pagare il premio in autoliquidazione”
A partire dal 21 dicembre 2015 sono disponibili, nella sezione “Fascicolo aziende” dei servizi online, le comunicazioni delle basi di calcolo del premio relativo all’autoliquidazione in scadenza al 16 febbraio 2016, selezionando la tipologia di comunicazione “Basi di calcolo dell’autoliquidazione 2015/2016” (...)
I rimborsi spese di accesso, corrisposti ai medici specialisti ambulatoriali, per svolgere l’incarico presso ambulatori ubicati in un comune diverso da quello di residenza, non sono assimilabili a quelli erogati dai datori di lavoro ai dipendenti in trasferta.
Quindi sono da assoggettare a tassazione (…)
(…)
Pensioni – la legge di stabilità interviene per tutelare alcune fasce di soggetti prossimi al pensionamento in condizioni di disoccupazione. In particolare, in chiave di flessibilità, si garantiscono misure di salvaguardia per una quota residua di ‘esodati’ e si prevedono misure agevolative per le donne che intendano lasciare il lavoro con 35 anni di contributo a fronte di una decurtazione del trattamento pensionistico (“opzione donna”). Si introduce inoltre una misura volta a favorire il ricambio generazionale attraverso l’utilizzo della leva del part time per i lavoratori vicini al pensionamento. Va rilevato che non viene modificato l’assetto del sistema pensionistico e che le misure sono finanziate nell’ambito del sistema previdenziale, in parte estendendo l’intervento sull’indicizzazione delle pensioni introdotto nel 2013.
In tema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici viene stabilito il principio secondo cui, nel caso si registrasse per un dato anno un tasso di inflazione negativo, comunque le prestazioni previdenziali e assistenziali in sede di adeguamento nell’anno successivo non potranno subire riduzioni.
No-tax area – per i pensionati viene anticipato al 2016 l'innalzamento della soglia di reddito al di sotto della quale non si paga l’Irpef. Nel dettaglio, per gli ultrasettantacinquenni la soglia sale da 7.750 euro a 8.000 euro, per i pensionati sotto i 75 anni la soglia sale da 7.500 a 7.750 euro.
Tutela lavoratori - viene prorogata al 2016 l’indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto iscritti alla gestione separata INPS (c.d. DIS-COLL), al fine di garantire una protezione in caso di perdita del lavoro per i giovani precari.
(…)
Fonte Mef –Focus sulla legge di stabilità 2016
Leggi l’articolo su “Il Quotidiano della Pa”
Il sistema di centralizzazione degli acquisti punta sul rafforzamento del ruolo dei soggetti aggregatori su base regionale e sulla programmazione obbligatoria, ma sollecita anche le amministrazioni a comportamenti virtuosi nella gestione degli approvvigionamenti di beni e servizi.
Le modifiche alla manovra approvate in Parlamento delineano un ruolo potenziato per le centrali di committenza regionali, sancendo la loro trasformazione in organismi gestori di macro-commesse per tipologie di beni e servizi utili a più amministrazioni, e delineando la loro operatività per l’ambito di riferimento.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 39)
Gli effetti possibili se entro il 31 dicembre non si costituisce il fondo e non si firma l’intesa
La mancata costituzione entro il 2015 del fondo per le risorse decentrate e la mancata stipula del contratto decentrato per la sua ripartizione fanno correre il rischio che le risorse non utilizzate non possano essere trasferite nel fondo dell’anno successivo.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 39)
Il reato di dichiarazione infedele si può configurare nei riguardi della dichiarazione presentata dal sostituto di imposta? La riforma del sistema penale tributario si è recentemente conclusa con l’approvazione del Dlgs 158/2015 (…)
(…) La scelta operata dal legislatore delegato conferma la volontà di circoscrivere la rilevanza penale della condotta dichiarativa del sostituto d’imposta alle sole fattispecie omissive, con la conseguente irrilevanza ai fini penali delle condotte di carattere infedele.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 30)
Anticipo nel 2016 della no-tax area estesa da 7.500 a 8.000 euro per gli over 75 e da 7.500 a 7.750 per chi non supera i 75 anni (…)
Garanzia che qualora la variazione dei prezzi utilizzata come riferimento per la rivalutazione degli importi previdenziali sarà negativa, gli assegni non potranno diminuire (…), quindi in caso di deflazione l’impatto sarà azzerato; ciò per previene un’eventualità che si potrebbe verificare per la prima volta a gennaio 2017, in occasione del conguaglio della rivalutazione sulla base della variazione dell’indice dei prezzi del 2015.
La spesa per l’«opzione donna»: verrà monitorata e se ci saranno risparmi si potrà pensare a una sua estensione (…)
Tra le misure minori il congelamento al 27% per l’anno prossimo dell’aliquota contributiva a carico degli iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell’Inps.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 3)
La Camera ha approvato il testo definitivo della manovra, da domani al Senato per l’ultimo sì.
Fra le misure (…) anticipo al 2016 della no tax area per i pensionati e monitoraggio sull’opzione donna per una possibile estensione (...). Nuovo meccanismo per gli accertamenti fiscali con una nuova tempistica dei controlli (…).
(…) per i pagamenti (con strumenti telematici) per le prestazioni della Pa, pensioni in primis, varrà ancora la soglia dei mille euro per il contante … quindi resta fermo per le pubbliche amministrazioni l'obbligo di procedere al pagamento degli emolumenti (erogati a qualsiasi titolo) superiori a mille euro esclusivamente con l’utilizzo di strumenti telematici.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 2)
(…) la trattativa fra Aran e sindacati sull’applicazione della riforma Brunetta, presupposto indispensabile per far ripartire i contratti nel pubblico impiego, fa un passo in avanti e punta a chiudere entro gennaio.
(…) «in occasione del primo rinnovo contrattuale», recita la riforma Brunetta, bisogna ridurre a un massimo di quattro le dodici famiglie in cui è diviso oggi il pubblico impiego. L’architettura proposta ieri alle organizzazioni sindacali disegna una pubblico impiego articolato in scuola, sanità, enti territoriali e Pa statale.(…)
La prospettiva, in assenza di risorse che permettano di prevedere allineamenti in tempi brevi, sarebbe quella di cominciare a unificare le regole di base del rapporto di lavoro (…).
Oltre al problema delle risorse per i rinnovi, resta la questione ancora irrisolta degli integrativi illegittimi negli enti locali (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 49)
Con decorrenza 23 dicembre viene meno l’obbligo di tenuta del registro infortuni. È quanto stabilito dall’articolo 21, comma 4, del Dlgs 151/15, secondo cui a decorrere dal novantesimo giorno successivo alla data in vigore del decreto stesso (24 settembre 2015), non è più obbligatoria la tenuta del registro previsto dall’articolo 403 del Dpr 547/55 e richiamato dall’articolo 4 del Dlgs 626/94.
(…)
(…) considerando che il registro ha lo scopo di indicare all’ispettore in sede di vigilanza di conoscere l’andamento infortunistico in azienda per meglio e più concretamente indirizzare l’attività ispettiva, l’ispettore potrà meglio raggiungere tale conoscenza attingendo, anche preventivamente, dalle banche dati Inail.
(…) lo stesso articolo 21 del Dlgs 151/15 (…) prevede a carico dei medici che diagnosticano per primi gli eventi infortunio/malattia professionale che debbano trasmettere telematicamente all’Inail la relativa certificazione.
Tali modifiche entreranno in vigore dal centottantesimo giorno dalla entrata in vigore del decreto legislativo 151/2015 e quindi dal 22 marzo 2016.
(…) procedure.
Sia l’abolizione dell’obbligo di tenuta del registro sia della trasmissione telematica dei certificati di infortunio/malattia professionale non sono quindi più subordinate al Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 49)
Non imponibili le trasferte fuori comune partendo da casa se quest’ultima è sede di lavoro
Per i dipendenti non tassabile solo il percorso che parte dall’azienda
I rimborsi auto con partenza da casa non sono imponibili in capo al collaboratore purché la sua abitazione sia considerata sede di lavoro e la trasferta avvenga al di fuori del comune di residenza.
Rimborsi imponibili, invece, per il dipendente sull’eccedenza chilometrica del percorso “casa – luogo di trasferta” rispetto a quello “sede di lavoro – luogo di trasferta” se il primo supera il secondo e la località da raggiungere si trova in un Comune diverso dalla sede di servizio.
Sono queste le conclusioni a cui si giunge coordinando i chiarimenti contenuti nella risoluzione delle Entrate n. 92 del 30 ottobre scorso, con la risoluzione 67/2001 e con l’articolo 51, comma 5, del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir).
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 49)
(…) nella Pa l’iter burocratico che porta al licenziamento è piuttosto complesso; e anche il dibattito su
vecchio/nuovo articolo 18 è tutt’altro che sopito.
Il ministro Madia si è detta contraria a estensioni «semplicistiche» del Jobs act alla Pa e i tecnici, in sede di attuazione del nuovo Testo unico sul lavoro pubblico, stanno pensando a una norma interpretativa che escluda il pubblico impiego dalle tutele crescenti, di fatto confermando l’applicazione dell’articolo 18 nella versione originaria dello Statuto (e cioè sempre reintegra in ogni ipotesi di invalidità del licenziamento
anche per motivi puramente formali).
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 9)
Una novità introdotta nella legge di Stabilità 2016 durante il passaggio alla Camera riguarda la variazione dei prezzi utilizzata come riferimento per la rivalutazione degli importi previdenziali: se questa sarà negativa, gli assegni non potranno diminuire. La disposizione non ha scadenza e previene l’eventualità che ciò si possa verificare per la prima volta a gennaio 2017, in occasione del conguaglio della rivalutazione sulla base della variazione dell’indice dei prezzi del 2015, che molto probabilmente sarà negativo (...)
È valida invece solo quest’anno la decisione di non effettuare il conguaglio tra la rivalutazione provvisoria riguardante il 2015 applicata finora (era dello 0,3%) e quella definitiva (pari allo 0,2%). Tuttavia il conguaglio è solo rimandato di un anno e quindi, salvo ulteriori interventi, i pensionati dovranno comunque restituire l’importo a inizio 2017 (…)
Il passaggio alla Camera ha portato anche la cancellazione della penalizzazione per chi è andato in pensione anticipata prima dei 62 anni (1% per ognuno dei primi due anni e 2% per ogni ulteriore anno) nel triennio 2012-2014.
Opzione donna: le lavoratrici possono andare in pensione a 57 o 58 anni e 3 mesi di età (se dipendenti o autonome) maturando il requisito e non la decorrenza entro quest’anno, a fronte del ricalcolo dell’assegno con il sistema contributivo anziché di quello misto. Rispetto a quanto previsto finora, le interessate dovranno maturare i requisiti e non più la decorrenza della pensione entro la fine di quest’anno (...)
Operativa già dal 2016 l’estensione della no tax area per i pensionati. Sale da 7.500 a 8.000 euro per gli over 75 e da 7.500 a 7.750 per chi ha fino 75 anni di età. Nella prima versione della legge di Stabilità, l’efficacia dell’estensione era prevista dal 1° gennaio 2017.
Confermato, infine, il congelamento al 27% per l’anno prossimo dell’aliquota contributiva a carico degli iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell’Inps; è l’ennesimo provvedimento tampone contro l’innalzamento dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell’Inps. Anche per il 2016 l’aliquota rimarrà al 27% ma, senza ulteriori interventi, resta la prospettiva di arrivare al 33% nel 2018 (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 8)
Per Inail, ai fini degli infortuni, il sabato è un giorno come tutti gli altri (anche se l’azienda/ente applica la settimana corta); di conseguenza la denuncia d’infortunio, in scadenza nello stesso giorno, NON può slittare al primo giorno lavorativo successivo.
(…) L’Istituto risolve così un dubbio sorto con riferimento a quanto specificato in due note (1721/14 e 1550/15) con cui si era espresso circa la possibilità di differire le scadenze cadenti di sabato, al primo giorno feriale seguente (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 49)
Ridotta la misura degli interessi legali che, dal 1° gennaio 2016, caleranno dallo 0,5% annuo allo 0,2%.
Diventerà perciò più leggero anche il costo del ravvedimento. (…) La riduzione è disposta dall’articolo 1 del decreto del ministero dell’Economia dell’11 dicembre 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 di ieri che stabilisce la misura del saggio degli interessi legali (articolo 1284 del Codice civile) allo 0,2% con decorrenza dal 1° gennaio 2016.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 46)
Leggi il decreto 11.12.2015 Ministero dell’Economia e delle Finanze
Il calcolo dei costi chilometrici è necessario per calcolare l'importo dei rimborsi ai dipendenti che utilizzano il proprio veicolo a favore del datore di lavoro.
La Fondazione studi consulenti del lavoro ha diffuso ieri le linee guida fornite dal Consiglio Nazionale per la certificazione dei cococo in atto o di futura instaurazione, con organi istituzionali o politici.
(…) Le indicazioni fornite sono utili anche per la verifica, in sede di certificazione, dei rapporti intrattenuti da organi istituzionali diversi dal Senato come ad esempio i rapporti di collaborazione intrattenuti presso le Regioni o i Comuni.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 46)
Leggi l’articolo e le linee guida pubblicate dalla “Fondazione consulenti del lavoro”
La sperimentazione del pensionamento anticipato delle lavoratrici con 57 anni e 35 di contributi (58 anni se autonome) potrebbe proseguire in caso di risparmi sulla spesa finora stimata.
Approvato ieri l’emendamento alla Legge di Stabilità il quale prevede un monitoraggio annuale sull’attuazione della misura “opzione-donna” da effettuarsi entro il 30 settembre. In caso di minori spese (…) i risparmi saranno utilizzati per interventi in materia previdenziale, compresa appunto la proroga della sperimentazione (…).
Il via libera a questa correzione ha chiuso nei fatti il capitolo previdenziale della manovra, cui due giorni fa si erano aggiunti l’anticipo al 2016 della no tax area estesa alle pensioni fino a 8mila euro e la sterilizzazione dei possibili effetti della deflazione sull’indicizzazione delle pensioni, che non potranno mai essere negativi.
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 10)
Quattro comparti, ma con una riforma in più tempi per accorpare prima gli aspetti più semplici da gestire, per esempio le ferie o le regole sulle assenze, e poi quelli più complicati, a partire dai livelli retributivi (…)
«L’obiettivo ragionevole - ha spiegato il presidente dell’Aran (…) è arrivare a un’intesa entro gennaio», ma per farlo occorre trovare soluzioni in grado di smussare gli angoli contro i quali si è finora incagliata la trattativa.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 45)
L’intervento sull’indicizzazione degli assegni è introdotto da una norma che ribadisce quanto già disposto con la Stabilità dell’anno scorso, ovvero che nel caso l’indice dei prezzi al consumo risultasse negativo non potrà avere effetti sulle pensioni vigenti. Il conguaglio sulle rate correnti è ovviamente
rinviato al 2016 (…);
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 10)
Invito ai Comuni che abbiano adottato una delibera per l'anno 2015 a voler procedere alla trasmissione della stessa, mediante inserimento nel Portale del federalismo fiscale.
La pubblicazione entro tale data è necessaria affinché le delibere in questione abbiano effetto a decorrere dal 1° gennaio 2015
(…) in questi giorni, gli operatori stanno valutando azioni (…) per poter aumentare il fondo del salario accessorio, tenuto conto del blocco incalzante previsto dalla legge di stabilità che fissa proprio il valore 2015 come tetto massimo per il futuro.
(…)
La disposizione contrattuale lascia ampi margini interpretativi (…). Nei vari anni gli operatori si sono rivolti anche all’Aran per avere delucidazioni e parametri di riferimento.
Un punto inossidabile a livello interpretativo è stato il parere 499-15L1 (ora diventato orientamento applicativo RAL_076) dell’Agenzia, che ha fissato per la prima volta sette regole che gli enti avrebbero dovuto rispettare per un incremento virtuoso. Tra queste, emerge in modo particolare la necessità di individuare un percorso logico-razionale che si basa su indicatori oggettivi adatti a misurare l’incidenza dei nuovi servizi per il miglioramento della qualità delle attività a favore dei cittadini.
Un’impresa di non poco conto (…)
(…) un successivo parere Aran, più generoso rispetto alla rigida posizione di qualche anno prima, dà di fatto la possibilità agli enti di integrare il fondo non solo per erogare compensi correlati alla produttività (altro dogma del passato), ma anche a particolari situazioni quali turno e reperibilità, ovvero a quegli emolumenti finalizzati a remunerare tipologie di attività lavorative (…).
Infine, il recente orientamento operativo dell’Aran RAL_1806 ha concluso che il contenuto del precedente parere è applicabile solo per il futuro, senza alcun possibile effetto retroattivo.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag.37)
(…) Gli obiettivi di finanza pubblica per il bilancio di previsione del prossimo triennio abbandonano definitivamente il patto di Stabilità interno e diventano equilibri finali di competenza per Regioni, Comuni, Province e Città metropolitane.
Il Ddl Stabilità 2016 declina infatti le nuove regole del pareggio di bilancio degli enti locali disponendo l’obbligo del conseguimento di un saldo non negativo, in termini di competenza, fra le entrate finali (titoli 1,2,3,4 e 5 del bilancio armonizzato) e le spese finali (titoli 1, 2 e 3 del medesimo schema di bilancio).
(…) Sono assoggettati al pareggio di bilancio gli enti individuati dall’articolo 9 comma 1 della legge 243/2012: Regioni, Comuni, Province, Città metropolitane, Province autonome di Trento e di Bolzano. Non essendo più prevista la distinzione in base al numero di abitanti, per la prima volta entrano nei vincoli di finanza pubblica i quasi 2.000 Comuni con meno di mille abitanti, che fino al 2015 erano esclusi dal patto di stabilità interno.
(…)
in tema di spesa per il personale e di turnover le regole sono diverse a seconda dell’assoggettamento o meno al patto di stabilità (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag.37)
L’articolo informa che il capitolo pensioni si è riaperto con l’impegno del Governo a studiare provvedimenti che garantiscano maggiore «flessibilità in uscita» ma che, nel contempo, restano ignorati i difetti del sistema contributivo (…) ci cui uno dei più gravi riguarda i coefficienti di trasformazione.
L’articolo si sofferma sulle riforme attuate a partire dal 1995, sui coefficienti di trasformazione e sulle loro iniquità (…)
Completa l’articolo la tabella “Staffetta tra coefficienti” con i coefficienti di trasformazione del montante contributivo applicati nel triennio 2013-2015 e nel 2016-2018.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag.23)
Illustrano le procedure e gli strumenti per l’avvio delle attività di conservazione dei documenti informatici da parte delle P.A.
Le nuove regole sul contratto a tutele crescenti, con le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori introdotte nel settore privato con il Jobs Act, «non saranno applicate nella Pa».
(…) Per la ministra Madia c’è una differenza sostanziale tra datore di lavoro pubblico e privato (…). Nel pubblico il danno derivante dall’applicazione dell’art. 18 sarebbe doppio (…)
Per i dipendenti pubblici che fanno male ci saranno i procedimenti disciplinari (…).
(…) la delega Madia non è ancora stata attuata ma «entro Natale» dovrebbe arrivare un primo pacchetto di provvedimenti attuativi (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 8)
(Ddl stabilità)
(…) fra gli emendamenti del Governo in materia fiscale si segnala soprattutto la disapplicazione delle sanzioni sul 730 precompilato: ritardi ed errori nella trasmissione di dati per la predisposizione della dichiarazione precompilata non saranno punibili, visto il suo carattere sperimentale. L’errore non deve però consentire la fruizione di detrazioni o deduzioni indebite.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 8)
Con la sentenza 24946/2015 della Cassazione, sezione Lavoro, depositata ieri i giudici hanno stabilito che,
una denuncia non particolarmente circostanziata da parte del dipendente all’Inps e non anche al datore di lavoro, è sufficiente per far scattare il periodo di prescrizione decennale per mancato versamento dei contributi (…)
Rifacendosi a due precedenti sentenze di Cassazione (la 1372/2003 e la 1264/2006), la Corte ha precisato che il termine di cinque anni, introdotto dalla legge 335/1995, si applica salvo denuncia da parte del lavoratore o dei suoi superstiti e che la denuncia va presentata all’Inps, senza obbligo di notifica al datore di lavoro.
Inoltre, in presenza di una denuncia, il termine decennale al posto di quello quinquennale non si applica solo «all’oggetto specifico di denuncia, essendo sufficiente che il lavoratore si dolga... dell’inosservanza degli obblighi di legge, domandando così un intervento degli organi deputati al controllo e alla repressione che non può certo ritenersi circoscritto ai riferimenti contenuti in denuncia».
(…)«...ai fini dell’applicazione del termine di prescrizione ordinaria decennale è sufficiente che il lavoratore abbia presentato una propria denuncia all’Inps, relativa all’omissione contributiva del datore di lavoro, non essendo necessario che, ai fini del più lungo termine di prescrizione, la denuncia abbia un contenuto specifico e tecnicamente precisato».
(Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 50)
Decreto Ministero del Lavoro 30 settembre 2015, pubblicato in G.U. 9.12.2015, n. 286
Nel 2016 la percentuale di riduzione di premi e contributi Inail a carico delle imprese più virtuose, secondo quanto previsto dalla legge di Stabilità per il 2014 (legge 147/2013), passerà dal 15,38% di quest’anno al 16,61 per cento.
Nella legge 147/2013 è stato deciso un taglio sui premi e contributi Inail pari a 1 miliardo per il 2014, a 1,1 miliardi per il 2015 e a 1,2 miliardi dal 2016, in attesa dell’aggiornamento tariffario su cui lavora l’Istituto.
(…) Non dovrebbero cambiare i parametri di valutazione dei destinatari degli sconti, che tengono conto o della durata dell’attività aziendale o delle tariffe applicate agli assicurati in base a quanto stabilito con la determina presidenziale Inail n. 67 dell’11 marzo 2014. Criteri di scelta in cui finora è rientrato l’80% delle imprese.
Imprese con polizze ordinarie e con più di un biennio di attività: lo sconto sarà effettuato confrontando, per il 2016 e per ciascuna voce di lavorazione, il tasso applicabile calcolato sul triennio 2012-14 con il tasso di tariffa della voce. Se il primo sarà minore o uguale rispetto al secondo l’azienda, per quella voce, risulterà idonea al beneficio. Nel caso di posizioni assicurative territoriali (Pat) ponderate, il tasso medio ponderato del triennio, relativo al complesso delle voci, verrà confrontato con il tasso di tariffa medio ponderato.
Aziende con attività inferiore al biennio: la riduzione si applica alle aziende che dimostrano l’osservanza delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e che presentano apposita istanza (…) tramite il modulo telematico 20 Mat, accettata da Inail.
(…)
(Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 50)
Leggi la notizia sul sito INAIL e il testo della determina del Presidente 27.07.2015, n. 283
L’art. 24 delle Modalità per l’applicazione delle Tariffe emanate con D.M. 12.12.2000, come modificato, da ultimo, dal Decreto Ministeriale del 3 marzo 2015, prevede che l’INAIL può applicare una riduzione del tasso medio di tariffa alle aziende che abbiano effettuato interventi per il
miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa in materia.
La riduzione del tasso medio di tariffa è determinata in relazione al numero dei lavoratori anno del periodo, calcolati per singola voce di tariffa.
Per ottenere la riduzione l’azienda deve presentare apposita istanza (Modello OT24) fornendo tutti gli elementi, le notizie e le indicazioni definiti a tal fine dall’INAIL.
La domanda di riduzione deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso la sezione Servizi Online presente sul sito
www.inail.it entro il termine del 29 febbraio 2016
Nel messaggio l’INPS indica le modalità per l’invio dei flussi delle denunce dei compensi erogati ai parasubordinati – periodo da aprile 1996 a dicembre 2004 - allo scopo di imputare correttamente i versamenti eseguiti dalle Aziende (comprese le pubbliche amministrazioni), attualmente NON ancora attribuiti ai singoli beneficiari.
Con detta “Risoluzione” l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per consentire ai sostituti d’imposta – Enti pubblici - le compensazioni in F 24 EP delle ritenute riguardanti:
La notizia relativa al provvedimento di approvazione del nuovo modello F24EP e delle relative specifiche tecniche è già stata pubblicata, con un breve commento, su questo stesso sito il 1° dicembre 2015 http://www.studionaldi.com/blog/wpnb_news/approvazione-delle-modifiche-al-modello-di-versamento-f24-enti-pubblici-ed-alle-relative-specifiche-tecniche/
Leggi l’articolo su Fiscooggi – Per il modello F24Ep “new style” arrivano 19 codici tributo ad hoc
Il Sole di oggi dedica un articolo sulle nuove modalità di accesso ad alcuni servizi on-line e di registrazione per alcune categorie di utenti comunicati da INAIL con circolare 30.11.2015, n. 81 che cambiano da oggi.
Il documento è stato annunciato e già brevemente descritto nelle “News” del 1° dicembre 2015 su questo stesso sito
In particolare, scrive il Sole, sono stati creati tre nuovi profili utenti: il “legale rappresentante ditta”, l’“amministratore delle utenze digitali” e il “datore di lavoro”.
Le credenziali istituite sostituiscono quelle finora utilizzate dagli utenti profilati come “azienda” e dai soggetti registrati come “subdelegato azienda” che potranno accedere ai servizi online tramite credenziali di accesso dispositive rilasciate dall’Inail, credenziali di accesso dispositive rilasciate dall’Inps e riconosciute dal sistema dell’Inail (“federazione Inps”) (…)
(…) le credenziali dispositive dell’Istituto possono essere richieste attraverso il servizio online o presso qualsiasi sede locale (…).
Il primo profilo introdotto è quello del legale rappresentate ditta e vale per tutti i servizi a cui si accedeva finora tramite codice ditta e password, come l’autoliquidazione o il Durc online; dette procedure sono ora accessibili tramite le nuove credenziali, basate sul codice fiscale del legale rappresentante o di un soggetto
da lui delegato.
Per evitare disagi fino al 30 aprile 2016 le utenze “codice ditta” e “legale rappresentante azienda” coesisteranno (…)
Il profilo “datore di lavoro” è stato creato per l’accesso esclusivo ai servizi online che permettono la presentazione delle denunce di infortunio e malattia professionale e delle dichiarazioni in materia di tutela
della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 53)
Riscossione. Il cda approva l’ultima tappa della razionalizzazione dell’ente.
In vista la riorganizzazione della struttura della riscossione italiana, avviata 10 anni fa, con l’obiettivo di
avere un solo ente di riferimento (…).
In pratica, sarà creata una newco che incorporerà Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud (…).
Avrà luogo inoltre un riassetto di Equitalia holding, in cui confluiscono le partecipazioni di controllo di agenzia delle Entrate (51%) e Inps (49%), la quale continuerà a svolgere funzioni di indirizzo e
coordinamento (…)
(Fonte: Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 50)
(…) Oggi dovrebbero essere depositati gli emendamenti dell’Esecutivo (…)
Il Governo potrebbe dare il via libera ad alcuni emendamenti formulati dai gruppi parlamentari magari in versione rivista. A dichiarare la disponibilità dell’esecutivo a discutere dei correttivi sull’anticipo al 2016 della no tax area per i pensionati e sul rafforzamento dell’opzione donna è stato ieri il viceministro dell’Economia (…)
(…) La commissione Bilancio ha dato il via libera a un emendamento (…) riguardante i contratti della Pa per acquisti di beni e servizi di valore superiore a 1 milione di euro che prevede l’obbligatoria pubblicità on-line sul sito dell’Anac (...)
(Fonte: Il Sole 24 ore – pag. 2)
La certificazione unica (Cu) dal prossimo anno non avrà più solo la funzione di certificare al percipiente i redditi prodotti, ma sarà utilizzata dall’amministrazione finanziaria per raccogliere tutti i dati e le informazioni necessari per predisporre il 730 precompilato e per ricevere in anticipo
i dati utili agli accertamenti ed alle riliquidazioni.
A questa doppia funzione corrisponde uno sdoppiamento dello schema di certificazione, Cu sintetica e Cu ordinaria, le cui bozze sono state pubblicate sul sito dell’agenzia delle Entrate, nonché un aumento delle informazioni da inserire.
I due modelli
La Cu sintetica rappresenta la certificazione che il sostituto è tenuto a consegnare al percipiente (…) entro il 28 febbraio 2016;
la Cu ordinaria è quella che deve essere trasmessa telematicamente alle Entrate entro il 7 marzo.
In pratica la Cu ordinaria (…) integra la C.U. sintetica con tutte le informazioni di cui l’Agenzia ha bisogno per elaborare i 730 precompilati (…) e per disporre i dei dati necessari per effettuare accertamenti o riliquidazioni d’imposta (per esempio il Tfr e altre indennità soggette a tassazione separata).
(…) Certo il tempo disponibile è ridotto, considerato che(…) i dati dovranno essere analiticamente ricostruiti e quadrati, per non rischiare errori nei 730 precompilati, di cui il solo responsabile sarà il sostituto d’imposta.
(…)
Dati previdenziali
Nella sezione previdenziale della certificazione unica dei lavoratori dipendenti/assimilati viene inserita una quarta sezione, attraverso cui comunicare al lavoratore iscritto ad alcune delle casse previdenziali private (per esempio Enpam, Inpgi ecc.), l’imponibile previdenziale e i relativi contributi dovuti e versati, nonché trattenuti dal sostituto committente.
Anche la sezione previdenziale della Cu degli autonomi è stata implementata con nuovi campi (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 39)
L’articolo ripropone un riassunto dei principi contenuti nella Circolare INPS 152/2015 riguardanti la fruizione del “congedo parentale in modalità oraria”.
(…) Rispetto alle prassi già in uso (congedo a giorni o a mesi), l’introduzione della modalità oraria non modifica la durata del congedo parentale e, pertanto, rimangono invariati i limiti complessivi e individuali entro i quali i genitori lavoratori dipendenti possono assentarsi dal lavoro a questo titolo.
L’Inps ha precisato che, siccome i richiedenti possono beneficiare del congedo parentale nelle diverse modalità giornaliera, mensile o oraria, le giornate o mesi di congedo parentale possono alternarsi con giornate lavorative in cui il congedo è fruito a ore, sempre nel rispetto dei limiti
eventualmente stabiliti dalla contrattazione collettiva (...)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 25)
L’articolo richiama il Messaggio INPS 6704/2015 con il quale l’Istituto ha ulteriormente chiarito, rispetto alla circolare 152/2015, la cumulabilità del congedo parentale fruito in modalità oraria con altri riposi o permessi.
In detto messaggio l’INPS ha riportato anche una tabella illustrativa delle compatibilità/incompatibilità di detto congedo con gli altri congedi previsti dal D. Lgs. 151/2001.
(…) Il congedo parentale a ore non può essere cumulato con altri permessi o riposi previsti dal Testo unico sulla maternità/paternità (D. Lgs. 151/2001), come i riposi orari per allattamento, anche se richiesti per bambini diversi. Può essere invece fruito insieme con i permessi disciplinati dalla legge 104/1992 per l’assistenza a persone disabili (...)
L’articolo è integrato e completato da una “Tabella operativa”.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 25)
… dal 1° gennaio 2016 entrano in vigore una serie di novità previste dai decreti attuativi della delega fiscale, varati nei mesi scorsi, fra cui le nuove sanzioni amministrative, il restyling degli interpelli ecc. (…).
(…) L’anticipo dell’entrata in vigore della riforma delle sanzioni al 2016 consentirà di dare più proporzionalità al sistema delle penalità (…).
(…) il calcolo delle sanzioni incide direttamente sul ravvedimento degli omessi o errati versamenti d’imposta.
(…) sul fronte degli interpelli la prospettazione di una soluzione già “strutturata” può rivelarsi vincente grazie alla regola del silenzio-assenso del fisco.
Le nuove dichiarazioni. La certificazione unica da inviare alle Entrate entro il 7 marzo conterrà molti più dati. L’obiettivo è alleggerire il 770 a luglio (…).
SANZIONI
Il debutto della riforma delle sanzioni amministrative viene anticipato di un anno dal Ddl di Stabilità (2016 invece che 2017). L’impostazione di fondo è quella di introdurre un criterio di proporzionalità tra penalità e violazione commessa, con una maggiore severità per le frodi. Diventa più conveniente correggere eventuali omissioni o errori entro poco tempo da quando sono stati commessi.
INTERPELLI
Ridotti i tempi di risposta
Saranno quattro le tipologie di interpello: ordinario, probatorio, antiabuso, disapplicativo. I tempi di risposta delle Entrate per gli interpelli ordinari passano da 120 a 90 giorni mentre in tutti gli altri casi i tempi andranno comunque contenuti entro i 120 giorni. Si applica la regola del silenzio-assenso, quindi se gli uffici non rispondono entro i termini previsti vale la soluzione del contribuente
CERTIFICAZIONE UNICA
La certificazione unica dei redditi conterrà più dati, almeno nella versione che dovrà essere inviata alle Entrate entro il 7 marzo 2016. L’intento è quello di rendere poi più snello il 770 semplificato dei sostituti d’imposta da trasmettere entro la fine del mese di luglio
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 2)
Certificazione unica 2016 più corposa.
(…) La nuova «Cu» fornirà all’amministrazione finanziaria più informazioni rispetto all’anno scorso e (…) saranno sensibilmente ridotti per i sostituti d’imposta i dati da inserire nel modello 770 semplificato.
Le bozze dei modelli sono due (…) delle quali una sintetica destinata a essere consegnata al lavoratore e una ordinaria che “raccoglie” le informazioni da inviare all’amministrazione finanziaria.
(…) E’ prevista l’indicazione dei codici fiscali dei coniugi dei dipendenti (…) e sono stati introdotti campi specifici per la gestione delle somme residue delle deduzioni spettanti in caso di somme restituite al datore di lavoro, derivanti dalle certificazioni o dalle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti.
La «Cu» 2016 conterrà i dati riguardanti i pignoramenti presso terzi, le somme corrisposte a titolo di indennità di esproprio, altre indennità e interessi (…).
Il quadro dei lavoratori autonomi si arricchisce di appositi campi per accogliere i dati previdenziali (…).
Le «Cu» vanno inviate telematicamente all’agenzia delle Entrate entro il 7 marzo e consegnate al sostituito entro il 28 febbraio 2016. Entro il 7 marzo devono essere trasmesse anche le certificazioni riferite ai soggetti non destinatari del 730 (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 19)
Leggi il “Comunicato stampa” dell’Agenzia delle Entrate
Leggi l’articolo su “Fiscooggi”
Agenzia delle Entrate – Bozza “Modello CU ordinario”
Agenzia delle Entrate – Bozza “Modello CU sintetico”
Agenzia delle Entrate – Bozza “ Istruzioni per la compilazione della certificazione Unica”
Agenzia delle Entrate – Bozza “ Modello 730/2016”
Leggi l’articolo su “Il Quotidiano della Pa”
Pensioni, aumenti per importi medi
Assegno più leggero per chi incassa fino a 3 volte il minimo o oltre 6 volte
Il decreto 19 novembre 2015 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha stabilito che il tasso provvisorio di rivalutazione per il 2016 sia zero e quello definitivo da applicare nel 2015 sia 0,2% invece del provvisorio 0,3 per cento.
Di conseguenza, sulla rata di gennaio 2016, saranno recuperate una-tantum le somme erogate in eccesso quest’anno (…).
Nonostante il tasso di rivalutazione provvisorio da applicare alle pensioni nel 2016 sia pari a zero, l’anno prossimo gli assegni compresi tra tre e sei volte il minimo cresceranno, seppur di poco, per effetto della sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco della perequazione nel 2012-2013.
Chi sta sotto tre volte il minimo o sopra i sei, invece, sarà chiamato a restituire la differenza tra quanto incassato provvisoriamente nel 2015 e il valore definitivo. Inoltre, poiché l’assegno del 2016 sarà uguale a quello definitivo del 2015, e quindi più basso di quello attuale, l’anno prossimo avrà una pensione più leggera (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 51)
La sentenza 24157/2015 della Corte di cassazione ha riportato al centro del dibattito politico la questione relativa all’applicabilità nei confronti dei dipendenti pubblici delle due riforme (legge Fornero del 2012 e Jobs act del 2015) che hanno ristretto in maniera significativa l’applicazione della reintegra sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo. I (…)
(…) non si può fare a meno di prendere atto che il principio affermato dalla Cassazione introduce una rivoluzione copernicana anche nel lavoro pubblico, dove entra a pieno titolo il sistema della legge Fornero, incentrato sulla tutela indennitaria (e non sulla reintegrazione).
(…) dopo aver negato per mesi l’esistenza del problema, il ministro Madia ha annunciato che ci sarà un chiarimento interpretativo nella riforma del lavoro pubblico (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 53)
Nel 2016, per il momento, non ci sarà alcun incremento degli importi delle pensioni in pagamento per effetto dell’adeguamento all’inflazione in quanto il decreto Ministero Economia e Finanze del 19 novembre 2015, pubblicato ieri in G.U., fissa a zero la percentuale provvisoria di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni.
Si tratta di un valore provvisorio, in quanto calcolato sui primi nove mesi del 2015, e quindi non è escluso che quello definitivo cambi (…)
(…) nel 2016 ci sarà un’ulteriore conseguenza negativa per i pensionati. Poichè l’indice previsionale applicato finora al 2015 è stato dello 0,3%, ma il tasso definitivo è dello 0,2%, all’inizio dell’anno prossimo i pensionati dovranno restituire lo 0,1% in più incassato quest’anno (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 49)
La Corte di Cassazione, con sentenza 24439/2015 depositata l’ 1.12.2015 ha chiarito che l’indennità di turno spetta anche nei giorni di riposo compensativo, ma non negli altri giorni non lavorati. (…).
Il caso affrontato dai giudici di legittimità riguarda i lavoratori di un’azienda ospedaliera piemontese, che aveva stoppato l’indennità sia nelle assenze determinate da riposo compensativo sia per i sabati non lavorati in quanto il dipendente non era in turno. La prima mossa, secondo la Cassazione, è illegittima, perché l’indennità va riconosciuta anche al dipendente assente in quanto il riposo serve a compensare «la particolare penosità del lavoro» (…).
Per capire i termini del problema bisogna tenere conto della particolare articolazione del lavoro (…)
Con lo stesso principio si possono spiegare le indicazioni più recenti assunte dall’Aran per regolare l’indennità in altri comparti, a partire da quello di Regioni ed enti locali: il turno, ha spiegato l’Aran, può essere cumulato con lo straordinario, e la turnazione deve comprendere sia i giorni feriali sia i festivi infrasettimanali.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 50)
Pubblicato nella G.U. del 1.12.2015 il Decreto Ministero Economia e Finanze 19.11.2015 recante “Valore della variazione percentuale, salvo conguaglio, per il calcolo dell'aumento di perequazione delle pensioni spettante per l'anno 2015, con decorrenza dal 1° gennaio 2016, nonché il valore definitivo della variazione percentuale da considerarsi per l'anno 2014, con decorrenza dal 1° gennaio 2015”.
Leggi il decreto 20.11.2014. Perequazione automatica delle pensioni per l'anno 2014 e valore definitivo per l'anno 2013.
(GU n.280 del 2-12-2014 )
Introdotto nella sezione “dettaglio versamento” del l’F24 EP il campo “importi a credito compensati” per consentire anche ai sostituti d’imposta del settore pubblico - che utilizzano detto modello per il pagamento di ritenute, imposte e contributi - il recupero in compensazione delle somme rimborsate ai percipienti a seguito di assistenza fiscale e delle eccedenze di versamento di ritenute e imposte sostitutive (così come previsto dall’articolo 15 del Dlgs 175/2014).
Con una prossima risoluzione, l’Amministrazione fiscale renderà note le istruzioni per la compilazione del nuovo modello. Come di consueto, la versione aggiornata del software di compilazione e controllo sarà disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Due le date da ricordare: l’operatività del modello aggiornato scatterà il 7 gennaio 2016, mentre fino al 30 giugno 2016 sarà, comunque, ancora possibile utilizzare le precedenti specifiche tecniche.
Leggi il provvedimento e gli allegati
(…). Quanto alle pensioni, Dini cui si deve la riforma del 1995, non ha dubbi (…). La vera questione è la flessibilità in uscita, con l’età pensionabile che oggi è a 66-67 anni. Nel breve periodo l’operazione comporta dei costi, ma di certo gli annunci di tagli alle pensioni cosiddette più alte per compensare i cinquantacinquenni che lasciano il lavoro paiono a dir poco spericolati». Si tratta di persone «che sono ancora in età lavorativa, e dunque l’onere va posto a carico della fiscalità generale. Guardiamo il bilancio dell’Inps. La gestione previdenziale è in sostanziale pareggio. I problemi riguardano il capitolo dell’assistenza». (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 17)
Le riforme dell’articolo 18 si applicano in automatico anche al pubblico impiego “contrattualizzato”, cioè a tutti i dipendenti statali e locali tranne professori, magistrati e militari, perché il parallelismo con il lavoro privato è previsto in modo esplicito dal Testo unico del pubblico impiego.
A fissare il principio in via ufficiale è la Corte di cassazione, nella sentenza 24157/2015 intervenendo su un tema che ha orientato da tempo (…) per il mantenimento del vecchio articolo 18 negli uffici pubblici (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 47)
Nuovi servizi per gli utenti “Cittadino con credenziali dispositive”.
L’INAIL con circolare 30 novembre 2015, n. 81 ha comunicato di avere provveduto ad elevare il livello di sicurezza delle operazioni di identificazione e di autenticazione informatica dei propri utenti; per questo ha modificato le procedure per il rilascio delle credenziali di accesso ad alcuni servizi e le modalità di registrazione per alcune categorie di utenti.
Inoltre INAIL ha creato nel proprio sistema tre nuovi profili utenti: legale rappresentante azienda, amministratore delle utenze digitali e datore di lavoro.
Nuovo profilo “Datore di lavoro”
Il profilo “Datore di lavoro” è stato creato per l’accesso esclusivo ai servizi online con i quali devono essere presentate le denunce di infortunio e malattia professionale e le dichiarazioni previste dalla vigente normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il legale rappresentante in possesso di credenziali dispositive deve abilitare
a tale ruolo:
a) se stesso;
b) oppure uno o più dipendenti, in relazione all’organizzazione specifica
dell’impresa/ente che rappresenta.
Il ruolo “Datore di lavoro” consente di accedere ai seguenti servizi:
1. denuncia/comunicazione di infortunio;
2. denuncia MP (malattia professionale);
3. denuncia SA (silicosi asbestosi);
4. dichiarazione unità produttive;
5. dichiarazione RLS (responsabili lavoratori per la sicurezza).
(…)
Con la Circolare INPS 27 novembre 2015, n. 194 l'Istituto ha fornito chiarimenti ed istruzioni applicative riguardanti le “Disposizioni in materia di indennità NASpI di cui ai Decreti legislativi n. 148 e n. 150 del 14 settembre 2015. Precisazioni sul calcolo della durata dell’indennità. Precisazioni sul requisito lavorativo delle 30 giornate di effettivo lavoro. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti”.
Per configurare la responsabilità del datore di lavoro non è necessario accertare la violazione di norme specifiche in materia di sicurezza, è sufficiente che l’evento infortunistico si verifichi perché non sono stati adottati gli accorgimenti imposti all’imprenditore dal Codice civile per l’integrità dei dipendenti. È questo il principio essenziale che emerge dalla sentenza 46979/2015 della Cassazione depositata ieri (…)
(Fonte Il Sole 24 ore- Norme e tributi - pag. 53)
Pa. Il piano degli indicatori di Regioni, enti locali e organismi strumentali
Conti locali, la Ragioneria vara il «termometro» dei bilanci
(Fonte Il Sole 24 ore- Norme e tributi - pag. 52)
(…) anno del debutto delle spese sanitarie nella dichiarazione “pre-compilata”.
(…) i medici sono stati sentiti dalla commissione Finanze per fare il punto sul “nuovo 730” che dal prossimo anno dovrebbe contenere anche le spese sanitarie (…) tagliando drasticamente la necessità dei diretti interessati di modificare la dichiarazione proposta dall’Agenzia delle Entrate.
Lo sforzo organizzativo (…) è ricco di incognite (…). La prima è legata all’invio dei dati 2015, da parte dei medici, entro il 15 gennaio. La premessa indispensabile è l’accreditamento ma molti medici (…) non utilizzano ancora la Pec, necessaria per accedere al sistema «tessera sanitaria». (…) Ci sono anche altri problemi operativi (…). In caso di mancanze, ritardi o errori scatta la sanzione di 100 euro per ogni comunicazione, fino a un massimo di 50mila euro (…)
Ma non sono solo gli ostacoli “telematici” a ostacolare l’ingresso delle spese sanitarie nella precompilata (…).
(Fonte Il Sole 24 ore- Norme e tributi - pag. 52)
Proposta Inps sulle pensioni tutta a carico dei giovani
(Fonte Il Sole 24 ore - pag. 14)
Consente a figli o orfani di dipendenti pubblici di studiare all'estero. Iscrizioni entro il 13 dicembre.
Gli studenti figli o orfani di dipendenti o ex dipendenti della pubblica amministrazione, avranno l'opportunità di scegliere tra 50 destinazioni in Europa o nel resto del mondo, in collage o famiglie.
Leggi l’articolo su “Il Quotidiano della PA”
Con Messaggio INPS n. 7145 del 25/11/2015 l’istituto ha fornito ulteriori chiarimenti circa l’operatività dell’istituto di cumulo dei periodi assicurativi previsto per le gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi ai sensi della legge 22 luglio 1966, n. 613 e dell’istituto di cumulo disciplinato dalla legge 24 dicembre 2012, n. 228.
Con la richiesta di parere avanzata il Comune Terni ha posto un quesito volto a conoscere se, ai fini dell’assunzione, tramite concorso, di personale non amministrativo dei servizi scolastici ed educativi, tra le relative limitazioni vigenti rientri anche quella prevista dall'art. 41, co. 2, del D.L. 66/2014 (mancato rispetto per l’anno 2014 dell'indicatore dei tempi medi nei pagamenti). Al quesito va data risposta positiva. (…)
Segnalazione del parere della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per l'Umbria deliberazione n. 148/2015/PAR del 12.11.2015
(…) il Nuovo ECA nasce con l’obiettivo di verificare la correntezza e la correttezza degli adempimenti contributivi di tutti i datori di lavoro iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici, procedere ad una corretta imputazione contabile, rilevare contabilmente le partite a credito dell’Istituto ed attivare la fase di recupero coattivo dei debiti compresa la fase di invio e gestione degli stessi all’agente della riscossione.
(…) un ulteriore sviluppo della procedura, ha consentito la possibilità che la lavorazione dell’ECA sia ora mensile, ossia all’atto dell’acquisizione delle denunce e dei versamenti, pur prevedendone la validazione solo al completamento delle dodici mensilità.
Il nuovo ECA prevede l’invio via PEC sia della Comunicazione di Debito che dell’Avviso Bonario. Con la Comunicazione di Debito si intende l’invio all’Ente/Amministrazione di una prima comunicazione di estratto conto sulla base delle informazioni acquisite dell’Istituto, delle denunce contributive e dei relativi versamenti.
Con l’Avviso Bonario si intende l’invio di un documento definitivo sulla base delle informazioni acquisite dell’Istituto delle denunce contributive e dei relativi versamenti.
Si sottolinea che quest’ultima sarà inoltrata all’Ente/Amministrazione, solo qualora l’irregolarità contributiva segnalata con la precedente Comunicazione di Debito, risulti non sanata nei termini previsti (…).
Possono accedere alla pensione di anzianità con il calcolo contributivo le lavoratrici che hanno 35 anni di contribuzione e che maturano i requisiti anagrafici (57 anni 3 mesi per le dipendenti e quindi nate entro il 30 settembre 1958, e 58 anni 3 mesi per le autonome che devono essere nate entro il 30 settembre 1957) nel corso del 2015, ancorché la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi dopo il 2015 per la finestra mobile.
Con questo intervento si conclude l’esperienza delle “donne optanti” non essendo previste ulteriori proroghe.
Viene rivisto altresì il numero dei lavoratori salvaguardati (…). Per queste categorie i requisiti anagrafici, contributivi e di decorrenza del trattamento pensionistico devono essere posseduti entro il 6 gennaio 2017.
È poi previsto un meccanismo di uscita anticipata per i dipendenti del settore privato iscritti all’Ago dell’Inps.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 12)
Legge di stabilità: le novità elaborate dal “Servizio studi” del Senato
Arriva il taglio di cinquanta norme.
Il primo decreto attuativo della riforma della Pa (…) concentra in tre articoli misure di abrogazione di una cinquantina di provvedimenti di legge adottati dopo il dicembre 2011 e fino al 28 agosto scorso, data di entrata in vigore della riforma (L. 124/2015 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 28 agosto 2015).
(…) Si tratta di una pulizia dell’ordinamento da norme scadute (o non più attuabili) per assicurare maggiore certezza del diritto (…)
(Fonte Il Sole 24 ore, pag. 7)
In presenza di un’iscrizione ad un’altra gestione previdenziale obbligatoria, ancorché diretta al conseguimento di un trattamento pensionistico integrativo, è preclusa l’iscrizione a Inarcassa, con conseguente inefficacia dei contributi eventualmente versati durante il periodo di doppia contribuzione e senza che assuma rilievo il criterio della prevalenza dell’attività svolta.
È questo il principio espresso dalla Cassazione – Sezione lavoro - con la sentenza 19.11.2015, n. 23687.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 47)
La circolare INPS 18.11.2015, n. 185 “Linee guida e istruzioni operative in materia di trattamento pensionistico ai superstiti – art. 22, legge 21 luglio 1965, n. 903” riepiloga le disposizioni vigenti in materia di pensione ai superstiti, volto a garantire l’uniformità di erogazione delle prestazioni agli aventi diritto, superstiti di pensionati e assicurati delle diverse gestioni dell’Istituto, comprese l’ex IPOST, l’ex INPDAP e l’ex ENPALS.
Infatti con la Legge 335/95 (Riforma Dini), è stata disposta l'estensione della disciplina vigente nell’Assicurazione generale obbligatoria dell’Inps a tutte le forme esclusive e sostitutive di detto regime (come ex Inpdap, Ipost e Enpals), ma taluni criteri applicativi erano rimasti divergenti (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 47)
L’intervista al Presidente INPS sulle proposte presentate al Governo e pubblicate sul sito istituzionale.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 28)
Il testo integrale della proposta in “Notizie flash” del 6.11.2015
(…) La nuova certificazione unica dal prossimo anno dovrebbe anticipare una serie di informazioni finora trasmesse con il modello 770. Un progetto che (…) richiede nel primo anno di applicazione tanto agli intermediari quanto ai sostituti d’imposta «uno sforzo legato alla necessità di adeguare gli applicativi attualmente in uso … e che determinerà, comunque, una razionalizzazione dell’adempimento».
Nel primo anno di applicazione «l’obbligo di trasmissione entro la data del 7 marzo delle nuove certificazioni uniche dovrebbe essere limitato a quelle contenenti dati utili per la predisposizione della dichiarazione precompilata, con differimento alla data di presentazione del modello 770 (il 31 luglio) del termine di trasmissione delle restanti certificazioni uniche».
Una certificazione unica che, di fatto, diventerebbe a due tempi per spianare la strada a un modello 770 semplificato che, secondo le intenzioni del restyling, si ridurrebbe solo all’invio dei prospetti (...)
Sui tempi (…) del 730 (…)
(…) Continua il lavoro per implementare la dichiarazione precompilata con spese mediche, universitarie, funebri e la prima rata dei lavori di ristrutturazione e risparmio energetico.(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 43)
L’Inps con la circolare 18.11.2015, n. 184 ha fornito un riepilogo organico ed ulteriori chiarimenti sulla facoltà di computo nella gestione separata prevista dall’articolo 3 del D.M. 02.05.1996, n. 282.
L’articolo 3 del D.M. n. 282 del 1996 dispone infatti che “gli iscritti alla gestione separata che possono far valere periodi contributivi presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti, le forme esclusive e sostitutive della medesima, le gestioni pensionistiche dei lavoratori autonomi di cui alla legge n. 233 del 1990 hanno facoltà di chiedere nell’ambito della gestione separata il computo dei predetti contributi, ai fini del diritto e della misura della pensione a carico della gestione stessa, alle condizioni previste per la facoltà di opzione di cui all’articolo 1, comma 23, della legge n. 335 del 1995” (…).
L’articolo commenta gli effetti e la possibilità di sanatoria per le delibere comunali tardive riguardanti tra l’altro le aliquote delle addizionali all’IRPEF.
(…) ciò non vale per i Comuni della Sicilia, che hanno avuto una proroga su misura grazie alla quale hanno avuto tempo fino al 30 settembre per chiudere i preventivi 2015 e decidere su tributi e tariffe.
Il quadro, però, è tutt’altro che assestato: la “sanatoria” delle delibere approvate fra il 30 luglio e il 30 settembre è stata tentata in questi mesi praticamente in ogni provvedimento (…) ma si è sempre scontrata con un «no» (…).
(…) il motivo è che non suona troppo lineare congelare il fisco locale per il 2016 e contemporaneamente permettere ex post i ritocchi sulle aliquote 2015 (…), dall’altro lato ci sono i Comuni che già a luglio avevano chiesto un rinvio dei termini per chiudere i bilanci perché le cifre dei fondi locali continuavano a essere incerte (…)
Si resta pertanto in attesa della eventuale sanatoria (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 8)
Il Consiglio di Stato ha chiarito che “il reclutamento dei dipendenti pubblici avviene attraverso un procedimento complesso nell’ambito del quale la procedura concorsuale non è affatto soppressa, ma è subordinata alla previa obbligatoria attivazione della procedura di mobilità, in attuazione dei fondamentali principi di imparzialità e buon andamento, predicati dall’articolo 97 della Costituzione”.
Il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, sul sito istituzionale, ha pubblicato la Circolare n. 4 del 10.11.2015 (Prot. n. DFP 0062680) che fa seguito alle modifiche legislative in materia di conferimento di incarichi e cariche in organi di governo a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza.
Il divieto si applica a tutti i soggetti che rientrano nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 o in quello del conto economico consolidato dell'Istat: quindi anche a enti aventi forma di società o fondazione, nonché alle camere di commercio.
Per quanto riguarda gli incarichi dirigenziali e direttivi (…) l'ambito di applicazione del divieto è più ampio rispetto al novero delle amministrazioni nominanti, in quanto comprende anche enti e società controllati dalle pubbliche amministrazioni.
Il limite annuale di durata e del divieto di proroga o rinnovo è stato ristretto agli incarichi dirigenziali e direttivi; per gli incarichi di studio o consulenza, nonché per le cariche in organi di governo delle amministrazioni e degli enti da esse controllate, detto limite non è più operante, ferma restando la gratuità (…).
Le indicazioni riportate integrano quelle già contenute nella circolare 6/2014 (…)
Leggi l’articolo su “Il Quotidiano della Pa”
Circolare Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione n. 4/2015
Circolare Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione n. 6/2014
Il ridisegno dei comparti per far ripartire i contratti del pubblico impiego sbloccati dalla manovra non parte con il piede giusto.
L’agenzia negoziale, in linea con le indicazioni della Funzione pubblica, ha proposto una geografia in tre comparti, basata in pratica sulla distinzione delle sole aree caratterizzate da una «specificità» tale da giustificare un contratto a sé: la scuola e la sanità. Tutto il resto del pubblico impiego, secondo questa impostazione, verrebbe convogliata in un «compartone» unico, che abbraccerebbe fra gli altri ministeri e agenzie fiscali, ma anche regioni ed enti locali.
(…) la “fusione” dei comparti attuali imporrà di allineare fra loro le strutture contrattuali, oggi molto diversificate (…).
(…) La partita rimane aperta, in un intreccio di fattori tecnici e politici che sembra difficile da sciogliere prima dei decreti attuativi della riforma Madia (quando, secondo la manovra, si sbloccheranno i fondi per il trattamento accessorio).
Il 730 precompilato si prepara alla «fase 2». Nuovi dati in arrivo e soprattutto l’esigenza di migliorare la qualità delle informazioni. L’amministrazione finanziaria sta lavorando per rendere più puliti i dati già presenti in Anagrafe tributaria (…)
Il vero punto di forza della «fase 2» sarà l’arrivo delle spese sanitarie. (…) Il ricorso dell’Andi al Tar rischia di bloccare l’implementazione della precompilata (…)
(Fonte Il Sole 24 ore - pag. 5)
(…) Una delle novità più rilevanti delle “semplificazioni fiscali” è la cancellazione e la sostituzione dei criteri attualmente in vigore per il controllo preventivo delle dichiarazioni 730, eseguito in base alla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia nei casi in cui il rimborso sia complessivamente superiore a 4mila euro anche determinato da eccedenze d’imposta derivanti da precedenti dichiarazioni.
(…)
E’ possibile che l’Agenzia delle entrate, dal prossimo anno, esegua il controllo preventivo sui contribuenti che modificheranno la precompilata direttamente o tramite sostituto d’imposta (con effetti su reddito e imposta dovuta) in presenza di incoerenze rispetto a una serie di criteri e parametri da definirsi dalla stessa Agenzia oppure se l’importo chiesto a rimborso supererà i 4mila euro.
(…) Allo studio lo snellimento della dichiarazione 770; in linea di massima (…) ma intenzione di «anticipare» nella certificazione unica alcuni dati indicati negli anni passati all’interno del 770: tra le ipotesi c’è un maggior dettaglio sul Tfr erogato, sulle somme liquidate per pignoramento presso terzi oppure corrisposte come per esempio le indennità di esproprio. (…)
Di fatto il 770 potrebbe presentarsi come una serie di prospetti sintetici. (…)
(Fonte Il Sole 24 ore - pag. 5)
Il tema pensioni e lavoratori in uscita appare quello più interessato da interventi di modifica, a partire dall’ampliamento della no tax area dei pensionati che dovrebbe essere anticipata al 2016 e non rinviata al 2017 come prevede attualmente il Ddl di stabilità. Si propone poi un prestito pensionistico per le uscite anticipate
(Fonte Il Sole 24 ore - pag. 2)
Il ministero dell’Interno dà il via libera ai compensi per i revisori dei conti di Comuni e Province che sono anche amministratori in un altro ente. Il parere del Viminale interviene su un tema dibattuto da tempo, aperto dall’articolo 5 del Dl 78/2010 che ha imposto il gettone simbolico da 30 euro per gli incarichi conferiti dalle Pa ai titolari di cariche elettive. Sul punto si sono espresse in passato alcune sezioni regionali della Corte dei conti, giudicando applicabile la norma anche ai revisori, ma il ministero va in senso contrario: sono esclusi, secondo la lettura del Viminale, gli incarichi ricevuti da sindaci e amministratori in genere nell’ambito della loro attività libero-professionale e quindi scollegati dal loro ruolo pubblico.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 18)
Le principali novità che i senatori democratici intendono introdurre nel disegno di legge di stabilità 2016 (…) sono l’ampliamento della no tax area per i pensionati già dal 2016, (…), interventi mirati su flessibilità in uscita, esodati, opzione donna e soprattutto sul prestito pensionistico (…).
Sulla Legge di stabilità, il fronte pensioni e lavoratori in uscita è quello più interessato da interventi di modifica (…), a partire dall’ampliamento della no tax area (…) a cui si aggiungerà l’emendamento sul prestito pensionistico. L’obiettivo (…) è quello di aiutare i lavoratori vicini alla pensioni che perdono il lavoro.
(…) Coloro che perdono il lavoro negli ultimi 2-3 anni prima della pensione potranno chiedere un prestito che permetterà loro di arrivare alla data di maturazione della pensione e che sarà in tutto o in parte scontato sulla pensione. (…)
Fra le ipotesi resta in piedi anche quella di un aiuto da parte dell’azienda.
(…) Arriveranno ritocchi su esodati e opzione donna. Per i primi sarebbe in preparazione un emendamento finalizzato ad allungare da 12 a 36 mesi la mobilità, mentre per l’opzione donna si punta a coprire l’ultimo trimestre che resterebbe scoperto.
(Fonte Il Sole 24 ore - pag. 5)
Sul sito INPS è stato pubblicato il documento riguardante le proposte per abbattere la povertà, riducendola almeno del 50%, fra chi ha più di 55 anni di età e garantire una transizione più flessibile dal lavoro al non lavoro e viceversa. Ma vi è anche un'aspirazione alla semplificazione della normativa e all'unificazione dei trattamenti contributivi e previdenziali fra gestioni diverse.
Il D. Lgs. 151/2015 ha modificato diversi articoli del D.P.R. 1124/1965 per semplificare gli adempimenti a carico del datore di lavoro in materia di infortuni e malattie professionali:
In particolare con la modifica all’art. 53 del T.U. 1124/65 Il datore di lavoro viene completamente esonerato dall’obbligo di invio di certificazioni all’Istituto assicuratore in quanto, tale obbligo, è posto a carico dei medici o delle strutture sanitarie che rilevano l’infortunio o la malattia professionale.
In sintesi dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del D. Lgs. 151/2015 (22 marzo 2016):
competenti).
Anche per le denunce di malattia professionale il datore di lavoro, analogamente a quanto previsto per la denuncia di infortunio, sarà tenuto esclusivamente ad in indicare nella stessa i riferimenti al certificato medico già trasmesso per via telematica all’ Istituto direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio.
L’articolo del Sole 24 ore ricorda che per le denunce trasmesse on line non è più previsto l’obbligo per il datore di lavoro di inviare il certificato medico.
Il Sole ricorda inoltre che dovranno seguire le disposizioni attuative della norma e si chiede come e se il datore di lavoro sarà messo a conoscenza delle condizioni di salute del lavoratore alla stregua di quanto accade nel sistema ancora vigente (determina 53/2006 del garante della privacy). L’articolo ricorda inoltre che l’art. 52 del Tu (obbligo del lavoratore di dare notizia al datore di lavoro dell’infortunio e/o della malattia professionale) è rimasto immutato.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 47)
Gli enti pubblici economici che svolgono in via principale o esclusiva un’attività ex articolo 2082 del codice civile e gli enti privatizzati che assolvono la contribuzione pensionistica alla Gestione Pubblici dipendenti possono accedere all’esonero triennale contributivo per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato previsto dalla L. 190/2014.
Si tratta:
L’incentivo non è automatico quindi deve essere richiesto. (…)
Facilitate anche le assunzioni operate dai datori di lavoro tenuti ad assolvere gli obblighi contributivi presso l’Inpgi.
La circolare INPS 178/2015 fornisce: a) indicazioni e chiarimenti in ordine ai datori di lavoro iscritti alla gestione dipendenti pubblici ed ai giornalisti iscritti all’INPGI ammessi a fruire del beneficio di esonero contributivo; b) le modalità operative da seguire anche in ordine alla richiesta del codice di autorizzazione e alla stesura della denuncia mensile; c) ulteriori chiarimenti rispetto a quanto già previsto con circolare n. 17 del 2015, riguardanti taluni profili attuativi afferenti all’esonero contributivo in argomento.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 47)
Leggi la circolare INPS n. 178/2015
Leggi la circolare INPS n. 17/2015
Leggi l’articolo su “Il Quotidiano della Pa”
Adempimenti. Le proposte dei commercialisti all’audizione della Commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria .
Proroga al 15 marzo per la trasmissione e invio solo per chi può fare la precompilata
Il Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ieri, durante l’audizione presso la commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria ha ribadito la tesi dello slittamento almeno al 15 marzo per la trasmissione telematica delle nuove certificazioni uniche integrate all’Agenzia delle Entrate e la limitazione dell’obbligo di invio alle sole certificazioni riferite ai soggetti ammessi all’utilizzo della dichiarazione precompilata (con eventuale differimento, se proprio l’invio fosse necessario, per i soggetti non ammessi all’utilizzo del 730 precompilato).
(…)
MOTIVO: la scadenza del 7 marzo, «a distanza di una sola settimana dal termine di effettuazione dei conguagli da parte dei sostituti d’imposta, è suscettibile di generare criticità operative di notevole entità». Perciò, vista la necessità di comunicare tempestivamente le Certificazioni per poter predisporre la dichiarazione precompilata, che deve essere resa disponibile entro il 15 aprile di ogni anno, si propone il rinvio della scadenza al 15 marzo, facendo, «eventualmente, slittare al 20 aprile» la data della messa a disposizione da parte delle Entrate del 730 precompilato. ULTERIORE RICHIESTA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI: mitigare o sospendere le sanzioni previste, pari a 100 euro per ogni comunicazione, «in caso di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati da indicare nelle comunicazioni al Sistema tessera sanitaria» (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 45)
Padoan difende la riforma, odg al Senato chiede flessibilità nel 2016 - «Manovra sostenibile, giudizi distorti»
il ministro sostiene: a) che «è cruciale, anche in prospettiva, che non venga indebolito l’assetto» della previdenza ; b) ricorda che con gli interventi inseriti nella legge di stabilità «non viene depotenziata la riforma» delle pensioni che rende il sistema pensionistico «uno dei più stabili e sostenibili d’Europa».
Flessibilità in uscita: il Governo ha accolto in commissione Lavoro del Senato un ordine del giorno che lo impegna «a presentare» nel 2016 «un disegno di legge» per «integrare e consolidare» la riforma Fornero con forme di flessibilità. Il presidente della Commissione (…) ha affermato che «già in legge di stabilità potrebbero essere recepite alcune indicazioni» riguardanti «l’accompagnamento del lavoratore negli ultimi anni di vita lavorativi», opzione donna e ricongiunzioni.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 8)
L’INPS con il messaggio 3 novembre 2015, n. 6704 ha fornito le precisazioni sulla incumulabilità del congedo parentale ad ore con altri permessi o riposi disciplinati dal D. Lgs. 151/2001.
L’Istituto previdenziale fa quindi seguito alla circolare 18 agosto 2015, n. 152 con la quale ha dettato le prime istruzioni operative in ordine al congedo parentale in modalità oraria
Leggi l’articolo su “Il Quotidiano della Pa”
Sono passati più di sei anni dall’ultimo contratto nazionale.
(…) Il tutto prende il via dall’articolo 48 del Dlgs 165/2001 che prevede che per le Regioni e gli enti locali le risorse per gli incrementi retributivi per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali sono definite dal Governo, nel rispetto dei vincoli di bilancio, del patto di stabilità (…) gli oneri di tale contrattazione sono determinati a carico dei rispettivi bilanci (...)
Ai fini del calcolo della spesa di personale, le somme riferite ai rinnovi contrattuali vanno escluse dalla base di calcolo. Infatti, ai sensi dell’articolo 1 comma 557 della legge 296/2006 (…)
(…) la Corte dei conti, sezione autonomie, con la deliberazione 27/2011 ne ha individuato la ratio (…)
(…) tali esclusioni non si possono applicare agli incrementi delle somme a favore della contrattazione integrativa decentrata. La deliberazione, prende in esame, però, anche un’altra questione, ovvero quali voci siano da includere o da escludere al momento del calcolo del rapporto tra spese di personale e spese correnti, che, come stabilito dalla deliberazione 27/2015 della medesima sezione autonomie, riveste carattere cogente. (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 28)
(…) per il 2016, l’80% delle cessazioni verificatesi nel 2015 è destinato ai vincitori di concorso che, nei Comuni, saranno presumibilmente pari a zero e agli ex provinciali, mentre il restante 20% è riservato ai soli soprannumerari. In pratica, quindi, tutta la spesa 2016 pari alle cessazioni 2015 è da destinare al riassorbimento del personale degli enti di area vasta in esubero (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 28)
Il Presidente INPS Tito Boeri è stato intervistato su Rai Tre. All’ OdG diversi temi fra i quali: gli esodati delle piccole imprese, la manovra/ddl di stabilità, la proposta del taglio fino al 50% per i vitalizi dei politici sopra 85mila euro all'anno», il contributo da parte di chi ha avuto in passato situazioni di privilegio (ossia a chi goduto di trattamenti di favore è giusto richiedere un contributo, anche se limitato…) e infine il parere su INPS e l’affermazione che è sbagliato definirlo un carrozzone (…).
Il prossimo 13 novembre entrerà in vigore la legge n. 173/2015, che ha apportato significative modifiche alla legge sull’adozione (n. 184/1983), aprendo alla possibilità che le famiglie che abbiano avuto un minore in affidamento temporaneo, purché prolungato, possano ottenere il minore in adozione qualora sia necessario dichiararne l’adottabilità (…).
(Fonte “Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 21)
(…) Per l’agenzia delle Entrate, se la distanza percorsa dal dipendente per raggiungere dalla propria residenza la località di missione è inferiore rispetto a quella calcolata dalla sede di servizio e al lavoratore è riconosciuto, in base alle tabelle Aci, un rimborso chilometrico di minore importo rispetto a quello dalla sede, questo è escluso dalla tassazione, a norma dell’articolo 51, comma 5, secondo periodo, del Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986). Se, invece, la distanza percorsa e il rimborso chilometrico sono maggiori, la differenza è reddito imponibile, a norma dell’articolo 51, comma 1 (…).
(…) L’Agenzia ha più volte chiarito che i rimborsi chilometrici erogati per l’espletamento della prestazione lavorativa in un comune sono esenti da imposizione alla condizione che, in sede di liquidazione, l’importo dell’indennità sia calcolato in base alle tabelle Aci, con riguardo alla percorrenza, al tipo di automezzo usato e al costo chilometrico ricostruito secondo il tipo di autovettura. Questi elementi dovranno risultare dalla documentazione conservata dal datore di lavoro ed esibita a richiesta degli organi di controllo, agenzia delle Entrate o Guardia di Finanza.
(Fonte “Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 20)
L’Agenzia delle Entrate ha emanato al Risoluzione 30 ottobre 2015, n. 92/E “Interpello art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Reddito di lavoro dipendente - Rimborso chilometrico - art. 51, commi 1 e 5, del DPR n. 917 del 1986”.
La sentenza della V Sezione del Consiglio di Stato n. 4939 del 28 ottobre 2015 ha sancito l’ammissibilità della prova testimoniale nel processo amministrativo (…).
Auto correzione degli F24 a portata di click
Dal 26 ottobre 2015 i contribuenti che si accorgono di aver commesso un errore durante il pagamento delle imposte con il modello di versamento F24, potranno modificarlo direttamente online, inviando una semplice richiesta telematica.
(vedi anche “Modello F24: on line si possono correggere gli errori” nelle news di ieri 28.10.2015).
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 251 del 28.10.2015 il decreto del Ministero dell'Interno del 22 ottobre 2015 recante "Attribuzione ai comuni del contributo di 530 milioni di euro in relazione ai gettiti standard ed effettivi dell'IMU e della TASI e della verifica del gettito per l'anno 2014, ai sensi dell'articolo 8, comma 10, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78".
Il decreto prevede che per l'anno 2015 il contributo di 530 milioni di euro e' ripartito fra i comuni nelle somme indicate nell'allegato A del decreto.
Le somme di cui all'allegato A spettanti a ciascun comune sono determinate sulla base della metodologia adottata sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali nella seduta del 16 luglio 2015 riportata nell'allegato B al decreto.
Leggi il decreto Ministero Interno, 22 ottobre 2015
La legge di stabilità estende il periodo per utilizzare il regime sperimentale.
(…) fuga verso la pensione per le lavoratrici che possono. Secondo la relazione tecnica alla legge di Stabilità 2016, saranno 32.800 le donne che, maturando entro il 2015 i requisiti per l’uscita anticipata a 57 o 58 anni e 3 mesi e 35 di contributi, sfrutteranno questa possibilità. (…)
Questo nonostante il taglio consistente dell’assegno dovuto al ricalcolo della pensione con il sistema contributivo (…) invece che con quello misto (…)
(…) I numeri riguardanti gli anni scorsi testimoniano che l’attrattività per l’opzione donna è cresciuta di pari passo con l’incremento dell’età minima (o dei contributi) per accedere alla pensione; in particolare dal 2012, quando (…) è stata cancellata la pensione di anzianità (...)
La legge di stabilità (…) consente di utilizzare l’opzione anche alle lavoratrici che maturano il diritto alla pensione (e non la decorrenza come previsto finora) entro il 2015. (…) ciò significa estendere il periodo utile di accesso al regime previdenziale di 12-18 mesi (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 46)
È saltata, per ora, la sanatoria delle delibere sui tributi comunali approvate dopo il 30 luglio 2015.
(…) nella mattinata di ieri (…) il presidente del Senato ha stralciato la norma dalla conversione in legge del decreto voluntary (…).
A decidere la validità o meno delle delibere è la data di approvazione in consiglio (…) che non deve essere successiva al 30 luglio, con l’eccezione dei comuni siciliani che hanno avuto tempo per i preventivi fino al 30 settembre (…).
(…) si studia ora la possibilità di inserire la sanatoria nel decreto salva-regioni che nei prossimi giorni il governo dovrebbe varare per consentire il ripiano in 30 anni dei disavanzi creati dall’errata gestione delle anticipazioni di liquidità (problema che interessa anche molti Comuni, come certificato dalla Corte dei conti).
(…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 45)
Il dibattito sulla manovra per gli enti locali comincia a scaldarsi sui vincoli al turn over (…)
Il problema delle Province si incrocia con l'altra critica mossa dai sindaci alla manovra (…) sul turn over permettendo l'anno prossimo di destinare a nuove assunzioni solo il 25% dei risparmi prodotti dalle uscite di quest'anno. Questa regola si incrocia in modo ancora oscuro con l'ampliamento all'80% previsto per Regioni e Comuni «al solo scopo di perfezionare il processo di mobilità degli ex provinciali», ma è la filosofia stessa dell'intervento a non piacere agli amministratori locali (…) L'ostacolo è particolarmente alto per i piccoli Comuni (…) ma dalla centralizzazione degli acquisti agli oneri amministrativi, i sindaci chiedono una revisione a tutto campo (…).
Sul (…) nuovo pareggio di bilancio “temperato” che (…) potrebbe sbloccare circa 2,2 miliardi di avanzi di bilancio accordo pieno tra il Governo e Anci (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 7)
L'Agenzia delle Entrate comunica che, a partire dal 26 ottobre 2015, se un contribuente si accorge di aver commesso un errore pagando le imposte con il modello di versamento F24, può modificarlo direttamente online, inviando una richiesta tramite il canale Civis.
Cosa è Civis - E’ il canale telematico di assistenza dell’Agenzia delle Entrate. Il canale fornisce assistenza sulle comunicazioni di irregolarità, sugli avvisi telematici e sulle cartelle di pagamento e, inoltre, consente la presentazione dei documenti per il controllo formale (…)
Dipendenti pubblici. Due le condizioni: elenco speciale e rapporto subordinato
La Ragioneria generale dello Stato ha emesso un parere sulla competenza a pagare l'iscrizione dei dipendenti pubblici agli albi professionali. (…) con il documento protocollato 44151/15 in risposta a una specifica richiesta di un comune, vengono forniti i chiarimenti operativi per gli enti locali.
Affinchè i costi della tassa di iscrizione all'albo degli avvocati possano gravare sull'ente pubblico (…) sono necessarie due contemporanee condizioni. (…) il carattere obbligatorio dell'iscrizione e l’esclusività dell'esercizio dell'attività professionale in regime di subordinazione, in cui l'ente locale è l'unico soggetto beneficiario dei risultati di detta attività.
Il parere si occupa anche di altre categorie di dipendenti: ingegneri, architetti, geometri, assistenti sociali (…)
(Fonte Il Sole 24 ore- Norme e tributi- pag. 41)
(Fonte Il Sole 24 ore- pag. 5)
La partita parlamentare sui ritocchi alla legge di Stabilità è già cominciata. E un restyling (…) si profila sulle (…) pensioni. Con altre due incognite: pubblico impiego e finanza locale, oltre al fisco. Soprattutto su un recupero del prestito previdenziale (ieri il ministro Poletti ha confermato che la flessibilità in uscita si farà nel 2016) …
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 5)
La partita sulle pensioni non si è ancora chiusa. (…) si sta cominciando a valutare l’ipotesi di recuperare il prestito previdenziale per arricchire il capitolo pensioni della manovra. In ogni caso un piano organico sulla flessibilità in uscita non dovrebbe arrivare.
Il Presidente INPS (…) sottolinea: «È davvero molto importante fare la riforma, non solo per la flessibilità in uscita» ma anche «per il ricambio all’interno della pubblica amministrazione» soprattutto «per la ricongiunzione delle carriere discontinue (…)».
(…) il presidente osserva che un intervento che va nella direzione «di un’uscita flessibile comporta inizialmente dei disavanzi più ampi ma poi, nel corso del tempo, (…) porterà a disavanzi limitati».
(Il Sole 24 ore – pag. 11)
(…) l’ultima versione della manovra allarga le maglie del turn over negli enti territoriali, ma «al solo fine di definire il processo di mobilità del personale degli enti di area vasta». Per portare a casa questo obiettivo, la percentuale dei risparmi da cessazioni che si può riutilizzare per nuovi ingressi sale all’80% nel 2016 e 2017 (…)
Turn over del personale
(…) per Regioni ed enti locali viene mantenuto il turn over all’80%, ma «al solo scopo di definire il processo di mobilità» degli esuberi delle Province (…)
Rinnovo dei contratti
(…) Regioni ed enti locali dovranno trovare … i fondi nei propri bilanci.
Riforma dei comparti
Viene cancellata la norma, presente nelle prime bozze, che permetteva di erogare gli aumenti anche prima di attuare i rinnovi contrattuali veri e propri. Di conseguenza diventa indispensabile riavviare i tavoli negoziali per la riduzione a 4 dei comparti pubblici.
Trattamento accessorio
I fondi per il trattamento accessorio di personale e dirigenti vengono congelati fino all’attuazione degli articoli 11 (dirigenza pubblica) e 17 (riordino del pubblico impiego) della legge Madia.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 3)
Inquadramento del dipendente pubblico in una qualifica superiore: il calcolo degli interessi e della rivalutazione monetaria sulle differenze retributive
La Terza Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza del 23.10.2015 n. 4888 ha affermato che "nelle ipotesi di ricostruzione di carriera a seguito dell'inquadramento del dipendente pubblico in una qualifica superiore, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria sulle differenze retributive tardivamente corrisposte dall'Amministrazione decorrono dalla data del provvedimento, con il quale, a seguito del disposto reinquadramento, sorge il diritto di credito del dipendente ( C.d.S., sezione III, n. 4854 del 13.9.2012). Sulle differenze retributive, dunque, sono dovuti, sino al soddisfo, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria (fermo naturalmente restando il divieto di loro cumulo dal 1 gennaio 1995, ex artt. 16, VI comma, legge 30.12.1991, n. 412, e 22, XXXVI comma, legge 23.12.1994, n. 724), a partire dalla data di adozione della delibera che riconosce in capo all'interessato la qualifica superiore, o meglio, … a partire dalla sentenza … da cui è sorto - retroattivamente - il diritto di credito di cui si sta trattando, a cui l’Amministrazione avrebbe dovuto dare esecuzione mediante l’adozione della delibera di reinquadramento".
(Fonte - La Gazzetta Amministrativa)
Leggi il testo su:
http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/index.html
(…) il sottosegretario all’Interno, nel corso di un convegno tenutosi a Perugia (…) si è detto d’accordo sull’idea … di apportare modifiche al Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 267/2000), nonché alle disposizioni di legge a esso collegate. Le proposte … riguardano i revisori nelle unioni di Comuni, la loro estrazione a sorte, il revisore alla prima esperienza, il divieto di ulteriore incarico e i compensi.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 17)
Il formarsi del silenzio-rifiuto alla scadenza del termine di 30 giorni dalla richiesta. Le conseguenze nei principi sanciti dalla Corte di Cassazione Sez. VI sentenza n. 42610/2015.
(…) La fattispecie di cui all'art. 328, comma 2, c.p.* incrimina non tanto l'omissione dell'atto richiesto, quanto la mancata indicazione delle ragioni del ritardo entro i trenta giorni dall'istanza di chi vi abbia interesse. (…)
Con la circolare n. 34/E del 22 ottobre 2015 l’Agenzia sgombra il campo dai dubbi sorti sul visto di conformità infedele e sulla tempistica di presentazione del modello originario e rettificativo (...).
(…) Il nodo più intricato è rappresentato dal congelamento delle risorse per il trattamento accessorio (…) che nelle ultime versioni della bozza di manovra ha sostituito il taglio del 10% alle retribuzioni di risultato dei dirigenti. Il punto è proprio questo: se non si possono toccare le risorse dei trattamenti accessori, gli aumenti, piccoli o grandi che siano, devono finire tutti sul tabellare? (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 49)
Leggi anche l’articolo in “Enti locali e Pa” – Dal blocco dei fondi «accessori» nuove incognite sul rinnovo dei contratti pubblici
Riservato ai contribuenti che, con il 730 integrativo, hanno un minor debito d’imposta o un credito d’imposta.
In caso di correzioni che darebbero vita a un minor credito o a un debito d’imposta, invece, è necessario presentare il modello Unico.
Lunedì scade il termine per il 730 integrativo (…). Chi, per esempio, ha dimenticato di inserire nel 730 le spese sostenute per assicurazioni, contributi alle colf, cure mediche, farmaci, lavori in casa e acquisti di mobili ed elettrodomestici relativi al 2014 potrà intervenire (…).
L’invio del modello integrativo presuppone l’intervento di un intermediario anche per chi ha presentato il 730 precompilato (…).
Cambiare la precompilata fa automaticamente perdere il beneficio dell’esenzione dei controlli formali che spetta a chi ha accettato il modello preparato dall’agenzia delle Entrate (…).
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi – pag. 49)
È possibile inserire oneri dimenticati o rettificare elementi già riportati nella dichiarazione presentata a luglio, consegnando un modello integrativo a un Caf o a un professionista entro il 26 ottobre p.v.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate la Circolare 22.10.2015, n. 34/E ad oggetto “Questioni interpretative prospettate dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale”
In arrivo i rinvii per l'approvazione del bilancio e per la presentazione nonche’ per l'aggiornamento del Documento Unico di Programmazione. Ora si attende il decreto del Ministero dell'Interno.
Leggi il comunicato della Presidenza del consiglio dei Ministri, in specie p. 5
Per l’omissione del 770 sanzioni già da quest’anno.
Da oggi entrano in vigore i nuovi reati di omessa presentazione della dichiarazione del sostituto di imposta e di indebita compensazione di crediti inesistenti.
Omissione del 770
Il decreto introduce il reato di omessa presentazione della dichiarazione del sostituto di imposta (reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni) che scatta a condizione che l’ammontare delle ritenute non versate risulti superiore a 50mila euro (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 50)
La mancata risposta determina, in tutti i casi, un effetto di condivisione dell’amministrazione
Dal 1° gennaio 2016 entreranno in vigore le nuove regole in materia di interpelli contenute nel decreto legislativo 156/2015, attuativo della legge delega fiscale 23/2014 (…)
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore dovranno essere emanati appositi provvedimenti dei direttori delle Agenzie fiscali che stabiliranno le regole più strettamente procedurali, quali le modalità di presentazione delle istanze, gli uffici a cui trasmetterle e quelli da cui proverranno le risposte, con le relative modalità di comunicazione (…).
L’articolo esegue un’analisi della “Fase transitoria” cioè delle disposizioni procedurali da applicarsi alle istanze di interpello presentate prima dell’emanazione dei provvedimenti direttoriali, dei “benefici” derivanti dalla riforma, del profilo del “silenzio-assenso” e delle “regole riguardanti gli interpelli presentati fino al 31 dicembre 2015”. L’articolo è integrato da uno schema riassuntivo con le regole principali dei “nuovi interpelli”.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 49)
Saltano i tagli di stipendio per i dirigenti statali (…) e si trasformano in un congelamento dei fondi per il «trattamento accessorio» a tutti i livelli, dirigenziali e non; una misura, quest’ultima, che pone nuovi interrogativi sulle modalità del rinnovo dei contratti nel pubblico impiego (…)
Nel nuovo testo crolla al 25% il turn over, sia nello Stato sia negli enti territoriali (…).
I risparmi, nel nuovo testo, dovrebbero arrivare soprattutto da due misure: la possibilità per Pa centrale, enti di ricerca e amministrazioni territoriali di dedicare a nuove assunzioni solo il 25% dei risparmi prodotti dalle uscite di quest’anno, invece (…) dell’80% per gli enti territoriali. Su tutte queste cifre pesa il riordino di Province e Città metropolitane, con la mobilità del personale che viene «fatta salva» ma che ora occupa una larghissima parte degli spazi assunzionali (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 6)
(…) Il 730 precompilat0 2016 si preannuncia più ricco di dati (…). La bozza di Ddl di Stabilità apre la strada alla comunicazione delle spese universitarie e delle spese funebri cercando di risolvere nel primo caso, il problema degli importi da detrarre per gli atenei privati (…). A questo si aggiungeranno anche le quote versate per la pensione complementare che sarebbero dovute arrivare già lo scorso anno (…) così come dovrebbe essere “completa” l’informazione relativa alle spese per risparmio energetico e per lavori in casa (…).
(…) la partita più importante si gioca sulle spese sanitarie.
Sono allo studio soluzioni per migliorare la qualità delle informazioni cioè l’affidabilità dei dati a cui attinge il 730 precompilato.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 40)
Il Ddl stabilità prevede la possibilità per i lavoratori dipendenti del settore privato (…), assunti a tempo pieno e indeterminato e che maturano entro il 31 dicembre 2018 il requisito per la pensione di vecchiaia, di effettuare un'uscita morbida dal mondo del lavoro con una riduzione dell'orario di lavoro (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 43)
La legge di Stabilità potrebbe prorogare l’applicazione del meccanismo di rivalutazione automatica delle pensioni introdotta dal governo Letta a fine 2013 che prevedeva l’attribuzione della rivalutazione delle pensioni con un importo secco, sulla base dell’importo complessivo dei trattamenti pensionistici percepiti (...)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 43)
Le categorie coinvolte sono gli autorizzati alla contribuzione volontaria, gli esodati veri e propri, i licenziati, chi dopo un contratto a termine non ha più trovato un impiego stabile e i lavoratori in mobilità o beneficiari dello specifico trattamento per il settore edile (...)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 42)
Il disegno di legge Stabilità sembra mettere fine alla questione relativa alle cosiddette donne optanti. Infatti, salvi gli adeguamenti legati alla speranza di vita registrati nel triennio 2013/2015, sono ammesse al regime sperimentale anche coloro che raggiungeranno il requisito anagrafico e contributivo entro il 31 dicembre 2015 (non la decorrenza) e che, a causa dell’applicazione della finestra mobile, potrebbero riscuotere il primo assegno pensionistico oltre tale data (...)
L’articolo prosegue ripercorrendo le principali tappe dell’ “opzione donna”
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 42)
Nessun intervento di ampia portata in ambito previdenziale per aumentare la flessibilità del pensionamento. Per evitare di complicare ulteriormente la situazione e compiere errori, il governo alla fine ha preferito rimandare tutto al (prossimo) futuro (…)
Per quanto riguarda la flessibilità il Ddl introduce comunque la possibilità, per i lavoratori del settore privato (iscritti all’Ago e Fondi sostitutivi), di ridurre l’orario di lavoro con l’approssimarsi della maturazione dei requisiti minimi di vecchiaia (…)
Ulteriore intervento tampone per i professionisti iscritti in maniera esclusiva alla gestione separata dell’Inps: anche nel 2016 l’aliquota contributiva sarà del 27% invece di crescere come stabilito dalla legge 92/2012 (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 42)
Sarebbe stato «importante» con la manovra per il 2016 «fare l’ultima riforma delle pensioni». Invece in legge di Stabilità si annunciano solo «interventi selettivi e parziali, che creano asimmetrie di trattamento». E c’è da temere che «in assenza di correttivi, daranno spinta a ulteriori misure parziali che sono tra l’altro molto costose».
Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, coglie l’occasione della giornata di presentazione del Bilancio sociale Inps per (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 4)
Si segnala la tabella “Il confronto” riportata a fianco dell’articolo e che riguarda le caratteristiche, il trattamento contributivo e fiscale delle diverse tipologie di collaborazione.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi pag. 43)
Alert per regolarizzare la posizione a chi non ha inviato la dichiarazione dei redditi nel 2015.
In arrivo dall’Agenzia delle Entrate circa 220mila lettere destinate ai contribuenti per i quali l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione il 730 precompilato ma che non risultano aver presentato né il modello 730 né il modello Unico.
La selezione dei destinatari è stata eseguita in modo mirato (…). Per rimediare gli interessati dovranno (…) presentare la denuncia dei redditi (…) versando le imposte dovute, le sanzioni che entro il 29 dicembre sono ridotte e gli interessi.
La bozza del Ddl di Stabilità allarga il numero dei dati e mette in cantiere controlli preventivi sui 730 precompilati che saranno modificati direttamente o tramite sostituto d’imposta.
Completa l’articolo il fac-simile della lettera dell’Agenzia delle Entrate
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi pag. 39)
Fra le notizie in arrivo dai vari testi della manovra quella riguardante i vertici della pubblica amministrazione che prevede una cura con più ingredienti: il più diretto è il taglio secco del 10% ai fondi per le «retribuzioni di risultato» (…)
Le retribuzioni medie dei dirigenti pubblici, per comparto, sono censite periodicamente dall’Aran.
La tabella che integra l’articolo pone in evidenza gli stipendi medi dei dirigenti pubblici per comparto e i possibili effetti dei tagli 10% delle retribuzioni di risultato annuali e mensili elaborati dal Sole 24 ore in base ai dati Aran.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 4)
Il coniuge divorziato, oltre a poter godere della pensione di reversibilità maturata dal suo ex o di una sua quota, ha diritto – in base all’articolo 12 bis della legge 898/70 – ad una percentuale dell’indennità di fine rapporto percepita dal consorte all’atto della cessazione del rapporto di lavoro (…)
L’articolo riporta i requisiti e la procedura per ottenere la quota del trattamento di fine rapporto da parte dell’ex-coniuge.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 35)
L’articolo esegue un’analisi riguardante il diritto al trattamento di reversibilità nei casi di: a) divorziato non risposato; b) divorziato che ha contratto secondo matrimonio.
Lo studio è stato condotto in base all’articolo 9 della legge sul divorzio n. 898/1970, alle sentenze della Corte di Cassazione (in particolare n. 9660/2013, n. 5136/2014, n. 6019/2014), alle pronunce delle Corte costituzionale (sentenza n. 419/1999) e alla recente sentenza del Tribunale di Roma n. 58/2015.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 35)
Fissata una nuova percentuale del turn-over che questa volta riguarda sia la Pa centrale sia quella locale. Arrivano i tagli alle buste paga dei dirigenti.
La ricollocazione degli ex provinciali prova a dribblare i vincoli
Nei vertici degli uffici la cura degli stipendi colpisce per primi i premi di risultato
Il revisore decade se non è certificato il ripetto dei vincoli di finanza pubblica
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 9)
Il Ddl di stabilità prepara la strada all’arrivo di nuovi dati nel 730 precompilato. Anche le spese funebri per i familiari estinti e le spese per l’iscrizione all’università dei figli sono destinate a essere inserite nella dichiarazione dei redditi predisposta dall’agenzia delle Entrate.
Per le spese universitarie (…) la Stabilità interviene sul parametro di riferimento che sarà rappresentato dagli importi definiti per ogni facoltà dal decreto del Miur da emanare ogni anno entro il 31 dicembre, tenendo conto per gli atenei privati «degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali».
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 6)
L’estensione della no tax area per i pensionati con reddito fino a 7.500 euro verrà estesa a 8mila euro dal 2017, a meno che non si riescano a trovare spazi per anticiparla (…).
La conferma fino a fine anno dell’«opzione donna», ovvero la possibilità di uscita anticipata per le lavoratrici con 58 anni e 35 di contributi, è accompagnata da una clausola di salvaguardia (…) che potrebbe essere utilizzata anche per finanziare «nuove misure di riduzione della pressione fiscale in favore dei pensionati» (…)
La bozza di legge di stabilità contiene anche una norma per accompagnare i lavoratori dipendenti privati più anziani al pensionamento in maniera attiva (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag.5)
L’ INPS ha pubblicato la circolare 16.01.2015, n. 171 “Procedure e modalità operative per la gestione delle entrate contributive dei datori di lavoro dipendenti pubblici”
Tramite questa circolare l’INPS rende noto che è stato realizzato un nuovo ECA (Estratto conto amministrazione) con l’obiettivo di verificare compiutamente la correttezza degli adempimenti contributivi, procedere alla sistemazione dei versamenti anomali, evidenziare le partite a credito dell’Istituto e di attivare la fase di recupero coattivo dei crediti fino alla trasmissione all’ “Agente della riscossione” (…)
La circolare del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali n. 26/2015, riguardante gli illeciti in materia di lavoro nero, di Libro unico del lavoro, di prospetti paga e di assegni per il nucleo familiare emanata in relazione alle modifiche apportate dal D. Lgs. 151/2015 (D. Lgs. attuativo del Jobs act), fornisce le prime indicazioni operative necessarie per una corretta applicazione delle nuove disposizioni.
In Gazzetta Ufficiale 14.10.2015, n. 239 la determina n. 11/2015 dell'Autorità. Dopo due rinvii il nuovo sistema, sia per i lavori che per i servizi, entrerà in vigore il 1° novembre 2015
La manovra 2016 «rottama» il Patto di stabilità, lo sostituisce con un pareggio di bilancio “temperato” e in questo modo libera pagamenti e investimenti negli enti locali.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 15)
No tax area pensionati fino a 8mila euro. Opzione donna fino al 31 dicembre
Gli interventi riguardano: no tax area per i pensionati, opzione donna, settima salvaguardia per gli esodati e, per i soli dipendenti del settore privato il part-time incentivato per gli over 63
No tax area per i pensionati
Aumenta la “no tax area” per i pensionati (soglia di reddito entro la quale non si versa l’IRPEF).
Pensionati di età fino a 75 anni: la no tax area aumenta da € 7.500,00 a € 7.750,00=
Pensionati di età superiore a 75 anni: la no tax area aumenta da € 7.750,00 a € 8.000,00=
Opzione donna
Emerge la possibilità di ritiro anticipato con 58 anni e 35 di versamenti per lavoratrici che maturino il requisito entro il 2016. Per questo anticipo scatta il ricalcolo contributivo integrale del trattamento previdenziale.
Part time incentivato ai lavoratori del settore privato
I lavoratori dipendenti del settore privato con tre anni dai requisiti per il pensionamento di vecchiaia potranno concordare con l’azienda un orario ridotto al 50% e mantenere uno stipendio pari a circa il 65%. Il meccanismo dovrebbe prevedere che l’impresa paghi le ore effettivamente lavorate e i corrispondenti contributi. La parte di contribuzione che l’azienda non versa ad INPS costituisce voce di “competenza” del lavoratore in busta paga. E’ prevista la totale copertura figurativa a carico della fiscalità generale. In questo modo il lavoratore che conclude la sua carriera in part time riceve comunque l’assegno come se avesse lavorato fino alla fine a tempo pieno. Per le aziende non scatta alcun obbligo di assunzione.
Esodati
Ultima» salvaguardia per gli esodati rimasti esclusi dalle sei operazioni di tutela precedenti (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pagg. 3 e 10)
Leggi gli articoli (Sole 24ore)
Leggi l'articolo (Il quotidiano della Pa)
Disponibili sul sito istituzionale di AgID le Istruzioni per la produzione e conservazione del registro giornaliero di protocollo, che contengono le disposizioni sulla produzione e la trasmissione del registro in conformità alla normativa vigente.
(…) in vista delle norme in fase di definizione sulla flessibilità previdenziale annunciate per i prossimi mesi
(…) sono confermati gli altri interventi previdenziali per ”opzione donna” e per gli esodati.
Per il solo settore privato accesso all’orario ridotto in base a un accordo lavoratore-datore di lavoro che verserà in busta paga l’intera contribuzione netta che avrebbe destinato all’Inps in caso di orario pieno con garanzia della copertura figurativa al cento per cento assicurata dalla fiscalità generale.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 3)
Part-time (di almeno 50%) con contribuzione piena negli ultimi 3 anni di contratto per gli over 63.
Per le pensioni flessibili bisognerà aspettare il 2016 ma in stabilità dovrebbe entrare una misura di «invecchiamento attivo» che consente l’accesso al lavoro part-time ai lavoratori con soli tre anni di distanza dai requisiti di pensionamento.
La misura riguarda solo i lavoratori del settore privato.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 3)
Ieri pomeriggio il primo vertice sindacale in Aran
Oltre alla definizione dei quattro nuovi comparti di contrattazione devono essere definite anche le modalità applicative della riforma Brunetta (Dlgs 150/2009), che prevede la destinazione di una quota prevalente del trattamento accessorio alle performance individuali di ogni dipendente su tre fasce di merito (…)
Bisogna aspettare la stabilità per capire quali saranno le risorse messe a bilancio.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 5)
Con la decisione del presidente del Consiglio di rinviare al 2016 le misure per la flessibilità del pensionamento, in legge di Stabilità il capitolo previdenza è sostanzialmente a due voci: l’ultima salvaguardia per i lavoratori esodati non coperti dai sei interventi varati dal 2012 a oggi e la cosiddetta “opzione donna” (...)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 8)
Nella manovra non ci sarà la flessibilità in uscita per le pensioni. I costi non sono compatibili con le risorse disponibili (…) il Governo rinvia l’intervento al 2016. Il capitolo previdenziale sarà limitato alla salvaguardia di altri 26mila esodati e all’opzione donna.
Garantita la copertura strutturale dell’operazione indicizzazione dopo la pronuncia della Consulta.
Riapertura della contrattazione nel pubblico impiego: nel 2016 saranno disponili 300-440 milioni.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 7)
Per riavviare le trattative bisogna decidere comparti, risorse, meritocrazia ed effetto 80 euro
Domani pomeriggio prima riunione all’Aran per discutere sulla «riduzione dei comparti».
Questo è Il tema più urgente da affrontare prima di avviare qualsiasi trattativa. (…). Il 1° ottobre, il ministro della Pa, Marianna Madia, ha scritto all’Aran ricordando che «per rendere possibile la formale riapertura della contrattazione» è necessario «dare tempestiva attuazione» alla nuova geografia dei comparti, anche «valutando la percorribilità di soluzioni innovative» per «giungere presto a un’intesa» con i sindacati.
Un primo comparto dovrebbe riunire tutte le amministrazioni statali, dai ministeri alle agenzie fiscali fino a Inps, Aci e agli altri enti pubblici; un altro per le Regioni e sanità; un terzo nel quale rimarrebbero gli enti locali e un ultimo dedicato a scuola e università (…)
L’articolo del Sole individua e descrive i problemi che si prospettano all’avvio dei rinnovi dei CCNL ed è completato da un grafico che riporta le retribuzioni medie annue lorde dei vari settori della Pa divise per “Indennità accessorie” e “Voci stipendiali” (dal Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato).
(Fonte “il sole 24 ore – pag. 7)
Messaggio 9.10.2015, n. 6260 “Estratto Conto Dipendenti Pubblici – Invio delle comunicazioni personali al secondo contingente di iscritti alla Cassa Dipendenti Enti Locali a completamento del Lotto1”
L’INPS comunica che sta per inviare l’ Estratto Conto Informativo agli iscritti della Gestione Dipendenti Pubblici non coinvolti nella prima fase.
Entro il giorno successivo alla sua formazione il registro deve essere inviato al sistema di conservazione.
Dall’ 11 ottobre scatta l’obbligo di invio in conservazione a norma del registro giornaliero di protocollo: termina infatti il periodo di 18 mesi concesso alle pubbliche amministrazioni per adeguare i propri sistemi di gestione informatica dei documenti alle regole tecniche per il protocollo informatico dettate dal Dpcm del 3 dicembre 2013 (…)
(Fonte “il sole 24 ore – pag. 16)
Previdenza. Boeri: no a interventi parziali - Cresce l’ipotesi di un ddl collegato
Pensioni, perde quota il prestito previdenziale
Le carriere lavorative brevi e incerte delle donne generano assegni pensionistici più leggeri di quelli degli uomini. È la dura legge del sistema contributivo (…)
(…) le risoluzioni di maggioranza impegnano il governo … a introdurre in legge di Stabilità forme di flessibilità in uscita per le pensioni che siano più leggere di quelle già in vigore (…). In campo le ipotesi di una flessibilità generalizzata con penalizzazioni dai 63 anni in poi con 35 di contributi oppure forme ampliate di prestito pensionistico con contributi aziendali ai lavoratori in uscita. Ipotesi quest’ultima che ieri il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha indirettamente criticato (…) è molto probabile che la misura finisca in un disegno di legge collegato alla manovra
(Fonte Il Sole 24 ore pag. 10)
Leggi l’articolo pubblicato da Il Sole 24 ore con la risposta di Boeri
Circolare 07.10.2015, n. 167 “Modifiche ai criteri di determinazione del coefficiente di capitalizzazione del montante contributivo. Articolo 5 del decreto legge 21 maggio 2015, n. 65”.
Nella circolare l’INPS illustra i nuovi criteri di determinazione del coefficiente di capitalizzazione del montante utile per quantificare le pensioni o le quote di pensione da calcolare con il sistema contributivo.
Sulla prospettiva dei contratti degli statali pesa anche l'incognita dell'incrocio con il bonus da 80 euro, che per chi oggi ha uno stipendio vicino ai 24mila euro all'anno rischia di azzoppare gli effetti dei rinnovi
Stop agli atti dopo il 30 luglio
Il ministero dell’Economia sblocca le delibere su tributi e tariffe approvate a partire dal 31 luglio e dà 10 giorni ai tanti Comuni interessati per ripristinare i vecchi parametri: le nuove decisioni potranno entrare in vigore solo dal 2016, quando però sul Fisco immobiliare cambierà tutto un’altra volta (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 52)
Gli ultimi cinque decreti attuativi della delega fiscale sono stati pubblicati sulla G.U. n. 233 del 7.10.2015 – Supplemento ordinario n. 55 ed entreranno in vigore in 22 ottobre 2015.
Interpelli e contenzioso
Agenzie fiscali
Sistema sanzionatorio
Riscossione
Evasione
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 50; Gazzetta Ufficiale n. 233 del 7.10.2015 – Supplemento ordinario n. 55).
Dal 22 ottobre entra in vigore il D. Lgs. 158/2015 riguardante il nuovo regime penale tributario; prevede soglie più alte per gli omessi versamenti, nuovo delitto di omessa presentazione della dichiarazione del sostituto di imposta, non punibilità per taluni reati se il debito tributario viene estinto prima dell’apertura del dibattimento (…)
Sono state introdotte due nuove fattispecie penali: l’omessa presentazione della dichiarazione del sostituto di imposta, che comporterà la reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni e l’indebita compensazione di crediti inesistenti (reclusione da 18 mesi a 6 anni). Sia l’omissione del 770, sia la compensazione di crediti inesistenti scatteranno qualora l’ammontare rispettivamente delle ritenute non versate e della compensazione effettuata risulti superiore a 50mila euro (...)
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag.50)
Flessibilità in manovra, con la risoluzione sul Def i partiti insistono ma il pacchetto del governo è in bilico.
Il pacchetto pensioni sulla flessibilità in uscita resta in bilico. E con il trascorrere delle ore l’inserimento nella manovra soltanto delle misure su esodati, opzione donna e, eventualmente, disoccupati senior sta diventando qualcosa di più di una semplice ipotesi.
(…) la maggioranza chiede che nella manovra vengano previsti «elementi di flessibilità per quanto attiene all’età di accesso al pensionamento, anche attraverso l’introduzione di meccanismi di incentivazione e disincentivazione, che assicurino il riconoscimento di trattamenti pensionistici adeguati e non eccessivamente penalizzanti, in particolare nei casi di disoccupazione involontaria» (…)
(…) salvaguardia dei lavoratori esodati e riconoscimento dell’opzione donna «a tutte le lavoratrici che maturino i requisiti anagrafici e contributivi previsti entro il 31 dicembre 2015» sono … già due punti fermi nel puzzle della manovra (…). Per il ministro Marianna Madia(…) sull’età pensionabile il settore pubblico e quello privato dovrebbero viaggiare insieme (…).
Sotto la lente: flessibilità, esodati e doppio anticipo
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 10)
Leggi l’articolo pubblicato dal Sole 24 ore
Prestito con contributo aziendale ai dipendenti e pubblico per i disoccupati senior
Il prestito pensionistico che i tecnici governativi stanno studiando come forma di flessibilità sostenibile per le finanze pubbliche potrebbe avere un doppio utilizzo. Il primo riguarda i lavoratori senior con un contratto in corso e che si trovano a tre o quattro anni dai requisiti di pensionamento di vecchiaia. Il secondo riguarda invece i disoccupati (…). Naturalmente siamo nel campo delle ipotesi, una delle «tante ipotesi» sul tavolo (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 6)
Sulla G.U. n. 231 del 05.10.2015 è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 21 settembre 2015 “Attuazione del comma 3-bis dell'articolo 24 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR)”.
Il Decreto interessa i sostituti d’imposta con lavoratori dipendenti e/o assimilati residenti in un altro Paese Ue o in uno degli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo che abbiano prodotto almeno il 75% del loro reddito complessivo nel nostro Paese.
I lavoratori per fruire degli oneri deducibili e delle detrazioni d’imposta (comprese quelle per carichi di famiglia, così come stabilito per i contribuenti residenti) devono presentare al loro datore di lavoro una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ove sia dichiarato:
Leggi il comunicato del Ministero dell’Interno
Nella G.U. n. 231, del 5 ottobre 2015, Suppl. Ordinario n. 54 - è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 2015 riguardante il “Fondo di solidarietà comunale. Definizione e ripartizione delle risorse spettanti per l’anno 2015”. Il Decreto si compone di 9 articoli e due Allegati.
Leggi il decreto (si compone di 9 articoli e due Allegati)
Leggi l'articolo su il “Il Quotidiano della Pa”
Messaggio INPS 2.10.2015, n. 6083
Leggi il messaggio
Fonte Il Sole 24 ore
Leggi l’articolo
Verso il rinvio del pacchetto flessibilità
L’ipotesi di una misura di flessibilità in uscita con penalizzazioni generalizzata per tutti i lavoratori con 63 anni e sette mesi a partire dal 2016 sta perdendo quota…
L’intervento è troppo oneroso … e quindi si punterebbe su una più leggera forma di prestito pensionistico da garantire con il coinvolgimento delle imprese. In legge di Stabilità potrebbe anche non entrare un pacchetto previdenziale ma solo nuove tutele per platee ristrette di esodati e la garanzia per le donne con 58 anni e 35 di contributi di optare per l’uscita anticipata con penalizzazione del 3-3,5% l’anno…
Nel caso in cui il pacchetto flessibilità non entrasse più in manovra, come sembra più probabile in queste ultime ore, l’intervento potrebbe essere confezionato in un disegno di legge con un iter più lungo.
(Fonte Il sole 24 ore – pag. 8)
Secondo il calendario ufficiale gli spostamenti si concluderanno in primavera.
Il decreto del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, pubblicato in G.U. il 30.09.2015, fissa il seguente calendario:
- 30 giorni alle Città metropolitane e alle province per indicare gli esuberi (dipendenti in eccedenza);
- 60 giorni a Regioni, Comuni e Pa centrali per comunicare le disponibilità;
- durante i 30 giorni successivi il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione verifica tutto il procedimento e comunica i dati e i risultati alle Amministrazioni;
- entro i 30 giorni successivi i dipendenti in via di spostamento esprimono la loro preferenza sulla destinazione
- nei 30 giorni successivi saranno eseguite le assegnazioni
- i dipendenti hanno a disposizione 30 giorni per spostarsi.
Completa l’articolo uno schema ove sono riportati i valori numerici dei dipendenti delle Province e l’iter delle leggi attuative, riguardanti il riordino delle funzioni , delle 15 Regioni a statuto ordinario.
La legge è già stata approvata soltanto da sette Regioni fra cui l’Emilia Romagna (…)
(Fonte Il Sole 24 ore – pagg. 1 e 5)
Le Regioni devono approvare la legge di riordino delle funzioni entro il 31 ottobre p.v.
(Fonte Il Sole 24 ore – pag. 5)
In vent’anni dalla Legge Dini ben 30 interventi ancora insufficienti
Gli interventi allo studio non risolvono le carenze che ancora gravano sul meccanismo del ritiro e degli importi.
(Fonte Il Sole 24 ore – Commenti e inchieste - pag. 10)
Poche alternative al blocco sostanziale fino alla ricollocazione degli ex provinciali.
Entro il 10 ottobre va acquisito il consenso dei distaccati ed entro il 15 vanno completate le mobilità volontarie.
Come è possibile gestire le funzioni e i servizi, in questa situazione di sostanziale blocco delle assunzioni che si protrae ormai da dieci mesi.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pag. 32)
Dichiarazione integrativa entro il 26 ottobre per recuperare i bonus fiscali dimenticati a luglio
Entro il 26 ottobre i contribuenti possono presentare il 730 integrativo per inserire degli elementi (di solito oneri deducibili e detraibili) che producono un maggior credito o un minor debito oppure un’imposta pari a quella determinata con il modello originario. La dichiarazione integrativa può essere eseguita soltanto avvalendosi di un CAF o di un Professionista abilitato.
A fianco dell’articolo le indicazioni relative a “Come si possono correggere gli errori o integrare le mancanze del modello 730”. In particolare il 730 integrativo, rettificativo e i casi in cui, per le correzioni, è obbligatorio ricorrere ad Unico.
(Fonte Il Sole 24 ore – Norme e tributi - pagg. 1 e 3)
Si lavora per aggiungere anche altre spese oltre a quelle sanitarie.
Nel 730 precompilato del 2016 potrebbero entrare anche altri sconti fiscali non inseriti quest’anno come rette universitarie, spese funebri, quote versate